domenica 10 luglio 2011

Diario di viaggio nelle Tre Repubbliche Baltiche

Il 19 giugno  scorso siamo partiti verso le Tre Repubbliche Baltiche. A me piace molto il Nord Europa e abbiamo deciso di acquistare questo pacchetto  su invito di due nostri cari amici  romani, Adriana e Tommaso, conosciuti due anni  fa durante un  viaggio in Finlandia e Norvegia, . 
Il pacchetto è del tour operator Francorosso che adesso è stato assorbito da Alpitour. Il programmma non ha  deluso le nostre aspettative a differenza dell'organizzazione che ha lasciato a desiderare.

Bandiera Lituania .gif - Small

Siamo partiti da Milano Malpensa dove noi eravamo arrivati la sera prima da Bari. Per essere vicini all'aeroporto la mattina dopo, abbiamo alloggiato presso l'Holiday Inn Express , un hotel che consiglio perchè si trova a 5 minuti  dall'aeroporto e vi offre la possibilità di essere prelevati e condotti all'aeroporto tramite una navetta gratuita.
La nostra prima destinazione era Vilnius dove siamo arrivati nel primo pomeriggio dopo uno scalo  molto breve a Praga.
Al nostro arrivo veniva giù  una pioggerella leggera.  Sapete che cosa significa Vilnius? "Qui è l'acqua" e  l'origine del suo nome viene dal fiume da cui è attraversata e cioè  la Vilnia.
E di acqua ne abbiam presa veramente  parecchia durante il nostro soggiorno.
Se osservate lo stemma cittadino vedrete che raffigura San Cristoforo che attraversa il fiume portando sulle spalle il Bambin Gesù e noi una sera per poter arrivare all'ingresso del nostro hotel abbiamo dovuto attraversare la strada dove scorreva una vero fiume d'acqua.

Vilnius si trova in Lituania, uno stato che ha subito numerosissime dominazioni e distruzioni (ha fatto  parte della Lega Anseatica, è stata dominata dai Cavalieri Teutonici, dai Polacchi, dagli Zar)  . Solo nell'agosto del 1991 l'Unione Sovietica ne  riconobbe l'indipendenza. Fa parte dell'U.E dal 2004 e l' anno prossimo dovrebbe cominciare a circolare anche l'Euro. Ha  circa 700.000 abitanti ed è molto  vicina alla Polonia e alla Bielorussia. L'antica capitale era Trakai e  qui troverete la leggenda che spiega come il suo fondatore, il granduca Gediminas,   decise di trasferirla  a Vilnius:
http://www.lituania.ws/index.php?option=com_content&task=view&id=2&Itemid=1

Cattedrale di Vilnius

Campanile della Cattedrale
Tomba di San Casimiro

Mattonella miracolosa

Municipio

Avendo il pomeriggio libero ci siamo diretti verso la Città Vecchia (Patrimonio Mondiale dell'Umanità dal 1994) ricca di monumenti gotici, barocchi e rinascimentali. Abbiamo percorso la piazza in cui si trova il Municipio in stile neo-classico  e poi abbiamo proseguito per la via Pilies ricca di pub, caffè, negozi. Dall'altro lato della strada si trova il simbolo di Vilnius: La  bianca Cattedrale in stile neo-classico, simbolo della cristianizzazione della Lituania. Fu costruita da Ladislao Jagellon nel 1387  e poi fu rifatta nel XVIII secolo. All'interno, il giorno dopo, abbiamo visitato con la  nostra guida la cappella in argento di San Casimiro. Davanti alla chiesa si erge il campanile  e per terra, tra uno e l'altra, si trova  la  "mattonella del miracolo" dove c'è scritto appunto Stebuklas (miracolo) . Bisogna girarci intorno ed esprimere un desiderio ad occhi chiusi e poi attendere il miracolo. (io ho provato ma non è successo nulla...) E qui, nel 1989,  passò la catena umana che collegò Vilnius a Tallin per rivendicare l'indipendenza delle tre Repubbliche.

Chiesa di San Pietro e Paolo
Il giorno successivo la nostra guida  ci ha portati a visitare  la Chiesa di San Pietro e Paolo che è la più grande chiesa barocca della Lituania  i cui soffitti sembrano essere stati ricamati ( ci sono ben 2000 decorazioni in stucco bianco).Qui nel 1993 Giovanni Paolo II celebrò una messa e la piazza antistante la Chiesa prende il suo nome.
Zona universitaria

Palazzo Presidenziale
Poi, a piedi, siamo giunti  al Palazzo Presidenziale, in stile impero del XIX secolo,  precedentemente occupato  dal  vescovo e  durante l'epoca zarista  residenza del governatore russo. 

