Il primo Anno Santo Compostelano venne dichiarato ed istituito nel 1126 da Papa Callisto II.
La festa di San Giacomo di Compostela ricorre il 25 luglio di ogni anno.
L’anno in cui il 25 luglio, festa di San Giacomo, cade di domenica viene dichiarato “Anno Santo Giacobeo” e la città di Santiago di Compostela si prepara ad ospitare un anno intenso e pieno d’iniziative.
Ogni secolo contiene 14 anni santi Giacobei e l’anno Santo Giacobeo si verifica con cadenza di 6, 5, 6 e 11 anni.
Secondo i calcoli i prossimi anni Santi saranno nel- 2021
- 2027
I credenti cattolici nel corso dell’Anno Santo Giacobeo possono ottenere la remissione dei peccati.
Per poter ottenere la remissione dei peccati ed ottenere l’indulgenza plenaria nel corso dell’Anno Santo Giacobeo occorre:
- Effettuare il pellegrinaggio nella città di Santiago de Compostela
- Visitare la tomba di San Giacomo che si trova dentro la cattedrale di Santiago di Compostela
- Ricevere la confessione da un sacerdote e la comunione
- Recitare preghiere come il Credo ed il Padre Nostro assistendo alla Santa Messa
Santiago si trova in Spagna , nella regione della Galizia.
La Galizia
è una regione all'estremo angolo nord occidentale della penisola
iberica, la regione più verde della Spagna, ricca di
pascoli e folte vegetazioni e dalla frastagliata costa atlantica.
I galiziani sono una popolazione di origine celtica, con una propria lingua. L'attrattiva principale della regione è, più che le moderne città La Coruna e Vigo, la splendida Santiago de Compostela; questa città, il cui centro storico è nel patrimonio culturale Unesco, è la meta finale del celebre "cammino di Santiago", pellegrinaggio che segue una strada che parte dalla Francia.
Il Cammino di Santiago si può percorrere in qualsiasi periodo dell'anno dipende solo dalle esigenze personali.
Da ottobre a maggio si incontrano pochi pellegrini, in inverno bisogna sapere che si troveranno neve, pioggia e vento pungente.
In maggio e giugno la strada del cammino diventa coloratissima fra fiori selvatici e campi di cereali che vivacizzano il paesaggio.
A luglio ed agosto il cammino è purtroppo pieno di vacanzieri ed il clima è veramente caldo.
A Settembre invece il cammino è meno caldo e soprattutto meno affollato e quindi più piacevole da percorrere.
La maggior parte delle persone lo percorre a piedi o in bici ed io l'anno scorso ho conosciuto una coppia milanese che lo aveva fatto e mi hanno raccontato che trascorrevano la notte in dei rifugi costruiti lungo il cammino ed i vari pellegrini in partenza avevano l'abitudine di lasciare sempre qualcosa da mangiare per quelli che sarebbero arrivati dopo.
Storia di San Giacomo
Giacomo, figlio di Zebedeo, pescatore, era uno dei 12 apostoli, come il fratello Giovanni l'Evangelista. Dopo la resurrezione di Cristo per molti anni girò la penisola iberica per compiere l'opera di evangelizzazione. Tornato in Palestina fu fatto decapitare dal re Erode Agrippa, che temeva che l'apostolo acquisisse un eccessivo potere; i suoi discepoli Attanasio e Teodoro ne raccolsero il corpo e lo trasportarono segretamente con una nave nei luoghi della predicazione. Sbarcati nei pressi di Finisterre si addentrarono in Galicia e gli diedero sepoltura.
