Il 6 dicembre si festeggia San Nicola e nella mia città, Bari,
è grande festa perchè lui ne è, tra l'altro, il patrono.La festa
della traslazione delle ossa si svolge nel mese di maggio mentre a
dicembre si celebra la festa liturgica.
La statua del Santo si venera nella Basilica omonima, una costruzione in
stile romanico pugliese che si trova nel borgo antico , difronte al
nostro bel lungomare, che è diventata uno dei più grandi centri per
l'ecumenismo. Dalle ossa di San Nicola stilla tuttora un' acqua
benedetta, la cosiddetta "sacra manna"
che viene distribuita in bottigliette. Protettore anche dei commercianti, la sua immagine compare
nello stemma della Camera di Commercio di Bari. I festeggiamenti iniziano all'alba: infatti le porte della Basilica vengono
aperte alle 4 del mattino e la prima funzione religiosa viene celebrata
alle ore 4:30. Il borgo antico è tutto illuminato , le strade sono
super affollate, i negozietti aperti. In alcuni angoli vengono
allestite delle bancarelle in cui si vendono delle fettine di polenta
fritte , calde , calde che in dialetto barese si chiamano "sgagliozze", o le "pupizze " (pallottole di pasta lievitata molto morbida e fritte nell'olio con all'interno dei pezzetti di baccalà), o le "carteddate"
un dolce natalizio di cui un giorno darò la vera ricetta.
Attraversando le strette stradine si ha l'impressione di essere
all'interno di un vero presepe! Io ci sono stata due volte nella mia
vita ..La mattina si recano alla Santa Messa soprattutto le ragazze da marito e si dice che coloro che andranno in Chiesa si sposeranno entro l'anno.(io mi sono sposata l'anno successivo)
Secondo una leggenda San Nicola portò aiuto a tre ragazze nubili, in età da marito, il cui padre, un cittadino di Patara, rovinato e in miseria, non poteva assicurare loro una dote soddisfacente per darle in moglie. Nella disperazione, il padre stava per far fare loro una vita disonorevole. Avendo udito ciò , Nicola prese una borsa d'oro e la gettò di notte attraverso la finestra della casa dell'uomo, e tale somma fu usata come dote per la figlia maggiore, che si sposò presto.Nicola si comportò allo stesso modo con le altre due figlie; venne scoperto dal padre che gli fu poi sempre grato.Ecco perché spesso il Santo viene raffigurato con tre borse o monete d’oro appese al bastone da vescovo.
Secondo una leggenda San Nicola portò aiuto a tre ragazze nubili, in età da marito, il cui padre, un cittadino di Patara, rovinato e in miseria, non poteva assicurare loro una dote soddisfacente per darle in moglie. Nella disperazione, il padre stava per far fare loro una vita disonorevole. Avendo udito ciò , Nicola prese una borsa d'oro e la gettò di notte attraverso la finestra della casa dell'uomo, e tale somma fu usata come dote per la figlia maggiore, che si sposò presto.Nicola si comportò allo stesso modo con le altre due figlie; venne scoperto dal padre che gli fu poi sempre grato.Ecco perché spesso il Santo viene raffigurato con tre borse o monete d’oro appese al bastone da vescovo.
Nato a Pàtara di Licia in un periodo compreso tra il 260 e il 280
dopo Cristo, fu uno degli i insigni partecipanti al Concilio di Nicea
del 325. Si dedicò completamente al prossimo, disfandosi, come San
Francesco, di tutti i suoi beni terreni, che elargì ai poveri e ai
bisognosi, ai quali dedicò tutta la sua vita. Era molto cattolico già in fasce:
sembra infatti che rifiutasse il latte materno ogni venerdì (una
volta, giorno di digiuno). In seguito, da adulto, avrebbe acquistato
fama per aver fatto resuscitare tre bambini sgozzati e messi
in salamoia da un albergatore.
San Nicola è patrono dei bambini, dei farmacisti, dei mercanti, dei naviganti, pescatori e commercianti, difensore degli avvocati e al tempo stesso delle vittime degli errori giudiziari e, come ho detto poco fa, protettore delle ragazze in età da marito.Venne imprigionato da Diocleziano e costretto in esilio, per essere poi liberato da Costantino nel 313 e morì a Mira il 6 dicembre 343.
San Nicola è patrono dei bambini, dei farmacisti, dei mercanti, dei naviganti, pescatori e commercianti, difensore degli avvocati e al tempo stesso delle vittime degli errori giudiziari e, come ho detto poco fa, protettore delle ragazze in età da marito.Venne imprigionato da Diocleziano e costretto in esilio, per essere poi liberato da Costantino nel 313 e morì a Mira il 6 dicembre 343.
Dopo la morte il suo culto
si diffuse presto in tutta l’Asia Minore, dove già nel VI secolo le
chiese a lui dedicate erano più di 25.
Nel 1087, mentre il Meridione d’Italia era sotto il dominio dei Normanni, una spedizione navale da Bari partì alla volta della Turchia, per trafugare le spoglie del venerato santo ed portarle nella Basilica appositamente edificata in suo onore, nel 1089.
Ai lati del portale maggiore della Basilica si vedono dei
buoi che trainano un carico, e si dice che la Chiesa fu
edificata proprio nel luogo in cui le bestie, che trasportavano le
spoglie sottratte del Santo , si fermarono
come a indicare una specie di predestinazione.
