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giovedì 3 ottobre 2013

Come telefonare low cost dall'estero

immagine tratta dal web
Vi ho già svelato che operatore uso  quando vado all'estero e  quanto si risparmia
http://erikanapoletano.blogspot.it/2012/06/zeromobile-per-i-vostri-viaggi.html

Ultimamente, disponendo di un tablet Nexus 7, ho la possibilità, se l'albergo mi offre il wi-fi gratuito, di collegarmi con Skype e di parlare gratis con la mia famiglia e, perchè no, anche con la mia amica del cuore, Stella, quando scopro che è in linea.

Oggi voglio darvi qualche altro suggerimento.
Chi possiede uno smartphone, io sono ancora molto  affezionata al mio "vecchissimo cellulare", può chiamare utilizzando Facebook. Bisogna fingere di mandare un messaggio e quando si apre la chat cliccare  sulla "i" in alto a destra e nella finestra si aprirà il simbolo di un telefono per iniziare una telefonata gratuita online.

Se non avete un account su Facebook potreste servirvi di FaceTime utilizzando un iPhone o un iPad. Potrete chiamare in alta definizione la vostra famiglia o gli amici che devono, naturalmente, avere  questi dispositivi.

Con Messagenet.com vi iscrivete al sito e riceverete un numero di telefono italiano a cui collegarvi online quando chiamate o dall'Italia o  dall'estero risparmiando fino al 70%. E si può anche ricevere.

Indoona.com, servizio offerto da Tiscali, offre 100 minuti gratuiti al mese per telefonare verso i fissi d'Europa, Cina, Canada e Usa. Funziona sul pc e sugli smartphone e permette di acquistare un numero che vi permetterà a chi vi cerca sul cellulare di pagare solo una telefonata urbana.

Se parlate bene l'inglese potreste servirvi di Voipstunt.com che regala alcuni minuti per telefonare in alcuni Paesi. Dopo esservi iscritti riceverete un numero di telefono di rete fissa della vostra città. Dovrete  chiamare  questo numero e dopo comporre quello internazionale con cui desiderete parlare e non spenderete nulla. Un altro servizio simile è fornito da Voipbuster.com

notizie tratte dal web

mercoledì 26 ottobre 2011

Pericolo a Disneyland !

Chissà quante volte avete desiderato  di  portare i vostri figli o nipoti   nel Parco divertimenti Disneyland  o  magari ci siete già stati.
E' notizia di questa settimana che nel  parco divertimenti più famoso  si corre il rischio di avvelenamento da piombo. La Mateel Environmental Justice Foundation, in collaborazione con la Ecological Rights Foundation (ERF) e il Center for environmental health (CEH) ha effettuato dei controlli ed ha riscontrato una notevole presenza di piombo in tantissime attrazioni  all'interno della struttura.
Il piombo  è uno dei quattro  metalli  che provoca  gli effetti più  dannosi sulla salute umana e soprattutto su quella dei più piccoli come disturbi comportamentali:  aggressivita', comportamento impulsivo ed iperattivita'  e quindi serio danneggiamento del sistema nervoso e del cervello. 
Non ci resta che augurarci che la Disney adotti le misure di sicurezza necessarie al più presto.
Questa la relazione  in lingua inglese:

lunedì 21 febbraio 2011

Consigli per un "Giro del mondo fai da te"


Oggi voglio passarvi il link di un blog in cui troverete  tante  informazioni  e consigli necessari per fare il "Giro del mondo  fai da te".
L'autore, Matteo Pennacchi,  ha girato il mondo già tre volte e vi spiega come organizzarvi, come scegliere le località, come prenotare gli hotel, ostelli  o soggiornare  con il CouchSurfing  o l'Associazione Servas,  quali mezzi di trasporto preferire, come occuparsi delle formalità riguardanti i visti, le vaccinazioni, le assicurazioni, ecc.....
Matteo ed i suoi collaboratori vi propongono anche delle offerte low cost per fare dei Giri del Mondo in base alle proprie esigenze.
Questo il link del blog:
http://www.aroundtheworldtours.com/it/ita/

mercoledì 3 marzo 2010

Giubileo Compostelano 2010



Il primo Anno Santo Compostelano venne dichiarato ed istituito nel 1126 da Papa Callisto II.
La festa di San Giacomo di Compostela ricorre il 25 luglio di ogni anno.
L’anno in cui il 25 luglio, festa di San Giacomo,  cade di domenica  viene dichiarato “Anno Santo Giacobeo” e la città di Santiago di Compostela si prepara ad ospitare un anno intenso e pieno d’iniziative.
Ogni secolo contiene 14 anni santi Giacobei e l’anno Santo Giacobeo si verifica con cadenza di 6, 5, 6 e 11 anni.
Secondo i calcoli  i prossimi anni Santi saranno nel
  • 2021
  • 2027
I credenti cattolici nel corso dell’Anno Santo Giacobeo possono ottenere la remissione dei peccati.
Per poter ottenere la remissione dei peccati ed ottenere l’indulgenza plenaria nel corso dell’Anno Santo Giacobeo occorre:
  • Effettuare il pellegrinaggio nella città di Santiago de Compostela
  • Visitare la tomba di San Giacomo che si trova dentro la cattedrale di Santiago di Compostela
  • Ricevere la confessione da un sacerdote e la comunione
  • Recitare preghiere come il Credo ed il Padre Nostro assistendo alla Santa Messa
Santiago si trova in Spagna , nella regione della Galizia.
La Galizia è una  regione all'estremo angolo nord occidentale della penisola iberica,  la regione più verde della Spagna,  ricca di pascoli e folte vegetazioni e dalla frastagliata costa atlantica.
I galiziani sono una popolazione di origine celtica, con una propria lingua. L'attrattiva principale della regione è, più che le moderne  città La Coruna e Vigo, la splendida Santiago de Compostela; questa città, il cui centro storico è nel patrimonio culturale Unesco, è la meta finale del celebre "cammino di Santiago", pellegrinaggio che segue una strada  che parte  dalla Francia. 









Il Cammino di Santiago si può percorrere in qualsiasi periodo dell'anno dipende solo dalle esigenze personali.  
Da ottobre a maggio si incontrano pochi pellegrini, in inverno bisogna sapere  che si troveranno neve, pioggia e vento pungente.  
In maggio e giugno la strada del cammino diventa coloratissima fra fiori selvatici e campi di cereali che vivacizzano il paesaggio.  
A luglio ed agosto il cammino è purtroppo pieno di vacanzieri ed il clima è veramente caldo.
A Settembre invece il cammino è meno caldo e soprattutto meno affollato e quindi più piacevole da percorrere.   
La maggior parte delle persone lo percorre a piedi  o in bici ed io l'anno scorso ho conosciuto una coppia milanese che  lo aveva fatto e mi hanno raccontato che trascorrevano la notte in dei rifugi costruiti lungo il cammino ed i vari pellegrini  in partenza avevano l'abitudine di lasciare sempre qualcosa da mangiare per quelli che sarebbero arrivati dopo.

Storia di San Giacomo
Giacomo, figlio di Zebedeo, pescatore, era uno dei 12 apostoli, come il fratello Giovanni l'Evangelista. Dopo la resurrezione di Cristo per molti anni girò la penisola iberica per compiere l'opera di evangelizzazione. Tornato in Palestina fu fatto decapitare dal re Erode Agrippa, che temeva che l'apostolo acquisisse un eccessivo potere; i suoi discepoli Attanasio e Teodoro ne raccolsero il corpo e lo trasportarono segretamente con una nave nei luoghi della predicazione. Sbarcati nei pressi di Finisterre si addentrarono in Galicia e gli diedero sepoltura.
Nei secoli successivi si perse traccia del sepolcro. Nell'anno 813 l'eremita Pelayo vide, per molti giorni successivi, una pioggia di stelle cadere sopra un colle. Una notte gli apparve in sogno San Giacomo che gli svelò che il luogo delle luci indicava la sua tomba. L'abate rimosse la terra che nei secoli si era depositata e scoprì il sepolcro. Ne diede notizia al Vescovo locale Teodomiro che confermò la veridicità dell'accaduto. La notizia giunse presto al papa ed ai principali sovrani cattolici dell'epoca. Di qui iniziò il culto di Santiago (il nome è la contrazione di San Giacomo). Fu costruita una piccola chiesa sul luogo del sepolcro; ben presto sorse intorno una città che fu denominata Santiago de Compostela (da campus stella)
 
Santiago è un vero e proprio gioiellino, col suo centro fatto di stradine e piazze antichissime fino alla  sua  meraviglia : la Cattedrale originaria dell'XI secolo che conserva le spoglie del Santo e dall'imponente facciata barocca più volte rimaneggiata. Si entra dal Portico da Gloria (capolavoro di scultura romanica della fine del XII secolo, voluto da re Ferdinando II di Leon e costruito da Maestro Matteo (di cui sembra ci sia un autoritratto nella parte inferiore del pilastro centrale il “santos dos Croques”), costituito da tre campate voltate a crociera e tre portali scolpiti dai quali si accede alle navate vere e proprie.Nel portale più grande, ossia quello centrale nonchè quello più appariscente e decorato, e più precisamente sulla colonna che lo divide, si trova una statua dell’apostolo Giacomo; mentre nella lunetta dello stesso si trova scolpito il Cristo Giudice) e di  qui si arriva nell'imponente interno con la statua di San Giacomo da toccare con la fronte. Su un altro lato della grande Praza do Obradoiro, si affaccia l'Hostal de los Reyos Catolicos, costruito dai monarchi cattolici come locanda per pellegrini e ora albergo lussuosissimo.