Nei secoli successivi si perse traccia del sepolcro. Nell'anno 813 l'eremita Pelayo vide, per molti giorni successivi, una pioggia di stelle cadere sopra un colle. Una notte gli apparve in sogno San Giacomo che gli svelò che il luogo delle luci indicava la sua tomba. L'abate rimosse la terra che nei secoli si era depositata e scoprì il sepolcro. Ne diede notizia al Vescovo locale Teodomiro che confermò la veridicità dell'accaduto. La notizia giunse presto al papa ed ai principali sovrani cattolici dell'epoca. Di qui iniziò il culto di Santiago (il nome è la contrazione di San Giacomo). Fu costruita una piccola chiesa sul luogo del sepolcro; ben presto sorse intorno una città che fu denominata Santiago de Compostela (da campus stella)
Santiago è un vero e proprio gioiellino, col suo centro fatto di stradine e piazze antichissime fino alla sua meraviglia : la Cattedrale originaria dell'XI secolo che conserva le spoglie del Santo e dall'imponente facciata barocca più volte rimaneggiata. Si entra dal Portico da Gloria (capolavoro di scultura romanica della fine del XII secolo, voluto da re Ferdinando II di Leon e costruito da Maestro Matteo (di cui sembra ci sia un autoritratto nella parte inferiore del pilastro centrale il “santos dos Croques”), costituito da tre campate voltate a crociera e tre portali scolpiti dai quali si accede alle navate vere e proprie.Nel portale più grande, ossia quello centrale nonchè quello più appariscente e decorato, e più precisamente sulla colonna che lo divide, si trova una statua dell’apostolo Giacomo; mentre nella lunetta dello stesso si trova scolpito il Cristo Giudice) e di qui si arriva nell'imponente interno con la statua di San Giacomo da toccare con la fronte. Su un altro lato della grande Praza do Obradoiro, si affaccia l'Hostal de los Reyos Catolicos, costruito dai monarchi cattolici come locanda per pellegrini e ora albergo lussuosissimo.
La Porta Santa detta anche la “Porta del Perdono” di Santiago de Compostela è stata costruita nel lontano 1611 ed è stata aperta per la prima volta nell’anno 1666.
I galiziani sono una popolazione di origine celtica, con una propria lingua. L'attrattiva principale della regione è, più che le moderne città La Coruna e Vigo, la splendida Santiago de Compostela; questa città, il cui centro storico è nel patrimonio culturale Unesco, è la meta finale del celebre "cammino di Santiago", pellegrinaggio che segue una strada che parte dalla Francia.
Il Cammino di Santiago si può percorrere in qualsiasi periodo dell'anno dipende solo dalle esigenze personali.
Da ottobre a maggio si incontrano pochi pellegrini, in inverno bisogna sapere che si troveranno neve, pioggia e vento pungente.
In maggio e giugno la strada del cammino diventa coloratissima fra fiori selvatici e campi di cereali che vivacizzano il paesaggio.
A luglio ed agosto il cammino è purtroppo pieno di vacanzieri ed il clima è veramente caldo.
A Settembre invece il cammino è meno caldo e soprattutto meno affollato e quindi più piacevole da percorrere.
La maggior parte delle persone lo percorre a piedi o in bici ed io l'anno scorso ho conosciuto una coppia milanese che lo aveva fatto e mi hanno raccontato che trascorrevano la notte in dei rifugi costruiti lungo il cammino ed i vari pellegrini in partenza avevano l'abitudine di lasciare sempre qualcosa da mangiare per quelli che sarebbero arrivati dopo.
Storia di San Giacomo
Giacomo, figlio di Zebedeo, pescatore, era uno dei 12 apostoli, come il fratello Giovanni l'Evangelista. Dopo la resurrezione di Cristo per molti anni girò la penisola iberica per compiere l'opera di evangelizzazione. Tornato in Palestina fu fatto decapitare dal re Erode Agrippa, che temeva che l'apostolo acquisisse un eccessivo potere; i suoi discepoli Attanasio e Teodoro ne raccolsero il corpo e lo trasportarono segretamente con una nave nei luoghi della predicazione. Sbarcati nei pressi di Finisterre si addentrarono in Galicia e gli diedero sepoltura.
Nei secoli successivi si perse traccia del sepolcro. Nell'anno 813 l'eremita Pelayo vide, per molti giorni successivi, una pioggia di stelle cadere sopra un colle. Una notte gli apparve in sogno San Giacomo che gli svelò che il luogo delle luci indicava la sua tomba. L'abate rimosse la terra che nei secoli si era depositata e scoprì il sepolcro. Ne diede notizia al Vescovo locale Teodomiro che confermò la veridicità dell'accaduto. La notizia giunse presto al papa ed ai principali sovrani cattolici dell'epoca. Di qui iniziò il culto di Santiago (il nome è la contrazione di San Giacomo). Fu costruita una piccola chiesa sul luogo del sepolcro; ben presto sorse intorno una città che fu denominata Santiago de Compostela (da campus stella)
Santiago è un vero e proprio gioiellino, col suo centro fatto di stradine e piazze antichissime fino alla sua meraviglia : la Cattedrale originaria dell'XI secolo che conserva le spoglie del Santo e dall'imponente facciata barocca più volte rimaneggiata. Si entra dal Portico da Gloria (capolavoro di scultura romanica della fine del XII secolo, voluto da re Ferdinando II di Leon e costruito da Maestro Matteo (di cui sembra ci sia un autoritratto nella parte inferiore del pilastro centrale il “santos dos Croques”), costituito da tre campate voltate a crociera e tre portali scolpiti dai quali si accede alle navate vere e proprie.Nel portale più grande, ossia quello centrale nonchè quello più appariscente e decorato, e più precisamente sulla colonna che lo divide, si trova una statua dell’apostolo Giacomo; mentre nella lunetta dello stesso si trova scolpito il Cristo Giudice) e di qui si arriva nell'imponente interno con la statua di San Giacomo da toccare con la fronte. Su un altro lato della grande Praza do Obradoiro, si affaccia l'Hostal de los Reyos Catolicos, costruito dai monarchi cattolici come locanda per pellegrini e ora albergo lussuosissimo.
