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martedì 27 aprile 2010

Ecocamp Tartarughe - Linosa Riserva Marina Isole Pelagie




Sicilia
Ecocamp Tartarughe
Linosa - Riserva Marina Isole Pelagie
Se sei un appassionato di tartarughe il Centro Recupero Tartarughe Marine di Linosa fa per te. Linosa è uno dei tre più importanti siti riproduttivi italiani di Caretta Caretta, e d’estate, sulla sua spiaggia nera, si ripete l’affascinante rito della deposizione delle uova e della nascita dei piccoli di tartaruga. Il Centro Ricerca è uno dei più importanti del Mediterraneo per numero di esemplari recuperati e curati ed è la base operativa per tutte le attività di analisi e rilevamento dei dati sulle tartarughe marine. Il lavoro svolto dal centro in 15 anni costituiscono l’esempio di come pescatori, ricercatori e volontari possono collaborare per limitare l’impatto dell’uomo sull’ecosistema mare. Ma Linosa non è solo tartarughe: la bellezza dell’isola vi rapirà e vi condurrà alla scoperta dei crateri vulcanici tuttora ben evidenti; sarete incantati dagli scogli lavici che la circondano e che ne fanno un paradiso per le immersioni e per gli appassionati di seawatching; dai  colori delle case, dall’ospitalità degli abitanti, dalla vegetazione, ricca di fichi d’india, tamerici, gigli di mare e piante di cappero. Tutto questo renderà indimenticabile il tuo soggiorno a Linosa.

Cosa farai
  • Partecipazione a lezioni teorico/pratiche di biologia, ecologia conservazione  della tartaruga marina
  • Pattugliamento anche notturno della spiaggia, ricerca di nuove deposizioni
  • Rilevamento temperature della sabbia
  • Monitoraggio giornaliero dei nidi per il controllo dei parametri e assistenza alla schiusa delle uova
  • Sensibilizzazione ed informazione dei turisti in spiaggia
  • Partecipazione alla gestione del Centro Recupero Tartarughe (apertura al pubblico, attività divulgativa, manutenzione attrezzature)
  • Assistenza allo staff nella cura e nelle attività di gestione delle tartarughe in degenza


COME ARRIVARE Linosa è raggiungibile in traghetto o in aliscafo da Lampedusa (circa 2 ore) o da Porto Empedocle (circa 5 ore). Lampedusa è raggiungibile in aereo dalle principali città mentre Porto Empedocle è raggiungibile da Palermo o da Agrigento con pullman di linea.
Per maggiori informazioni e prenotazioni chiama il numero 06.4411166

Da € 360,00 (Partenza del 18/06/10
La quota base comprende
  • 8 giorni/7 notti (da venerdì a venerdì)
  • sistemazione in appartamento a Linosa in camere multiple bagni in comune 
  • contributo alla ricerca
  • utilizzo delle attrezzature
  • partecipazione a tutte le attività di ricerca
  • assistenza di personale qualificato
La quota base non comprende
  •  il viaggio da/per Linosa
  • cassa comune per le spese di vitto
  • extra personali
  • quanto non espressamente menzionato alla voce “la quota comprende”
L’ECOCAMP A 360°
Se vuoi conoscere di più il luogo dove si svolge l’Ecocamp, durante il tempo libero puoi avventurarti in entusiasmanti  escursioni a piedi ai vulcani spenti di Linosa o lungo le coste frastagliate, effettuare il periplo dell’isola in barca  per avvistare le berte di mare.

lunedì 12 aprile 2010

A spasso con i muli

La mia amica  toscana Azzurra ha pubblicizzato, in un post del suo blog "I  live in Tuscany", un'iniziativa interessantissima  e cioè andare  a rilassarsi sulle Alpi Apuane in groppa ad un asinello per  ammirare i paesaggi circostanti.
Questo il link in cui potrete trovare tutte le informazioni necessarie.
http://i-live-in-tuscany.blogspot.com/ 


lunedì 1 giugno 2009

Svalbard, in crociera tra gli orsi e il pack

Svalbard, in crociera tra gli orsi e il pack - Un viaggio-spedizione a bordo di una motonave nelle isole a metà strada tra la Norvegia e il Polo Nord, sulle tracce di storiche esplorazioni, a tu per tu con la ricca fauna artica

Un viaggio-spedizione a bordo di una motonave nelle isole a metà strada tra la Norvegia e il Polo Nord, sulle tracce di storiche esplorazioni, a tu per tu con la ricca fauna artica

