lunedì 14 gennaio 2013

Una mezza giornata a Saint-Émilion (Francia)

Nel mese di dicembre siamo stati a Bordeaux ed un giorno abbiamo deciso di fare un tour guidato nella giurisdizione di  Saint-Émilion, situata nella famosa  regione vinicola  del  Liburnese. Ci siamo recati all'Office de Turisme di Bordeaux ed abbiamo acquistato l'escursione in questa cittadina medievale con successiva visita ad un'azienda vinicola non molto distante. Purtoppo le condizioni meteo non erano molto favorevoli: infatti il cielo era plumbeo e pioveva incessantemente con conseguenti disagi durante le visite. Siamo partiti con un bus gran turismo e ci siamo ritrovati in circa una cinquantina di persone di diverse nazionalità. La nostra guida ci dava spiegazioni in francese ed inglese. Lungo il viaggio ci ha fatto notare che le principali attività della popolazione del luogo in cui ci stavamo recando erano  la viticoltura ed il commercio di vino ed infatti intorno a noi non c'erano che vigneti, di quelli bassi, di quelli che producono i vini di gradazione alcolica molto elevata come il vino primitivo della mia Puglia. L'Aquitania, regione in cui si trova Bordeaux, si divide in diverse regioni vinicole: Médoc, Libournais, Bordeaux, Blaye&Bourg, Entre-deux-Mers,Graves&Sweet Bordeaux, Côte Atlantique. 
Il vino deve la sua bontà al terreno calcareo. Saint-Emilion è un villaggio medievale  arroccato  su un promontorio roccioso. Dal 9° al 19° secolo gli abitanti hanno estratto la roccia per costruire l'insieme architettonico della cittadina ed i " châteaux viticoles". Lo testimoniano la presenza di circa 200 km di gallerie sotterranee e la più grande chiesa monolitica d'Europa. E' un vero museo a cielo aperto.Nell' 8° secolo un monaco bretone, nativo di Vannes,  chiamato Émilion sceglie di ritirarsi ad  Ascumbas ( vecchio nome della città di Saint-Emilion) per dedicarsi alla meditazione e alla preghiera. Grazie alla sua generosità ed ai suoi miracoli la sua fama si diffuse e parecchi discepoli lo raggiunsero. Evangelizzò la popolazione  che poi dette il suo nome alla cittadina. 
Lungo  le  sue stradine,  costituite da un pavé irregolare e molto dissestato con  una fortissima pendenza,   si viene inebriati  dal profumo di vino venduto nelle numerosissime enoteche, con possibilità di fare degli assaggi, e dai  Macarons, dolci tipici di questa zona.
Dopo circa un'ora siamo ripartiti per raggiungere l'azienda vinicola Château Haut-Veyrac in cui la giovane proprietaria ci ha descritto le varie fasi della lavorazione del vino partendo dalla progettazione del vigneto. Alla fine ci ha fatto degustare diversi tipi di vino di loro produzione.
Ed ecco alcune foto che ho scattato durante  questa nostra gita.












15 commenti:

  1. Ma che bei posti! E la cultura del vino, per me ha un fascino particolare. Adoro le enoteche, la preziosità delle bottiglie, della trasparenza e del colore del vino. Mi sembra ci sia intorno una sacralità che ne fa la bevanda degli dei.

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  2. peccato per il tempo,non è stato clemente,ma la visita dalle foto e dal tuo racconto è stata comunque interessante
    Baci

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  3. Saint-Emilion, ah ah la cittadina che sa di vino, non sono astemia ma se devo scegliere preferisco i macarons. Ciao cara.

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  4. Che immagini...quanto mi piace la Francia. E mi giunge anche il profumo di assaggi "di rubino" in profumati calici....

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    1. A chi lo dici, Sandra... Stai attenta che il vino è forte....

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  5. è un posto favoloso, consiglio a tutti di andarci almeno una volta nella vita

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  6. è un viaggio che vorrei fare e dopo questa recensione, ancor di più!!

    http://nonsidicepiacere.blogspot.it

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  7. Bel reportage di un posro incantevole, ciao Erika, Angelo.

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Grazie