di Federica Brunini
euro 9.90
giugno 2011
collana: Pink
Laura Carcano, giornalista di Donna Moderna, ha intervistato Federica Brunini, autrice di questa divertente guida turistica.
Se è vero che la vita un po' ci ammala, le vacanze
possono guarirci. Mi spieghi in breve cos'è la travel therapy e quanto
può fare per una donna?
La travel therapy nasce da tutte quelle volte che mi sono detta: adesso
mollo tutto e vado via. Sì, ma dove? Dove andare quando hai il cuore
spezzato? O sei in crisi sul tuo lavoro, nella tua crescita personale,
in difficoltà con te stessa? Mi sono chiesta se ci sono luoghi che, più
di altri, possono aiutare a ritrovare la serenità o amplificare la
tristezza. E ho scoperto che sì. Ho quindi pensato di farne una guida
per tutte. Banalmente, se sei appena stata mollata da quello che
consideravi l'uomo della tua vita, una vacanza alle Maldive o in
Polinesia, a stretto contatto con decine di coppie in luna di miele, non
è certo un toccasana, no?
Senza voler essere indiscreta, mi racconti alcuni tuoi viaggi passati
che sono stati davvero terapeutici in momenti di sconforto o
cambiamento?
A Instanbul e in Turchia ho ritrovato una parte creativa di me che avevo
sepolto da tanto, troppo tempo. In Australia ho pianto
ininterrottamente per oltre tre settimane e poi sono rinata grazie a una
due giorni a cavallo in una cattle drive. Ad Amsterdam mi sono
innamorata. In Sardegna divento meditativa. A Parigi torno bambina. La
Polinesia...beh, lì ho capito che il matrimonio non è per me.
Eolie, Londra e Seattle sono le mete che suggerisci alle single in
lacrime. Ma per queste inconsolabili (apparentemente) donne a pezzi
detti anche alcune regole generali solidissime per la scelta di un
viaggio...
Le donne, secondo me, hanno troppo spesso paura di mettersi in viaggio
da sole. Credo spaventi l'idea di mangiare in solitudine, di occupare
una stanza d'hotel senza un compagno, di riempire le giornate di se
stesse. Così, si precludono la possibilità di vivere esperienze che, al
contrario le metterebbero a contatto con compagni e compagne di viaggio
ideali! Per questo ho pensato a tre mete facili per una prima vacanza,
lunga o breve che sia, in solitaria. E a luoghi che distraggano l'animo e
la testa dalle proprie ossessioni, in particolare quella che ci coglie
tutte quando finisce un amore...
Certi amori non finiscono... altri invece sì. E per fortuna! -
sostieni tu. Oltre alle single sopravvissute al trauma della
separazione, ci sono infatti le single contente...
Assolutamente sì! Il viaggio giusto è terapeutico anche quando si sta
bene e si è felici. Anzi, ci sono destinazioni che possono amplificare
il nostro benessere, come quelle che invitano a staccare la spina, a
rilassarsi, a lasciarsi andare. A godere delle grandi e piccole cose che
la vita ci offre. Penso al Salento, a Barcellona, a Bali.
Ora ti chiedo un consiglio a uso meramente personale. Io parto con un
fidanzato, nuovo, in rodaggio - lo definiresti tu. Quali sono gli
elementi, gli esami, le prove davanti al quale porlo per capire dopo una
vacanza se sia l'uomo della mia vita o se sia meglio lasciar perdere?
Il suo bagaglio, prima di tutto! Dimmi con che borsa parte e ti dirò chi
è! Ognuno di noi riempie la propria valigia (o lo zaino, la sacca, la
ventiquattrore) con lo stesso atteggiamento con cui affronta la vita! È
ordinato oppure butta tutto alla rinfusa? Viaggia leggero o pesante? È
di quelli che porta l'inverosimile o è essenziale? Ti aiuta a portare
la tu borsa oppure sei tu che porti la sua? In ogni caso, il primo
viaggio ideale, secondo me, è un bell'itinerario on the road, dove ci si
confronta con gli imprevisti, dove si è costretti a programmare tutto
insieme e di momento in momento, dove si condivide tutto, dove nessuno
gioca in casa. Insomma, un'avventura. Come è ogni storia d'amore agli
inizi.
Me lo devi dire. Con chi vai, con quale umore e dove vai in vacanza quest'estate?
Da qui alle mie vacanze manca ancora qualche settimana, l'umore può
ancora cambiare! Ma quest'anno più di altri sento di essere a una svolta
su tanti piani: cercherò luoghi che mi incoraggino a guardarmi dentro e
intorno. Di sicuro andrò al mare, anzi, sul mare, in barca, facendo
"hopping" da un'isola all'altra. Cercando la rotta giusta da seguire nel
mio prossimo futuro.
Simpatico l'articolo Erika,
RispondiEliminamolto intelligente e acuta la ragazza.
Un abbraccio
Susy x
L'ho voluto proporre perchè mi è piaciuto molto l'articlo. Il libro deve essere divertente.
RispondiEliminaUn abbraccio a te, cara Susy.
Si, veramente. Una guida insolita, divertente.
RispondiEliminaE poi, Erika, mi sembra di capire che quello che hai pubblicato è uno stralcio dal libro stesso, quindi scritto in uno stile "intervista" che è sempre leggero e coinvolgente.
a me piace volare...mi piacerebbe volare,anzi!
RispondiEliminaUn abbraccio
lu
No, Ambra non è uno stralcio:è un' ìntervista fatta all'autrice.
RispondiEliminaUn abbraccio, cara LU!!!!
RispondiEliminaBuongiorno Erika,
RispondiEliminache bello anche questo post, sempre interessanti gli spunti che ci suggerisce.
Avrei bisogno di contattarla e cercavo un suo indirizzo mail sul blog, ma non lo trovo..
io sono Fiorella di www.rosafondente.it
e il mio indirizzo mail è fiorellafraziano@gmail.com
se potesse scrivermi le spiegherei il motivo per il quale ho bisogno di contattarla.
Grazie mille e buona giornata
Fiorella
Ciao Fiorella,grazie dell'invito, sarà per la prossima volta.
RispondiEliminaFoooorte!
RispondiEliminaPenso anch'io che sia divertente.
E poi...girala come vuoi...ma un viaggio è SEMPRE una gran bella terapia. O no?
Certo, sono d'accordo Sandra!
RispondiElimina... questo libricino mi sa proprio di carino.... ci faccio un pensierino.... stamattina mi sono svegliata così...
RispondiEliminaAnch'io devo acquistarlo, cara Paola.
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