La Porta Santa detta anche la “Porta del Perdono” di Santiago de Compostela è stata costruita nel lontano 1611 ed è stata aperta per la prima volta nell’anno  1666.
Viene aperta solo durante gli anni del Giubileo compostelano e si trova in Praza de la Quintana una delle piazze più grandi della città.
Durante l’Anno Santo i Pellegrini, in visita alla Cattedrale ed alla tomba di Santiago de Compostela seguendo un rituale ormai consolidato, entrano dalla Porta Santa ed escono dal Portico della Gloria.

La Capela Maior (il coro o presbiterio) è il cuore della cattedrale. Vi si trova il sontuoso altare maggiore, sormontato da un baldacchino. L'altare, in stile barocco, opera di Juan de Figueroa, risale alla fine del XVII secolo e contiene la statua in pietra di  San  Giacomo, opera del XIII secolo influenzata dal maestro Matteo, ricoperta da un mantello d'argento.  Si sale una  scala situata dietro l'altare  e si accede ad  un piccolo spazio dal quale è possibile abbracciare la statua e baciare il mantello.
Dopo l’abbraccio si prosegue andando nella cripta sottostante all’altare dove sono conservate le relique del Santo e dei suoi due discepoli: San Teodoro e San Atanasio.

Ci sono numerose statue di San Giacomo, infilate nelle nicchie; e diversi riti da pellegrini  come  ad esempio fare una preghiera di ringraziamento premendo le dita della mano contro le radici dell'albero di Jesse, scolpito sotto la statua del Santo nel portale principale (  bisogna cercare i cinque buchi profondi e lucidi sul marmo, e si vedrà che si adattano benissimo ai polpastrelli delle dita), oppure, se  si desidera  ottenere saggezza, abbassando per tre volte la testa a toccare la fronte del Maestro Matteo, che si trova dall'altro lato del Santo, umilmente genuflesso.

Ciò che però attira l’attenzione all’interno di questa importante meta di pellegrini è il botafumeiro, ossia un enorme turibolo in argento (alto 1.60 m, pesante più di 50 kg)  appeso con una pesante fune proprio sopra l’altare maggiore, talmente pesante da richiedere l’ultilizzo di ben otto persone per spostarlo; pare che l’origine di questo mitico ed enorme incensiere sia dovuta dalla necessità di mitigare l’odore molto forte dei molti pellegrini che visitavano la cattedrale dopo svariati giorni di cammino senza ovviamente la possibilità di lavarsi. 
Io l'ho visto in funzione durante la messa celebrata in occasione della Pasqua nel 2006.
santiago_de_compostela_21-02-2009-235444.jpg  Se si desidera visitare a fondo la città ci sono molte cose da fare, c’è l’imbarazzo della scelta, tra chiese, conventi e musei. Un posto suggestivo è il Palazzo di Gelmírez , si trova a lato della cattedrale e nel biglietto di ingresso ( 5 euro)è compresa anche la visita al museo, alla cripta e al chiostro. Dall’ultimo piano ottiene una panoramica completa di piazza dell’Obrad

La Conchiglia di S.Giacomo
Tra i vari souvenirs che si vendono  qui c' è la famosa conchiglia di S. Giacomo ed il bastone che serviva al pellegrino per camminare meglio durante il pellegrinaggio.
La Capasanta o conchiglia di San Giacomo è il simbolo del Pellegrinaggio nella città di Santiago de Compostela.
Il Pellegrino  nel corso dei secoli ha da sempre raccolto sulle spiagge galiziane e sulla costa di Finis Terrae (in lingua galiziana Fisterra) le conchiglie di San Giacomo di Compostela.
La conchiglia di San Giacomo doveva essere cucita sul mantello o sul cappello ed era l’indicazione o il simbolo da mostrare a tutti che il Pellegrino aveva raggiunto e visitato la tomba di San Giacomo.
 La conchiglia è rimasta fino ai nostri giorni un simbolo battesimale vivo: l’utensile che serve ad attingere l’Acqua Santa e a versarla sulla fronte del nuovo eletto  è spesso costituito da una conchiglia metallica.
  SouvenirsCammino di Santiago, come gustarsi un percorso spirituale

Voli low cost Santiago de Compostela


Ryanair - http://www.ryanair.com »
Voli per: Santiago de Compostela
Partenze da: Roma-Ciampino.

Aeroporto di Santiago de Compostela


L'Aeroporto di Santiago de Compostela si trova a 10 km. dalla città di Santiago. Per arrivare in centro potete prendere un taxi, che impiega circa 15-20 minuti, o in alternativa prendere l'autobus che all'uscita del terminal effettua un servizio contínuo dalle 07:15 alle 23:30.  

Cammino di Santiago hotel

Hotel economici Cammino di Santiago


» Santiago do Campostela, Santo Grial PR, 1 stella
» Santiago do Campostela, A Tafona do Peregrino, 2 stelle
» Santiago do Campostela, As Artes, 1 stella
» Santiago do Campostela, Hotel Horreo, 2 stelle
» Santiago do Campostela, Europ Hotel, 2 stelle

» Hotel economici Santiago de Compostela


Io sono stata qui a Pasqua del 2006 e , fra qualche giorno,  oltre a descrivere questo mio viaggio , pubblicherò delle foto e darò dei consigli....
A presto.....

domenica 28 febbraio 2010

17 marzo: Festa di San Patrizio in Irlanda

 

Nel 2010 la settimana del Festival di S. Patrizio (12-17 marzo) a Dublino si celebra con stile, con musica, teatro da strada, sfilate e fino a 4000 artisti che si esibiranno e si uniranno al divertimento.Nel ricco programma di eventi che coinvolge tutta l'isola, Limerick ospiterà lo SkyFest, un grande spettacolo di fuochi d'artificio sul fiume Shannon. A questo evento seguirà poi lo SpringFest che culminerà con una fantastica International Band Parade il giorno di S. Patrizio. A Galway l'atmosfera si scalda con numerosi attori che partecipano alla parata. Le contee di Armagh e Down celebrano S. Patrizio con la festa più grande di tutta l'Irlanda del Nord. Coloro che desiderano scoprire anche le bellezze del paesaggio, possono partecipara al St Patrick’s Day walk, un'escursione alla scoperta dei luoghi legati alla vita santo. Cork festeggia alla grande con una festa coloratissima e ricca di sorprese. Belfast si trasforma in una città carnevalesca per tutta la durata dei festeggiamenti. Tutte le città, villaggi e paesini dell'isola si daranno ai festeggiamenti, grandi o piccoli, per cui ovunque tu sia in Irlanda, potrai immergerti nelle tradizioni irlandesi e condividere lo spirito di festa che anima il paese durante la settimana di S. Patrizio.
La storia di San Patrizio 
Oltre al mito di San Patrizio 
Che la festa abbia inizio!

Dove pernottare

giovedì 25 febbraio 2010

60°Anniversario della Strada Romantica


Inaugurata nel 1950, è l'itinerario turistico più famoso ed amato in Germania grazie al fascino dei paesaggi e delle città che attraversa, da Würzburg, città barocca in Franconia, a Füssen, delizioso paese ai piedi delle Prealpi bavaresi. Le località più note sono i borghi medievali di Rothenburg o. d. Tauber e Dinkelsbühl, le città storiche di Würzburg e Augusta, i paesi di Füssen e Schwangau coi castelli di re Ludwig II. Ma anche altre località quali Landsberg, Nördlingen, la stazione termale di Bad Mergentheim meritano una visita.

In occasione dell'anniversario sono in programma alcuni eventi:
- da fine marzo a fine ottobre 2010, ogni 4^ dom. del mese, locomotive a vapore e treni storici percorrono la tratta tra Nördlingen e Feuchtwangen;

- l'8 maggio 2010 a Rotheburg ob der Tauber si tiene la Festa per il 60° anniversario;


- il 4 luglio 2010, auto d'epoca italiane e tedesche percorrono il tragitto da Augusta a Füssen, mentre a Feuchtwangen si tiene la Festa dei cori della Strada Romantica con i cori delle 28 località toccate dall'itinerario;

- il 10 ottobre 2010 a Bad Mergentheim si svolge la Giornata dei vini e delle specialità culinarie regionali.