Alla luce del sole di mezzanotte o immerse nella cupezza del buio artico, a seconda della stagione, le isole Svalbard si collocano all'estrema frontiera abitata del grande Nord, oltre le propaggini più settentrionali della Norvegia, varcata la quale si abbandona la relativa mitezza di un clima che nonostante la latitudine concede 10-15 gradi d'estate (ma si ricorda un eccezionale 21° nel luglio del 1979) per affrontare l'implacabile severità ambientale del Polo Nord.
Base di partenza di storiche spedizioni alla conquista dei ghiacci polari, le Svalbard sono meta turistica fuori dall'ordinario che si raggiunge attraverso veri e propri viaggi-spedizione, sulle tracce di leggendari esploratori le cui gesta sono mito e storia che la popolazione delle isole custodisce gelosamente. Gente semplice, sincera e disponibile, cordiale e pronta al saluto, i duemilacinquecento abitanti di questo «piccolo paradiso dove la serenità e l'onestà esistono ancora», come racconta un turista di ritorno dalle isole, si concentrano in gran parte nella capitale Longyearbyen, tappa inevitabile di un viaggio alle Svalbard.
Più colonia che nazione, queste isole artiche accolgono senza vincoli di alcun tipo chiunque voglia cambiar così radicalmente vita da pensare di trasferirvisi: a patto di trovare lavoro (le attività si limitano pressoché all'estrazione del carbone - unica fonte di energia - alla pesca e alla caccia), non vi sono requisiti né permessi particolari che condizionino il soggiorno nell'arcipelago. Libero accesso a tutti, quindi: al turista e all'appassionato esploratore di regioni polari non rimarrà che scegliere in quale stagione godersi lo spettacolo delle isole.
Chi la "Costa fredda" (questo il significato del nome Svalbard) la vuole vivere in condizioni limite, circondato dai ghiacci a meno trenta sottozero, vi si avventurerà dopo la prima settimana di febbraio, quando la luce inizia ad arrivare al 78° parallelo: prima di quel periodo, del resto, il cielo è troppo buio e gli operatori turistici non effettuano escursioni. Equipaggiamento tecnico (stivali con l'interno di lana, guantoni, sottoguanti, tuta da sci, passamontagna, casco, occhiali, due paia di calze, pantaloni, calzamaglia, maglia e camicia in pile imbottito in lana: dappertutto bisogna esser pronti a togliere gli stivali e a indossare le pantofole offerte nell'atrio), grande resistenza fisica (richiesta, date le condizioni, anche per l'escursione meno impegnativa al ghiacciaio con vista sulla capitale o alle grotte di ghiaccio nelle adiacenze, che si raggiungono in motoslitta) e soprattutto senso del limite: questo il bagaglio materiale e psicologico chiesto ai turisti, ai quali si raccomanda di non girare da soli soprattutto la sera o di farlo tutt'al più con un fucile sottobraccio (per il quale non è richiesto il porto d'armi).
Gli orsi, in zona (sulle isole ce ne sono più di tremila), sono un pericolo reale: si avvicinano alla città, lasciando inequivocabili impronte, tant'è che le escursioni fai da te sono vivamente sconsigliate e, nel caso si vogliano fare comunque, bisogna avvisare il Governatore, aver sottoscritto un'assicurazione per il recupero, affittare un navigatore, essere dotati di razzi segnalatori, radio e kit pronto soccorso. Insomma, meglio evitare. E' l'estate invece (in particolar modo il periodo intorno a Ferragosto o quello precedente, dal 20 maggio al 25 luglio, quando c'è il sole di mezzanotte) la stagione di gran lunga più gettonata per un viaggio alle Svalbard. E' questo il periodo in cui si affaccia timidamente la vegetazione artica, con i suoi licheni, i piccoli fiori - tra questi il papavero delle Svalbard - e le bacche colorate. Ed è anche il momento ideale per esplorare l'arcipelago a bordo di una motonave, in una delle tante crociere-spedizioni organizzate da pochi ma ferrati tour operator, magari fino all'Isola Bianca, raggiungibile solo nel momento in cui il Pack è al massimo della sua apertura. In valigia, non devono mancare anche in estate una giacca di piumino, pantaloni in gore-tex, pile e intimo in capilene, guanti, cappello, scarpe da trekking impermeabili, occhiali da sole, binocolo e zaino.
Pur non essendo mezzi adatti a crocieristi amanti del lusso e dei divertimenti a bordo, queste navi agili e robuste, adatte sia al mare aperto che ai ghiacci, offrono cabine e spazi comuni con un buon livello di comfort e un ponte di comando sempre accessibile ai passeggeri. Coste profondamente frastagliate, profondi fiordi, montagne e isolotti di ghiaccio alla deriva disegnano, a grandi pennellate, il paesaggio incontrato durante la navigazione, che può offrire l'emozione di un'inaspettata danza di balene, la visione a distanza ravvicinata di imponenti orsi bianchi, di trichechi, della foca dagli anelli e di quella barbata, di gazze marine minori, fulmari artici, conigli marini, per non parlare dell'oca dalla faccia bianca, dei rari gabbiani di Sabine e d'avorio, della pernice bianca e dei puffin, delle anatre e dei trampolieri nelle zone interne. Mentre si costeggia, non è infrequente imbattersi in volpi e lepri artiche o nella renna nana e nel bue muschiato, di recente reintrodotto con successo nell'ecosistema.
I tour operator specializzati (non sono moltissimi e nel caso di Poli Artici si riassumono nella sola persona di Stefano Poli) organizzano crociere all inclusive in motonave, spesso secondo la formula cinque notti-sei giorni. Le cabine vanno dai mille ai duemilaseicento euro circa a seconda della sistemazione (vi si deve aggiungere l'assicurazione obbligatoria di 70 euro), sono esclusi trasbordo aereo, equipaggiamento, trasferimenti locali e la tassa ambientale (150 corone norvegesi a persona). Indicativamente, un volo in alta stagione Milano-Longyearbyen andata e ritorno ha un costo a partire dai 600 euro, più le tasse aeroportuali. Eventuali programmi su misura risulteranno ovviamente più costosi: in quel caso, l'operatore provvederà a fornire supporto logistico, materiali e accompagnatori locali.
Lorenza Provenzano

