giovedì 14 marzo 2019

Diario di viaggio Isola di Zante (giugno 2018)

L'inverno sta per lasciarci ed ormai si incomincia a pensare a dove trascorrere le vacanze estive.
Vorrei permettermi di darvi qualche consiglio su un'isola greca che abbiamo visitato la scorsa estate ( non riesco a pubblicare più come una volta, puntualmente,  per seri motivi  di famiglia che mi tengono molto occupata).
Zante l'abbiamo raggiunta da Bari,  con la compagnia aerea Volotea,   in circa  tre quarti d'ora. All'aeroporto   ho ritirato un'auto che avevo prenotato sul sito dell'Avis. Vi consiglio di pagare  il costo dell'auto solo al ritiro in modo da non dover versare qualche mese prima l'intero importo ed inoltre io aggiungo sempre la SuperCover per non pagare danni derivanti da incidenti o furto e quindi un noleggio senza pensieri ed anche per evitare che blocchino sulla carta, che darete come garanzia, una somma piuttosto rilevante.
Dopo aver sbrigato le varie pratiche ci hanno assegnato una  Volkswagen UP.
Ci siamo diretti  a Tsilivi, località situata ad est  in quanto  avevo letto che era una zona abbastanza tranquilla e quindi adatta a noi due che non siamo più tanto giovani e soprattutto a mio marito che ha dei problemi di salute. Qui abbiamo alloggiato presso Sofia - Yiota Studios Apartments che avevo prenotato su Booking.com. Ci hanno assegnato uno studio con camera da letto spaziosa, angolo cottura, frigo, balconcino e bagno. Aria molto buona, lontano dai rumori, vista giardino, prezzo modico.


La spiaggia ed i servizi  bisognava raggiungerli con la macchina.
Tsilivi beach è una spiaggia di sabbia molto lunga e  sabbiosa adatta a famiglie con bambini. Poichè noi preferiamo gli scogli ogni giorno ci spostavamo per raggiungere altre   spiagge.
Keri beach o Limniu Keri  ha spiaggia di ciotoli ed acqua limpidissima. Poco distante dalla  riva  ci sono filari di alberi sotto i quali poter riposare su lettini che si possono prendere in affitto a pochi euro e ripararsi così dai raggi del sole. Da qui si possono prendere in affitto delle barche (da poter  guidare   senza patente) per raggiungere le grotte di Keri.


Un posto da far sognare ad occhi aperti è stata la spiaggia di Porto Limnionas. E' un luogo difficile da raggiungere ma quando  ci arriverete sarete ripagati. Si tratta di un fiordo. Sono stati creati dei terrazzamenti dove poter affittare lettini ed ombrelloni e c'è anche un ottimo ristorante e caffè dove poter assaggiare i tipici piatti della cucina greca.










Durante il viaggio di rientro siamo passati  davanti al Monastero di Eleftherotria che, sfortunatamente, era chiuso. Si trova in una zona panoramica e molto vicina alla Chiesa di San Mavra. Fu fondato nel 1962 dall'Archimandrita Chrisostomos Gelbesis. Nel monastero oggi vivono 17 monache guidate dalla madre badessa Magdalene Bakea. 


Il giorno successivo siamo andati a Xigia Beach che si trova nella parte più selvaggia e settentrionale di Zante, a sei km dal villaggio di Alykes, facilmente raggiungibile in auto dalla strada principale di Skinari.





A nord-ovest di Zante, seguendo la strada che passa da Volimes e, al livello dell'innesto per il belvedere sulla baia del Naufragio, abbiamo visitato  il monastero  di Agios Georgiou. In questo luogo, con il suo imponente torrione ed il cortile , su cui si affacciano le antiche celle dei monaci, si respira un'atmosfera di grande serenità. La chiesa è preceduta da un piccolo portico,un  piccolo vestibolo delimitato da una piccola panca in pietra. 
Noi siamo rimasti colpiti dalle campane appese ai rami di alcuni alberi di olivi.








Successivamente abbiamo raggiunto  il belvedere da cui ho scattato molte foto alla famosa spiaggia del Navagio (naufragio in italiano)  che  è diventata  tale perchè tra la sua sabbia e ciottoli bianchi si arenò la MV Panagiotis.
Si dice che qui, prima del 1980,  ci fosse solo un'insenatura.  Ed infatti a settembre di quell'anno la nave di cui sopra partì dalle coste della Turchia  con un carico di sigarette destinate al contrabbando italiano. La Marina Militare greca inseguì i contrabbandieri che, a causa delle cattive condizioni del mare, furono costretti a fermarsi tra gli scogli di Porto Vromi, vicino a quella insenatura. Ma la nave si arenò in una secca e l'equipaggio riuscì a scappare.





Da Volimes siam scesi fino a Agios Nikolaus  da cui siam partiti con un Taxi boat alla volta di questa spiaggia dalla sabbia accecante e dal  mare color turchese.


 E durante il viaggio in mare abbiamo visitato anche le famose grotte azzurre







La domenica ci siamo concessi una pausa mare e ci siamo diretti alla volta della capitale che prende il nome dall'isola. A dire il vero non ci è piaciuta molto perchè sembrava  un porto non una località  turistica. Molto ricca  la Cattedrale  di San Dionisio dove era severamente proibito scattare foto.
Cattedrale di San Dionisio



Un giorno, mentre percorrevamo la strada principale che porta verso nord-est, abbiamo intravisto una spiaggetta meravigliosa, in località Mikro Nisi  ed abbiamo deciso di sostare lì. Apparteneva al  ristorante omonimo  e, dopo aver chiesto il permesso, siamo scesi ed abbiamo fatto un bagno nelle sue acque color smeraldo.  Poi abbiamo pranzato lì con dell'ottimo pesce.






Su consiglio di una bagnante italiana, incontrata proprio qui, abbiamo deciso di tracorrere l'ultimo giorno    delle nostre vacanze nella parte sud dell'isola  e precisamente a Geraki Beach.Si tratta di una spiaggia dove le tartarughe Caretta caretta vanno a depositare le uova.
Bisogna lasciare la spiaggia entro le ore 18 perchè qualche tartaruga potrebbe raggiungere la spiaggia per depositare le uova  ed infatti ci sono moltissimi nidi protetti dove è vietato avvicinarsi. 




Spero che questo mio racconto di viaggio sia stato di vostro gradimento e che vi abbia fatto venire la voglia di partire.....






1 commento:

Grazie