Sempre nel 2010, dal 21 maggio al 10 ottobre, è allestita nella città di Augusta e nella località di Füssen, la grande mostra "Baviera-Italia" sui legami tra la Baviera e l'Italia nel corso dei secoli. 

Touristik-Arbeitsgemeinschaft
Waaggässlein 1
91550 Dinkelsbühl
E-mail
info@romantischestrasse.de

Per dormire, se non avete grandi pretese,  potrete sempre trovare delle camere in affitto, quelle con la  classica scrita ZIMMER FREI: ne troverete sempre libera una, anche in pieno agosto......

martedì 23 febbraio 2010

Istanbul, capitale della Cultura Europea 2010



Quest'anno Istanbul sarà Capitale della Cultura Europea


E' previsto uno sforzo congiunto fra Governo Centrale ed autorita' locali che copre due aspetti: l'accelerazione degli interventi di miglioramento delle infrastrutture della megalopoli sul Bosforo connessi alla costruzione di strade, ferrovie, metropolitane, trasporti marittimi, costruzione del terzo ponte sul Bosforo e del primo tunnel sottomarino, impianti per il trattamento ed il recupero dei rifiuti e l'adduzione delle acque potabili. Di pari importanza il recupero urbano di alcuni quartieri ed il restauro architettonico di oltre mille monumenti e palazzi storici della citta'. Saranno recuperati il quartiere storico di Tarlabasi e quello di Kumkapi. Saranno ampliati alcuni centri congressi (Sutluce e Lutfi Kirdar), ma anche costruite nuove sale concerti (Ayazaga Cultural Center), la nuova Biblioteca di Istanbul, il Centro Culturale della Gioventu', lo European Cultural Center di Beyoglu.Verranno inoltre restaurati il Palazzo del Topkapi, l'Ataturk Cultural Center in Taksim, Santa Sofia, numerose moschee, diversi palazzi ottomani ed alcuni tratti delle mura antiche di Istanbul. Per tali progetti di recupero e restauro architettonico, gli stanziamenti - per ora non confermati - dovrebbero ammontare ad almeno uno o due miliardi di dollari. Interessanti opportunita' inoltre sorgeranno nel comparto turistico poiche' l'obiettivo e' quello di far convergere nel 2010 ad Istanbul non meno di dieci milioni di turisti, migliorando la capacita' di ospitalita' con alberghi adeguati e di livello internazionale. Anche i porti turistici intorno ad Istanbul, potrebbero consentire di ospitare un turismo ad alto valore aggiunto che ora tende a privilegiare esclusivamente, soprattutto nel periodo estivo, le localita' di mare sulla costa egea. E' stata richiamata anche la necessita' che il sistema imprenditoriale ed industriale di Istanbul sostenga tangibilmente lo sforzo intrapreso dalle autorita' politiche ed amministrative affinche' il progetto funga da ulteriore volano per lo sviluppo socio-economico della citta' e di tutto il Paese. Il 'Comitato Istanbul 2010' vero motore operativo del progetto sta avviando contatti e iniziative per consentire ad Istanbul di vivere, attraverso mostre, concerti, esposizioni, balletti, rapporti culturali con universita' estere, convegni internazionali ecc, una stagione che ponga al centro dell'attenzione le enormi opportunita' che offre questa splendida citta.

Se avete bisogno di un pretesto per visitare questa metropoli , eccone uno. E' una città dai diversi aspetti con numerosi monumenti appartenenti ad epoche diverse. Ci sono diverse città in una, diverse culture che convivono fianco a fianco. E' l'unica città al mondo che si trova su due continenti, Europa ed Asia. Se una città merita di essere definita "Crogiolo di lingue e di costumi", allora possiamo dire che si tratta di Istanbul!


Ad Istanbul per il 2010 è attesa l’ inaugurazione di un Hotel subacqueo a sette stelle, non è il primo del suo genere, ma non avrà nulla da invidiare ai suoi predecessori, la struttura infatti offrirà un lusso ai massimi livelli.
L’allestimento degli interni è caratterizzato dalla presenza di grandi capsule situate nei fondali marini, la particolarità di queste suite, da non sottovalutare, è che si differenziano tutte, ma tutte avranno un comune denominatore…il lusso.
Un’opera che testimonia il volere dell’uomo ad utilizzare con sempre maggior frequenza tutti gli spazi del mondo, fino a qualche tempo fa impossibili da sfruttare, senza modificare e rispettando le caratteristiche naturali del luogo.
Questa meraviglia si affaccerà su un grande acquario naturale, i fortunati ospiti potranno muoversi tra stanze lussuosissime, ristoranti trendy ed ampi padiglioni espositivi, avvolti nel regno subaqueo con la possibilità di avvicinarsi in modo più diretto agli abitanti del misterioso mondo marino.
Gli ospiti potranno sognare ad occhi aperti, un fantastico soggiorno che regalerà un’esperienza memorabile ai turisti di tutto il mondo.
hotel_istanbul-interni
Quali attività sono previste per Istanbul 2010?

Mostre:
- Da Constantinopolis a Istanbul > Museo Sabancı
- La Istanbul Ottomana > Museo Sabancı
- I Tesori del British Museum > Museo Has
- Il Cremlino nel Topkapi > Museo Topkapi
- La settimana del design, Istanbul> ancora da definire

Concerti:
- Berliner Philharmoniker / Simon Rattle > FICA
- Wiener Philharmoniker > FICA

Rappresentazioni e feste:
- Gran Sultana di Cervantes > santralIstanbul & Barcellona
- Festival teatrale universitario europeo
- Senlikname: un festival che ricrea la magia ottomana e coinvolge le ONG e la popolazione - Sehrayin parata navale sul Bosforo e Regata Storica delle Barche nel "Golden Horn " (Corno d'oro)
- Festiva del Cornod'oro e delle arti di strada con la partecipazione di tutti i Comuni dell'hinterland

Attività:
- Conoscere Istanbul > santralIstanbul
- Tour sugli eventi artistici programmati nelle 32 municipalità di Istanbul

Simposio:
- L'Istanbul Bizantina> Fondazione Koç

domenica 21 febbraio 2010

Essen e la Ruhr, capitale europea della cultura 2010

Essen, ex miniera Zollverein © DZT/Lueger Ralph
Per il 2010 l'Unione Europea ha assegnato il titolo di capitale europea della cultura alla città di Essen e all'intera area metropolitana della Ruhr che si trova in Renania settentrionale-Westfalia, a nord di Düsseldorf.
Tutte le città e cittadine che ne fanno parte (in totale 53) sono coinvolte, tra esse: Bochum, Bottrop, Dortmund, Duisburg, Essen, Gelsenkirchen, Hagen, Hamm, Hattingen, Herne, Mülheim a.d. Ruhr, Oberhausen, Recklinghausen, Unna, Witten, Waltrop, Xanten.

La Ruhr, che prende il nome dal fiume che la attraversa, è una delle più grandi conurbazioni in Europa ed è un'area ad altissima densità di popolazione: su una superficie di poco più di 4.400 kmq vivono ca. 5,3 milioni di persone e i centri abitati si susseguono senza soluzione di continuità. Qui, per 150 anni, l'industria pesante è stata la protagonista, ma a partire dalla fine degli anni '80 - dopo che il declino dell'industria estrattiva e siderurgica aveva portato alla chiusura di numerose attività - molte di quelle che erano state acciaierie, fonderie e miniere, con annessi stabilimenti, altiforni, gasometri ecc., sono state riconvertite in luoghi per la cultura e per il tempo libero: musei, sedi espositive, padiglioni per spettacoli ed eventi, sale da concerto, parchi tematici. Una trasformazione senza precedenti che, tuttavia, ha saputo valorizzare la storia della cultura industriale di questa regione dove tuttora hanno sede importanti imprese e dove si segue la strada dell'innovazione e della ricerca. Un processo al quale hanno preso parte e continuano a lavorare centinaia di istituzioni culturali, di intellettuali, artisti e architetti. Tra questi ultimi alcuni di fama mondiale quali David Chipperfield, Norman Foster, Herzog & de Meuron, Rem Koolhaas.

Oggi, nella Ruhr si contano ca. 200 musei (di cui alcuni ricavati in ex miniere), 100 centri culturali, 100 sale da concerto, 120 teatri, 3.500 strutture di archeologia industriale nonché impianti sportivi, parchi e centri commerciali.
Questa rinascita ha coinvolto anche il settore del turismo. Alcuni anni fa è stato messo a punto l'Itinerario della cultura industriale, di ca. 400 km e segnalato da appositi cartelli gialli, che tocca decine di questi luoghi. E lungo l'intero corso del fiume Ruhr è stata creata una pista ciclabile.