Biblioteca Università
Chiesa di   San Giovanni Battista ed Evangelista
Vicino sorge l'Università di Vilnius  una delle più antiche università europee  risalente  al 1579. L'Università è formata da molti edifici in stili diversi . Al suo interno si trova la Chiesa di San Giovanni Battista e San Giovanni Evangelista e la Biblioteca dell'Università risalente  al XVI secolo dove si  conservano importanti testi antichi. La guida ci ha raccontato che l'istruzione in Lituania è gratuita ma bisogna avere la media del sette in tutte le materie. Il ciclo elementare dura nove anni e non si può accedere al  liceo se non si ha una buona media, in  caso contrario si viene indirizzati verso un Istituto Professionale. L'Università è a numero chiuso e nel test di ingresso bisogna riportare una buona media altrimenti non si viene ammessi. Ultimamente il governo ha deciso che l'Università non sarà più gratuita.

Sinagoga
A Vilnius resta una sola ( anch'essa fu distrutta ma poi ricostruita) delle quasi 100 sinagoghe   che esistevano prima dell'arrivo dei nazisti. Vilnius veniva chiamata la  Piccola Gerusalemme e vicino al ghetto di un tempo  c'è una lapide che ricorda l'uccisione di 11000 Ebrei.
A questo punto della nostra passeggiata attraverso  Vilnius il cielo è diventato plumbeo e dopo un po' ha iniziato a piovere a dirotto per circa un'ora. Siamo stati costretti a ritornare in hotel ma non vi dico in quali condizioni. Le strade si sono allagate in un batter d'occhio  e per poter passare da un marciapiede all'altro siamo stati costretti a mettere i piedi nell'acqua  per cui al nostro rientro  abbiamo dovuto perdere più di un'ora per asciugare i vari indumenti.
Chiesa S.Anna
Peccato perchè avrei desiderato visitare la Chiesa gotica di Sant'Anna che ho visto solo dall'esterno e poi La Madonna della Porta dell'Aurora.
Dimenticavo di dire che vicino al nostro hotel c'era la scultura di un uovo in gesso del peso di 300 Kg posto su una colonna di granito dai colori molto tenui che sta ad indicare la rinascita del centro storico. Lo sapete che c'è un'affinità tra Vilnius e Roma? Entrambe sorgono su 7 colli ed  hanno  molte chiese barocche.

Di mattina invece ci eravamo recati, a circa 30 km da Vilnius, a  Trakai  famosa per il castello e per i paesaggi naturali, città che fu  la capitale del Granducato di Lituania e residenza del Granduca. Qui vive ancora una piccola comunità di caraimi che sono  popolazioni di origine turca.
Castello di Trakai
Le loro case, tutte di un piano,  costruite in legno  hannno la caratteristica di  avere dal lato della  strada tre finestre:una per Dio, una per la famiglia e una per il Granduca Gediminas. Tutta la zona è Parco nazionale storico caratterizzato dalla presenza di 32 laghi.  In tutta Europa non esiste un castello costruito  su un'isola. E' circondato dal lago Galve e vi si arriva attraverso un ponte. E' fatto di mattoni rossi e sembra di essere catapultati in un castello delle fiabe tipo Disneyland. Ci sono diverse sale a cui si accede attraverso un ponte levatoio e dove sono esposti monete, costumi dell'epoca, libri antichi, oggetti di ambra, vasellame e pipe antichissime. Nelle tre Repubbliche Baltiche ci sono ben 12000 laghi ed il più grande è il Mar Baltico che viene  definito così perchè   un litro della sua  acqua contiene solo  0,002 g di sale.