La Porta Santa detta anche la “Porta del Perdono” di Santiago de Compostela è stata costruita nel lontano 1611 ed è stata aperta per la prima volta nell’anno 1666.
Viene aperta solo durante gli anni del Giubileo compostelano e si trova in Praza de la Quintana una delle piazze più grandi della città.
Durante l’Anno Santo i Pellegrini, in visita alla Cattedrale ed alla tomba di Santiago de Compostela seguendo un rituale ormai consolidato, entrano dalla Porta Santa ed escono dal Portico della Gloria.
La Capela Maior (il coro o presbiterio) è il cuore della cattedrale. Vi si trova il sontuoso altare maggiore, sormontato da un baldacchino. L'altare, in stile barocco, opera di Juan de Figueroa, risale alla fine del XVII secolo e contiene la statua in pietra di San Giacomo, opera del XIII secolo influenzata dal maestro Matteo, ricoperta da un mantello d'argento. Si sale una scala situata dietro l'altare e si accede ad un piccolo spazio dal quale è possibile abbracciare la statua e baciare il mantello.
Dopo l’abbraccio si prosegue andando nella cripta sottostante all’altare dove sono conservate le relique del Santo e dei suoi due discepoli: San Teodoro e San Atanasio.
Ci sono numerose statue di San Giacomo, infilate nelle nicchie; e diversi riti da pellegrini come ad esempio fare una preghiera di ringraziamento premendo le dita della mano contro le radici dell'albero di Jesse, scolpito sotto la statua del Santo nel portale principale ( bisogna cercare i cinque buchi profondi e lucidi sul marmo, e si vedrà che si adattano benissimo ai polpastrelli delle dita), oppure, se si desidera ottenere saggezza, abbassando per tre volte la testa a toccare la fronte del Maestro Matteo, che si trova dall'altro lato del Santo, umilmente genuflesso.
Ciò che però attira l’attenzione all’interno di questa importante meta di pellegrini è il botafumeiro, ossia un enorme turibolo in argento (alto 1.60 m, pesante più di 50 kg) appeso con una pesante fune proprio sopra l’altare maggiore, talmente pesante da richiedere l’ultilizzo di ben otto persone per spostarlo; pare che l’origine di questo mitico ed enorme incensiere sia dovuta dalla necessità di mitigare l’odore molto forte dei molti pellegrini che visitavano la cattedrale dopo svariati giorni di cammino senza ovviamente la possibilità di lavarsi.
Io l'ho visto in funzione durante la messa celebrata in occasione della Pasqua nel 2006.
Se si desidera visitare a fondo la città ci sono molte cose da fare, c’è l’imbarazzo della scelta, tra chiese, conventi e musei. Un posto suggestivo è il Palazzo di Gelmírez , si trova a lato della cattedrale e nel biglietto di ingresso ( 5 euro)è compresa anche la visita al museo, alla cripta e al chiostro. Dall’ultimo piano ottiene una panoramica completa di piazza dell’Obrad
La Capela Maior (il coro o presbiterio) è il cuore della cattedrale. Vi si trova il sontuoso altare maggiore, sormontato da un baldacchino. L'altare, in stile barocco, opera di Juan de Figueroa, risale alla fine del XVII secolo e contiene la statua in pietra di San Giacomo, opera del XIII secolo influenzata dal maestro Matteo, ricoperta da un mantello d'argento. Si sale una scala situata dietro l'altare e si accede ad un piccolo spazio dal quale è possibile abbracciare la statua e baciare il mantello.
