domenica 31 agosto 2014

Diario di viaggio alle Isole Lofoten giugno 2014 (prima parte)



Eccomi....è trascorso già  parecchio tempo da giugno ma ho deciso di pubblicare volutamente il  diario del  nostro  viaggio alle isole Lofoten solo ora. Perchè? Beh...d'estate non ci sono molti lettori , quasi tutti i blogger rallentano la pubblicazione dei loro post e poi i consigli che darò potranno essere utili per coloro che vorranno intraprendere questa avventura  magari l'anno prossimo.
I miei amici blogger sanno che sia  io che  mio marito amiamo il Grande Nord  ed infatti siamo stati due volte in Norvegia, una volta in Finlandia, Svezia e paesi Baltici.
Avevo letto che le isole  norvegesi Lofoten erano  famose per la pesca del merluzzo   e che erano ricche di panorami fiabeschi, disseminate di casette di legno dipinto di rosso o giallo,  montagne dalle cime arrotondate,  spesso a forma di cono,  lunghissime e larghissime spiagge di sabbia bianca ( acque gelide naturalmente), cascate, fiordi,  e profumo di stoccafisso ovunque.
Alcuni mesi prima ho cominciato a documentarmi in maniera più approfondita perchè già da qualche anno avevo inserito tra i "preferiti" alcuni siti da cui poter trarre consigli di viaggio.

Dovete sapere che notizie delle Lofoten in Italia si son avute  tanti e tanti secoli fa grazie ad un certo  messer Piero Querini, un  mercante veneziano che  il 6 gennaio  1432, a causa di una  burrasca, andò a naufragare sulle coste  di un arcipelago a Nord del Circolo Polare Artico  ovvero le Lofoten  .  Faceva molto freddo, avevano fame ed un giorno l'equipaggio trovò un enorme pesce arenato sugli scogli. Decisero di cucinarlo accendendo un grande falò. Gli abitanti di un'isola che si trovava difronte, vedendo quel fumo, accorsero e dettero ospitalità ai  naufraghi che, dopo qualche mese,  riuscirono a riparare la nave  e ripartire  verso Venezia. E così  scoprirono che in quelle isole si faceva essiccare il pesce che poi veniva preparato in diversi modi.Portarono in Italia lo stoccafisso e nel 1932  alle Lofoten fu eretto un monumento per ricordare il legame culturale e gastronomico  tra l'Italia e queste isole.
Alla larga da Venezia. L'incredibile viaggio di Piero Querini oltre il circolo polare artico nel '400L'arcipelago delle Lofoten si trova al di sopra del circolo polare artico, di fronte alle coste della Norvegia settentrionale. Il tratto di mare che separa le isole dalla terraferma si chiama Vestfjorden ma le temperature sono mitigate dalla Corrente del Golfo.

Se volete approfondire le vostre conoscenze su Querini potreste acquistare questo libro: Alla larga da Venezia. l'incredibile viaggio di Piero Querini oltre il circolo polare artico nel '400  oppure leggere questo articolo
Ma torniamo al nostro viaggio. Come arrivarci,  che mezzi di trasporto utilizzare,  quanti giorni soggiornare, dove alloggiare, dove far tappa,  cosa visitare, dove prenotare.  Quanti interrogativi mi son posta per l'organizzazione di questo tour...... Un giorno,  mentre continuavo a fare delle ricerche,  ho trovato un blog di una ragazza italiana che c'era stata  nel 2011 e che decantava questi luoghi e che aveva scritto un diario di viaggio propinando tanti consigli.   Mi son messa subito in contatto con Luana  tramite mail e devo dire che è stata veramente gentilissima, disponibile  e pronta a sollevare tutti i miei dubbi e a darmi  una marea di consigli utili.  Un sentito grazie,  cara Luana!!!! Questo il suo blog:http://imieiviaggilowcost.blogspot.it/2011/08/avventura-alle-isole-lofoten.html

La prima cosa  a cui ho pensato è stata di  decidere le date di partenza e di ritorno. Volendo vedere il sole di mezzanotte, che non tramonta mai   dal 27  maggio al 17 luglio, ho pensato di partire il 13 giugno  e di ritornare il 25 in quanto Luana mi aveva detto che una settimana non sarebbe stata sufficiente per vedere tutto.
Alle Lofoten si può arrivare con diversi voli o con voli fino a Bodø e poi traghettando da qui fino a Moskenes o altri porti.Luana raccomandava sul suo diario di viaggio di prendere il treno da Oslo fino a Bodø. Io ho voluto seguire il suo consiglio solo per l'andata e devo confessare di esserne rimasta entusiasta nonostante il viaggio - con cambio di tre treni -  sia durato circa 20 ore con le soste.