Il giorno successivo siamo partiti alla volta di Nida , il più grande dei cinque villaggi della penisola di Neringa , una striscia di sabbia fine lunga 100 Km  che divide il  Mar Baltico dalla Laguna  dei Curoni. Qui ci ha raccontato la guida che sono scomparsi circa 14 villaggi  di pescatori a causa delle sabbie mobili e per fermare la sabbia sono stati piantati molti alberi per cui la zona è ricca di boschi dove  vivono volpi, cervi, cinghiali ed uccelli migratori. La zona, proprio  grazie alla presenza di questi  boschi in cui  crescono pini e betulle , è ricca di ambra. L'ambra nasce dalla resina che cola dai pini. Essa  può assumere diverse colorazioni ( verde, giallo,  color miele, rosso, grigio)  e ciò dipende dalla zona in cui si trova la resina. Molte sono le leggende legate alla nascita dell'ambra.
Secondo alcune  l’ambra nasceva dai raggi del sole al tramonto e si solidificava negli abissi marini. Secondo altre da lacrime umane, solidificate, dopo un pianto di quaranta giorni. Secondo altre ancora da una serie di fulmini che si sono abbattuti sulla terra.
La nostra guida ci ha raccontato questa:
I Lituani raccontano che l'ambra proviene dal palazzo tutto fatto di ambra della regina del mare e Perkunas, il dio del tuono, lo mandò in frantumi in un momento di ira per punirla perché lei si era innamorata di un pescatore.  Pezzettini di ambra si possono  trovare dopo un brutto temporale    sulla spiaggia soprattutto a Neringa  e a Palanga.
Banderuole a Nida
ambra
Dal porto di Klaipeda abbiamo preso un traghetto che ci ha portati, in meno di un quarto d'ora, nella penisola di Neringa   dove si trovano il Bosco delle streghe, le dune di sabbia del Baltico e naturalmente i giacimenti di ambra. A Nida, il villaggio più grande,   abbiamo visto delle dacie meravigliose, tutte in legno colorate che  avevano nel giardino delle aste sulle cui cime giravano, spinte dal vento, delle bellissime banderuole.
Case a Nida

Casa di Thomas Mann
Dopo aver fatto una passeggiata nel piccolo centro, ricco di pub, ristoranti e negozi di souvenirs,  ci siamo diretti verso una collina, in fondo al paese, in cui si trova la casa, ora  museo,  in cui Thomas Mann trascorse le estati dal 1929 al 1932. Qui ci sono libri, statue, oggetti, foto, dello scrittore tedesco.
Dune di Neringa
Poi, con il bus, ci siamo avviati verso le dune di Neringa: una stretta lingua di sabbia che si snoda per circa 100 km  e che da Kaliningrad  va nel Mar Baltico fino a Klaipeda , formando la Laguna  dei Curi. Non avrei mai pensato di vedere  il Sahara trapiantato nel  freddo nord. Dall'alto della dorsale si possono ammirare  le onde del Baltico da un lato e la laguna dall'altro. Purtroppo oggi queste dune  rischiano di scomparire a causa di un abbassamento annuo di circa un metro per cui nel 1991 è nato Il Parco Nazionale di Neringa che regola il turismo.
Penisola di Neringa

Dune di Neringa
Lasciata la penisola di Neringa e ci siamo diretti verso Klaipeda dove abbiamo pernottato.  Klaipeda  è la terza città della Lituania che deve la  sua notorietà alla penisola di Neringa  che si raggiunge proprio dal suo porto , come ho detto più in su. La città vecchia si estende sulla riva sinistra del fiume Dané ed è ricca di viuzze, negozi e  i resti della fortezza medievale.Qui ci sono i resti dei Magazzini del pesce. Famosi sono  la Chiesa protestante di  San Giorgio, le case dai tetti mansardati e il teatro Turgas Gatve. La sera noi ed i nostri amici abbiamo cenato in un locale in cui ci hanno servito un piatto tipico lituano: I cepelinai  (patata si dice pelinai) o zeppelin( dal nome dei celebri dirigibili tedeschi gli Zeppelin) , degli  gnocchi di patate ( che sono l'alimento base dei Lituani) con all'interno un ripieno di carne trita speziata, conditi con panna acida.