Il simbolo della vecchia e della nuova Ruhr, sempre più proiettata verso la cultura e il turismo, è l'ex miniera Zollverein di Essen, che nel 2001 fu riconosciuta dall'UNESCO patrimonio dell'umanità. L'anno della cultura sarà costellato da iniziative ed eventi: mostre, festival, spettacoli, feste, orientati al tema "Trasformazione attraverso la cultura - Cultura attraverso la trasformazione" che si articola in tre filoni: "Capire il mito della Ruhr", "Costruire metropoli" e "Mettere in moto l'Europa", e spazia nei campi delle immagini, del teatro, della musica, della lingua, della creatività e del fare festa.

Per l'occasione sono stati realizzati il nuovo edificio del Museo Folkwang a Essen; il Museo della Ruhr, sempre a Essen, che ospita la più grande raccolta di fotografie della regione oltre a raccolte inerenti la geologia, l'archeologia e la storia; l'ampliamento del Museo Küppersmühle di arte contemporanea a Duisburg; il nuovo Museo Emil Schumacher a Hagen. 
 

martedì 23 giugno 2009

I riti magici di San Giovanni in Europa




Nel territorio di Baden-Baden, dalla mattina del giorno della vigilia di San Giovanni i bambini passavano per le case dei villaggi e per le campagne a fare questua di materiali da bruciare la notte. Il ragazzino che avesse raccolto più roba avrebbe garantito alla propria famiglia il raccolto più abbondante. Anche in questo caso, la pratica sottintende la precisa relazione esistente, presso le tradizioni germaniche, tra i fuochi di mezza estate ed il raccolto agreste abbondante e l'allevamento del bestiame.
Così nelle campagne di Eldersleben, durante l'accensione dei falò la gente piantava per terra un palo al quale legava un barile di birra. A turno le persone spingevano il recipiente con ogni mezzo: i movimenti della botte intorno al paletto erano interpretati come una più o meno abbondante fecondità degli animali allevati. Poi sarebbe stato doveroso fare una sbornia propiziatrice collettiva.
In Austria le tradizioni somigliarono molto a quelle tedesche. In certe zone del Tirolo la gente gettava in alto i tizzoni accesi, faceva rotolare sul terreno una ruota di paglia incendiata, così come dava alle fiamme il simulacro dell'uomo-angelo. Nella bassa valle del fiume Inn a questa immagine fu affibbiato il nome di Lotter ( o Luther, anche Tatermann), e fu credenza che se durante la notte della vigilia di San Giovanni ci si fosse lavati in tre pozzi diversi, si sarebbero incontrati tutti coloro destinati a morire durante l'anno.
In Carinziala gente, dopo aver assistito ai fuochi fino al loro spegnimento, dopo averci saltato sopra per evitare l'evenienza di febbri, dava fuoco ad un carro che veniva spinto e fatto ruzzolare lungo un pendio. Dai sobbalzi durante il percorso un indovino, rigorosamente femmina, traeva presagi circa il raccolto di fieno e sulla fecondità dei greggi di capre e di pecore.
Nei dintorni della città di Gratz vigevano alcune varianti: i giovani contadini tagliavano nei giorni precedenti San Giovanni un piccolo abete piantandone il fusto in una collinetta, mentre le ragazze lo addobbavano con ghirlande di fiori legate insieme da nastri rossi.
Il legname da ardere durante la festa dei fuochi veniva accatastato sotto l'abete, ed al tramonto del giorno della vigilia la gente accendeva la catasta ottenuta.

Mentre guizzavano le fiamme, i ragazzi si arrampicavano sull'albero e gli toglievano gli ornamenti. Questi venivano poi lanciati verso le ragazze disposte intorno al falò, che li dovevano prendere prima che toccassero terra. La fanciulla che riusciva ad afferrare una ghirlanda si sarebbe con buone probabilità maritata entro l'anno con il ragazzo che gliela aveva lanciata. Poi la coppia formata in questo modo bizzarro, si esibiva in una serie di salti sul fuoco acceso ai piedi dell'abete, chiamato familiarmente “tanner”. Le ghirlande di fiori rimaste dalla festa erano poi frantumate dalla gente e i frammenti portati nelle case affinché preservassero gli abitanti dalle febbri e da ogni malattia. Oppure i frammenti di ghirlanda venivano mangiati dalle persone e dagli animali, giacché era credenza che in questo modo fossero preservati da ogni attacco di malocchio o di stregoneria.
Nei paesi dell'Europa dell'est, la festa di San Giovanni seguiva svolgimenti e rituali analoghi pur presentando accenti più paganeggianti. Nella Russia Bianca, le coppie di giovani sposi danzavano e saltavano attorno ai fuochi reggendo fra le braccia l'effige di legno di certo Kupalo, presumibilmente una divinità agreste degli antichi culti precristiani.

In certi territori dell'Ungheria la gente gettava ramoscelli di betulla sui fuochi e, tra lo scoppiettio delle foglie, innalzava voti a San Giovanni affinché vigilasse sulle coltivazioni e sugli allevamenti. Le popolazioni baltiche credevano che i fuochi di mezza estate tenessero lontani gli spiriti malvagi della natura: se qualche incauto non li avesse accesi o celebrati a dovere, i giorni seguenti avrebbe trovato il suo deposito di orzo pieno di foglie pungenti, e quello d'avena mutato in gramigna.
La vigilia della festa ed il giorno della ricorrenza, nella città estone di Mealz era usanza eseguire una processione di maiali per le vie urbane. Il più bello e pasciuto veniva poi legato per le zampe e gettato vivo nel falò con le fiamme più alte. L'atto sarebbe stato una reminiscenza dei sacrifici all'antico dio estone della fertilità, certo Magio. L'usanza di gettare un maiale vivo sul fuoco fu successivamente condannata dal clero cristiano locale, ma perdurò nelle campagne fino alla fine del secolo XIX.
Quasi indistintamente, nei paesi scandinavi, alla vigilia di mezza estate, si accendevano fuochi negli spazi aperti ed all'interno delle città e dei villaggi. I norvegesi credevano che i fuochi potessero far evitare le malattie di uomini e di animali. Sembra che l'usanza sia seguita anche oggi in certi territori del nord del paese e che i fuochi abbiano anche ora lo scopo di allontanare le streghe.

Sempre in ambito stregonico, in Svezia si credeva che, nella ricorrenza dei fuochi, le streghe fuggissero dai boschi a cavallo delle scope o di bastoni per raggiungere la dimora della Grande Strega, situata nei pressi del villaggio di Blocksberg, vicino ad Uppsala.
In Danimarca, la vigilia di San Giovanni era la ricorrenza più festosa dell'anno, con importanza forse superiore allo stesso Natale. Anche oggi nel territorio di Broemer oltre che con l'accensione dei falò, la ricorrenza è celebrata con spari e con fuochi d'artificio. Secondo la tradizione, i falò danesi devono essere accesi nei crocicchi con nove diversi tipi di legno e al culmine delle fiamme vengono gettate grandi quantità di funghi velenosissimi, i cosiddetti “bear ann”, al fine di vanificare le influenze dei trolls e degli altri spiriti ostili della natura.
Tuttavia presso le popolazioni dell'Europa settentrionale, come peraltro in certe zone della Siberia, la ricorrenza di mezza estate era soprattutto la festa dell'acqua oltre che del fuoco. Infatti fu credenza pagana che certe fonti sacre in quel giorno acquistino particolari virtù curative: la cittadina danese di Oerosberg dove esiste una famosa antica sorgente d'acqua sulfurea, anche oggi ogni anno, nel giorno del ventiquattro giugno, diviene meta di moltissime persone bisognose di verificarne gli effetti terapeutici.

venerdì 19 giugno 2009

Barcellona mania

L'ultimo film di Woody Allen, "Vicky Cristina Barcelona", offre lo spunto per un itinerario nella città spagnola, tra arte, cinema e gastronomia