stazione Oslo Rygge
E così ho cominciato a  consultare le compagnie aeree con cui poter raggiungere, spendendo il meno posssibile, Oslo. Naturalmente i prezzi più bassi erano quelli praticati da Ryanair e così abbiam fatto un primo volo che ci ha portati da Bari a Roma Ciampino e da qui, con un volo successivo,   abbiam raggiunto Oslo  Moss Rygge (fate attenzione perchè ad Oslo ci son più aeroporti).  Qui abbiam preso una navetta gratuita (proprio poco distante   dall'uscita degli  arrivi) che ci ha lasciati  alla stazioncina di Oslo Rygge.
verso Trondheim
verso Bodo



stazione Oslo centrale
Il primo treno ci ha condotti alla stazione centrale di Oslo in un'ora e mezza  e da qui, dopo alcune ore abbiam preso un secondo treno con destinazione Trondheim. Su questo treno avevo prenotato due posti sul vagone comfort. Il viaggio è durato circa 8 ore e quando siam scesi tirava un vento gelido e pioveva.  Sembrava che fossimo ritornati  ad una grigia e fredda giornata   invernale (erano le 23 ma il cielo era color  grigio plumbeo).  La nostra avventura stava veramente iniziando. Dovevamo attendere circa un' ora per la coincidenza  e così ci siam rifugiati nella sala di attesa dove  c'era un tepore meraviglioso in quanto, per fortuna,  il riscaldamento era in funzione. Sull'ultima tratta Trondheim- Bodø  avevo prenotato una cabina letto.  Questa tratta è stata definita tra le più belle del mondo  sulla guida Lonely Planet. Ci siam sistemati ed abbiam dormito fino alle 5. Una volta svegli siam usciti ed abbiam visto che il vagone letto era tutto nostro per cui ci siam seduti sugli strapuntini nel corridoio ed io ho iniziato anzi continuato a scattare foto ( avevo cominciato  ad immortalare i paesaggi  già sul secondo treno).  Correvamo da una parte all'altra perchè torrenti, cascate, laghi,  fiordi si avvicendavano di continuo. Ad un certo punto alle conifere e ai monti si son sostituiti dei paesaggi brulli, pianeggianti e la neve arrivava fin quasi sui binari. Alle 9:30, puntualissimi,  siam arrivati alla stazione centrale di Bodø.
Tutto questo percorso in treno l'ho prenotato dall'Italia sul sito delle ferrovie norvegesi https://www.nsb.no/en/. 
NSB_detaljkartEN
foto tratta dal sito delle ferrovie norvegesi


Durante la prenotazione, se lo fate per tempo,  avrete la possibilità di  scegliere la tariffa ridotta   e così  spenderete la metà. Per chi non potrà sfruttare questa opportunità  ci sono   sconti  per persone adulte ed è sufficiente che uno dei coniugi sia un over 65 perchè anche l'altro abbia  diritto alla riduzione ( ricordate che questi sconti  in Norvegia sono previsti per tutti i mezzi di trasporto e noi ne abbiam beneficiato).
Arrivati alla stazione di Bodø  bisogna andare diritti   e proseguire verso destra e poi ancora a destra finchè,  sulla propria  sinistra,   non   si vede una costruzione.  Bisogna  attraversare la strada  in direzione del porto d'imbarco dei traghetti che portano alle Lofoten.I biglietti si acquistano quando ci si imbarca e noi abbiam fruito dello sconto di cui parlavo prima. A  proposito,  alle Lofoten si paga tutto con carta di credito e bancomat ed infatti io non ho mai comprato   corone  norvegesi. Siam saliti sulla motonave ed abbiam  fatto il percorso  fino a Moskenes in circa tre ore e mezza partendo alle 10:30.
Il sito da cui avevo tratto info sugli orari  dei traghetti è il seguente http://www.torghatten-nord.no/english/
Nel caso in cui doveste fare la traversata con un' auto è  fortemente  consigliato di  effettuare una prenotazione dall'Italia sul sito di cui sopra.
La navigazione è stata tranquilla anche perchè la nave era molto moderna e dotata di sistema antirollio. Ad un certo momento abbiam visto una dorsale montuosa  (190 km di montagne che cadono a strapiombo sul mare) ed abbiam capito che ormai la meta tanto ambita era  prossima. Siam sbarcati  e abbiam cercato di individuare il noleggiatore dell'Avis presso cui, sempre online, avevo prenotato un'auto. Tra gli automezzi  che sbarcavano ed i camper  che erano in fila indiana pronti per l'imbarco successivo , abbiamo  avuto non poche  difficoltà ad individuarlo....Dopo un giro abbiam visto un signore con in mano un cartello dell'AVIS.
Ci siam avvicinati ed  abbiamo  firmato il contratto. Io quando viaggio e noleggio un'auto chiedo sempre di aggiungere nella polizza l'esonero dalla responsabilità danni e furto (CDW):costa qualcosa in più ma si evitano spese maggiori in caso di danni o furto. La prenotazione l'avevo fatta su questo sito  ma potete utilizzare  anche  questa mail: leknes@avis.no
Non ho potuto prenotare a Moskenes, dove eravamo sbarcati, perchè noi  saremmo ripartiti da Svolvaer e quindi avremmo dovuto lasciare la macchina in un luogo diverso da quello del ritiro e l'autonoleggio di Moskenes non accettava questa soluzione.   La vettura mi è stata consegnata a Moskenes  e l'autonoleggio si trovava a Leknes per cui  ho dovuto pagare un supplemento di 100 Corone norvegesi (NOK) , circa 12 euro. 