Le migliori  birre locali sono: l'Utenos e la Kalnapilis. Non è consigliabile bere vino perchè non è locale ma importato e quindi molto caro mentre  mezzo litro di birra non costa che 2 euro.
Palazzo Tiszkiewicz


Il giorno successivo ci siamo diretti verso Palanga, una delle  località turistiche balneari più rinomate della costa baltica. E' anche un centro termale dove si curano diverse patologie legate all'apparato nervoso,  alle malattie della pelle, ecc....Siamo andati a visitare il Giardino Botanico ed Palazzo Tiszkiewicz dove si trova un parco meraviglioso. Oggi il Palazzo neorinascimentale  è sede del Museo dell'Ambra che espone reperti di ambra dalla preistoria  ai nostri giorni.
Collina delle Croci

Nel pomeriggio ci hanno condotti su una bassa collina, vicino a Siauilai  dove siamo rimasti sbalorditi  perchè questa era tutta ricoperta da croci  di tutte le dimensioni e forme, antiche e moderne, in legno , in argento, in ferro battuto, piantate a terra, appoggiate ad altre, appese a croci più grandi. Qui ci sono le sofferenze e le promesse di liberazione del popolo lituano ma oggi ci sono anche quelle dei turisti pellegrini che qui vengono a depositare quelle croci che ci accompagnano nella nostra vita terrena nella speranza che Dio possa aiutarci  a portarle o ad allontanarle da noi. Le prime croci comparvero sulla collina quando, alla fine dell'ottocento, si lottava contro la dominazione russa.Molte volte i Russi spianarono quella collina ma le croci ricomparvero sempre più numerose. La croce più grande è quella lasciata da Papa Giovanni Paolo II Anch'io  ho  piantato   la mia.

Che dire della Lituania.. E' una Repubblica dove si respira ancora l'influenza russa. La popolazione desidera liberarsene ma ci sono ancora i vecchi casermoni costruiti sotto la  loro dominazione che si notano soprattutto quando l'aereo gira sopra la città prima di atterrare.Ci sono ancora monumenti da ristrutturare, pareti da imbiancare. La voglia di fare traspare dai volti della popolazione, gentile ma distante. La città brulica di turisti  perchè qui si spende ancora  bene, la vita non è costosa anche perchè l'euro non circola ancora. Mi è sembrata una città malinconica.

Riga - StemmaEd ora passiamo alla Lettonia, la cui capitale è Riga,

Bandiera Lettonia .gif - Small


una città che mi è apparsa subito moderna , molto europea, vivace. Tutto ciò è dovuto alla sua grandezza,  al numero dei suoi abitanti che sono  1/4 più di quelli di Vilnius  ed il doppio di quelli di Tallin, e al fatto di trovarsi su un grande  Golfo che nel Medioevo le garantì un posto di prestigio nella Lega Anseatica e nei secoli XVIII e XIX la fece diventare uno tra i maggiori porti industriali del continente .
Riga è considerata la Parigi del  Baltico per i suoi ampi viali  e parchi e  i palazzi  Jugendstil (stile giovane in Germania) Art Nouveau in Francia e Liberty in Italia,
Siamo arrivati la sera del 23 giugno,la vigilia di San Giovanni, una festa molto importante al Nord perchè la chiamano la Festa della luce, la festa dedicata al dio Ligo ovvero al  Sole ( c'è sempre una nota di paganesimo in queste feste  perchè questi paesi in origine erano di religione pagana) La vigilia nelle piazze ci si prepara al giorno dopo quando la gente (è festa nazionale) si trasferirà nelle dacie vicine al Baltico in prossimità del quale verranno accese grandi cataste di legna per illuminare la notte anche  se qui c'è sempre  luce  fino a dopo mezzanotte ed alle tre incomincia già ad albeggiare.
A  Riga queste cataste le abbiamo viste in prossimità del lungofiume Daugava  mentre  per  le strade venivano vendute delle coroncine fatte con rami di betulla ( un legno flessibile, proprio come dev'essere una donna), intrecciati ed ornati da fiori di fiordaliso,  che vengono regalate alle donne mentre agli uomini vengono donati dalle compagne  o mogli o fidanzate dei cappelli di rami e  foglie di quercia , un legno molto duro che simboleggia il carattere dell' uomo. Questi oggetti vengono conservati  e l'anno successivo, quando vengono indossati quelli nuovi, si va in prossimità del mare e  i due innamorati li  lanciano. Se la corrente li manterrà vicini vuol dire che il loro amore   continuerà come prima  se invece la corrente li separerà significa che il loro amore finirà.
Macchina adorna di fiori per la Festa della luce
Cappello  di foglie di quercia che si dona all'uomo
Ghirlanda   di rami di betulla che si dona alla donne
Questa notte viene chiamata anche La notte delle streghe perchè nel 200/300  a Riga si soleva bruciare le streghe e c'è anche un'opera che viene rappresentata al Bolshoi che ha questa trama.



