Sagra della frittella di cavolfiore a chilometro zero, Tuscania
È poco più che l’alba, quando un carro, addobbato di fiori e frutta,
scorta un vecchietto vestito di un povero saio: la barba incolta
l’anziano procede appoggiandosi a un nodoso bastone da pellegrino.
Tutt’intorno lo circondano uccelli, cani, gatti, asini e mucche. È
Sant’Antonio. Poco dietro, avanza un corteo di butteri tuscanesi vestiti
dei tradizionali costumi. In sottofondo le musiche bandistiche della
zona.
E’ questo il suggestivo scenario in cui prende forma ogni
anno a Tuscania, fin dal 1972, la celebrazione di Sant’Antonio, il santo
Protettore degli animali.
A far da cornice in un’atmosfera di
grande impatto emotivo, gli stessi visitatori che, provenendo da ogni
luogo, hanno deciso di portare il proprio animale a ricevere la
benedizione il 16 gennaio a Tuscania per la Sagra della frittella di
cavolfiore che, come da consuetudine, viene organizzata nella ricorrenza
dedicata al Santo.
Non c’è una vera e propria tradizione
che leghi questo piatto tipico locale all’evento religioso, ma è
piuttosto stata la volontà popolare, nata quarantun’anni fa tra i
tuscanesi, appena colpiti dal terremoto che aveva distrutto tutto il
centro storico, a consolidare questa festa legando il piatto tipico
locale al Santo. Il bisogno di rinascere, di ritrovarsi, di tornare a
udire i suoni della festa e sentirsi finalmente di nuovo un gruppo, ha
fatto si che, tanti anni or sono, è stata organizzata la prima Sagra
della frittella.
Anche quest’anno tutto il centro storico
verrà trasformato in un laboratorio di musiche etno-popolari:
stornellatori, cantori e artisti di strada accenderanno di musica gli
angoli meno conosciuti di Tuscania. Lungo le vie adiacenti la piazza,
dove si svolge la sagra, sarà allestito un mercatino di prodotti tipici
della tradizione contadina.
Ma la vera e propria Sagra
della Frittella di cavolfiore, si svolgerà nel primo pomeriggio.
Allestito un “padellone” posto nella principale piazza del centro
storico, vi si friggeranno migliaia di frittelle di cavolfiore coltivato
nella maremma laziale. Verranno servite calde e fragranti, spazzolate
di sale o di zucchero a velo. Un tempo principe delle tavole contadine
il cavolfiore, è ancora oggi molto utilizzato, soprattutto a Tuscania,
che ne vanta una notevole produzione. Ricchissimo di minerali e
vitamine, eccezionalmente depurativo, il cavolfiore ha una
caratteristica unica: non contiene glutine e, quindi, può essere
mangiato sia dai diabetici che dai celiachi.
A conclusione
della manifestazione domenica 16 gennaio verrà acceso e fatto consumare
il grande Falò di Sant'Antonio.Un’occasione per un ritorno
alle origini di una festa semplice e sacra. Una tradizione fatta di
fuochi, suoni, sapori e suggestivi rimandi al passato contadino.
Luogo - Centro storico di Tuscania VT
Data - 16 gennaio 2011
Ore - dal mattino fino a sera
Costo - non è previsto alcun costo di entrata
Info - 07614454217 Comune di Tuscania
Luogo - Centro storico di Tuscania VT
Data - 16 gennaio 2011
Ore - dal mattino fino a sera
Costo - non è previsto alcun costo di entrata
Info - 07614454217 Comune di Tuscania
Sai che ci sono stata una volta? Mi pare nel '75 o '76. Ne ho un ricordo fantastico. Fra l'altro soggiornavo proprio a S.Antonio Abate in un Agriturismo appena appena creato.
RispondiEliminaMi fa piacere, Ambra. Penso che debba essere veramente una festa unica.
RispondiEliminaQui da noi, a Bari, si limitano a condurre gli animali in chiesa per la benedizione.
A prestooooo!!
erika
Grazie per questa segnalazione.Ti auguro una felice serata,saluti a presto
RispondiEliminaE' stato un piacere, Cavaliere !
RispondiEliminaCiaoo
erika
La manifestazione della benedizione a che ora inizia ??
RispondiEliminaGrazie
Allora candyo puoi chiedere info più dettagliate a:
RispondiEliminaLuogo - Centro storico di Tuscania VT
Data - 16 gennaio 2011
Ore - dal mattino fino a sera
Costo - non è previsto alcun costo di entrata
Info - 07614454217 Comune di Tusacania
Candyo mi puoi dire il nome del tuo blog perchè ci ho cliccato su ma non figura.
RispondiEliminaGrazie.