venerdì 26 settembre 2014

Diario di viaggio alle Isole Lofoten giugno 2014 ( quarta parte)



Ed ecco la continuazione del nostro bellissmo viaggio.
Ogni tanto io e mio marito ci guardiamo e  ci diciamo che abbiam fatto proprio bene a  decidere di trascorrerre le nostre vacanze in questi luoghi meravigliosi. Sembra di essere in un paradiso terrestre che trasmette tanta calma e serenità.....proprio quello di cui abbiamo bisogno. Le strade laterali attraversano boschi e tratti di costa dove  si incontrano pochissime abitazioni. A proposito, se i norvegesi sono in casa  vedrete sempre la bandiera issata sul pennone davanti alle loro abitazioni. Penso che bisogna  aver molto coraggio per vivere in questi luoghi  da soli. Ci siam chiesti come facciano durante i mesi invernali quando le temperature scendono al di sotto dello zero,   le strade son tutte ricoperte di neve e, ci hanno confermato, a mezzogiorno il cielo è già buio.
Abbiamo impiegato parecchio tempo  per raggiungere le varie località perchè la strada era  piena di curve,  per i  limiti di velocità da rispettare ed anche perchè spesso bisognava  passare da un'isola all'altra attraverso ponti o tunnel.Lasciamo l'isola di Flakstadoy ed  attraversiamo il tunnel sottomarino di Nappstraumen  che ci porterà nell'isola di Vesvagoy. E' lungo 1773 metri ed il punto più profondo è a 63 metri sotto il livello del mare. I paesaggi  sono sempre più belli. Arriviamo a  Leknes che è  il centro urbano  più popolato  delle Lofoten ed è anche centro amministrativo dell'isola di Vestvagoy. Ci fermiamo per  acquistare  qualche dolce  in una panetteria  e  visitiamo un  centro commerciale sulla via principale. Riprendiamo il nostro viaggio e ad  un certo punto vediamo un cartello che indica le spiagge di Haukland e Utakleiv. Facciamo inversione e mio marito mi fa notare  un arcobaleno ad arco intero che non avevamo mai visto  in vita nostra.
 
Parcheggio e scatto numerose foto e noto che i colori diventano sempre più accesi. Anche  l'azzurro del cielo, quelle poche volte che abbiamo potuto vederlo, è intenso e diverso da quello italiano ed abbiamo notato che anche le nuvole hanno delle forme strane.  Percorriamo la strada che ci porterà alla spiaggia di Haukland. Anche qui  una distesa lunghissima e larghissima  di sabbia bianca, mare verde smeraldo in alcuni  punti e cristallino in altri, il tutto abbracciato da alte montagne. Scattate molte foto dall'alto  perchè il sole andava e veniva.  Abbiamo raggiunto la fine  della strada, siam usciti dalla macchina  e qualche minuto dopo  una pioggia torrenziale si è riversata su di noi. Ci siam rifugiati nuovamente in macchina tutti inzuppati ed infreddoliti , abbiamo acceso il riscaldamento per asciugarci  e siamo ripartiti.  Siamo ritornati nuovamente    sulla   E10 e ci siam diretti verso Borg dove si trova il Lofotr Viking Museum in cui  viene mostrato come vivevano i Vichinghi  1000 anni fa . Noi abbiam visitato un' esposizione   interna e poi avremmo voluto fare una visita guidata ma c'erano troppi turisti per cui abbiamo rinunciato. Voi potete dare uno sguardo qui per farvi un'idea:http://www.lofotr.no/index.asp
Si prosegue e si devia per Eggum  che non mi è piaciuta molto perchè  l'acqua  del fiordo che costeggiava la strada sembrava uno stagno.
Dall'isola  di Austvagoy si passa a quella di Gimsøya attraverso il ponte Gimsøystraumen  che ha sostituito il traghetto che si doveva prendere fino al 1981.     Dopo un'ora siamo  arrivati a Kabelvag  dove avevo prenotato, tramite Booking.com, una stanza presso il Lofoten Vandrerhjem Kabelvåg, una struttura che viene definita ostello perchè durante l'inverno viene utilizzata dagli studenti. Noi abbiamo scelto una camera con bagno privato e ci hanno assegnato una stanza enorme con due finestre ad angolo luminosissime (  dormivamo anche se c'erano 24 ore di luce). Nel prezzo erano  compresi  una  ricca e varia colazione, il parcheggio,  connessione Wi-FI gratuita  e la possibilità di utilizzare una cucina in comune con tutti i comfort. L'ostello distava solo 400m dal borgo di Kabelvag. . A Kabelvag si può ammirare la cattedrale delle Lofoten Vagan Kirke.E' una chiesa  in

  
cui   ci sono 1200 posti seduti ed è la più grande chiesa in legno della  Norvegia del Nord  aperta nel 1898. Al suo interno  sono stata colpita da un angolo riservato ai bambini.  C'erano un tappeto coloratissimo  raffigurante degli eschimesi e due recipienti contenenti giocattoli. 
In una bigia giornata  piovosa siamo andati fino al centro del paese  e, dopo aver parcheggiato la nostra auto, ci siamo recati a piedi  , a Storvagan.Qui  si possono visitare il Lofotmuseet  dove si verrà catapultati nell'autentica atmosfera dei tempi antichi. Poi la Galleria Espolin   in cui  l'artista rappresenta la drammatica storia della regione e la vita ed il  destino della popolazione costiera.
Noi siamo andati a visitare il Lofoten Aquarium, aperto nel 1989.  Comunque un primo acquario fu inaugurato già  nel 1931 ma fu chiuso  nel  1985 per motivi di sicurezza.Si trova in una zona molto bella  e  presenta anche  un' architettura particolare. Qui abbiamo visto la vita marina di queste isole  attraverso   pesci e mammiferi provenienti dalle Lofoten e dalla coste della Norvegia del Nord. 