Donna lettone in costume
Monumento al dio Ligo


La mattina successiva sotto una pioggia insistente ci siamo diretti verso la Riga moderna  a visitare il trionfo dello   Jugendstil .C'è un  quartiere compreso tra la Elizabetes iela e Alberta iela dove  palazzo dopo palazzo,  si possono ammirare  maschere grottesche, draghi,  bocche urlanti, sfingi. Circa un terzo degli edifici sono in questo stile.
Ecco alcune foto che sono riuscita a scattare con non poche difficoltà a causa della pioggia incessante.








Dopo che i nostri occhi sono stati estasiati da simili meraviglie ci siamo diretti verso la Vecriga ovvero la Vecchia Riga. Il centro storico è un vero labirinto e molte facciate delle case hanno delle decorazioni in legno.
Campanile di legno  chiesa di San Pietro
Casa del gatto

Piccola Gilda
Grande Gilda


Casa di Wagner
Abbiamo visitato dall'esterno  (causa ristrutturazione)  la Cattedrale che è la chiesa più grande del Baltico e che custodisce uno degli organi più grandi del mondo, la Chiesa di San Pietro con il campanile di legno  sulla cui cima c'è una banderuola a forma di gallo tutto di oro  che pesa circa 500 kg, la Casa del Gatto, la Grande Gilda e la Piccola Gilda dei commercianti, la via di Richard Wagner con la sua casa natia, Il Parlamento lettone, le Case dei tre fratelli, la Casa della Confraternita delle  Teste Nere di cui facevano parte i mercanti scapoli della città ( è uno dei più bei monumenti di Riga).





Case dei tre fratelli

Casa della Confraternita delleTeste Nere
Chiesetta Museo Etnografico
Museo etnografico
Mulino a vento
Nel pomeriggio siamo andati  a fare  un'escursione al  Museo etnografico all'aperto che si trova non molto lontano dalla città di Riga, sulle rive del lago Jugla dove sono stati ricostruiti fattorie, mulini a vento, abitazioni tradizionali   della campagna lettone. 
Arnia Museo Etnografico

Monumento alla Libertà
Giardini
La sera io e mio marito abbiamo fatto una bella passeggiata fino allla città vecchia per veder un po' la festa e, strada facendo, abbiamo visto il Monumento alla Libertà costituito da un piedistallo che sorregge la statua di una donna che i Lettoni chiamano Milda e che rappresenta la libertà conquistata mentre le tre stelle che regge nelle mani simboleggiano  le tre regioni storiche della Lettonia. Ai due lati del monumento si estendono i giardini Bastejkalns.


Mar Baltico
Il giorno successivo siamo andati verso Paernu che per diversi anni, in passato, fece concorrenza col suo porto a Tallin e a Riga.  Oggi è un raffinato centro termale e balneare Siamo andati a fare una passeggiata lungo le rive del Mar Baltico che ha un colore diverso dai nostri mari. Paernu è famosa per i suoi dentisti  e qui dalla farina di ambra si ottiene un fango che serve per curare gli eczemi e la tiroide.

Paernu



Municipio
Poi abbiam percorso  la via Ruutli ricca di fioriere colme di fiori multicolori. Immediatamente dopo siamo andati a pranzare in un ristorante  tipico  russo molto carino:Trahter Postipoiss che un tempo era stato una locanda dove  i Romanov sostavano per far riposare i cavalli.
Ristorante Trahter Postipoiss

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Tallinn - Stemma

Nel tardo pomeriggio  abbiamo raggiunto Tallin, la capitale della  nostra ultima Repubblica Baltica : l'Estonia. Tallin si trova difronte ad Helsinki capitale della Finlandia, con cui ha dei forti legami ed il suo nome significa la città dei Danesi.
Nella bandiera di questo paese l'azzurro rappresenta il colore del cielo e del mare, il bianco sta a d indicare la speranza ed il nero i brutti tempi trascorsi sotto la dominazione straniera.
Menu