Una città piena d’encanto, l’autentico fascino spagnolo che fa girare la testa alle due belle turiste americane di Vicky Cristina Barcelona. L’ultimo film di Woody Allen, che ha valso un Oscar a Penélope Cruz, porta le due protagoniste, Scarlett Johansson e Rebecca Hall, attraverso le icone più classiche della città di Gaudí. Quasi un dépliant turistico che, forse ancor di più delle pellicole di Almodóvar, si candida a fil rouge per la scoperta della città. Un itinerario fra arte e cinema, senza dimenticare il cibo: nella pellicola la sensuale Cristina (Scarlett Johansson) si avvicina alla tradizione catalana, in ristorantini come La Dolça Herminia, a colpi di baccalà all’aglio bruciato, storione al forno con cipolle e formaggio e magret d’anatra con salsa di frutti secchi. E lo ha fatto la stessa attrice, fuori dal set, nel dehors del Taller de Tapas di Rambla Catalunya: nel menu riso in brodo con l’astice, agnello dei Pirenei al forno, salsiccette al sidro e i famosi gamberi di Palamós. Per le intramontabili tapas, al primo posto c’è la Cervecería Catalana, che detiene il record tra i locali sempre di moda, come dimostra la coda perenne. Combina piatti da tenedor (vuol dire forchetta in spagnolo), cioè da mangiare con le posate, e tapas indimenticabili anche TapaÇ24, l’ultimo progetto (dopo il ristorante e bar di tapas Comerç 24, nel quartiere del Born) del celebre cuoco Carles Abellán. Molto apprezzate anche le tapas asiatiche del Dos Palillos, recentemente aperto da Albert Raurich, che fu per quasi dieci anni capo chef del ristorante El Bulli di Ferran Adrià. Lo accompagna, in questa nuova avventura, sua moglie, la sommelier giapponese Tamae Imachi, che ha preparato una selezione di tè, sakè e vini per accompagnare un’offerta di 25 tipi di tapas, servite nella zona bar. Da non perdere: il pane cinese al vapore ripieno di maiale arrosto, l’involtino di pollo ruspante e il fegato di pescatrice al vapore. Gli amanti del wok e della cucina fusion scelgono il colorato Wagaboo, mentre i vegetariani che rinunciano al piacere della buona tavola prenotano da Sesamo. La gastronomia è ormai un must anche per quanto riguarda lo shopping: per esempio, da Origen 99’9%, ristorante e take away, si può fare anche la spesa. Ma non si vive di solo cibo. Così, seguendo il fil rouge del cinema, si approda al nuovissimo film di Almodóvar Los abrazos rotos (Gli abbracci rotti, uscito a metà marzo in Spagna): abiti e accessori di Penélope Cruz, insolitamente bionda nei panni della protagonista Lena, e delle altre interpreti femminili, arrivano dalla boutique Piamonte. Non è proprio uno shopping a buon mercato, però nemmeno inaccessibile: ci sono camiciole e vestitini estivi da 40 euro e stupende cinture e borse (da 200 €), rigorosamente pezzi unici. Per il vero low cost si va a curiosare nei negozietti dei vicoli intorno alla Rambla, ormai definitivamente estranei ai bassifondi magistralmente descritti nei romanzi di Manuel Vázquez Montalbán, e naturalmente nelle grandi catene del prêt-à-porter spagnolo, da Zara a Mango, da Bershka a Stradivarius, frequentati indistintamente da celebrities e studenti. Lo stesso pubblico che s'incontra negli hotel di ultima generazione: economici, ma con stile.



Roberta Bosco

venerdì 5 giugno 2009

Le nozze di Landshut

Corteo delle nozze di Landshut, la carrozza dorata della sposa © Tourist Office Landshut
Nella cittadina di Landshut, ca. 70 km a nord-est di Monaco, si organizza ogni quattro anni una delle più grandi rievocazioni storiche d'Europa, che fa rivivere le fastose nozze celebratesi nel 1475 tra il duca Giorgio il Ricco ed Hedwig, figlia del re di Polonia. Basandosi sulle cronache dettagliate di due scrivani dell'epoca, i cittadini di Landshut iniziarono, nel 1903, a rievocare l'avvenimento con grandi festeggiamenti, ai quali oggi prendono parte oltre 2000 abitanti in costumi medievali e che comprendono il corteo nuziale, danze, giochi, tornei di cavalieri, esibizioni di sbandieratori e giocolieri, teatro di strada e la ricostruzione della vita dei numerosi ospiti nell'accampamento.
La festa è anche un'occasione per la cittadina di rivivere il proprio glorioso passato di capitale del ducato di Baviera-Landshut. Nel centro storico di origine medievale il visitatore può ammirare il trecentesco duomo di S. Martin col campanile alto 130 m, il palazzo rinascimentale detto Residenz, il municipio e le caratteristiche case con alti frontoni. Inoltre, sul colle che domina la città, sorge la rocca di Trausnitz.

Landshut 27 giugno - 19 luglio 2009

Calendario delle principali manifestazioni:

"Hochzeitszug": Corteo nuziale con re, principi, conti, cortigiani, cavalieri, popolani e servitori che
accompagnano la sposa - domenica 28.6, 5.7, 12.7 e 19.7 dalle 14.00 alle 15.45

"Reiter- und Ritterspiele": Giochi e tornei cavallereschi - domenica 28.6, 5.7, 12.7 e 19.7 dalle 16.30 alle 18.00

"Tanzspiel": Danze storiche degli sposi e della nobiltà - sabato 27.6, 4.7, 11.7 e 18.7 pomeriggio; 1-3, 8-10 e 15-17 sera

"Festliche Spiele": Esibizioni di giocolieri, saltimbanchi, mangiafuoco, duelli fra cavalieri - sabato 27.6, 4.7, 11.7, 18.7 dalle 21.00 alle 22.30

"Musik um 1475": Musica del 1475 - sabato e domenica 27-28.6, 4-5.7, 11-12.7, 18-19.7 dalle 10.30 alle 12.00

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Prevendita biglietti: Verkehrsverein Landshut - Altstadt 315 (Rathaus), D-84028 Landshut
Come si arriva: da Monaco in treno o in auto in circa 1 ora.

giovedì 21 maggio 2009

Istanbul capitale della Cultura Europea 2010 E' previsto uno sforzo congiunto fra Governo centrale ed autorita' locali che copre due aspetti: l'accelerazione degli interventi di miglioramento delle infrastrutture della megalopoli sul Bosforo connessi alla costruzione di strade, ferrovie, metropolitane, trasporti marittimi, costruzione del terzo ponte sul Bosforo e del primo tunnel sottomarino, impianti per il trattamento ed il recupero dei rifiuti e l'adduzione delle acque potabili. Di pari importanza il recupero urbano di alcuni quartieri ed il restauro architettonico di oltre mille monumenti e palazzi storici della citta'. Saranno recuperati il quartiere storico di Tarlabasi e quello di Kumkapi. Saranno ampliati alcuni centri congressi (Sutluce e Lutfi Kirdar), ma anche costruite nuove sale concerti (Ayazaga Cultural Center), la nuova Biblioteca di Istanbul, il Centro Culturale della Gioventu', lo European Cultural Center di Beyoglu.Verranno inoltre restaurati il Palazzo del Topkapi, l'Ataturk Cultural Center in Taksim, Santa Sofia, numerose moschee, diversi palazzi ottomani ed alcuni tratti delle mura antiche di Istanbul. Per tali progetti di recupero e restauro architettonico, gli stanziamenti - per ora non confermati - dovrebbero ammontare ad almeno uno o due miliardi di dollari. Interessanti opportunita' inoltre sorgeranno nel comparto turistico poiche' l'obiettivo e' quello di far convergere nel 2010 ad Istanbul non meno di dieci milioni di turisti, migliorando la capacita' di ospitalita' con alberghi adeguati e di livello internazionale. Anche i porti turistici intorno ad Istanbul, potrebbero consentire di ospitare un turismo ad alto valore aggiunto che ora tende a privilegiare esclusivamente, soprattutto nel periodo estivo, le localita' di mare sulla costa egea. E' stata richiamata anche la necessita' che il sistema imprenditoriale ed industriale di Istanbul sostenga tangibilmente lo sforzo intrapreso dalle autorita' politiche ed amministrative affinche' il progetto funga da ulteriore volano per lo sviluppo socio-economico della citta' e di tutto il Paese. Il 'Comitato Istanbul 2010' vero motore operativo del progetto sta avviando contatti e iniziative per consentire ad Istanbul di vivere, attraverso mostre, concerti, esposizioni, balletti, rapporti culturali con universita' estere, convegni internazionali ecc, una stagione che ponga al centro dell'attenzione le enormi opportunita' che offre questa splendida citta. Se avete bisogno di un pretesto per visitare questa metropoli , eccone uno. E' una città dai diversi aspetti con numerosi monumenti appartenenti ad epoche diverse. Ci sono diverse città in una, diverse culture che convivono fianco a fianco. E' l'unica città al mondo che si trova su due continenti, Europa ed Asia. Se una città merita di essere definita "Crogiolo di lingue e di costumi", allora possiamo dire che si tratta di Istanbul! Ad Istanbul per il 2010 è attesa l’ inaugurazione di un Hotel subacqueo a sette stelle, non è il primo del suo genere, ma non avrà nulla da invidiare ai suoi predecessori, la struttura infatti offrirà un lusso ai massimi livelli.

L’allestimento degli interni è caratterizzato dalla presenza di grandi capsule situate nei fondali marini, la particolarità di queste suite, da non sottovalutare, è che si differenziano tutte, ma tutte avranno un comune denominatore…il lusso.

Un’opera che testimonia il volere dell’uomo ad utilizzare con sempre maggior frequenza tutti gli spazi del mondo, fino a qualche tempo fa impossibili da sfruttare, senza modificare e rispettando le caratteristiche naturali del luogo.

