giovedì 18 febbraio 2010

Mostra "Dal Legno al Volto" a Prato di Resia (Udine)

 
Si chiude il 21 febbraio 2010 al Centro Visite di Prato di Resia la mostra lignea
 “Dal legno al volto”, con le opere che prendono spunto dalle famosissime maschere dei Mamuthones della Sardegna e realizzate da Guido Manca, artista sardo ora residente in Friuli. Da alcuni anni Manca ha preso a intagliare il legno riproducendo le maschere dell’isola di cui è originario e in particolare riprendendo la tradizione dei Mamuthones; svariati i tipi di legno utilizzati: faggio, acacia, ciliegio  ed altri legni del posto, che gli permettono di ottenere risultati che garantiscano l'espressività e la diversità cromatica dei volti che ottiene. Il legno viene scalpellato e successivamente rifinito con spatole e carta vetrata.

Ma chi sono i Mamuthones? nati in tempi assai remoti, come attori attivi nei riti pagani, di loro si è persa l'origine e il significato. Molti affermano che "Senza Mamuthones non c'è carnevale": questa è la più importante manifestazione e quasi simbolo del carnevale stesso in Sardegna; l'apparizione dei Mamuthones è segno di festosità, di allegria e di tempi propizi. La mostra organizzata dal Parco regionale delle Prealpi Giulie e dall’Ecomuseo di Resia, che attua una sorta di gemellaggio con la Sardegna, resterà aperta tutti i giorni.

Anche  in Tolmezzo e Villa Santina c’è la tradizione della maschere in legno, così come a Sauris e a Sappada e anche a Tarvisio esistono opere artistiche analoghe.

La mostra lignea offre uno spunto culturale per andare a Resia,  a cui  se ne aggiungono  altri tre, più legati al gusto: aglio, birra e polli. I polli allo spiedo di Resiutta, sulla statale Pontebbana, sono un classico, famosi da anni, pare che anche dalla vicina autostrada, scavalcando la rete, qualcuno si soffermi a mangiarli o acquistarli per asporto. La birra artigianale viene prodotta sempre a Resiutta e si accompagna molto bene a questo piatto gustosissimo: pollo patate e birra. Infine l’aglio di Resia, fa parte dei presidi Slow Food e  si consiglia a tutti di andarlo a provare, vampiri esclusi!

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