Dopo l’abbraccio si prosegue andando nella cripta sottostante all’altare dove sono conservate le relique del Santo e dei suoi due discepoli: San Teodoro e San Atanasio.
Ci sono numerose statue di San Giacomo, infilate nelle nicchie; e diversi riti da pellegrini come ad esempio fare una preghiera di ringraziamento premendo le dita della mano contro le radici dell'albero di Jesse, scolpito sotto la statua del Santo nel portale principale ( bisogna cercare i cinque buchi profondi e lucidi sul marmo, e si vedrà che si adattano benissimo ai polpastrelli delle dita), oppure, se si desidera ottenere saggezza, abbassando per tre volte la testa a toccare la fronte del Maestro Matteo, che si trova dall'altro lato del Santo, umilmente genuflesso.
Ciò che però attira l’attenzione all’interno di questa importante meta di pellegrini è il botafumeiro, ossia un enorme turibolo in argento (alto 1.60 m, pesante più di 50 kg) appeso con una pesante fune proprio sopra l’altare maggiore, talmente pesante da richiedere l’ultilizzo di ben otto persone per spostarlo; pare che l’origine di questo mitico ed enorme incensiere sia dovuta dalla necessità di mitigare l’odore molto forte dei molti pellegrini che visitavano la cattedrale dopo svariati giorni di cammino senza ovviamente la possibilità di lavarsi.
Io l'ho visto in funzione durante la messa celebrata in occasione della Pasqua nel 2006.
Se si desidera visitare a fondo la città ci sono molte cose da fare, c’è l’imbarazzo della scelta, tra chiese, conventi e musei. Un posto suggestivo è il Palazzo di Gelmírez , si trova a lato della cattedrale e nel biglietto di ingresso ( 5 euro)è compresa anche la visita al museo, alla cripta e al chiostro. Dall’ultimo piano ottiene una panoramica completa di piazza dell’Obrad
La Conchiglia di S.Giacomo
Tra i vari souvenirs che si vendono qui c' è la famosa conchiglia di S. Giacomo ed il bastone che serviva al pellegrino per camminare meglio durante il pellegrinaggio.
La Capasanta o conchiglia di San Giacomo è il simbolo del Pellegrinaggio nella città di Santiago de Compostela.
Il Pellegrino nel corso dei secoli ha da sempre raccolto sulle spiagge galiziane e sulla costa di Finis Terrae (in lingua galiziana Fisterra) le conchiglie di San Giacomo di Compostela.
La conchiglia di San Giacomo doveva essere cucita sul mantello o sul cappello ed era l’indicazione o il simbolo da mostrare a tutti che il Pellegrino aveva raggiunto e visitato la tomba di San Giacomo.
La conchiglia è rimasta fino ai nostri giorni un simbolo battesimale vivo: l’utensile che serve ad attingere l’Acqua Santa e a versarla sulla fronte del nuovo eletto è spesso costituito da una conchiglia metallica.
Souvenirs
Voli low cost Santiago de Compostela
Aeroporto di Santiago de Compostela
L'Aeroporto di Santiago de Compostela si trova a 10 km. dalla città di Santiago. Per arrivare in centro potete prendere un taxi, che impiega circa 15-20 minuti, o in alternativa prendere l'autobus che all'uscita del terminal effettua un servizio contínuo dalle 07:15 alle 23:30.
Cammino di Santiago hotel
» Santiago de Compostela centro storico , San Francisco Hotel Monumento, 4 stelle
» Santiago de Compostela campagna, Sercotel Los Abetos, 4 stelle
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Hotel economici Cammino di Santiago
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» Santiago do Campostela, A Tafona do Peregrino, 2 stelle
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» Santiago do Campostela, Hotel Horreo, 2 stelle
» Santiago do Campostela, Europ Hotel, 2 stelle
» Hotel economici Santiago de Compostela
Io sono stata qui a Pasqua del 2006 e , fra qualche giorno, oltre a descrivere questo mio viaggio , pubblicherò delle foto e darò dei consigli....
A presto.....
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Io sono stata qui a Pasqua del 2006 e , fra qualche giorno, oltre a descrivere questo mio viaggio , pubblicherò delle foto e darò dei consigli....
A presto.....
Prima o poi mi deciderò ad andare a Santiago con queste tue note cosi precise e dettagliate sei stata davvero una guida e una garanzia. GRAZIE Erika. (a novembre me ne ricorderò)
RispondiEliminaUn abbraccio forte
Maurizio
Grazie Maurizio.
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