Questa meraviglia si affaccerà su un grande acquario naturale, i fortunati ospiti potranno muoversi tra stanze lussuosissime, ristoranti trendy ed ampi padiglioni espositivi, avvolti nel regno subaqueo con la possibilità di avvicinarsi in modo più diretto agli abitanti del misterioso mondo marino.

Gli ospiti potranno sognare ad occhi aperti, un fantastico soggiorno che regalerà un’esperienza memorabile ai turisti di tutto il mondo.

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Quali attività sono previste per Istanbul 2010? Mostre: - Da Constantinopolis a Istanbul > Museo Sabancı - La Istanbul Ottomana > Museo Sabancı - I Tesori del British Museum > Museo Has - Il Cremlino nel Topkapi > Museo Topkapi - La settimana del design, Istanbul> ancora da definire Concerti: - Berliner Philharmoniker / Simon Rattle > FICA - Wiener Philharmoniker > FICA Rappresentazioni e feste: - Gran Sultana di Cervantes > santralIstanbul & Barcellona - Festival teatrale universitario europeo - Senlikname: un festival che ricrea la magia ottomana e coinvolge le ONG e la popolazione - Sehrayin parata navale sul Bosforo e Regata Storica delle Barche nel "Golden Horn " (Corno d'oro) - Festiva del Cornod'oro e delle arti di strada con la partecipazione di tutti i Comuni dell'hinterland Attività: - Conoscere Istanbul > santralIstanbul - Tour sugli eventi artistici programmati nelle 32 municipalità di Istanbul Simposio: - L'Istanbul Bizantina> Fondazione Koç

sabato 16 maggio 2009

VIAGGIARE I BALCANI
Scoprire i territori dell’Europa sud-orientale rispettando culture, storie e luoghi. Viaggiare in punta di piedi, ma con le orecchie e gli occhi ben aperti. Contribuire alla rinascita sociale, culturale ed economica della regione che si visita, scegliendo un viaggio etico.
E’ la proposta di Viaggiare i Balcani , iniziativa che promuove un turismo alternativo e responsabile nei Balcani, e si sviluppa grazie alle informazioni e ai contributi di chi viaggia, come di chi vive ed opera su questo territorio.
Macedonia, la Perla dei Balcani (quota di partecipazione: Euro 685, escluso volo a/r Roma-Skopjie)
Un territorio apparentemente piccolo che in realtà nasconde un’infinita ricchezza: siti archeologici e monumenti che testimoniano un passato di splendore e tormenti, bellezze naturali che lasciano esterefatti, musica, poesia e buon vino per allietare le giornate.
Skopjie: il quartiere turco, la fortezza e la chiesa di Sv. Spas. L’Arabati Baba Teke, luogo di culto dei Bektasi, eredi dei dervisci, e la moschea dipinta a Tetovo. I piccoli villaggi di Galicnik e Jance, e il parco nazionale di Mavrovo. Il monastero di Sveti Jovan Bigorski e Ohrid, città protetta dall’Unesco, con la Fortezza del Re Samuilo, la chiesa di Sv.Sofia, il vecchio Cinar, albero vecchio più di 1000 anni, la cattedrale-monastero di Sv. Jovan Kaneo. Bitola, e la zona archeologica di Heraclea. Strumica, e la musica dei membri della famiglia degli Agushevi, i suonatori turchi di Macedonia.Berovo, e i suoi luoghi storici.
L’Altro Montenegro (29 Maggio-5 Giugno 2009, quota di partecipazione: Euro 690)
Le coste del Montenegro stanno conoscendo negli ultimi anni il turismo di massa, uno sviluppo simile a quello che ha interessato la costa dalmata 10 anni fa. Questo viaggio è verso l’altro Montenegro, fatto di atmosfere e luoghi, persone e saperi che pur accettando la sfida dei tempi nuovi, non dimenticano la tradizione, il legame con il territorio e lo speciale rapporto che li lega alla natura meravigliosa che ha baciato queste terre. Dalle Bocche di Cattaro, una delle “Tortuga” dei pirati dell'Adriatico, ai laghi alpini del Parco Nazionale del Durmitor, detti “gli occhi delle montagne”. L'impetuoso fiume Tara, le gole verticali che hanno reso questo paese praticamente inespugnabile da qualsiasi esercito, le foreste sconfinate. E poi il Lago di Scutari, con la sua incredibile biodiversità, sopra, sotto e a pelo d'acqua. Il Montenegro è come un piccolo scrigno che cela ricchezze inaspettate e affascinanti.

Voci del Kossovo (dal 31 Maggio al 6 Giugno, quota di partecipazione: Euro 560, escluso volo a/r Verona-Pristina)
ll Kossovo è praticamente sconosciuto, risucchiato nell'immaginario comune come area cronica di guerra. Invece è una terra ricca, abitata da persone vere, con le loro storie e tradizioni, una complessa sinfonia di voci. Il viaggio invita a provare ad ascoltare le voci profonde dei monaci di Decani, il canto del muezzin di Prizren, il vociare del mercato di Peja, le storie degli anziani sul tappeto di una kulla, il silenzio assordante dei cimiteri di montagna.

Per informazioni sui viaggi e iscrizioni:
http://www.viaggiareibalcani.net

lunedì 27 aprile 2009

Tokyo, capitale della gastronomia mondiale


La capitale nipponica offre la miglior cucina al mondo. Tanta scelta, grande sperimentazione nei cibi, raffinatezza nell'estetica e rispetto delle tradizioni. Seguono Barcellona, Copenhagen, Londra e New York. Quasi assente l'Italia. Possibile?

Cambio di programma per Ratatouille, il simpatico topolino che lasciava la campagna e si recava a Parigi per diventare un grande Chef. Ora la sua meta non sarà più la capitale ferancese ma Tokyo. Perché è proprio la capitale nipponica il nuovo luogo-culto del cibo su scala planetaria. A dare il colpo di grazia allo stereotipo - forse non solo francese - che considera la "ville lumière", tempio e patria dell'alta cucina e del buon gusto non è il parere di qualche buongustaio dalle papille poco allineate, ma la rivista americana Food & Wine, che del buon mangiare ha fatto la sua ragion di vita e dei sapori la sua missione. Un duro colpo per la "grandeur", anche a tavola.

Per la seconda volta consecutiva la capitale nipponica è stata dichiarata la città preferita dai gourmet di tutto il mondo. In seconda posizione Barcellona seguita da Copenhagen, Londra e New York. Il motivo del successo gastronomico della città giapponese non è frutto di una sbandata per il sushi di qualche critico, affatto. Tokyo deve il suo primato all'abbondanza dei suoi ristoranti e alla ricchezza e novità dei cibi offerti. Lo ha rivelato la la rivista specializzata Food & Wine Magazine, che ogni anno stabilisce con sovrana saggezza quali sono le città dove si mangia meglio in tutto il pianeta. E non c'è da sturpirsi Tokyo strappa consensi da plebiscito. Innazitutto è l'unica cucina originale, capace di integrare la continua ricerca di nuovi sapori con la sua provverbiale tradizione estetica. Insomma una festa per la vista oltre che per il palato. "Su questi punti, sostiene Jen Murphy della rivista Food & Wine - sono molto più avanti di noi".

A premiare la grande offerta gastronimica della capitale giapponese non è solo Food & Wine ma anche la Guida Michelin 2009. Nella sua classifica ha decretato la supremazia di Tokyo per la ricca offerta di ristoranti di tutti i tipi, dallo street food ai diversi stili di cucina (kaiseki, fugu e soba, per citarne alcuni) alla presentazione raffinata e, last but not least, alla qualità straordinaria dei prodotti di base, non ultimo la fortuna di poter attingere alle centinaia di pesci del mercato ittico di Tsukij. Secondo la Bibbia francese della buona tavola, Tokyo è la città più stellata del mondo. Non nel cielo, ma qui sulla terra. Con i suoi sei milioni di abitanti e più di 160mila ristoranti, la volta celeste della gastronomia è così composta: 123 ristoranti hanno ottenuto una stella, 36 due stelle e 9 si possono fregiare del prestigioso tre stelle. Per un totale di 227 stelle. Tra le scelte fatte dalla Guida Michelin il 60 per cento dei ristoranti offre cucina giapponese, il 25 per cento francese, con qualche briciola lasciata a cinesi, italiani e spagnoli. Un risultato sorprendente se si conosce il tradizionale "chauvinismo" dei nostri vicini transalpini.
Che sia un'abile mossa di marketing per risollevare le sorti dei ristoranti francesi in declino a Tokyo? E' la tesi sostenuta da Stefano Carrer in un articolo apparso su Il Sole 24 Ore. Per Carrer si tratterebbe di un'abile mossa di marketing orchestrata dai francesi. Gratificando l'orgoglio niipponico, sempre sensibile ai riconoscimenti internazionalii, i francesi fanno un investimento geniale. "Il messaggio trasmesso dalla Guida Michelin - scrive Scrive Carrer - è chiaro: la cucina vera è quella francese e quella giapponese; poi ci sono tutti gli altri, trattati un po' come parenti poveri: cinesi, italiani e spagnoli". Polemiche a parte, se si vuole mangiare bene Tokyo offre l'imbarazzo della scelta e il commando di pinguini del film Madagascar lo aveva intuito: anche ai leoni piace il sushi.
Michel Paganini

domenica 19 aprile 2009

La prima sauna al mondo in cabinovia

Le premier sauna en télécabine au monde
.


