mercoledì 27 maggio 2015

Diario di viaggio in Olanda (Kinderdijk - aprile 2015 - III parte)



Un'altra tappa del nostro viaggio in Olanda è stata quella dei mulini di Kinderdijk. Avevo letto diverse recensioni su questo sito dichiarato Patrimonio Mondiale dell'Umanità nel 1997. Per poterli raggiungere abbiamo preso il treno da Amsterdam ad Utrecht ( durata del viaggio 27 m con partenze ogni 10 m). Una volta scesi dal treno si raggiunge il corridoio dove si trovano negozi, bar, caffetterie,  si gira a destra e, prima della fine, si scende sulla strada, attraverso una scala mobile, e si raggiunge il  parcheggio bus West Jaarbeursrijde. Ci si dirige verso   il capolinea del bus 90 della società Arriva  e da  qui si  parte verso  Alblasserdam (il biglietto si acquista sul bus).
Una volta scesi ci siamo subito resi conto di trovarci in un luogo veramente unico, nel paesaggio di un autentico polder. In nessun altro  posto vi è una concentrazione di mulini come a Kinderdijk. I 19  mulini , le idrovore, i bacini di drenaggio alti e bassi, i canali, le chiuse formano un ingegnoso sistema di gestione delle dighe del polder sotto il livello del mare.
Le vedute erano bellissime: un cielo azzurro  pieno di nuvole travolgente,  una natura caratteristica ed unica. Questi mulini sono famosi in tutto il mondo e furono costruiti tra il 1738 ed il 1740 per proteggere le terre dalle inondazioni. Noi abbiamo fatto  prima un giro in battello lungo il canale centrale fiancheggiato da canneti dove starnazzavano e nuotavano in fila indiana anatre multicolori e poi abbiamo percorso  a piedi il viale laterale, dove c'è la maggior concentrazione di mulini. Abbiamo pagato un biglietto di ingresso per la visita ad un mulino e così abbiamo contribuito alla manutenzione  e conservazione di questo importante patrimonio.
All'interno del mulino abbiamo  assistito alla spiegazione della vita e del lavoro del mugnaio nei secoli scorsi. Se il vento è sufficientemente forte , le pale girano. la ruota a palette gira e l'acqua  viene pompata su.
Kinderdijk significa diga dei bambini  e  la leggenda vuole che durante l'alluvione del 1420 (la peggiore  mai avvenuta in Olanda) una culla con all'interno un bambino e un gatto, trasportata dalle acque, andò a depositarsi sulla diga, da cui  prese il nome.
Alla fine della visita  abbiamo raggiunto l'idrovora Wisboom e nella sala macchine abbiamo assistito alla proiezione di un film  sulla zona di questi mulini. Sono rimasta molto colpita da questa frase:
"Dio ha creato il mondo, ma gli Olandesi hanno creato l'Olanda".
Ed ora alcune foto che testimoniano la bellezza particolare di questo luogo.




Naturalmente si continua...

Per le altre parti del viaggio:
http://erikanapoletano.blogspot.it/2015/04/diario-di-viaggio-in-olanda-keukenhof.html
http://erikanapoletano.blogspot.it/2015/05/diario-di-viaggio-in-olanda-zaandam.html

11 commenti:

  1. Bellissime foto grazie per averle condivise.
    Ti abbraccio

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  2. immagino l'emozione di trovarsi a vedere un vero mulino olandese

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  3. Bel reportage, Erika brava come sempre.
    Un abbraccio
    Maurizio

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  4. Che belli i mulini! Hanno un fascino speciale. Anch'io ho girato per l'Olanda in auto parecchi anni fa, proprio per scoprire i mulini. Le tue foto, come sempre, sono splendide.

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  5. Erika bonjour je peux venir aussi à cet endroit que je trouve superbe
    et regarder ce moulin qui tourne*
    quel bonheur de regarder tes photos! et ces sabots c'est si beau*
    les dessins dessus sont extra*
    petite je portais souvent des sabots et encore en ce moment*
    gros bisous

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  6. MI hai fatto ricordare l'aria fresca di quelle zone.
    Bellissime!

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  7. I mulini a vento sono di per se affascinanti e molti insieme ancora di più! che bel giro che hai fatto! Complimenti per le stupende foto! ciao Cri : )

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  8. Mi hai fatto venir voglia di tornare tra i mulini ;-)

    Ciao
    Ste

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  9. superbes moulins dans ce pays tout plat !

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  10. Sempre bellissimi i tuoi post e le tue foto.
    Un caro saluto,
    aldo.

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  11. I mulini a vento hanno sempre il loro fascino. Complimenti per le foto che sono bellissime, ciao Angelo.

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Grazie