Castello Minore
Quella  sera avevamo la cena libera ed io, avendo letto prima di partire che nella città vecchia c'era un ristorante tipico medievale in cui si cenava a lume di candela,   avevo prenotato via internet per noi ed i nostri due amici romani. Si tratta dell' Olde Hansa, un ristorante sempre affollato per cui si consigliava di effettuare la prenotazione online.Così quando siamo arrivati abbiamo consegnato la nostra prenotazione e ci hanno condotti al piano superiore del locale  attraverso una scala di legno. I tavoli erano anch'essi  di legno massiccio e la sala era illuminata da tanti candelabri , sui tavoli dei grossi ceri bianchi, i camerieri in costume medievale, i piatti in terracotta, al posto dei bicchieri delle originali brocche di terracotta: è stato ricreato alla perfezione l'ambiente di una città anseatica del Medioevo. Una deliziosa ragazza ci ha portato il menu.  Scorrendo le sue  pagine  avevamo  deciso di scegliere un  piatto     ma ci è stato detto  che dovevamo scegliere tutto il menu di quella pagina  per cui   ogni commensale aveva diritto a ben 16 portate accompagnate da contorni di verdure e  due dessert. Come bevande abbiamo optato per  della birra scura  al miele.Durante la cena tre belle ragazze  in costume si sono sistemate su un soppalco ed hanno cominciato ad allietarci, accompagnandosi con  flauti ed uno strumento a percussione,  con dei  leggiadri  brani musicali medievali. Questi i vari piatti,   appartenenti alla tradizione medievale europea, che ci hanno portato: pane alle erbe   con nocciole, pane di segale, marmellata di cipolle, uova di quaglia, formaggi locali, carne di lepre, , salmone affumicato in salsa di caviale, salsicce preparate con carne di orso, cinghiale, alce, piatto di cinghiale, arrosto di lepre con funghi di bosco, giardiniera di mele in salamoia con zafferano, cetrioli in agrodolce della Livonia, olive, bacche di bosco macerate e per finire una delicata crema alle rose. Alla fine eravamo tanto satolli che non riuscivamo ad alzarci.....

Cattedrale San Alessandro Nevskij
Interno del Duomo
Le tre sorelle
Grondaia
Il giorno successivo, in compagnia della nostra guida, ci siamo subito diretti verso Toompea, la parte alta della città, con il Castello famoso per il suo giardino ed i suoi torrioni, il Duomo dedicato a Santa Maria, la cui costruzione originariamente  era in legno e al cui interno si può  ammirare una collezione di blasoni appartenenti alla nobiltà tedesca del Baltico, la Cattedrale  San Alessandro Nevskij che fu voluta dagli Zar come simbolo della dominazione politica e religiosa dell'Impero Sovietico. Da due grandi terrazze abbiamo potuto ammirare lo splendido panorama dei tetti rossi e dei campanili aguzzi di Tallin con in fondo la vista  del porto.Per scendere abbiamo percorso la Pikk Jalg o Gamba lunga, ( c' anche la Pikk o gamba corta) una strada che conduce alla parte bassa della città, alla  città vecchia.Per identificarla c'è una grondaia che ha la forma di uno stivale molto alto. Poi abbiamo raggiunto la piazza del Municipio che è proprio al centro della città vecchia. Intorno ci sono le tipiche case colorate  anseatiche. Abbiamo visto anche  tre abitazioni contigue che formano un unico edificio chiamato  Tre Sorelle   risalenti  ai primi del quattrocento  e  che  vennero originariamente adibite a luoghi di contrattazione commerciale. Oggi ospitano uno dei più caratteristici ed eleganti alberghi di Tallinn.
Casa delle Teste Nere
La Casa delle Teste Nere, che deve il suo nome a San Maurizio le cui origini africane sono ben visibili dalle decorazioni, era il punto d’incontro della Congregazione delle Teste Nere il cui compito era quello di difendere la città da invasioni o aggressioni nemiche.
Municipio
Nel pomeriggio ci siamo spostati verso il Parco Kadriorg dove si erge il Palazzo omonimo, in stile barocco,  che fu  costruito  per volere di Pietro il Grande  in onore della moglie Caterina e progettato dall’architetto italiano Nicolò Michetti. Al suo interno, nelle sue importanti sale si trovano dipinti di artisti italiani, tedeschi e olandesi, porcellane e sculture per un totale di quasi mille opere. Era sabato ,giorno di matrimoni, e nel parco abbiamo visto diverse coppie di sposi che venivano per farsi scattare le foto di rito  ed  anche noi abbiamo voluto portare  con noi un loro  ricordo.
Parco Kadriorg




