mercoledì 18 gennaio 2012

Diario di viaggio a Berlino (2^parte)

Eccomi qui nuovamente, come vi avevo promesso, per raccontarvi il seguito del nostro viaggio. Il  lunedì ci ha visti impegnati dalla mattina presto fino a  sera per cui mi limiterò a narravi le visite di questa giornata..

Lunedì 5 dicembre ci siamo alzati presto e, ad Alexander Platz,  abbiamo preso il bus n° 100 (bus a due piani che  collega tutti i  più famosi luoghi turistici di Berlino) che ci ha portati alla fermata del Bundestag ( attuale  nome per indicare il Parlamento tedesco) Dovevamo trovarci alle 10:00 davanti all'ingresso dell'Edificio del Reichstag (  termine che una volta era  utilizzato per indicare il Parlamento)  per visitare la cupola di cristallo costruita  dall'architetto londinese Sir Norman Foster dal 1995 al 1999.
La visita di questa cupola è ormai un must, è diventata l'emblema della città. Se pensate di andare a Berlino non perdete questa opportunità . Prima l'accesso era libero ma, da quando ci sono stati gli attentati alle Torri Gemelle, la Germania  ha preso delle precauzioni ed allora bisogna prenotare la visita. Si dice che questo lo si possa  fare anche stando a Berlino, cinque giorni prima ma io vi consiglio di farlo qualche mese prima di partire  via mail perchè le prenotazioni sono talmente  numerose che non riuscireste nell'intento. Noi ce l'abbiamo fatta ma mio figlio ha dovuto scrivere ripetutamente per ottenere l'invito che vi verrà spedito via mail.
Vi do qualche indicazione su come fare.  Entrate in questo sito:
http://www.bundestag.de/htdocs_e/index.html e cliccate in alto a destra  Visit the Bundestag sarete indirizzati a questa pagina:
https://visite.bundestag.de/BAPWeb/pages/createBookingRequest.jsf?lang=en
Se vorrete visitare solo la cupola dovrete cliccare  su Visit to the Dome (come abbiamo fatto noi) altrimenti potreste scegliere   di partecipare ad un tour guidato comprendente anche la visita della cupola o chiedere di partecipare ad una seduta plenaria del Parlamento e successivamente visitare la cupola ma in questo caso dovreste  vedere in quali giorni si svolgono queste riunioni. Troverete tutto a sinistra  della pagina.
Dovrete registrarvi on line ed indicare il giorno e  l'ora scelta per la visita ed i vostri dati anagrafici.
Noi abbiamo ricevuto la conferma e l'invito  dopo moltissimo tempo.
Ma ritorniamo alla nostra visita. Dopo i controlli di routine ci hanno condotti nel sontuoso palazzo, abbiamo preso un ascensore,  che è   in funzione dalle 8:00 alle 22:00, ed abbiamo raggiunto la cupola in vetro e acciao.
Abbiamo ricevuto  gratuitamente delle audioguide  che ci hanno   descritto  ciò che vedevamo intorno a noi, una bella vista sulla città,   automaticamente,  man mano che procedevamo sulle rampe   che si svolgono lentamente all'interno della cupolaUn cono rovesciato ricoperto da 360 specchi  dirige la luce diurna nella sottostante sala delle riunioni plenarie.Ai piedi dello specchio  si trova una mostra che espone i momenti salienti della storia del Parlamento tedesco, dall'incendio del Reichstag a opera dei nazisti al cantiere di Norman Foster. . Maggior informazioni  dettagliate su questa struttura,  appartenente alla cosiddetta Nuova Architettura di Berlino,  le potete trovare qui.
Come arrivare:
U-Bahn:
U Bundestag: U55
S+U Brandenburger Tor: U55

S-Bahn:

S+U Brandenburger Tor: S1, S2, S25
Bus:
S+U Brandenburger Tor: TXL
Marschallbrücke: TXL
Karlplatz: TXL
Reichstag/Bundestag: 100, M85

 Cupola




 Bundestag



Poi siamo usciti sulla terrazza da cui abbiamo potuto ammirare un panorama veramente unico della città di Berlino ma siamo rientrati abbastanza velocemente perchè il vento che soffiava era troppo gelido.

