sabato 13 aprile 2024

Diario di viaggio in Thailandia ( gennaio 2024 - terza parte)

Il giorno successivo ci siamo trasferiti all'aeroporto  per raggiungere Phuket, una delle isole più note della  Thailandia, perla del turismo  thailandese, nonostante i contrasti  ed i profondi cambiamenti  che la sua celebrità ha provocato.
 
Abbiamo fatto un'escursione  con motoscafo  alle Phi Phi islands che sono considerate le isole più belle del mare delle Andamane.
Abbiamo sostato  nella spiaggia di Maya Bay in cui fu girato il film The Beach con Leonardo Di Caprio.
Qui si può solo passeggiare e scattare delle foto in quanto è vietato fare il bagno. La spiaggia  è stata chiusa al pubblico  per qualche tempo e riaperta nel 2023.  E' un vero   angolo paradisiaco  dove si sente lo sciabordio delle onde del mare  che giungono su una spiaggia di cipria bianca.
Abbiamo  sostato anche alla  Monkey Beach ma  di scimmie ne abbiamo visto poche. Poi alcuni del gruppo  hanno fatto snorkeling  e poi  un'ulteriore sosta per il pranzo, con bagno,  alla Bamboo Island. 
Al ritorno  cè stata una breve fermata, senza scendere dal motoscafo, in prossimità della  Grotta dei Vichinghi, conosciuta anche come Tham Phaya Nak che  si trova a Phi Phi Leh. 
Qui gli abitanti salgono delle scale di bambù per raccogliere i nidi di rondine appesi   con cui si preparano delle zuppe  o si fanno dei prodotti di bellezza. L’estratto di nido di rondine è un ingrediente di origine naturale utilizzato in numerosi cosmetici. Questo estratto contiene  delle  sostanze nutritive ed in particolare la proteina EFG, ovvero il fattore di crescita dell’epidermide.  I rondoni hanno delle ghiandole salivari molto sviluppate che secernono  una saliva gommosa. Questa,  a contatto con l’aria, si indurisce e serve per la creazione del nido. La saliva contenuta al loro interno viene utilizzata nei prodotti di cosmesi. L'estratto rende elastica la pelle.



Il giorno della partenza abbiamo fatto una  visita guidata alla vecchia  cittadina di Phuket e alla Nakkerd Hill dove si trova il  Big  Buddha che è fatto di marmo bianco ed ha un'altezza di ben 45 metri.
Qui i link delle  prime due  parti del diario di questo viaggio:
 
Per vedere più foto potete andare sull'altro mio blog  https://erikafotoviaggiando.blogspot.com/
 

sabato 6 aprile 2024

Diario di viaggio in Thailandia (gennaio 2024 - seconda parte)

Il giorno successivo abbiamo visitato il "Tempio Reale" ovvero il Wat  Pra Pathom Chedi situato in centro, a circa 50 km ad ovest di Bangkok. Con un'altezza di  127 metri rappresenta la chedi più alta  e più antica del regno. 

Ci siamo recati nelle province di Song Khram a 100 km da Bangkok, un territorio agricolo pianeggiante  e fertile attraversato  da abbondanti corsi d'acqua. Per prima cosa abbiamo visitato il "mercato sulla ferrovia  di Maeklong" che è situato proprio sulla ferrovia e, quando passa il treno, tutti i venditori tirano su le tende che poi riabbassano quando il treno si allontana.

Poi ci siamo diretti verso il "Mercato galleggiante sul fiume Damnoen Saduak". Siamo arrivati al molo e, con una lunga tail boat, in circa 30 minuti  di percorso tra i canali, abbiamo raggiunto il Mercato Galleggiante, il più conosciuto e frequentato dal turismo internazionale ma molto bello per bellezza e shopping.  

 
Il giorno dopo,  con un volo interno,  ci siamo trasferiti a Chiang Rai  e, dopo aver incontrato la guida locale, abbiamo iniziato l'esplorazione di questa provincia che è la più a nord della Thailandia.

