Il giorno successivo siamo partiti per la Groenlandia dall'areoporto di Copenaghen. La nostra prima tappa è stata Kangerlussuaq, uno dei pochi areoporti internazionali della Groenlandia. Dal 2025 l'areoporto di Nuuk, che è la capitale della Groenlandia, diventerà il nuovo areoporto per i voli internazionali sostituendo quello di Kangerlussuaq. E a questo si aggiungerà anche quello di Ilulissat.
Abbiamo alloggiato all'Hotel Arctic che si trova proprio sulle rive del fiordo ghiacciato di Ilulissat che è diventato Patrimonio Mondiale dell' Unesco nel 2004. Questo luogo è più conosciuto come Baia del Disko. Ci sono anche dei B&B ed altri hotel dove poter alloggiare.
Ogni sera uscivamo con una motobarca per osservare gli innumerevoli icebergs disseminati qua e là nel mar Glaciale Artico. Il sole di mezzanotte ci ha accompagnati per un paio di giorni per cui abbiamo potuto vedere questi giganti di ghiaccio con varie sfumature di color pastello.
Una mattina siamo andati a fare un'escursione all' Eqi Glacier. Siamo arrivati, dopo diverse ore di navigazione. Lungo il tragitto abbiamo sostato davanti ad una cascata che scorre su una parete rocciosa. Siamo rimasti davanti al ghiacciaio, ad una distanza di sicurezza, per assistere alla caduta fragorosa di masse di ghiaccio che si staccavano dalle pareti del ghiacciaio. Si può raggiungere il posto anche in elicottero e c'è anche la possibilità di trascorrere una notte al lodge dell'Equi Glacier. E' stato molto emozionante: tutt' intorno uccelli che svolazzavano qua e là, cielo azzurro, sole caldo e tanta pace. Vi lascio il link di un compagno di viaggio che ha girato un filmato con il drone.
Durante le nostre uscite abbiamo potuto osservare da vicino le balene che spesso nuotavano in coppia o addirittura in tre. Abbiamo assistito alle loro evoluzioni, nonostante l'enorme mole, e sentito i loro sbuffi e suoni incredibili.
Gli ultimi giorni il tempo è cambiato per cui siamo usciti con il cielo grigio, nuvoloso, nebbioso. Eravamo un po' delusi ma poi ci siamo resi conto che gli icebergs erano spettacolari anche in quelle condizioni meteo.
Dalla finestra della mia stanza la mattina potevo vedere grossi iceberg e notavo che, in poche ore, se ne erano andati lasciando spazio ad iceberg più piccoli. Le barche erano minuscole al loro cospetto.
Un altro giorno siamo andati a fare una camminata tra le casette colorate di Ilulissat ed abbiamo attraversato l'area adibita a canile dove vengono "parcheggiati" i cani da slitta durante l'estate, e poi siamo entrati nella valle di Sermermiut che conduce fino al Kangia, il fiordo patrimonio UNESCO dove è possibile ammirare enormi iceberg rilasciati dal ghiacciaio più attivo dell'emisfero boreale.
Con i cittadini di Ilulissat vivono circa 4.500 Husky groenlandesi, utilizzati per trainare le slitte. Non essendoci strade al di fuori di Ilulissat, la slitta è tutt’ora uno dei principali mezzi di trasporto. Viene utilizzata per gli spostamenti invernali a lungo raggio e per andare a caccia o a pesca.
Una leggenda narra che la bellissima e verdeggiante Disko Island si trovasse un tempo nella Groenlandia del Sud. Due cacciatori in cerca di foche, irritati dalla posizione dell’isola lungo il loro percorso, decisero di trainarla verso Nord legandola ai loro kayak con una singola corda fatta con i capelli di un neonato. Una strega di Ilulissat, irritata dall’arrivo dell’isola verdeggiante, lanciò un incantesimo su di essa per allontanarla dalla costa, spingendola proprio dove si trova oggi.
Un giorno sono andata a fare, da sola, una passeggiata per vedere la chiesetta di Ilulissat che, purtroppo, è aperta solo la domenica. Ilulissat significa iceberg perchè Ilulissat è la capitale mondiale degli icebergs. La chiesetta fu costruita nel 1779 e restaurata nel 1907. Per far fronte alle spese di questa ristrutturazione gli abitanti vendettero decine di balene e 200 barili di olio di balena. E' situata a 220 miglia a nord del Circolo Polare Artico ed è una delle chiese più a nord del mondo. Successivamente, nel 1929, la chiesa fu spostata più indietro per proteggerla dalle onde e dalle possibili inondazioni causate dalla rottura degli iceberg, posizionandola dove tutt’ora la si può vedere.
L'ultimo giorno siamo usciti con una barca scoperta per cui ci hanno fatto indossare delle tute antivento ed impermeabili (sembravamo degli astronauti...). Ed è stato proprio quella sera che abbiamo avvistato tre balene che nuotavano una accanto all'altra e poi ci siamo diretti verso un'altra zona dove sono solite navigare delle barche con delle vele rosse. Uno spettaccolo! Queste barche a vela sono ormai famose nel fiordo degli icebergs ad Ilulissat, in Groenlandia. Vengono utilizzate per tutta l'estate da tour fotografici posando una per l'altra fra gli icebergs più spettacolari del mondo, al di fuori dell'Antartide.
Dopo quattro giorni dovevamo ripartire per tornare in Italia ma, poco dopo essere arrivati all'areoporto di Ilulissat, ci hanno comunicato che il collegamento verso Kangerllussaq era stato annullato.
Immaginate l'agitazione! Saltavano anche il volo da Kangerllusaq a Copenaghen e poi quello verso l'Italia. Dopo alcune ore ci hanno informati che un volo ci avrebbe portati a Nuuk, la capitale della Groenlandia, e che ci avrebbero offerto vitto ed alloggio per tre giorni.
Nuuk |
Qui c'è il Nuuk Art Museum e, poco distante, la Cattedrale luterana del Salvatore che però era in restauro e quindi chiusa. Accanto alla chiesa una statua di Hans Egede, il fondatore di Nuuk. Invece, scendendo verso il mare, si nota la scultura di Sedna, la dea Inuit del mare. Gli Inuit sono gli abitanti dell'Alaska, della Groenlandia e del Canada. Hanno la pelle un po' abbronzata, gli occhi leggermente a mandorla e le guance molto paffute. Non bisogna chiamarli esquimesi perchè si offendono in quanto la parola significa "mangiatori di carne cruda".
Sedna era una fanciulla Inuit molto bella e il padre voleva che si sposasse.
Cattedrale |
Hans Egede |
Nuuk center |
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