lunedì 8 febbraio 2010

Il viaggiatore maldestro. Le gaffes e i modi per evitarle

Quando viaggiamo dovremmo  prestare attenzione  agli usi e costumi dei paesi che visitiamo per evitare di commettere delle gaffes. Bisognerebbe documentarsi prima di partire!L'altro giorno navigando da un sito all'altro, per fare delle ricerche, mi sono imbattuta nella recensione di questo libro che penso di acquistare quanto prima.
Volete qualche esempio di errori in cui si può incappare? Qualche anno fa sono stata con mio figlio in Giappone e su  una guida si consigliava  di non soffiare mai il naso in presenza di altri  e soprattutto di non usare fazzoletti di stoffa  che poi si rimettono in tasca  perchè viene considerato  un atto poco gentile e poco  igienico ed al ristorante di non brindare mai dicendo  CIN CIN perchè questa parola indica un organo sessuale maschile.
Sempre in Oriente non ci si saluta mai come da noi dandoci la mano o baciandoci ma solo con l'inchino,
La mano alzata  con il palmo rivolto verso il proprio interlocutore, che da noi significa  aspetta, un attimo,  in Grecia ed in Pakistan  corrisponde ad  un insulto. E queste sono solo alcune.


 Il viaggiatore maldestro
recensione di Dario De Cristofaro
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È ancora possibile far riferimento al vecchio proverbio: “Paese che vai, usanza che trovi”, in un’epoca come la nostra, così incline al cambiamento repentino e alla globalizzazione di massa? Per Mark McCrum, autore del curioso libro “Il viaggiatore maldestro. Le gaffe e i modi per evitarle” (Einaudi, 2009), la risposta è evidentemente positiva. Sì, le differenze di modi, di comportamenti, di tradizioni e di rituali quotidiani esistono ancora e possono diventare trappole imbarazzanti per il viaggiatore sprovveduto.
L’autore, anche grazie ad una vasta esperienza personale acquisita in più parti del mondo, si propone, allora, di offrire al lettore una panoramica ironica e spiritosa su aspetti e usanze proprie delle diverse popolazioni del pianeta, spesso alla base di fraintendimenti e contrasti. Tutto ciò, per permettere al visitatore rispettoso e intelligente di comprendere e apprezzare fino in fondo quelle particolarità messe sempre più spesso in pericolo dai tempi che corrono. Quel che ne vien fuori è una sorta di guida universale alle strutture mentali di una umanità così simile nei bisogni e nelle necessità primarie, ma altrettanto variegata nel trovar soluzioni e costruir rapporti.
Con uno sguardo gentile, questo libro racconta tutto ciò che è compreso fra il primo saluto e gli ultimi riti, incluse certe zone-chiave di potenziale incomprensione. I gesti, la conversazione, i vestiti, i brindisi, le abitudini a tavola: ci sono davvero tantissimi, facili modi di offendere o venir offesi…”. Diventa, allora, curioso scoprire come il tipico segno di vittoria con l’indice e il medio aperti a formare una V, nel regno Unito possa indicare, invece, un chiaro invito ad “andare a quel paese”, o che albanesi e bulgari annuiscano per dire di no e scuotano la testa per dire di sì. E, ancora, che in Giappone esista il serio problema della “morte per eccesso di lavoro”, karōshi in lingua giapponese, o che in Messico gli estranei con occhi azzurri, verdi e nocciola che osservano un bambino troppo a lungo possano essere accusati di mandare “el mal de ojo”, cioè il malocchio.
In definitiva, “Il viaggiatore maldestro. Le gaffe e i modi per evitarle”, risulta essere un libro indicato un po’ per chiunque, tanto utile per quelli che vorranno attraversare i cinque continenti, avendo le idee più chiare sui modi e sulle usanze dei diversi paesi, quanto divertente e piacevole per tutti coloro che preferiranno abbandonarsi ad una gradevole lettura, standosene al sicuro tra le mura domestiche, lontani da incomprensioni e malintesi internazionali.
Mark McCrum ha viaggiato in quasi tutti i continenti (ma non in Antartide) e ha scritto libri sull’Africa, l’Australia e l’Irlanda. È stato schedato dalla polizia di Rio de Janeiro, ha fatto picnic su un ghiacciaio cileno e ha pranzato con il re degli Zulu (un astemio totale dalle maniere impeccabili). Abita a Londra, dove la gente ama mettersi in coda.
Voto: 7
Autore: Mark McCrum
Titolo: Il viaggiatore maldestro. Le gaffe e i modi per evitarle
Editore: Einaudi
Anno di pubblicazione: 2009
Prezzo: 16,50 euro
Pagine: 228

3 commenti:

  1. una lettura molto utile e interessante, è curioso scoprire le diverse abitudini e gestualità dei paesi... per esempio in Cina è normale sputare per strada, a Prato ovviamente no, e il comune ha dovuto mettere cartelli in cinese con scritto "vietato sputare" :-D

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  2. Eh già, ma loro non sono turisti.....!

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  3. Bellissimo questo libro, mi hai incuriosita moltissimo..e poi il Giappone è il mio sogno nel cassetto!

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Grazie