domenica 25 novembre 2012

Una gita a Manduria (TA)

Domenica scorsa, siamo andati a fare una gita  organizzata dall'Associazione Culturale Orizzonti (a cui siamo iscritti) in quel di Manduria, detta anche città dei Messapi. Certamente ne avrete sentito parlare perchè è una cittadina in provincia di Taranto che è stata resa famosa grazie al vino primitivo.Siamo partiti da Bari con il pullman alle ore 8 e siamo arrivati a destinazione verso le 10:30. Siamo stati accolti dal personale molto preparato e cordiale  del Museo della civiltà del vino primitivo che ci ha condotti attraverso diverse sale in cui erano esposti strumenti  ed oggetti della vita contadina di un tempo.Utensili, mobili, arredi che si trovavano nelle case dei più o meno abbienti dell'epoca. Macchinari per la lavorazione del vino e dell'olio, orci, botti, torchi.  E poi documenti in cui si parla di vino o di agricoltura  di cui alcuni famosi come un Editto emanato da Ferdinado  I di Borbone.
Ecco alcune foto:


Questo era il porta  vasino di un bimbo appartenente ad una famiglia agiata


qui venivano posti i  neonati fasciati


L'ultimo vaso a destra si chiama lu limmoni ed è un esempio di lavatrice del passato
Subito dopo siamo andati con la nostra guida Angela, titolare dell'agenzia turistica ProfiloGreco, 
 Convento S. Antonio
File:Manduria-Stemma.pnga visitare  il Fonte Pliniano, monumento simbolo di Manduria, che si trova vicino al Convento  di Sant'Antonio , nell'area archeologica.. Si tratta di una fonte resa famosa per essere stata citata da Plinio il Vecchio nella raccolta "Naturalis Historia". Plinio osservò che l'acqua manteneva costante il suo livello anche quando veniva usata e questo accadeva perchè il pavimento della grotta si trova a livello della falda e di conseguenza l'acqua filtra attraverso la roccia e mantiene il livello inalterato.Angela ci ha raccontato diverse leggende  su questa fonte. Si pensava che fosse perfino miracolosa, terapeutica  ed infatti molti ammalati che soffrivano di disturbi intestinali venivano portati qui. I guerrieri messapici prima di partire per le battaglie appendevano tralci d'oro di mandorlo al mandorlo che si trova  sopra il lucernaio della grotta.  Un'altra leggenda narra  che i guerrieri messapici, reduci da scontri vittoriosi con i nemici, appendessero ai rami dell’albero di olivo l’oro del bottino, dopo averlo fuso in forma di mandorle, in segno di trionfo o di ringraziamento. Ed inoltre sia i guerrieri che i cavalli venivano cosparsi di quest'acqua per poter vincere le battaglie. Il simbolo del Fonte lo si ritrova  nello stemma cittadino. La fonte ha forma circolare e la si raggiunge attraverso  venti gradini scavati nella roccia.
mandorlo sopra il lucernaio della grotta

 Con la nostra guida Angela

Subito dopo ci siamo diretti verso  le Mura Messapiche, un sistema difensivo della città formato da due cinte murarie concentriche. Si tratta delle più grandi e meglio conservate cinte murarie del Salento. Poi abbiamo visitato la Necropoli dove sono state  trovate circa 1284 tombe  scavate nella roccia.
Mura Messapiche

Necropoli
Ultima tappa , all'interno del Parco archeologico,   è stata la Chiesetta di San Pietro Mandurino dove si ammira l'affresco del santo.

Ed ecco alcune foto della Cantina del Museo della Civiltà del vino Primitivo dove ci sono stati preparati dei piatti della tradizione contadina:
Cranu stampatu (grano pestato) 
Spaghetti integrali  con olive, capperi, alici e pangrattato fritto
Misto di carne  al sugo con contorno di  punte di cicoria, finocchi, sedano
Pasticcini alle mandorle e frutta di stagione
Vini: Primitivo di Manduria doc, Madrigale,  vino   dolce e grappa.





 
Dopo pranzo Angela ci ha condotti nel centro storico  ma il nostro giro è stato disturbato da una pioggia incessante che è andata aumentando sempre più.
Io ho avuto non poche difficoltà per scattare delle foto.
Mi  è piaciuto molto il Palazzo Imperiali con un grande portale  ed una balconata a petto d'oca

Poi  ci siamo diretti verso il Duomo di San Gregorio Magno chiamato anche Chiesa Madre risalente al Rinascimento.


Il centro storico è caratterizzato da stradine strette dove spesso c'è il rischio di perdersi.  

Anche  Manduria dal XII fino al XVII secolo fu abitata dagli Ebrei che crearono un loro quartiere proprio nel centro storico. Noi siamo stati nel Vico degli Ebrei dove   si trovava  la Sinagoga trasformata in una casa padronale con un portale oggi murato dove si  ammmirano degli elementi floreali ( sette per lato) divisi al centro da una maschera.
Al termine del giro alcuni sono andati a vedere il  Calvario (1839) che viene definito il "Presepe della Passione" perchè non è solo un monumento religioso ma rappresenta un museo della ceramica  ed un esempio di storia popolare di Manduria. Io ho perso questo capolavoro perchè sentivo freddo ed ho preferito  recarmi sul pulman. 
E'stata   una giornata piacevole, trascorsa in compagnia di cari amici, che ci ha permesso di conoscere meglio, in modo più approfondito un'altra delle perle della nostra magnifica Puglia.

18 commenti:

  1. Ciao Erika! Ci fai sempre viaggiare con i tuoi post! Manduria non la conoscevo proprio (Manciuria si;) e chissà che un giorno andrò giù a Taranto a visitarla!

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  2. Una bellissima gita non di solo vino. Un tuffo in un passato che va da oggetti e vita contadina al lusso di certe architetture religiose di grande fascino.

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  3. Tra un quarto d'ora vado a Officina12, preferisco arrivare prima per vedere dove ci hanno collocato.

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  4. dev'essere stata davvero interessante come gita!
    buona domenica
    lu

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  5. ...non ci sono mai stata ma deve esser un paese bellissimo, baci ady
    Look and the City, H2O Fashion added

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  6. A quest'ora Ambra sarete già ritornati...

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  7. Sì Ambra è stato piacevole ed istruttivo: spesso non si conoscono i luoghi che sono vicini a dove abitiamo-

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  8. Siamo tanto lontani, hai ragione Costantino. ciao e grazie della visita

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  9. Gran bella terra la Puglia, lo so. A Manduria non sono mai stata, immagini ricche di arte e di storia, Erika.
    Anche a me piace tanto partecipare a visite guidate nel territorio intorno casa: a volte si conosce ciò che è a mille chilometri di distanza e si ignorano i gioielli che abbiamo a un passo.

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  10. Lieti di averVi avuti nostri graditi ospiti!

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Grazie