Si sa che i Finlandesi amano la sauna. I Lapponi d'Ylläs ne hanno immaginata una unica al mondo : la prima sauna in cabinovia è stata inaugurata da poco !

Questa cabinovia, costruita interamente in pino all'esterno come all'interno, si alza fino a 718 metri di altitudine, per raggiungere la sauna principale, in cima alla stazione di Ylläs. Con una capacità di massimo 4 persone, questa sauna può essere prenotata, a tranches di due ore, da famiglie o gruppi di amici per un'esperienza fuori dal comune.

La risalita , su più di due chilometri, si effettua in soli 15 minuti: il tempo di sudare, di rilassarsi osservando la natura circostante e le cime innevate... prima di gettarsi sulla neve una volta arrivati in cima, di entrare nella sauna principale, per poi arrotolarsi nuovamente sulla neve e riprendere la cabinovia!

La regione d'Ylläs, a nord della Finlandia, conta due villaggi lapponi. Con 61 piste e 28 impianti di risalita, Ylläs è una delle più grandi stazioni sciistiche della Lapponia e il paradiso degli sciatori. Piste super-G, discese fuori-pista, piste per snowboarders, per sci di fondo, in questa stazione, aperta da novembre a maggio, si possono divertire veramente tutti.

Forfait sauna: accesso privato alla sauna principale sulla montagna d'Ylläs (capacità : dodici persone) e alla sauna in cabinovia(quattro persone alla volta) per minimo due ore : 1.500 euro per gruppo (massimo 12 persone).

Informationi sulla regione d'Ylläs : Yllas Travel Association et sulla Finlandia : Visit Finland .
Prenotazioni: yllaskammi@iso-yllas.fi ou (+ 358)40.544.7743.

martedì 14 aprile 2009

IDRIJA: una Slovenia alternativa

Tra il verde dei boschi e l’azzurro delle acque del fiume Idrijca sorge Idrija , una graziosa cittadina collinare nel cuore della Slovenia occidentale. Idrija è una città profondamente legata alla tradizione e alla storia del territorio ed è nota in tutto il mondo per la sua miniera di mercurio, la prima in territorio sloveno, e la lavorazione dei merletti. A soli 35 Km da Gorizia, Idrija merita dunque una sosta per visitare la sua famosa miniera di mercurio, chiusa dal 1986. Accompagnati da una guida si potrà percorrere la galleria di Antonio, la parte più antica della miniera. Inoltre, per chi volesse approfondire la storia di cinque secoli di attività mineraria che hanno segnato la città, l’immancabile visita al museo civico mostrerà reperti unici: una ricca esposizione permanente con più di 2.600 esemplari di pietre, fossili e minerali. Ma Idrija è famosa soprattutto per il suo merletto, riconoscibile e affermato in tutto il mondo. L’arte del merletto è molto apprezzata dai turisti e unisce valori come la conoscenza, l’accuratezza, la pazienza e l’immensa bellezza. Proprio per questo il Festival del merletto che si tiene nel mese di giugno ad Idrija è di sicuro un evento molto sentito che attrae ogni anno numerosi curiosi. Ma Idrija non è semplicemente la città del mercurio e del merletto è anche un luogo ricco di sorprese, ideale per godere delle bellezze della natura incontaminata in completo relax e una meta perfetta anche per chi ama lo sport e l’avventura, grazie alle numerose attività che si possono praticare all’aria aperta. Da sperimentare la golosa cucina locale, che propone numerose specialità enogastronomiche come gli “zlikrofi“, una specie di tortelli ripieni di patate, pancetta e erbe aromatiche, la “zilsevka“, una torta salata con spezie e la “smukavec“, una zuppa tipica del luogo. Una destinazione alternativa, che mantiene intatti tutti i valori della tradizione slovena e che preserva la bellezza del territorio che la circonda. Proprio per questo Idrija è la città ideale per chi desidera trascorrere qualche giorno in tranquillità senza allontanarsi troppo dall’Italia, in tutte le stagioni dell’anno. Per maggiori informazioni: Ente del Turismo Sloveno info@slovenia-tourism.it - www.slovenia.info

lunedì 6 aprile 2009

Slovenia

Škofja Loka, tutto il fascino della storia

di Giulia Cavallaro



skofja_loka_grad.jpg
La Slovenia è una terra da scoprire, ricca di località ancora sconosciute dal turismo di massa. Tra le altre città, è da visitare assolutamente Škofja Loka, soprannomita la Loka colorata per le pittoresche e variopinte facciate delle sue case. Questa città millenaria è considerata la più bella città medievale conservata in Slovenia.
Sorge alla confluenza dei fiumi Poljanska Sora e Selška Sora, ed è dominata dal castello di Loka (Loški grad), costruito prima del 1202. Il suo ricco patrimonio storico che s'intreccia con la natura preservata nel tempo, offre ai turisti tante possibilità di scoperta.
Numerose sono le curiosità legate alla storia e i luoghi da visitare.
Il vecchio nucleo cittadino è costituito da Mestni trg (piazza della città) e Spodnji Trg o Lontrg (piazza inferiore), sovrastate dal castello di Škofja Loka.
Per lasciarsi trasportare nell’affascinamnte “tempo che fu” è d’obbligo una visita ad alcuni dei luoghi più antichi della città come la chiesa delle suore che giace sotto al castello, il ponte di pietra o dei cappuccini risalente al XIV secolo, il castello edificato dai vescovi di Freising, la casa di Homan, una sorta di reggia cittadina in prevalente stile gotico, la chiesa parrocchiale il cui interno è stato ridisposto secondo le direttive di Plecnik o il granaio, una delle antichità più note di Škofja Loka. Sarebbe troppo lungo citare tutti luoghi pervasi da quest’aura antica, l’ideale è scoprirli pian piano avventurandosi tra le suggestive strade della città.
Una città ospitale, colorata e tranquilla, l’ideale per staccare la spina e trascorrere moomenti immersi nella storia, nella cultura, a stretto contatto della natura. Infatti anche i dintorni della città celano antichi tesori, come Shua villaggio sloveno risalente a prima dell’anno 1000, al cui interno si possono trovare simboli della grande eredità architettonica di Škofja Loka come la Chiesa di San Giovanni Battista il presbiterio con la volta a stella, il cosidetto “ presbiterio di Kranj”, uno dei più belli del suo genere. Di villaggi o piccoli affascinanti borghi ce ne sono diversi, tra cui citiano Congrob, Pustal,Visoko e Krizna Gora, senza dimenticare Lubnik, il colle più visitato nei dintorni della città, dove sono stati ristrovati nmolti reperti medioevali.
E, quest’anno chi decide di recarsi a Skofia loka, potrà assistere nel periodo quaresimale e pasquale, dal 28 marzo al 19 aprile, ad un evento straordinario, la Passione di Škofja Loka – Processio Locopolitana. Si tratta della più antica opera teatrale preservata in lingua slovena, tratta dal libro scritto nel 1721 dal frate cappuccino Romuald Marusic. L’opera, rappresentata solo un paio di volte nel Barocco, poi rimessa in scena nel 1999 e 2000, rivivrà eccezionalmente quest’anno, un’occasione unica quindi per assistere a questa manifestazione che si svolge sotto forma di processione in alcuni angoli della città.

Per maggiori informazioni:
www.slovenia.info

lunedì 30 marzo 2009

Valle dei Re

Notizia del 30 Marzo 2009 pubblicata da Enrico Montanari.

Valle dei Re (Egitto) nuove scoperte del team del Dr. Zahi Hawass

Valle dei Re (Egitto) nuove scoperte del team del Dr. Zahi Hawass

Nel novembre 2007 era iniziato un nuovo capitolo nella storia della Valle dei Re, quando il primo team di lavoro tutto egiziano aveva cominciato a lavorare presso gli scavi, sotto la direzione del Dr. Zahi Hawass. Oggi Hawass ha annunciato che il team ha recentemente fatto molte scoperte importanti ed emozionanti, ritrovamenti che stanno rivoluzionando la nostra comprensione di uno dei più misteriosi e affascinanti luoghi in Egitto. Ci sono ancora un certo numero di re e di altri reali, che sono stati probabilmente sepolti nella Valle dei Re, le cui tombe non sono ancora state trovate. Infatti i luoghi di riposo di Ramesses VIII, Thutmose II, e delle regine e dei principi della 18a Dinastia sono ancora sconosciuti. Hawass ritiene che vi siano ancora molti tesori rimasti da scoprire nella valle.


