Per il 2010 l'Unione Europea ha assegnato il titolo di capitale europea della cultura alla città di Essen e all'intera area metropolitana della Ruhr che si trova in Renania settentrionale-Westfalia, a nord di Düsseldorf.
Tutte le città e cittadine che ne fanno parte (in totale 53) sono coinvolte, tra esse: Bochum, Bottrop, Dortmund, Duisburg, Essen, Gelsenkirchen, Hagen, Hamm, Hattingen, Herne, Mülheim a.d. Ruhr, Oberhausen, Recklinghausen, Unna, Witten, Waltrop, Xanten.
La Ruhr,
che prende il nome dal fiume che la attraversa, è una delle più grandi
conurbazioni in Europa ed è un'area ad altissima densità di
popolazione: su una superficie di poco più di 4.400 kmq vivono ca. 5,3
milioni di persone e i centri abitati si susseguono senza soluzione di
continuità. Qui, per 150 anni, l'industria pesante è stata la
protagonista, ma a partire dalla fine degli anni '80 - dopo che il
declino dell'industria estrattiva e siderurgica aveva portato alla
chiusura di numerose attività - molte di quelle che erano state acciaierie, fonderie e miniere, con annessi stabilimenti, altiforni, gasometri ecc., sono state riconvertite in luoghi per la cultura e per il tempo libero:
musei, sedi espositive, padiglioni per spettacoli ed eventi, sale da
concerto, parchi tematici. Una trasformazione senza precedenti che,
tuttavia, ha saputo valorizzare la storia della cultura industriale di
questa regione dove tuttora hanno sede importanti imprese e dove si
segue la strada dell'innovazione e della ricerca. Un processo al quale
hanno preso parte e continuano a lavorare centinaia di istituzioni
culturali, di intellettuali, artisti e architetti. Tra questi ultimi
alcuni di fama mondiale quali David Chipperfield, Norman Foster, Herzog
& de Meuron, Rem Koolhaas.
Oggi, nella Ruhr si contano ca. 200 musei (di cui alcuni ricavati in ex miniere), 100 centri culturali, 100 sale da concerto, 120 teatri, 3.500 strutture di archeologia industriale nonché impianti sportivi, parchi e centri commerciali.
Questa rinascita ha coinvolto anche il settore del turismo. Alcuni anni fa è stato messo a punto l'Itinerario della cultura industriale,
di ca. 400 km e segnalato da appositi cartelli gialli, che tocca decine
di questi luoghi. E lungo l'intero corso del fiume Ruhr è stata creata
una pista ciclabile.
Il simbolo della vecchia e della nuova Ruhr, sempre più proiettata verso la cultura e il turismo, è l'ex miniera Zollverein di Essen, che nel 2001 fu riconosciuta dall'UNESCO patrimonio dell'umanità. L'anno della cultura sarà costellato da iniziative ed eventi:
mostre, festival, spettacoli, feste, orientati al tema "Trasformazione
attraverso la cultura - Cultura attraverso la trasformazione" che si
articola in tre filoni: "Capire il mito della Ruhr",
"Costruire metropoli" e "Mettere in moto l'Europa", e spazia nei campi
delle immagini, del teatro, della musica, della lingua, della
creatività e del fare festa.
Per l'occasione sono stati realizzati il nuovo edificio del Museo Folkwang a Essen; il Museo della Ruhr,
sempre a Essen, che ospita la più grande raccolta di fotografie della
regione oltre a raccolte inerenti la geologia, l'archeologia e la
storia; l'ampliamento del Museo Küppersmühle di arte contemporanea a
Duisburg; il nuovo Museo Emil Schumacher a Hagen.
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