venerdì 4 dicembre 2009

San Nicola e Santa Klaus


Il 6 dicembre si festeggia San Nicola e nella mia città, Bari, è grande festa perchè lui  ne è, tra l'altro, il  patrono.La festa della traslazione delle ossa  si svolge nel mese di maggio mentre a dicembre si celebra la festa liturgica.
La statua del  Santo si venera nella Basilica omonima,  una costruzione in stile romanico pugliese che si trova nel borgo antico , difronte al nostro bel lungomare,  che è diventata uno dei più grandi centri per l'ecumenismo. Dalle ossa di San Nicola stilla tuttora un' acqua benedetta, la cosiddetta "sacra manna" che viene distribuita in bottigliette.  Protettore anche dei commercianti, la sua immagine compare nello stemma della Camera di Commercio di Bari. I festeggiamenti iniziano all'alba: infatti le porte della Basilica vengono aperte alle 4 del mattino e la prima funzione religiosa viene celebrata alle ore 4:30. Il borgo antico è tutto illuminato , le strade sono super  affollate, i negozietti aperti. In alcuni angoli vengono allestite delle bancarelle in cui si vendono delle fettine di polenta fritte , calde , calde che in dialetto barese si chiamano "sgagliozze", o le "pupizze " (pallottole di pasta lievitata molto morbida e fritte nell'olio con all'interno dei pezzetti di baccalà), o le "carteddate"  un dolce natalizio di cui un giorno darò la  vera ricetta. Attraversando le strette stradine si ha l'impressione di essere all'interno di un  vero presepe!  Io ci sono stata due volte nella mia vita ..La mattina si recano alla Santa Messa soprattutto le ragazze da marito e si dice che coloro che andranno in Chiesa si sposeranno entro l'anno.(io mi sono sposata l'anno successivo)
Secondo una  leggenda San Nicola portò aiuto a tre ragazze nubili, in età da marito, il cui padre,  un cittadino di Patara, rovinato e in miseria, non poteva assicurare loro una dote soddisfacente per darle in moglie. Nella disperazione, il padre  stava per far fare loro una vita disonorevole. Avendo udito ciò , Nicola prese una borsa d'oro e la gettò di notte attraverso la finestra della casa dell'uomo,  e tale somma fu usata  come dote per la figlia maggiore, che si sposò presto.Nicola si comportò allo stesso modo con le altre due figlie; venne scoperto dal padre che  gli fu  poi sempre grato.Ecco perché spesso il Santo viene raffigurato con tre borse o monete d’oro appese al bastone da vescovo.

Nato a Pàtara di Licia in un periodo compreso tra il 260 e il 280 dopo Cristo, fu uno degli i insigni partecipanti al Concilio di Nicea del 325. Si dedicò completamente al prossimo, disfandosi, come San Francesco, di tutti i suoi beni terreni, che elargì ai poveri e ai bisognosi, ai quali dedicò tutta la sua vita. Era molto cattolico già in fasce: sembra infatti che rifiutasse il latte materno ogni venerdì (una volta, giorno di digiuno). In seguito, da adulto, avrebbe acquistato fama per aver fatto resuscitare tre bambini sgozzati e messi in salamoia da un albergatore.
San Nicola è patrono dei bambini, dei farmacisti, dei mercanti, dei naviganti, pescatori e commercianti, difensore degli avvocati e al tempo stesso delle vittime degli errori giudiziari e, come ho detto poco fa,  protettore delle ragazze in età da marito.Venne imprigionato da Diocleziano e costretto in esilio, per essere poi liberato da Costantino nel 313 e morì a Mira il 6 dicembre 343.
Dopo la morte   il suo culto si diffuse presto in tutta l’Asia Minore, dove già nel VI secolo le chiese a lui dedicate erano più di 25.

Nel 1087, mentre il Meridione d’Italia era sotto il dominio dei Normanni, una spedizione navale da Bari partì alla volta della Turchia, per trafugare le spoglie del venerato santo ed portarle  nella Basilica appositamente edificata in suo onore, nel 1089.
Ai lati del portale maggiore della Basilica si vedono  dei buoi che trainano un carico, e si dice che la Chiesa fu edificata proprio nel luogo in cui le bestie, che trasportavano le spoglie sottratte del Santo , si fermarono come a indicare una specie  di predestinazione.
Nella parte vecchia della città di Bari, a commemorare questo episodio della storia locale, sorge invece una via intitolata ai 62 marinai che compirono il sacrilegio,  e che, conducendo le spoglie del Santo di Licia in Italia, ne fecero di fatto se non di diritto, un santo italiano.
 
Successivamente identificato con Babbo Natale, da lui deriva la mitologia di Santa Klaus: infatti era denominato dagli olandesi Sinter Klaas, successivamente storpiato in Santa Klaus, o Santaclaus.
Ma come è accaduto che S. Nicola abbia continuato il suo viaggio fino ai paesi del Nord Europa trasformandosi da marinaio in Santa Claus, conduttore di slitte con renne nella neve? Chiarissimo non lo è, ma si sa che furono proprio i marinai  olandesi a trasportarne il culto verso la nevosa tundra del Nord. In fondo, deve semplicemente essere accaduto che il vecchio vescovo di Mira che aveva un legame speciale con i bambini si sia fuso con l'icona di Babbo Natale, figura  per eccellenza legata ai bambini, soprattutto perchè i marinai del Nord, dopo lunghi viaggi in mari caldi e lontani, ai primi di dicembre tornavano a casa per Natale e portavano doni ai figli e ricordi e leggende di mari più caldi.
Questa tradizione, originariamente riservata al 5 o al 6 Dicembre, data della sua morte e in cui ricorre la sua festa, è stata poi trasferita  alla notte di Natale, sotto l’influenza dei rimaneggiamenti americani apportati alla leggenda originaria.
 
1936 Coca-Cola Santa cardboard store displayNel diciannovesimo secolo  gli abiti vescovili sono sostituiti dal tradizionale costume bianco e rosso, voluto appositamente dalla Coca Cola per una speciale campagna pubblicitaria natalizia, e il suo aspetto sacerdotale  viene sostituito da quello di un rubicondo e paffuto grande gnomo, alla guida di una slitta trainata da renne volanti, ma sempre carica di doni, soprattutto per i bambini.

Il 12 novembre  ho pubblicato un post su una grande festa che si tiene in onore di San Nicola a Narni, in Umbria , durante il Ponte dell'Immacolata.
e questi sono dei dolcetti che si preparano in questa occasione, soprattutto nel Nord Europa
http://erikanapoletano.blogspot.com/2009/11/lomino-di-di-san-nicola-dolce-natalizio.html

L'anno scorso siamo andati  a visitare i mercatini di Natale a Colmar (Alsazia) ed il giorno 6, nella Petite Venise, al ponte della rue Turenne,  si è svolto uno spettacolo sull'acqua  intitolato Les enfants chantent Noel sur les barques. Alle 17:00 eravamo tutti affacciati sul ponte dove è sopraggiunta una barca con San Nicola, santo più popolare dell’Alsazia in cui viene venerato dall’XI secolo. Vestito da vescovo, indossava  un lungo mantello rosso, una mitra in testa, il pastorale e  portava una lunga barba bianca.Poco dopo sono arrivate tre barche tutte illuminate con a bordo tanti bambini che, con flauti ed altri strumenti, hanno cominciato ad intonare tipici canti natalizi.



La magia del Natale in Alsazia: I personaggi leggendari


Slitta Babbo Natale e Renne

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