A soli 5 km si trova   Svolvaer, la capitale delle Lofoten. La città è  dedita al commercio, alla pesca ed al turismo. Qui attracca il postale dei fiordi Hurtigruten.  Nella piazza ci sono  un mercato dei fiori, l'ufficio turistico, ed una casetta di legno in cui  potrete  prenotare le escursioni per l'avvistamento delle  balene, aquile. Noi abbiamo scelto quella al Trollfjord: un fiordo largo,  in  un certo punto, solo  100 m e l'abbiamo fatta con una motonave  in circa tre ore tra andata e ritorno. Questa escursione è stata veramente un'avventura perchè faceva molto freddo durante la navigazione ed io ad un certo punto son scesa in coperta ed ho visto che alcuni passeggeri stavano indossando delle tute termiche per proteggersi dal freddo e dal vento. Ho deciso anch'io di mettermene una  e tutti non facevamo che ridere perchè eravamo impacciati nei movimenti ma caldi.... Anche durante quest'escursione i paesaggi sono stati unici: cascate, rocce , monti ricoperti di neve e la cosa che ci ha colpiti di più  sono stati i gabbiani  e le aquile marine che ci hanno accompagnati durante alcuni tratti di navigazione.



 


 Svolvaer
 

 
Ci sono hotel e ristoranti e caffè  molto chic. Lungo la banchina si affacciano numerosi negozi e, dal ponte   che porta al Rica hotel, ho potuto scattare delle foto alla famosa Svolvaergeita (capra di Svolvaer), una montagna rocciosa sulla cui cima ci sono  come due corna  che alcuni alpinisti norvegesi hanno raggiunto saltando da una parte all'altra nel vuoto.

 
  
A Svolvaer c'è una chiesa di legno bianca  che domina la cittadina dall'alto.

 

In prossimità della banchina  a cui attracca l'Hurtigruten si trova il Magic Ice,

 
un'esposizione di sculture di ghiaccio.All'interno la temperatura è di -6°. Si entra con delle mantelle nere   ma non si riesce a rimanere che per pochi minuti. Io avevo visitato l' Artic Ice Bar  di Honnisvag e devo dire che mi era piaciuto molto di più  dal punto di vista artistico ed anche perchè nel prezzo era compresa la consumazione al bar in bicchieri realizzzati in ghiaccio che poi dovevano essere gettati,nelle gelide acque del mar di Barents,   dietro  alle spalle esprimendo un desiderio.
Da Kabelvag abbiamo fatto un giro a Henningsvaer, una località turistica che tutti decantano e definiscono la Venezia del Nord. Sinceramente, forse a causa delle avverse condizioni meteo di quel giorno, questo villaggio di pescatori non mi è piaciuto molto. Invece siamo rimasti colpiti  dai panorami talvolta struggenti (montagne minacciose , rocce, fiordi con acque color smeraldo, spiagge di sabbia bianca) che costeggiano la  strada  che conduce  a questo piccolo villaggio ed in modo particolare dallo stretto     ponte  a  dorso d'asino che la collega al resto dell'arcipelago. Anche qui la principale attività è la pesca  dei merluzzi e la loro essicazione. Mi son piaciute alcune esposizioni di foto scattate ai luoghi circostanti  nelle varie stagioni ed alcuni dipinti
 


Henningsvaer
Continua...........




8 commenti:

  1. che magnifico arcobaleno e che colori

    RispondiElimina
  2. Oh! Bellissimo tutto, anche quello arcobaleno! Complimenti, Erika, sempre venire qui é un piacere visuale! Abbracci.

    RispondiElimina
  3. Stupendo l'arcobaleno , anche questo e un miracolo della natura
    ciao Erika buon fine settimana

    RispondiElimina
  4. Erika bonjour je vais me reposer un moment puis je repasse te lire
    j'adore tes oiseaux ces photos sont sublimes pour moi
    je t'embrasse fort

    RispondiElimina
  5. Incredibile! L'angolo per i bambini con i giocattoli!
    Sono incantata da questi luoghi e i tuoi scatti sono una meraviglia. Dal tuo viso si vede quanta gioia hai provato in quel viaggio.

    RispondiElimina
  6. (•ิ‿•ิ)✿

    Que c'est beau !!!! Un miracle de la nature !!!

    MERCI chère Erika ! J'adore cette publication !!!

    BISES D'ASIE pour toi !
    Passe un bon dimanche
    ✿❀✿

    RispondiElimina
  7. ☼ je t'envoie plein de douces pensées d'Asie.
    ≧^◡^≦ GROS BISOUS ! ♥❤

    ⒸⒾⒶⓄ chère Erika ❀

    RispondiElimina
  8. ERIKA coucou j'adore ton arc quel bonheur
    je n'en vois jamais tu sais et alors je veux bien en voir un comme toi
    la nature est très belle sur ton blog et ces oiseaux j'adore oui j'aime regarder les oiseaux
    je vois une personne qui pêche je pense elle a l'air si heureuse
    gros bisous

    RispondiElimina

Grazie