Sulla parte laterale del  Bundestag sorge il quartiere della Cancelleria Federale  realizzato nel 2001 dagli architetti Axel Schultes e Charlotte Frank. Viene chiamato anche Nastro delle Federazioni e la parte finale forma il giardino della Cancelleria.


Nel punto in cui il muro anteriore incontrava la riva del fiume fino al 1990, l’associazione privata di cittadini berlinesi ha eretto il luogo della memoria "Croci Bianche", nel 1971, in occasione del decimo anniversario della costruzione del Muro nel 1961.
Vuole ricordare le persone che hanno perso la vita cercando di fuggire dalla RDT verso Berlino Ovest, dopo lo sbarramento del confine.


Poi ci siamo diretti, a poche centinaia di metri,  verso  Parisier Platz e la Porta di Brandeburgo che è il simbolo di Berlino. Qui c'erano numerosi turisti che si facevano immortalare con dei giovani  in uniforme russa ed americana (come da noi al Colosseo i vari centurioni) a simboleggiare la fine della guerra fredda. Tutt'intorno strutture  moderne come l'Ambasciata Americana, le Ambasciate di Francia e Gran Bretagna,   l'Hotel Adlon, l'Accademia delle Arti con la facciata in vetro, la Dz-Bank.
Ambasciata USA

Poco lontano dalla Porta di Brandeburgo, lungo una sezione di quella che  un tempo era la terra di nessuno tra i due lati del Muro, sorge il monumento che commemora gli Ebrei vittime del genocidio nazista,  il  Ministergärten, un grande campo di steli composto da 2700 pilastri di cemento che, attraverso l'allineamento graduato  su un terreno ondulato, formano un movimentato  rilievo. Le steli  sono cave e lo spessore delle pareti  è di 15 centimetri . Le più alte misurano 4.70 metri. L'architetto  del Monumento  all'Olocausto, Peter Elsenman, dice del suo progetto: "La dimensione  e la misura dell'Olocausto rendono ogni tentativo di rappresentarlo con i mezzi tradizionali, un'impresa irrimediabilmente vana.(...)  Il nostro monumento cerca  di sviluppare una nuova idea del ricordo che si distingue nettamente dal nostalgico."
Si trova ad Ebertstraße

Di qui sempre a piedi verso Postdamer Platz che nasce nel 1938, anno in cui fu costruita la Berlino-Postdam, la prima linea ferroviaria di Berlino. Negli anni '20 era una piazza piena di vita ed infatti fu qui che  venne  installato il primo semaforo al mondo in quanto vi circolavano circa 600 tram  al giorno ed  il primo impianto di illuminazione stradale.




 Replica di uno dei primi semafori
Torre Debis di Renzo Piano

Torre Kollhof
Ma la guerra e la divisione  della città hanno lasciato qui  un vuoto immenso.  Alla fine della guerra fu ridotta ad un cumulo di macerie e con la costruzione del muro diventò la terra di nessuno. Ma nel 1989, degli investitori stranieri ed alcuni famosi architetti, tra i quali il nostro Renzo Piano, decisero di farla risorgere. Sono stati costruiti il Quartier Daimler, Sony Center  e Beisheim con uffici, negozi, hotel ed abitazioni architettonicamente molto diversi. Noi siamo stati particolarmente attratti dalla spettacolare costruzione del Sony Center , un complesso high-tech  di acciaio e vetro. Il Sony Center venne progettato da Helmut Jahn ed è considerato uno dei migliori pezzi di arte moderna di Berlino. Il cuore è costituito dal Forum  aperto in diversi punti sul quale troneggia un tetto  a tendone. Qui si trovano 40 sale cinematografiche ed il Museo del cinema tedesco.
Tetto Sony Center