Abbiamo praticamente visitato il Triangolo d'oro, un'area di 950.000 km2 che interessa Thailandia, Laos e Myanmar. In particolare i tre paesi confinano nel punto in cui  il fiume Ruak (Birmania) confluisce nel fiume Mekong (confine Thailandia- Laos).

In passato il triangolo d'oro era la principale fonte mondiale del traffico di droga grazie alla sua posizione privilegiata,  collegata ai paesi produttori di oppiacei. E siamo andati anche a visitare il Museo dell'Oppio dove abbiamo visto esposti  materiali  e strumenti  che dimostrano come  dal seme di papavero si giungeva  alla produzione di oppio e il  suo utilizzo  nella vita delle popolazioni tribali delle colline.

Successivamente ci siamo diretti verso  il Phra That Pha Ngao considerato uno dei più bei templi della Thailandia. Si trova al confine  con il Laos, lungo la strada che da Chiang Rai  porta a Chiang Sen. La sua particolarità consiste nella sua posizione privilegiata  sulla cima di una collina  che regala una vista spettacolare  sul Fiume Mekong e su quel tratto di terra  dove la Thailandia sfuma nel Laos. Il tempio è un centro di ritiri  di meditazione  per thai e stranieri.

 

Nel pomeriggio, a bordo di una motolancia, abbiamo navigato lungo il fiume Kok fino a Ruam Mitr  dove abbiamo visitato le minoranze etniche Karen e Lahu. 

Il giorno successivo ci siamo recati al villaggio tribale delle "donne giraffa"  che  sono  chiamate così  per via del loro collo allungato. Ciò avviene a causa dei numerosi anelli che cingono il collo delle fanciulle fin da tenera età nel rispetto della loro tradizione tribale. I Kayan sono una etnia della popolazione Karenni, una minoranza di lingua tibeto-birmana. Sono anche chiamati Padaung. Nel 1990   a causa di un conflitto con il regime militare birmano, molte tribù si sono rifugiate in Thailandia. Esse vivono adesso con uno status legale incerto nei  "villaggi di confine, vivendo soprattutto con il turismo dovuto al tipico costume delle donne Kayan: gli anelli da collo. 

Giorno successivo visita del famoso tempio Wat Rong Seur Ten conosciuto come il "Tempio Blu". Questo colore viene scelto per simboleggiare il Dharma , codice morale di Buddha , che è associato  alla saggezza,  all'infinito, alla purezza, alla guarigione.

Nel pomeriggio proseguimento della visita al What Rong Run  conosciuto come il "Tempio Bianco" realizzato in gesso e specchietti e,  quando viene battutto dalla luce del sole, emana una luce abbagliante.

Nel tardo pomeriggio abbiamo proseguito il nostro viaggio per Chiang Mai. Qui  abbiamo potuto visitare il Wat  Phra That Doi Suthep. Si tratta del  Tempio più importante e venerato della Thailandia del Nord , situato a 1060 metri sul livello del mare. Vi si può accedere o attraverso una scalinata di 309 gradini le cui balaustre sono decorate con due imponenti Naga, il serpente sacro della mitologia Induista-Buddista,  o attraverso una funicolare. 

La mattina dopo ci siamo recati al Santuario degli Elefanti dove abbiamo dato da mangiare a questi pachidermi ma anche ad un elefantino di quattro  anni che , ad un certo punto, ha cominciato a bere il latte dalle mammelle di mamma elefantessa. Abbiamo assistito anche al loro bagno ed alcuni del gruppo si sono cambiati ed hanno voluto partecipare alla Fango Spa con essi. 

Nel pomeriggio trasferimento al villaggio Bo Sang  e San Kampheng che ospitano attività artigianali della Thailandia: dalle lacche all'argento, dalla seta al legno scolpito, dagli ombrellini di carta dipinti a mano ( ne ho acquistato uno) alle pietre preziose.  La sera abbiamo partecipato ad una cena Kanthoke  con danze tradizionali.



Qui il link della prima  parte del diario:

https://erikanapoletano.blogspot.com/2024/04/diario-di-viaggio-in-thailandia.html

Continua....