mercoledì 17 settembre 2014

Diario di viaggio alle isole Lofoten giugno 2014 (terza parte)




Sakrisoy

E siamo giunti alla terza puntata.....
La prima domenica  ci siamo armati di coraggio e, nonostante il tempo fosse pessimo, abbiamo deciso di andare oltre Reine. Abbiam fatto diverse tappe ma  per fortuna ogni tanto il sole faceva capolino. Dopo Reine ci siam fermati a Sakrisoy che si trova subito dopo un  lungo ponte dotato di semaforo  che permette la  circolazione alternata. E qui  tralicci carichi di stoccafisso, soprattutto teste. E poi il Museo delle bambole e dei giocattoli di Dagmar (non lo abbiamo visitato) e lo  spaccio Sjømat - Seafood  di Anita Gylseth aperto  d'estate dove  troverete sempre la coda perchè tutti i turisti  si fermano per fare acquisti. Pioveva naturalmente e soffiava un vento gelido. Foto di rito, filmato anche se le riprese son venute mosse a causa del forte vento. Ripreso il cammino sulla  E10 che viene chiamata la via del re Olav e  nuovo stop  ad Hamnoy, un altro villaggio  nel cui fiordo stazionano tanti pescherecci  e tra i rorbu, dai tetti ricoperti di  fresca erba verde,  tanti tralicci carichi soprattutto di teste di stoccafisso. Un profumo intenso che mi faceva sognare  un buon piatto di baccalà  al sugo con  patate.
Qui siamo stati attratti da un angolo in cui c'era una roccia carica di nidi di gabbiani che svolazzavano da una parte all'altra  assordandoci con le loro grida.

 gabbiani ad Hanoy
Riprendiamo la nostra auto e proseguiamo finchè non troviamo una deviazione per Sund. Questo villaggio deve la sua notorietà ad un fabbro che crea soprattutto dei cormorani in ferro battuto. E qui abbiam visitato il http://www.smedenisund.no/  ma, sinceramente, non ne vale la pena ( biglietto d'ingresso NOK 75 a persona).


Sund
Volevamo bere qualcosa di caldo  ma al piccolo caffè del museo non volevano essere pagati con il bancomat o carta di credito. Dopo una rapida visita e qualche scatto, abbiam ripreso la strada 850 e poi ci siamo immessi nuovamente sulla E10 che ci ha portati, attraverso un percorso stretto e sinuoso, ricco di dossi, in un altro paradiso. Alla nostra sinistra sempre fiordi da cui si ergevano  alte montagne con alle falde fazzoletti   disseminati da  un pugno di casette rosse. In lontananza due lunghi ponti chiamati  Ponti di Fredvang.  Abbiamo lasciato la E10 ed abbiamo attraversato   il primo ponte che viene chiamato Kubholmleia ed il secondo Røssøystraumen. Entrambi sono lunghi 230 m  e collegano Fredvang, sull'isola di Moskenesoya, con l'isola di Flakstadoya.
Abbiam visto il Seafjord e per fortuna che il cielo si è spaccato e ha permesso ad un sole  luminosissimo di farsi strada e di farmi  scattare delle bellissime foto. Qui il colore del mare andava dal turchese al verde smeraldo e poi tutt'intorno dei monti dalle forme coniche ed una vegetazione dai colori ramati.


Seafjord
Yttersand
 

 
In fondo alla strada, girando a destra,  dopo qualche km  c'è un'area di sosta dove si ammira la spiaggia di Yttersand  frequentata dagli appassionati di kitesurf. Ce n'era una che col suo kitesurf di color verde andava su e giù grazie ad un fortissimo vento ed io son riuscita a scattargli qualche foto.
Tornati indietro, ripercorsi i ponti, e  ripresa la E10  ci siamo  diretti alla spiaggia di Ramberg. 
Ramberg

 
Abbiamo posteggiato  a Rambergstranda,  un'area  circolare creata dagli architetti Askim/Lantto con un sentiero  che permette di scendere su una delle più belle spiagge  delle isole Lofoten.  Il sole andava e veniva e quindi ho scattato parecchie foto   cercando di  avere più ricordi di questo luogo  molto particolare: sabbia bianchissima compatta, grandi massi sulla riva, , mare  cristallino,  montagne severe tutt'intorno e tanti prati ricoperti di erba  color verde smeraldo.