Avete visto che più in alto c'è la foto della Torre Kollhof? Ebbene, con un ascensore si può  raggiungere il Panorama Punkt  che, da 93 metri di altezza dalla suddetta Torre, vi darà la possibilità di ammirare uno splendido panorama di Berlino.
Sempre in zona abbiamo fatto un giro nel grandissimo centro commerciale Arkaden  realizzato dall'architetto Richard Rogers.
In Postdamer Platz c'era un altro bel mercatino natalizio dove ci siamo fermati per mangiare qualcosa.
 Se avete dei bimbi potreste recarvi al Legoland Discovery Centre sempre presso il Sony Center


Sempre qui sorge ancora  l'Hotel Esplanade (ultime due foto) che è stato restaurato.
Questa zona la si può raggiungere:
S-Bahn:
S+U Potsdamer Platz Bhf: S1, S2, S25
U-Bahn:
S+U Potsdamer Platz Bhf: U2
Bus:
S+U Potsdamer Platz Bhf: M41, M48, M85
S Potsdamer Platz Bhf/Voßstr.: M41, M85
Varian-Fry-Str.: 200, N2, M48, M85

Una volta rifocillati ci siamo rimessi in cammino per andare verso Il Centro di Documentazione Topografica del Terrore dove sorge  ancora un pezzo di muro lungo 200 metri  che oggi è protetto  da dei recinti e viene considerato un monumento. Lungo il percorso   verso la Niederkirchnerstrasse   e la  Zimmerstrasse   ho fotografato un tratto di strada su cui sorgeva il muro




Questo Centro viene chiamato Topografia del Terrore perchè vi  si trovava  la sede della Gestapo. Da qui non ritornavano più indietro coloro che si ribellavano al regime. La vista del muro e la visita di questo luogo  hanno  lasciato in noi un notevole senso di tristezza, di vergogna per quanto perpetrato nei confronti di tanta gente innocente.





Riprendiamo ancora a camminare e questa volta,  a sinistra, notiamo molti turisti che guardano e fotografano dei pannelli   su cui figurano  delle foto del muro e dei punti più strategici della città.
Arriviamo in Friedrichstraße 43 dove si trova il famosissimo Checkpoint Charlie attraverso cui  i diplomatici, gli stranieri, i giornalisti   passavano da     Est e Ovest. Nell'ottobre del 1961 i carri armati russi ed americani si trovarono difronte  quando gli Stati Uniti intervennero per difendere  alcuni  diritti fondamentali. Il 22 giugno 1990 il Checkpoint Charlie fu demolito con una solenne cerimonia.
Delle due guardiole oggi  rimane solo quella americana ma è una ricostruzione. Anche qui i turisti amano farsi fotografare con dei personaggi che indossano la divisa americana e che timbrano dei passaporti falsi . Se volete potete   visitare il Mauermuseum Haus Am Checkpoint Charlie ma noi non ci siamo andati.
Lunedì-Domenica 9-22

12,50 €, ridotto 7,50 €

Bus:
Charlottenstr.: M29
U Stadtmitte/Leipziger Str.: M48
Jerusalemer Str.: 265, M48
U Kochstr./Checkpoint Charlie: M29
U-Bahn:
U Stadtmitte/Leipziger Str.: U6
U Kochstr./Checkpoint Charlie: U6
Abbiamo ripreso il cammino verso un altro grande monumento: il Jüdisches Museum (Museo Ebraico) aperto nel 2001. Anche questa costruzione,  modernissima e molto ammirata, fa parte della  Nuova Architettura di Berlino.  Si trova nel quartiere più piccolo  ma più popolato e più multiculturale   di Berlino:  il Kreuzberg.



