martedì 13 aprile 2010

Trekking tra monti ed eremi

Hotel Scapolatiello - Cava dei Tirreni - Campania

È una Costiera segreta, silenziosa e mistica, che molti ignorano. È il tratto che da Cava de’ Tirreni porta a scoprire Albori, Raito e i sentieri dei Monti Lattari. Un viaggio da fare adesso, in primavera, quando il sole è ancora mite e si fa complice di passeggiate che dilatano il cuore e lo sguardo.

I nuovi trend parlano di meditazione in movimento, di yoga-trekking, ma su queste mulattiere – che oggi sono parco regionale – camminavano già mille anni fa pastori visionari e monaci eremiti in cerca di pace e isolamento, come raccontano tante leggende locali e come testimoniano le cappelle votive lungo il percorso. Sono luoghi che parlano all’anima, amano dire i monaci di clausura nella badia di Cava, l’Abbazia della Santissima Trinità fondata nel 1011 dall’eremita Alferio Pappacarbone proprio ai piedi dei Monti Lattari, tra il folto della vegetazione e lo scrosciare del torrente Bonea. Le celebrazioni del millennio stanno già iniziando. Il 18 aprile l’abbazia organizza, con il Cai, una giornata di escursioni, I sentieri dello spirito, con pranzo benedettino in convento.

E per tutta la primavera l’azienda di soggiorno e turismo propone Itinerari d’ambiente, una serie di passeggiate guidate tra sorgenti, antichi mulini e casali, boschi ed eremi. L’andar per monti è una lunga tradizione a Cava, che vanta una delle sezioni del Club Alpino Italiano più antiche (1939) e attive d’Italia, con un fitto programma di escursioni (www.caicava.it). Il punto di partenza è il borgo del Corpo di Cava, il nucleo più antico della città. Si trova a circa 400 metri sul livello del mare e conserva l’impronta medievale, con la cinta di mura, le fortificazioni, le vie strette e i lavatoi. Per vivere il fascino e i silenzi del luogo si può pernottare all’Hotel Scapolatiello, nel cuore del borgo. In origine era una locanda (aperta nel 1821), oggi è un piccolo 4 stelle che conserva l’atmosfera e l’accoglienza di casa con bei giardini, terrazze e un centro benessere con sauna, bagno turco e piscina (piazza Risorgimento 1, Cava de’ Tirreni, tel. 089.44.36.11, www.hotelscapolatiello.it, doppia b&b da 120 €). L’abbazia benedettina è a pochi passi. In occasione dei festeggiamenti del Millennio, su prenotazione si possono visitare gli appartamenti dell’abate.

 
Dal piazzale del convento, scendendo una scalinata di pietra si raggiunge il vallone da cui parte la cosiddetta Alta Via dei Monti Lattari, il mitico sentiero che si inerpica per i monti che fanno da quinta alla Costiera: 60 chilometri di antiche mulattiere e strade di montagna che collegano Cava de’ Tirreni alla Punta della Campanella. Strade percorse da pastori e boscaioli, riscoperte nell’Ottocento dai viaggiatori del Grand Tour e dai primi escursionisti del Club Alpino Italiano. E ancora oggi calcate da moderni pellegrini e fedeli del trekking (magnifico quello che collega Amalfi a Sorrento, organizzato da Giovanni Visetti, www.giovis.com).

Il primo tratto dell’Alta Via è anche tra i più scenografici: parte dalla badia e giunge al Santuario dell’Avvocata, che domina Maiori. Tre ore di cammino, solo andata. Il sentiero non è particolarmente impegnativo ed è indicato. Si cammina in lieve pendenza tra boschi di castagni fino alla fonte di Capodacqua; da qui si prosegue fino a Cappella Vecchia, punto panoramico che si apre come un balcone naturale sul Golfo di Salerno. Il sentiero continua inerpicandosi verso una seconda sorgente, Acquafredda; quindi si guadagna un altro piccolo valico da cui si abbraccia in un sol colpo la valle di Tramonti, il Vesuvio sullo sfondo e le cime più alte dei Lattari. Da qui si raggiunge la terrazza a picco sul mare con il Santuario dell’Avvocata, a 873 metri sul livello del mare, sopra la cittadina di Maiori. Il panorama struggente, i ruderi dell’antico eremo, la chiesetta e la grotta dove – si narra – il pastore Gabriele Cinnamo ebbe la visione della Madonna, ne fanno un luogo di grandi emozioni.

Un altro sentiero parte dalle gole del torrente Bonea per arrivare al borgo di Albori (un’ora circa di cammino), aggrappato al Monte Falerio, con le sue case bianche e la chiesa barocca: da qui in dieci minuti circa si raggiunge Raito, che domina dall’alto il marina di Vietri. Il paese è fuori dalle rotte turistiche e offre uno dei panorami più belli di tutta la Costiera. Da contemplare dalla terrazza del b&b La Soffitta sul Mare, poche stanze arredate con semplicità in un palazzo storico (via San Vito 24, Vietri sul Mare (Sa), tel. 089.76.13.78, www.lasoffittasulmare.it, doppia b&b da 50 €). Da intenditori è anche Villa Divina, una bella casa in pietra immersa in una tenuta coltivata a limoni, ulivi e carrubi in località Benincasa ( via Case Sparse 18, Vietri sul Mare, tel. 089.76.14.99/17.17, www.villadivina.com, da 180 € a notte per 4 persone).

Articolo di
Donatella Bernabò Silorata
Tratto da Dove

2 commenti:

  1. Deve essere un itinerario fantastico. Ne terrò conto. Ambra

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  2. Penso proprio di sì, cara Ambra. Mi piacerebbe fare trekking, è una cosa che non ho ancora fatto....anche se sono una grande camminatrice.
    Un salutone

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Grazie