domenica 13 settembre 2015

Diario di viaggio in Provenza ( luglio 2015 - III parte Apt -Fontaine de Vaucluse)



Ciao a tutti! Terzo giorno  in Provenza.
Oggi siamo partiti dal Chemin de Saint Massian  verso Roussillon et  Le sentier des ocres. Il tragitto dura circa venti  minuti con un percorso di 12 km.Vi consiglio di parcheggiare al cimitero al costo di 2,00 per tutta la giornata. Noi siamo arrivati verso le 8.30  perchè c'erano molti turisti e non volevamo rischiare di trovare tutto pieno e poi perchè d'estate fa molto caldo ed è consigliabile visitare questo sito alle prime ore o al tramonto. Si paga ad una cassa automatica, al momento del ritiro della vettura,    o in contanti, per cui procuratevi le monete, o con carta di credito ( la mia non è stata però accettata).
Ci siam diretti verso il centro del paese che colpisce per i colori delle facciate delle abitazioni che sono quasi tutte rosse o arancio e  da cui deriva appunto il nome del paese.










Il borgo è diventato famoso per i giacimenti di ocra che lo circondano. Successivamente ci siam diretti verso il Sentiero delle ocre a cui si accede pagando un biglietto che costa 2,50. C'è un percorso  breve,             della durata di 35 minuti, ed uno lungo che dura 50 minuti.  Delle passerelle in legno pemettono di   accedere ai due percorsi . Faceva molto caldo sin dalle prime ore del mattino e noi siam rimasti colpiti dai colori  accesi delle diverse formazioni rocciose  che andavano dal rosso  all'arancio e  al giallo e che si stagliavno verso un cielo di un azzurro intenso mentre tutt'intorno le fronde di pini e di altri arbusti sembravano accarezzarle. 













Calzate delle scarpe vecchie o sandali in plastica (quelli che si usano al mare) e pantaloncini corti (non abiti o pantaloni lunghi,  perchè vi macchierete ma non vi preoccupate perchè strofinando sotto dell'acqua fredda tutto sparirà) . Ho visto dei turisti con pantaloni bianchi od  abiti lunghi ed alcuni con sandali nuovissimi che son usciti tutti macchiati di giallo, rosso...... Io avevo portato delle scarpette in gomma che usiamo per andare al mare sugli scogli.
Nel biglietto è compresa anche la visita al Conservatoire des ocres  ma noi non avevamo molto rempo a disposizione per cui abbiam deciso di continuare il nostro viaggio verso Gordes.
Si tratta di un villaggio arroccato su una collina   nel mezzo del Plateau della Vaucluse nella cui piazza principale si trova un grande castello risalente al XII secolo. Sia le case che le strade son fatte di pietra. Per arrivare in cima bisogna percorrere una strada piuttosto tortuosa.
La cittadina è  tornata alla ribalta grazie al  film, girato nella sua piazza principale, Un’ottima annata con Russel Crowe.
Chi va a Gordes non può fare a meno di recarsi,   a soli cinque  km di distanza,  alla famosissima e superfotografata Abbazia di Sénanque che è una delle più pure testimonianze dell'architettura cistercense  primitiva ed ancora oggi abitata da monaci di questo ordine il cui motto è Ora et Labora.
Qui troverete le indicazioni necessarie per le visite:
Potrete parcheggiare ma non vi fermate nei pressi del cancello d'ingresso  come abbiam fatto noi.  Proseguite fino in fondo perchè lì troverete una vasta zona in cui poter lasciare la vostra auto e raggiungerete l'Abbazia in pochi minuti a piedi.Questa chiesa, fatta in pietra grigia, viene fotografata perchè sulla parte anteriore  si affaccia su un campo dove i monaci coltivano il lavandin che ha uno sviluppo maggiore, sia in altezza che in diametro, rispetto alla lavanda e che viene utilizzato per la produzione di olio  essenziale e qui leggete i benefici:






E dopo questa full immersion nella pace più assoluta  abbiam ripreso il cammino attraverso delle strade panoramiche ma  tortuose, accompagnati dal frinire delle cicale, e ci siam diretti verso un altro villaggio che ha il privilegio di dare il suo nome al dipartimento ovvero  Fontaine de Vaucluse   il cui nome deriva da "Vallis Clausa" ovvero vallata chiusa.
La sorgente dall'acqua verde smeraldo è classificata tra le più importanti al mondo e si trova a 5 minuti a piedi dal villaggio. Nelle giornate di particolare abbondanza il flusso arriva a 20mc al secondo. 
Qui decise di vivere, per un certo periodo della sua vita,  il nostro Petrarca e furono queste acque che gli ispirarono alcuni versi del Canzoniere  e precisamente Chiare, fresche et dolci acque che  è la canzone numero CXXVI (126). Fu scritta tra il 1340 e il 1341 e il poeta venne ispirato, molto probabilmente, dal fiume Sorgue.
C'è anche un piccolo museo  che celebra la permanenza del poeta dal 1337 al 1353 ed il  suo incontro con l’amata Laura così come  un ristorante.







qui abbiamo cenato anche noi




Per le  due puntate precedenti cliccate qui:
Alla prossima.....

2 commenti:

  1. Immagini e colori stupendi in questo viaggio!

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  2. Cara Erika,
    Tu porti i ricordi del mio viaggio in questa reggione meravigliosa!
    Passi una buona settimana
    Baccioni
    Elisa, nell´Argentina

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Grazie