E' stato realizzato dall'architetto americano, nato in Polonia, Daniel Libeskind.  L'edificio ha una pianta a zig-zag con un rivestimento esterno di lamiere di zinco che non ho potuto fotografare perchè si sviluppava in una zona interna. Lo si può ammirare bene da alcune foto scattate da un aereo.  I suoi cinque  spazi vuoti,  aventi l'altezza  di tutto l'edificio,  simboleggiano  il vuoto lasciato a Berlino dopo la cacciata  e l'annientamento degli Ebrei. Nei tre piani elevati ci sono gli spazi espositivi.     Accanto al fabbricato c'è la Torre dell'Olocausto, uno spoglio monumento commemorativo  di cemento alto 24 metri.
Libeskind ha chiamato il suo progetto between the lines (tra le linee) per rappresentare il difficile percorso della storia  ebraico-tedesca  servendosi di due linee. Lo spazio espositivo si estende su una superficie di 3000 mq. Oggetti d'arte e quotidiani, fotografie, lettere e spazi multimediali descrivono  i legami tra la vita e la cultura ebraica  e la storia tedesca. Inoltre periodicamente si svolgono concerti, conferenze, proiezioni cinematografiche.
 Lindenstraße 9-14
10-20, lunedì 10-225,- Euro, ridotto 2,50 Euro

Bus:
Jüdisches Museum: 248, N42
Franz-Klühs-Str.: 248, N42



Appena usciti ha iniziato a piovere e così abbiamo pensato di prendere il bus 248 per avvicinarci ad Alexander Platz.
Rotes Rathaus
Vicini al Rotes Rathaus abbiamo deciso di scendere poichè il  vento aveva spazzato via le nuvole, non pioveva più,   e così ci siamo diretti, per concludere degnamente la giornata, verso il  meraviglioso  Nikolaiviertel o Quartiere Nikolai. E' un gioiellino medievale con strade acciottolate, palazzi antichi, portici dove sorgono numerosi negozi di antiquariato, arredamento, gioielli...Qui si erge la Chiesa che dà il nome al quartiere ed è il monumento più antico della zona in quanto risale al 1200. Il quartiere fu  completamente distrutto durante la Guerra e ricostruito dal governo comunista.
.



Scendendo dalla Chiesa verso il fiume  Sprea si raggiunge la Piazzetta San Giorgio da cui ho scattato quest' ultima foto. (in fondo si vede  il cupolone del Duomo).

Alla  prossima puntata, cari amici.

(Le foto sono tutte scattate da me)
Qui troverete la prima parte del nostro viaggio:
http://erikanapoletano.blogspot.com/2012/01/diario-di-viaggio-berlino-dicembre-2011.html

24 commenti:

  1. Che emozione Erika......il primo commento è mio!!! Come sempre il tuo diario di viaggio è interessantissimo e coinvolgente. Con mia figlia, studente di Ingegneria Edile e Architettura, vogliamo proprio andare a Berlino!!!
    Foto superbe!!! Ciao
    (Marina di Brescia)

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  2. Complimenti,le foto sono molto belle e il diario è ben dettagliato. Per me è stato come un tuffo indietro negli anni. L'unico rammarico è il non aver visitato la cupola che era chiusa per un breve periodo.
    Ciao,
    Francesca

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  3. Ciao Marina! Che piacere leggerti. Berlino è proprio adatta a tua figlia. Le nuove architetture sono stupende. Ho visto un reportage in Tv in cui si diceva che molti architetti italiani si sono trasferiti qui , hanno aperto degli studi e lavorano molto meglio che in Italia perchè non c'è la nostra burocrazia. E si guadagna tanto....
    Un caro saluto anche a tuo marito.
    Erika

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  4. Grazie Francesca. Sì, noi siamo stati fortunati a trovarla aperta.
    A presto.
    Erika

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  5. Dopo aver letto e visionato gli scatti comprendo la Tua passione per i Viaggi...
    complimenti per il report dettagliato, utilissimo a chi si appresta a visitare la Città
    ...meravigliosa la Cupola!..
    sereno divenire..
    dandelìon

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  6. Mi è sempre piaciuto viaggiare, cara Dandelion e soprattutto organizzare i viaggi. Sin da ragazza ero io che, in famiglia e nel nostro piccolo, , preparavo gli itinerari. Questa passione si è accentuata da quando sono in pensione. Forse sono troppo meticolosa, analitica ma desidero che altre persone possano ripercorrere i miei passi non tralasciando nulla perchè quando si viaggia da soli bisogna arrivare nel luogo scelto preparati altrimenti si perde tempo e l'opportunità di vedere tante meraviglie create da Dio e dall'uomo. Grazie di tutto. Un abbraccio.