Il giorno 19 giugno abbiam  lasciato  il villaggio di Å per dirigerci a Kabelvag dove avremmo trascorso un'altra settimana.
Lungo il viaggio abbiamo approfittato per fare delle soste. Siamo partiti con il sole ma, strada facendo,   il cielo è diventato   nero, minaccioso e  grossi goccioloni di pioggia  ci hanno accompagnati per un lungo tratto. Siamo ripassati da Ramberg e poco dopo,  lungo una vallata, abbiam intravisto la chiesa rossa dalla cupola a cipolla di Flakstad
 

Ho deviato dalla E10 perchè volevo fotografarla e vederla  da vicino. Purtroppo era chiusa ma  l'ho immortalata. Tutt'intorno praterie dove pascolavano delle pecore e dei montoni con degli agnellini dolcissimi che non ho potuto fare a meno di fotografare.
 

Il cielo era sempre grigio  e soffiava un vento freddissimo per cui quando scendevo dalla macchina dovevo coprirmi completamente. Per fortuna che prima di partire avevo letto le previsioni e quindi avevo messo in valigia abbigliamento invernale.  Mi vien una rabbia perchè avevo pensato di partire a giugno avendo letto che ad agosto le giornate son più corte e incominciano ad abbassarsi le temperature.....
Riprendiamo il nostro viaggio e quando  vediamo il cartello per Nusfjord ( dichiarato patrimonio dell'Umanità dell'Unesco nel 1976) giriamo a destra .


Nusfjord
La strada, mi pare la 850,  è veramente panoramica. Alla nostra destra  un fiordo e tutt'intorno e davanti a noi  delle scoscese montagne di granito grigio scuro   con le cime innevate. Arriviamo nel villaggio, parcheggiamo in uno spiazzo vicino a delle ville . Piove e fa molto freddo.  Ci dirigiamo verso  il porticciolo. Tanti rorbu rossi ed alcune costruzioni  giallo ocra ,  dei pescherecci di legno  dipinti di  bianco,  giallo e rosso ,  motoscafi, motobarche,  reti e boe,  teste di merluzzo  messe ad essiccare sui  parapetti di legno del molo ,   delle barche con i motori accesi, pronte a salpare, e dei pescatori che sembrano degli omini Michelin all'interno delle tute imbottite che li ripareranno dal freddo durante la battuta di pesca in alto mare.Arriviamo fino al caffè  del molo  e sulla terrazza di legno  osserviamo  delle  modernissime panchine in legno, disegnate  sicuramente da  qualche architetto norvegese.  I negozi sono ancora chiusi. Facciamo un altro giro e scatto ancora   foto perchè è comparso il sole e tutto  luccica ed anche le montagne non sembrano più tanto spaventose.. Ritorniamo al parcheggio e decidiamo di andare verso delle abitazioni perchè abbiamo individuato delle cascatelle e dei corsi d'acqua e dei prati di un verde intenso.
 
Si riparte  ma sulla strada del ritorno, visto che ora c'è il sole , scatto ancora . Mi verrebbe voglia di fare un bagno perchè l'acqua del fiordo è cristallina e tutt' intorno alberi i cui rami l '  accarezzano. 
Ritorniamo sulla E10 e di nuovo il sole ci lascia per cedere  il posto alla pioggia. Vediamo dei pascoli e decido di scendere perchè ci sono delle pecore bellissime e non voglio perderle  per nessuna ragione al mondo.  Intorno a noi la natura fa da padrona.

 Vi aspetto per la quarta puntata!!!!

8 commenti:

  1. (•ิ‿•ิ)✿

    Bonjour chère Erika !

    J'aime beaucoup tes photos ! Ces paysages sont SUPERBES ❤

    Je t'envoie de GROS BISOUS d'Asie jusqu'en Italie :o)
    Bonne continuation ! ✿✿º°。

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  2. Sempre belle foto brava Erika
    Buon mercoledì
    Maurizio

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  3. continuiamo cosi a sognare con le tue immagini le lofoten

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  4. Veramente bello questo viaggio...ciao, Arianna

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  5. Quel voyage merveilleux!
    Tes photos sont magnifiques:)
    Baccioni cara Erika
    Elisa

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  6. Bellissimo reportage e le foto della spiaggia di Ramberg sono eccezionali!
    Complimenti!!! ciao : )

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  7. E' un reportage eccezionale il tuo, soprattutto perché documentato da scatti splendidi ed eccezionali. Ma non mi aspettavo altro da te.

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  8. Certo che proprio non vi risparmiate quando viaggiate: mettete tutta la passione possibile. E le foto raccontano meravigliosamente tutto ciò.

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Grazie