Panorama di Tallin dalla Città Alta
Verso le 22 del nostro ultimo giorno di permanenza a Tallin , io e mio marito siamo risaliti  verso la Città Alta dove  abbiamo potuto passeggiare tranquillamente tra i suoi vicoli, le sue belle stradine  acciottolate perchè tutti i croceristi che l' avevano invasa  la mattina se ne  erano andati. Il silenzio era interrotto solo dal volo e dal cinguettio di qualche  uccello,  dai passi cadenzati di uno o due turisti curiosi come noi. Abbiamo raggiunto le tre terrazze panoramiche ed abbiamo contemplato le varie fasi  del  tramonto.   Il sole era  alto nel cielo e così ho potuto scattare delle foto  che la mattina non erano venute tanto bene a causa del cielo coperto..
Durante  i miei viaggi acquisto sempre una bambolina che mi ricordi  i luoghi da me visitati e questa è  il mio souvenir   di Tallin.
Dimenticavo di dire che qui le ragazze sono bellissime
Tallin è la città che   mi è piaciuta più di tutte. Piccola ma accogliente, medievale ma anche moderna, ricca  nonostante abbia lottato contro tanti dominatori, colorata, capace di  accogliere i turisti di tutto il mondo (c'erano molti giapponesi) dagli abitanti molto aperti e cordiali. Qui circola l'euro già dalla fine dell'anno scorso e la crisi sembra non essserci.

Questa la mappa  delle  nostre tappe . Manca la visita alla penisola di Neringa perchè Google map per raggiungerla attraversava una parte di territorio russo in cui noi non siamo entrati.  Noi invece da Klaipeda abbiamo traghettato fino alla penisola e poi siamo ritornati a Klaipeda.

Visualizza Le Tre Repubbliche Baltiche in una mappa di dimensioni maggiori

Tutte le foto  del diario sono state scattate  da me
Per il video delle foto potete clicacre qui:
http://erikanapoletano.blogspot.com/2011/07/foto-delle-tre-repubbliche-baltiche.html

17 commenti:

  1. sicuramente un viaggio ricco,colori e bellezze bellissime.
    Scommetto che non ti sarai annoiata neanche un minuto.
    Complimenti anche per le foto ed il racconto molto dettagliato!

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  2. Non mi annoio mai , durante i viaggi, cara Lu e non sono mai stanca di vedere, scoprire, imparare.
    Grazie di complimenti. Un abbraccio.

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  3. Erika! Quante foto magnifiche hai fatto! Che belle! Alcune di una grandiosa architettura, altre della vita di ogni giorno e molto curiose. In più una ricca documentazione sulle tre Repubbliche baltiche. Un vero e proprio diario di viaggio di una grande viaggiatrice ... quasi stile Marco Polo:)
    Che nostalgia mi hai fatto venire! Che voglia di ritornarci! Come te, io adoro il Nord e mi ci trovo proprio bene, a mio agio completamente.

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  4. Ambra, non esagerare, ma che Marco Polo!
    Sono contenta di aver rsvegliato in te il desiderio di rivedere questi luoghi.

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  5. Aloha from Waikiki;

    My new blog posts are not updating in blogger/reader OR links on others' blogs
    Please come and visit!!

    Comfort Spiral

    ><}}(°>

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  6. Sure, dear Cloudia! I'm coming.....to Honolulu...Aloha from Italy

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  7. Un sorriso per augurarti una buona giornata
    Gio'
    http://remenberphoto.blogspot.com/

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  8. Un diario utile ed esauriente, come tutti i tui del resto. Ho visto il video su youtube: bellissimi scatti, Erika!
    Bacio.
    Sandra

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  9. Che bei posti! Sei fortunata..viaggi sempre!
    un abbraccio..buona giornata!

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  10. Serena giornata anche a te, Giò!

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  11. Ciao Sandra, ho ricevuto il messaggio del commento che hai lasciato su YouTube e ti ho risposto. Proprio in questo momento sto caricando su Youtube un filmato girato con la videocamera.
    Bacio a te!

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  12. Sì, sono forunata sotto questo punto di vista, cara Nicoleta, ma abbaimo lavorato tutta una vita io e mio marito ed ora viaggiamo perchè la vita riserva sempre sorprese.....
    Un abbraccio

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  13. Un viaggio inusuale,ma,vede,estremamente interessante.

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  14. Grandioso reportage! Complimenti e buon inizio settimana, Arianna!

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  15. Bye anonimo. You could write something and sign yourself.

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Grazie