Moskenes
Proseguiamo  con il racconto ......
La nostra auto era una Mazda. Abbiam sistemato i bagagli ed abbiam cominciato a percorrere la E10 in direzione di  Å. Sì,  si chiama proprio così il villaggio di pescatori in fondo alla strada principale  in cui abbiam deciso di far tappa per una settimana. Questa è l'ultima lettera dell'alfabeto norvegese: è una A con un pallino sopra e si legge come  il dittongo eu in francese.
La nostra prima isola delle Lofoten è stata dunque  Moskenesøya.
Quasi sempre la E10 è piuttosto stretta e piena di curve per cui bisogna procedere a 30, 40 km orari. Dopo circa 20 minuti siam arrivati alla meta. Qui avevo prenotato un rorbu che è una tipica  casetta in legno rosso che un tempo veniva utilizzata dai pescatori e che ora viene affittata ai turisti. Avevo effettuato la prenotazione online  presso http://www.lofotenferie.com/.
Il nostro alloggio Perbua lo potete vedere qui:http://www.lofotenferie.com/index.php/en/cabins-in-a/59-perbua.html
 il nostro rorbu Perbua
Quando ho effettuato la prenotazione ho dovuto inviare un acconto a mezzo bonifico.  Il giorno del nostro arrivo le condizioni climatiche erano veramente ottime: sole, cielo azzurro e caldo  ma pioggia, nuvoloni neri , vento gelido   erano in agguato e pronti a farci compagnia per quasi tutto il nostro viaggio......purtroppo. Avevamo anche la connessione WI-FI gratuita.
Nel villaggio  abbiamo fatto una prima passeggiata nel pomeriggio. I rorbu sono costruiti su palafitte o su rocce di granito e in questo villaggio dal nome più corto del mondo si trovano due musei importanti:il Norsk Fiskevaersmuseum che è il Museo dei villaggi dei pescatori e il Torrfiskmuseum



dove si  apprende   tutto   sulla preparazione dello  stoccafisso.  Mentre si passeggia, un  forte odore  di merluzo messo ad essiccare penetra nelle narici ed infatti in tutte le isole si possono vedere dei tralicci chiamati Fiskehjell dove vengono appesi i merluzzi.



Tutte le foto sono state scattate da me
I migliori vengono esportati soprattutto in Italia: Veneto, Liguria e Campania.I Norvegesi utilizzano tutte le parti di questo pesce ed infatti su alcuni tralicci abbiamo visto appese le teste. Tocca ai bambini togliere la lingua ai merluzzi.
Non perdete le altre puntate......ce  ne saranno parecchie.
A presto!!!!!!

11 commenti:

  1. Splendidi luoghi, splendido viaggio, splendide foto, splendidi ricordi, ottimo racconto. Bravissima Erika.
    Un caro saluto,
    aldo.

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  2. Bellissimo! Sono stata anche io in Norvegia quest'estate e inizialmente pensavamo di andare su al nord e visitare anche le Lofoten, ma alla fine abbiamo cambiato programma.. ora un po' me ne pento perché so che sono davvero incredibili e le tue foto lo dimostrano! Tutta la Norvegia è splendida, ma le Lofoten... wow! :)

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  3. ✿✿º°。 MERCI chère Erika de nous faire voyager avec toi !!!

    C'est MAGNIFIQUE ! Tes photos sont si belles !!!!

    BISOUS et bon début de semaine !!! ☆ ★ ☆ ★

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  4. Uno splendido viaggio. Ciao, buona settimana.

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  5. Erika sei un portento...la tua è una vera passione. bacione

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  6. Non potevano mancare le isole Lofoten, grande EriKa.
    Il mio abbraccio
    Maurizio

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  7. Ciao Erika. Questo tuo viaggio è stato di una bellezza mozzafiato!

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  8. Bellissimo viaggiare con te virtualmente!!! Le foto sono stupende. Vado a leggere anche la seconda parte. un abbraccio e buon weekend!

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  9. Ecco, dato che manco da un po' nel mondo blogger, son venuta a leggere anche la prima parte. Credo che tu sia davvero unica come organizzatrice di viaggi da sogno!

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Grazie