Oggi ho trovato questo articolo veramente interessante
su Libero News . All'inizio mi è sembrato inverosimile che si potesse
fare prima un viaggio e al ritorno saldare il conto, decidendo noi
quanto. Questa tecnica è nata prima con la musica: Browse, listen,
download music and pay what You Want. ed ora è stata applicata al
turismo ed anche alla ristorazione Ma leggete anche voi.......
È
la nuova tecnica per affrontare la crisi del turismo. Il cliente
sceglie una meta e paga il prezzo che ritiene giusto dopo il soggiorno.
Un modo per garantire ai turisti una vacanza abbordabile e agli hotel
la piena occupazione delle strutture
La necessità aguzza l'ingegno, anche nel settore turistico. E se la sfavorevole congiuntura economica
mette a dura prova la solidità del comparto e in stand by i progetti di
viaggio di molti cittadini, c'è chi procede invece col vento in poppa.
Partendo dal concetto che crisi vuole dire opportunità alcune imprese
stanno ricorrendo a fantasiose quanto inusuali iniziative
di vendita per guadagnare quote di un mercato che gli addetti ai lavori
considerano in crescita nonostantele difficoltà di questo periodo.
Ma
se l'idea di poter andare in vacanza farebbe gola a molti, quella di
pagare al ritorno solo la somma che si ritiene giusta è da standing
ovation. Lo slogan del sito è di quelli che non si possono dimenticare:
"Vete de vacaciones e paga lo que quieres" (Prenditi una vacanza e paga
quanto vuoi). A prima vista sembrerebbe una bufala ma dietro la
sorprendente proposta non c'è nessun trucco, prezzo minimo, tasse nascoste o aggiuntive. Tu
decidi quanto ti sembra giusto pagare per il soggiorno che hai vissuto.
E se la vacanza non è stata di tuo gradimento non paghi nulla. L'offerta
è stata messa in rete durante l'estate ed è stata un successone. La
proposta si basa su due aspetti: la gente è fondamentalmente onesta ed
è un modo che garantisce l'occupazione piena delle strutture alberghiere. Un colpo al cerchio e uno alla botte.
Ma il "pay what you want" è diventata una prassi che si sta diffondendo sempre di più. La stessa tecnica è stata utilizzata dall'hotel Ibis Singapore di Bencoleen. Per tutto il periodo dell'offerta il turista dopo essersi registrato prenotava una camera pagando il prezzo che desiderava.
In Francia per la seconda, volta visto il successo ottenuto, Madame Vacance, un sito web francese che offre soggiorni turistici, ha ripetuto l'operazione "Je fixe le prix de mon séjour" (fisso il prezzo del mio soggiorno). Chi prenota un soggiorno a Les Menuires (Savoia) dal 5 al 12 dicembre potrà pagare il prezzo che ritiene più consono alla qualità dell'alloggio ricevuto. Nessuna tariffa fissa ma un prezzo che il turista stesso decide dopo aver trascorso la sua vacanza.
Ho trovato il sito con l'offerta di dicembre http://www.madamevacances.com/je-fixe-le-prix-de-mon-sejour.html
In Francia per la seconda, volta visto il successo ottenuto, Madame Vacance, un sito web francese che offre soggiorni turistici, ha ripetuto l'operazione "Je fixe le prix de mon séjour" (fisso il prezzo del mio soggiorno). Chi prenota un soggiorno a Les Menuires (Savoia) dal 5 al 12 dicembre potrà pagare il prezzo che ritiene più consono alla qualità dell'alloggio ricevuto. Nessuna tariffa fissa ma un prezzo che il turista stesso decide dopo aver trascorso la sua vacanza.
Ho trovato il sito con l'offerta di dicembre http://www.madamevacances.com/je-fixe-le-prix-de-mon-sejour.html
Ma la tecnica è stata utilizzata anche nella ristorazione. Alla Taverne Crescent
di Montreal in Canada stavano per chiudere per effetto della crisi e
hanno deciso di giocarsi il tutto per tutto varando l'iniziativa "conto libero" o "pay what you want". Al momento del conto il cliente riceve una lista delle pietanze ordinate e al posto della cifra da pagare un semplice punto interrogativo.
Al cliente rimane la libertà di scegliere il prezzo giusto per i piatti
ordinati. Il successo è stato immediato. Niente di nuovo nel menu ma se
prima si richiava la chiusura ora il ristorante va a gonfie vele e i camerieri sono triplicati.
Per due giorni a settimana (il mercoledì e il giovedì), i clienti del ristorante Penn Central nella città di Poole (UK) posso decidere liberamente quanto pagare al termine della consumazione, senza attenersi al listino.
Mick
Callaghan, proprietario del locale, ha pensato con questa trovata di
far pubblicità al suo cibo , affidando perciò il giudizio ai suoi
ospiti-clienti, certo del successo di questa iniziativa ma soprattutto
della bontà delle pietanze offerte; restano escluse da questa
promozione le bevande, normalmente tariffate da listino.
A
quanto pare l'iniziativa sta effettivamente riscuotendo successo,
tant'è che lo staff del Penn Central è orgoglioso di far sapere che,
non solo la stragrande maggioranza degli avventori ha deciso di pagare
una cifra congrua per il servizio offerto, ma addirittura qualcuno ha
lasciato anche più del dovuto; pochissimi sono stati i mangiatori a
totale sbafo.
Luke Dutton, manager del ristorante, spiega: "quello
del prezzo in sè è solo un aspetto della nostra iniziativa. Ci
piacerebbe che questo fosse uno spunto per riflettere sul fatto che il
valore delle cose non è solo espresso in soldi".
Bella
idea e bella ispirazione , non c'è che dire; e intanto in questo modo
il locale è pieno anche durante due serate notoriamente a bassa
affluenza...
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