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martedì 9 agosto 2011

Cascata delle Stanghe

Circa un mese fa siamo stati in Trentino-Alto Adige con l'associazione Culturale Orizzonti di Bari e tra le  varie passeggiate che Enzo, l'organizzatore ed accompagnatore,  ci ha portato a fare non posso fare a meno di consigliarvene una, in modo particolare: La cascata delle Stanghe e l'Orrido di Gilfenklamm. Bisogna arrivare a Racines, vicino a Vipiteno.E' una meraviglia della natura che si può visitare da maggio fino ad  ottobre pagando pochi euro. Calzate un paio di scarpe idrorepellenti, indossate un Kway, non dimenticate la macchina fotografica e non chiaccherate durante il percorso ma immergetevi nel luogo perchè sarete accompagnati nel vostro giro dal cinguettio di diversi volatili, dai colori e dai profumi della vegetazione (abeti ( tra cui anche quello rosso), ontani, felci, cespugli vari)e dal rumore prima dolce e poi sempre più fragoroso delle acque del rio Racines che scende a valle formando parecchie cascate. Il giro dura circa 45 minuti in salita e 30 in discesa e si svolge su un dislivello di circa 175 metri. Noi  siamo partiti dalla casetta in cui troverete la cassa. I sentieri sono in salita , ogni tanto troverete dei ponticelli, delle scalette in legno e delle panchine dove potrete prendere un po' di fiato. Il percorso si fa sempre più ripido ma non temete perchè è consigliato anche ai bambini. I ponti si susseguono a serpentina, si passa da una roccia all'altra finchè raggiungerete un angusto passaggio e  davanti a vostri occhi si presenterà uno spettacolo splendido e  nello stesso tempo, come  dice il nome della località,  "orrido": una cascata d'acqua di 15 metri  che si getta impetuosa  , nell'orrido stretto pochi metri, fiancheggiato da rocce scure. Fu esplorato la prima volta nel lontano 1893-95 e fu aperto il 2 agosto 1896.  L'inaugurazione avvenne il 25 luglio 1898 e fu Francesco Giuseppe che lo chiamò così. Degli scalatori molto abili scavarono un cunicolo, legati ad una fune  e penzolati nel vuoto, facendo saltare la roccia  per una lunghezza di 20 metri. Qui è tutto molto buio perchè il sole non riesce a penetrare ed  il vostro udito sarà scosso dalla massa d'acqua che precipita dalla roccia spumeggiando e tuonando. Poi raggiungerete un ponte teso tra due sponde rocciose sopra la  cascata.  Quando proseguirete, attraverso  delle scalinate e passerelle, piano piano tutto diventerà più tranquillo e troverete una specie di terrazzo roccioso in cui  vi attenderanno delle panchine.