La Valle dei Re è uno dei più ricchi e affascinanti siti archeologici del mondo. È qui che nel 1922, che Howard Carter trovò la tomba e i tesori di Tutankhamun (KV62), forse la più sensazionale scoperta nella storia dell'archeologia. Nel 2005, un team dell'Università di Memphis negli Stati Uniti trovò la prima nuova tomba nella valle dopo la scoperta di Tutankamen, portando il numero delle tombe conosciute a 63, di cui 26 appartenenti ai re. Sebbene gli esploratori e archeologi hanno passato al setaccio la Valle dei Re per secoli, non una sola tomba è stata scoperta fino ad oggi da un team egiziano. Il Dr. Hawass e la sua squadra sperano di cambiare questa statistica. Essi stanno lavorando in tre diverse aree: tra le tombe dei Merenptah e Ramesses II sul lato settentrionale della valle centrale, nella zona a sud della tomba di Tutankhamun e nella parte occidentale della Valle, dove si trovano le tombe di Amenhotep III e Ay. Ciascuno di questi scavi ha rivelato importanti informazioni.

Nel settore roccioso tra le tombe di Ramesses II e Merenptah, Hawass e il suo team hanno trovato un canale di drenaggio probabilmente costruito per prevenire le inondazioni delle tombe reali nelle vicinanze. Massi di pietra impilati vicino ad un muro antropico, alla base della rupe, rappresentano una zona di raccolta per il ruscellamento delle piogge occasionali del deserto, che hanno inondato saltuariamente la Valle dei Re sin dai tempi antichi. La zona alla base del canale è probabilmente il luogo ricordata in un iscrizione come il sito su cui crebbe un albero sacro, e venivano raccolte le "lacrime degli Dei". Una piccola zona protetta sul lato esterno al canale, dove la squadra ha trovato un bacino di pietra che poteva contenere alimenti e acqua, è probabilmente servita come luogo di riposo per gli operai.

Nella valle centrale, a sud della tomba di Tutankhamun, la squadra ha trovato i resti di piccole strutture in pietra. Questi edifici sono stati probabilmente utilizzati per lo stoccaggio, di prodotti alimentari ed altri articoli destinati ad offerte e materiali di imbalsamazione. Il team ha anche scoperto un certo numero di capanne di operai, che erano state individuate ma non scavate da Howard Carter, e una grotta intagliata nella roccia a sud della tomba. Questa grotta è stata probabilmente utilizzata come un rifugio dagli operai. L'area di scavo è in prossimità del periodo delle tombe Amarna (KV63) a sud-est e a quello KV55 a nord-est di. E 'possibile che, se le figure importanti di questa epoca come Nefertiti, per esempio, sono stati risepolte nella Valle dei Re dopo l'abbandono della città di Akhetaten , le loro tombe potrebbero trovarsi in questo settore.

Il team del Dr. Hawass sta lavorando non solo nella zona immediatamente a sud della tomba di Tutankhamun, ma anche nella zona a nord e ad est della tomba di Seti I. Essi hanno trovato tracce di scavi nella roccia sotto la moderna “Rest-House” e questi possono condurre ad una tomba in precedenza sconosciuta. Purtroppo, è necessario rimuovere l'intero edificio per esplorare questa zona, e questo non potrà essere fatto in un futuro immediato. Un sondaggio radar nella valle centrale è stato recentemente condotto in collaborazione con un team americano. Il radar ha individuato una serie di aree di interesse, e una ulteriore analisi dei dati può rivelare caratteristiche che meritano di condurre una futura indagine archeologica.

Il team del Dr. Hawass ha collezionato un notevole numero di reperti. Essi hanno trovato centinaia di graffiti, la maggior parte dei quali in precedenza sconosciuta. Uno di essi, un esempio unico, ci dice che il visir Userhat costruì una tomba per suo padre, il visir Amonnakht, nel luogo noto come set-Maat, o "luogo della verità". Un'iscrizione cita una regina, in precedenza sconosciuta, la cui prima parte del nome recita "Weret." Questa donna portava il titolo di "moglie del dio", cosa che la fa risalire alle prime fase della 18a Dinastia. E' stato anche scoperto un bel dipinto su di un Ostracon che mostra una regina presentare offerte, oltre che alle iscrizioni dei cartigli di Ramesses II e Seti I. In aggiunta, il team ha scoperto pezzi di belle ceramiche dipinte risalenti al Nuovo Regno.

Infine, il team sta lavorando nella parte occidentale della Valle, nota in arabo come "Wadi el-quroud," o la "valle delle scimmie." Le tombe di Amenhotep III e Ay si trovano entrambe in questo settore. La Regina Tiye, madre di Akhenaten, è stata la moglie di Amenhotep III e probabilmente la sorella di Ay. Se lei è stata sepolta nella Valle dei Re, la sua tomba potrebbe essere stata scolpita vicino a quello del marito, e se Ay era in realtà suo fratello, allora tanto più la sua tomba deve essere vicino alla sua. Sarà interessante vedere cosa gli scavi riveleranno in questo settore. La Valle dei Re detiene ancora molti segreti, ed Hawass e la sua squadra continueranno ad esplorare questo affascinante sito, al fine di aggiungere la nostra comprensione del passato dell'Egitto.

Fonte: Eturbonews

giovedì 26 marzo 2009

Artico

Viaggi nell'Artico

di Viviana Hutter


Una buona idea per i non freddolosi e per i più temerari!
4Winds segnala numerose proposte di viaggi nell’Artico tra cui ci sono partenze speciali con guide in italiano.
Si tratta di circuiti naturalistici in gommone, trekking, spedizioni polari, viaggi in kayak, dei tour che permettono di apprezzare le aree più belle della Groenlandia e delle isole Svalbard, con assistenza in italiano.
Ma ci sono anche circuiti speciali per viaggiatori esperti: traversate artiche con sci da fondo e pulka, spedizioni artiche in motoslitta o con slitte trainate dai cani, traversate con racchette e sci nel cuore della Lapponia finlandese e la spedizione al Polo Nord con Sci e Pulkas.

Monastero di Brou

Inno all’amore
La storia ha più di cinquecento anni. E' la storia di Margherita d'Austria e del suo principe, Filiberto il Bello, teneramente amato e morto prematuramente. E in suo onore, la figlia dell'imperatore d'Austria e principessa di Savoia, fa costruire un gioiello del patrimonio architettonico , il Monastero Reale di Brou a Bourg en Bresse. Assoluto capolavoro dello stile gotico-fiammeggiante, E intensamente emozionante ...
Bourg-en-Bresse (01) - Eglise gothique de Brou (classée M. H.) - Photo Région Urbaine de Lyon
La Chiesa di Brou a Bourg en Bresse è uno dei siti più ammirati di Francia. Vi si possono vedere tre tombe principesche, oltre che un monastero con tre chiostri con gallerie al primo piano, che ospita un museo dalle collezioni molto ricche dalla fine del XV secolo ai giorni nostri.
Sorprendentemente, questo complesso religioso conservato in uno stato eccezionale, con le sculture su legno, le pietre del coro e le vetrate, che ne fanno un vero museo d'arte franco-fiamminga degli inizi del XV secolo di grande importanza, è un edificio quasi-profano. Non è mai stata celebrata qui la messa, ma Margherita d'Austria lo ha costruito con fasto, in omaggio a uno sposo adorato, morto a ventiquattro anni.
Bourg-en-Bresse (01) - Eglise gothique de Brou
Margherita, figlia dell'imperatore Massimiliano 1° e nipote di Carlo il Temerario, pose la prima pietra dell'edificio il 28 agosto1506. Pochi mesi dopo fu nominata Reggente dei Paesi-Bassi, il che le permise di conoscere e far lavorare artisti delle Fiandre e della Francia,all'altezza delle sue esigenze.
La statuaria fiamminga delle tombe e del polittico, gli stalli del coro e le vetrate decorate sono altrettanti capolavori. La navata è sobria, e contrasta perciò in modo anche maggiore con la ricchezza del coro. Il jubé (uno dei pochi rimasti in Francia) vanta una decorazione « flamboyante », ovvero in stile gotico fiammeggiante, e annuncia tutto lo splendore decorativo del coro attorno alle tombe.
A metà degli anni 1990, è stato intrapreso un restauro di alto livello, che ha permesso in particolare di recuperare i tetti originari a due versanti spioventi , ricoperti di tegole verniciate e colorate.
Dal 1530, Margherita d'Austria è sepolta accanto al suo amato sposo. Due delle statue tombali giacenti li rappresentano eternamente giovani e belli.