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  7. Ciao Erika

    Fantastic this serie photo's from Berlin,
    yo have made very much wonderful pictures.

    I hope to visit Berlin this year.

    Buona giornata

    Ciao, Joop

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  8. Dear Joop, I wish you to visit this wonderful capital. Thanks for compliments.
    Ciao dall'Italia
    Erika

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  9. Ci sono stata a luglio 2008... carina come città, ma non credo ci tornerò.. belle foto comunque! :)
    Silvia

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  10. Anch'io non ritorno mai negli stessi posti perchè mi piace scoprire sempre qualcosa di nuovo. Ciao Silvia e grazie della visita.

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  11. Cara Erika è un vero piacere leggere i tuoi diari. La meticolosa ricostruzione della tua visita è utilissima per programmare un itinerario. Riferendomi alla tua frase "Checkpoint Charlie fu demolito con una solenne cerimonia" trovo che non sia giusto demolire i reperti storici anche se questi arrivano da un passato terribile, da un predominio dove diverse popolazioni hanno dovuto subire umiliazioni e atrocità inimmaginabile. Proprio per questo scopo servirebbe conservare: ricordare per non dimenticare. D'altra parte posso comprendere che il dolore di quei momenti terribili possa scatenare il desiderio di cancellare ogni cosa che arrivi da quegli orrori. Grazie per i tuoi ricordi di viaggio e grazie per gli spunti. Un abbraccio.

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  12. Sono pienamente d'accordo con te, cara Tiziana, ma forse l'hanno fatto per evitare che l'origiinale potesse essere manomesso o adirittura trafugato da qualcuno. Questa è la mia opinione, poi non so.
    Grazie di essere passata da me.
    Buona serata.

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  13. caspita....non si finirebbe mai di ammirare!
    bella la cupola e il centro commerciale,le torri....
    non saprei scegliere il luogo più bello.

    grazie per gli auguri
    lu

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  14. Grazie a te della visita. Ciao , cara LU!

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  15. Una carrellata di foto splendide. Se non conoscessi Berlino, queste foto me ne darebbero un'idea completa.
    Ancora una volta devo dire "che nostalgia!", la musica poi non fa che accentuare questo sentimento.
    Devo dire anche che nessuno come i tedeschi riesce a fondere in modo assolutamente armonico l'architettura antica con quella moderna, in una grandiosità ed eleganza di linee eccezionali.

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  16. Cara Ambra, proprio ieri sera ho voluto scegliere questi due brani musicali eseguiti da una fisarmonicista tedesca che mi ha fatto conoscere mia zia (anche lei suona la fisarmonica,nonostante abbia 77 anni). Ho ritenuto che questa dolce musica fosse molto adatta ad accompagnare la lettura del diario e la visione di questi scorci di Berlino, alcuni dei quali legati ad un triste passato.
    Ciao.

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  17. non so se sia già il tuo mestiere, se non lo fosse dovresti iniziare a scrivere guide turistiche, bello il tema musicale, sa di viaggio e di malinconia, baci

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  18. No Ady, sono stata insegnante di francese. Lo sai che, se potessi rinascere, vorrei lavorare nel campo del turismo?

    Grazie del commento.
    Un abbraccio.

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  19. Un servizio notevole, che non ha nulla da invidiare a quelli delle riviste del settore! Buon we, Arianna

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  20. esaustiva come sempre! mi sono appuntata la cupola per la prossima volta...
    buon w-end erika

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  21. OK Marta!
    Buon fine settimana anche a te, cara.

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  22. Che magnifico reportage, Erika! Davvero devo tornare a Berlino...sono passati ormai troppi anni: ricordo il fermento. Ora è (ma non solo, ovviamente) un museo di architettura dal vero!!!

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  23. Grazie, Sandra! Tornateci, ne vale la pena.

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Grazie