Nella parte vecchia della città di Bari, a commemorare questo
episodio della storia locale, sorge invece una via intitolata ai 62
marinai che compirono il sacrilegio, e che, conducendo le spoglie del
Santo di Licia in Italia, ne fecero di fatto se non di diritto, un
santo italiano.
Successivamente identificato con Babbo Natale, da lui deriva la
mitologia di Santa Klaus: infatti era denominato dagli olandesi Sinter
Klaas, successivamente storpiato in Santa Klaus, o Santaclaus.
Ma come è accaduto che S. Nicola abbia continuato il suo viaggio fino ai paesi del Nord Europa trasformandosi da marinaio in Santa Claus, conduttore di slitte con renne nella neve? Chiarissimo non lo è, ma si sa che furono proprio i marinai olandesi a trasportarne il culto verso la nevosa tundra del Nord. In fondo, deve semplicemente essere accaduto che il vecchio vescovo di Mira che aveva un legame speciale con i bambini si sia fuso con l'icona di Babbo Natale, figura per eccellenza legata ai bambini, soprattutto perchè i marinai del Nord, dopo lunghi viaggi in mari caldi e lontani, ai primi di dicembre tornavano a casa per Natale e portavano doni ai figli e ricordi e leggende di mari più caldi.
Questa tradizione, originariamente riservata al 5 o al 6 Dicembre, data della sua morte e in cui ricorre la sua festa, è stata poi trasferita alla notte di Natale, sotto l’influenza dei rimaneggiamenti americani apportati alla leggenda originaria.
Ma come è accaduto che S. Nicola abbia continuato il suo viaggio fino ai paesi del Nord Europa trasformandosi da marinaio in Santa Claus, conduttore di slitte con renne nella neve? Chiarissimo non lo è, ma si sa che furono proprio i marinai olandesi a trasportarne il culto verso la nevosa tundra del Nord. In fondo, deve semplicemente essere accaduto che il vecchio vescovo di Mira che aveva un legame speciale con i bambini si sia fuso con l'icona di Babbo Natale, figura per eccellenza legata ai bambini, soprattutto perchè i marinai del Nord, dopo lunghi viaggi in mari caldi e lontani, ai primi di dicembre tornavano a casa per Natale e portavano doni ai figli e ricordi e leggende di mari più caldi.
Questa tradizione, originariamente riservata al 5 o al 6 Dicembre, data della sua morte e in cui ricorre la sua festa, è stata poi trasferita alla notte di Natale, sotto l’influenza dei rimaneggiamenti americani apportati alla leggenda originaria.
Nel diciannovesimo secolo gli abiti
vescovili sono sostituiti dal tradizionale costume bianco e rosso,
voluto appositamente dalla Coca Cola per una speciale campagna
pubblicitaria natalizia, e il suo aspetto sacerdotale viene sostituito da
quello di un rubicondo e paffuto grande gnomo, alla guida di una slitta
trainata da renne volanti, ma sempre carica di doni, soprattutto per i
bambini.
Il 12 novembre ho pubblicato un post su una grande festa che si tiene in onore di San Nicola a Narni, in Umbria , durante il Ponte dell'Immacolata.
e questi sono dei dolcetti che si preparano in questa occasione, soprattutto nel Nord Europa
http://erikanapoletano.blogspot.com/2009/11/lomino-di-di-san-nicola-dolce-natalizio.html
L'anno scorso siamo andati a visitare i mercatini di Natale a Colmar (Alsazia) ed il giorno 6, nella Petite Venise, al ponte della rue Turenne, si è svolto uno spettacolo sull'acqua intitolato Les enfants chantent Noel sur les barques. Alle 17:00 eravamo tutti affacciati sul ponte dove è sopraggiunta una barca con San Nicola, santo più popolare dell’Alsazia in cui viene venerato dall’XI secolo. Vestito da vescovo, indossava un lungo mantello rosso, una mitra in testa, il pastorale e portava una lunga barba bianca.Poco dopo sono arrivate tre barche tutte illuminate con a bordo tanti bambini che, con flauti ed altri strumenti, hanno cominciato ad intonare tipici canti natalizi.
Il 12 novembre ho pubblicato un post su una grande festa che si tiene in onore di San Nicola a Narni, in Umbria , durante il Ponte dell'Immacolata.
e questi sono dei dolcetti che si preparano in questa occasione, soprattutto nel Nord Europa
http://erikanapoletano.blogspot.com/2009/11/lomino-di-di-san-nicola-dolce-natalizio.html
L'anno scorso siamo andati a visitare i mercatini di Natale a Colmar (Alsazia) ed il giorno 6, nella Petite Venise, al ponte della rue Turenne, si è svolto uno spettacolo sull'acqua intitolato Les enfants chantent Noel sur les barques. Alle 17:00 eravamo tutti affacciati sul ponte dove è sopraggiunta una barca con San Nicola, santo più popolare dell’Alsazia in cui viene venerato dall’XI secolo. Vestito da vescovo, indossava un lungo mantello rosso, una mitra in testa, il pastorale e portava una lunga barba bianca.Poco dopo sono arrivate tre barche tutte illuminate con a bordo tanti bambini che, con flauti ed altri strumenti, hanno cominciato ad intonare tipici canti natalizi.
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