giovedì 28 maggio 2009

Sotto la volta celeste

Naso all’insù a caccia di stelle. Per l’Anno dell’Astronomia, al Relais 2 Campanili si fa Star Watching. Con telescopi e pietanze stellari



Il Relais 2 Campanili by night
Il Relais 2 Campanili by night
Tutti con il naso all’insù a caccia di stelle perché il 2009 è stato proclamato dall’Onu Anno Internazionale dell’Astronomia. Lontani dall’inquinamento luminoso delle città, per fare star watching si va all'albergo I due campanili , nella campagna marchigiana di Montemaggiore al Metauro. Si guarda il firmamento con il telescopio per scovare costellazioni e galassie, si cena sotto la volta celeste con un menu stellare firmato dallo chef Leonardo De Luca e ci si rilassa nella quiete della spa del Relais. Per gli amanti della scienza e dell’astronomia, gita all’Osservatorio-Museo del Balì, poco distante da Pesaro: un viaggio interattivo tra fasi lunari e pianeti, con planetario e osservatorio. L’offerta Un borgo di stelle comprende: due notti in doppia, welcome drink di benvenuto, percorso benessere e massaggio, cena sotto le stelle e cena a lume di candela con prodotti tipici. Fino al 30 settembre, 280 euro a persona.

Info: Relais 2 Campanili, via Panoramica 4, Montemaggiore al Metauro (Pu), tel. 0721.89.23.01, www.duecampanili.it.
A cura di Alessandra Turci

venerdì 24 aprile 2009

Lungo la via della fiaba


Ingresso del Parco di Pinocchio


Labirinto nel Parco di Pinocchio



L'itinerario inizia da Pescia, nella campagna toscana, in provincia di Pistoia. Pescia è la capitale del fiore perchè qui si concentrano i tre quarti delle imprese floricole toscane.Dal paese parte la Via della Fiaba che porta a Collodi, famoso in tutto il mondo per il parco di Pinocchio e Villa Garzoni con il suo storico giardino. Quasi subito, vicino al convento di San Michele, la strada sale fra gli olivi e si prosegue lungo le pietre dell'antica strada romana. Poi, sotto Villa Chiari, si oltrepassano un boschetto ed un ponticello. Da qui si vedono le prime case di Collodi dove, fuori dalle mura, passa il sentiero Valleriana trekking, ancora più alto e panoramico. Lo si percorre fino a deviare per le sorgenti del rio Dilezza e da lì si ritorna a Pescia.
La Via è lunga tre km e mezzo che si possono percorrere in un'ora e mezzo. Lungo la Via della Fiaba c'è l'agriturismo Marzalla.

Ufficio Turismo Pescia: tel.0572490919