Fino al 20 giugno 2010 al Teatro Greco di Siracusa -
Il 45° ciclo di rappresentazioni classiche al teatro greco di Siracusa propone quest'anno le tragedie “Aiace”
di Sofocle e “Fedra” di Euripide.
Il teatro, risalente al V secolo avanti Cristo ed uno dei più grandi
ed importanti di tutta la Magna Grecia, vide eseguite
opere di Eschilo e Dionisio sotto la
loro diretta regia. Il teatro greco di Siracusa venne completamente
rifatto tra il 238 ed il 215 avanti Cristo da Ierone II,
il tiranno dell’epoca, ed a quel periodo risale l’aspetto che si è
tramandato fino ad oggi.
Attenuatisi nel tempo i fasti dell’epoca greca e romana, finì in
stato di abbandono per lunghi secoli, per subire infine una vera e
propria spoliazione da parte degli spagnoli di Carlo V,
dal 1626, che utilizzarono i blocchi di pietra lì presenti come base
per costruire le fortificazioni intorno all’isola di Ortigia (dove
oggi si trova il centro storico di Siracusa). Fu nel
corso del XIX secolo che grazie alla passione di alcuni archeologi venne
sollevato dallo stato di abbandono e riportato a nuova vita.
Nel 1914, in questo incantevole scenario venne riproposta la messa in
scena di una tragedia greca; un ritorno alle origini in piena regola ed
un recupero a distanza di secoli della funzione per la quale era stato
costruito!
Il 16 aprile, vi
viene rappresentata “Agamennone” di Eschilo,
la prima di una lunga serie di rappresentazioni che ogni anno (escluse
le pause dovute ai due conflitti mondiali) vengono riproposte nella
stagione primaverile fino ai giorni nostri.
Questa valorizzazione della cultura classica, che ha nel teatro di
Siracusa una sorta di alveo naturale, ha visto passare le versioni dei
drammi antichi adattate da autori come Pier Paolo Pasolini,
Salvatore Quasimodo e Vincenzo Consolo,
le letture di registi come Mario Martone, Massimo
Castri, Walter Pagliaro, Luca Ronconi,
Peter Stein, Irene Papas, Krzysztof
Zanussi; le interpretazioni storiche di artisti come Elena
Zareschi, Vittorio Gassman, Valeria
Moriconi, Salvo Randone.
Insomma, senza ricorrere all’utilizzo di non ancora certificate
macchine del tempo, assistere ad una tragedia nel teatro greco di
Siracusa ci fa calare fisicamente nell’antichità classica…
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