giovedì 27 gennaio 2011

Il Giorno della Memoria

Oggi, 27 gennaio,  si celebra Il Giorno  della Memoria.
La scorsa estate sono stata in Polonia: è stato un viaggio "Pellegrinaggio" in cui tra le varie tappe era prevista anche la visita ai campi di concentramento di Auschwitz.
Voglio anch'io ricordare  insieme a voi ed è per questo che ho deciso di riproporvi alcuni passi ed alcune foto tratte  dal mio Diario di Viaggio in Polonia.

4 luglio - Giornata alquanto mesta perchè la nostra dstinazione erano i campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau. Lungo il percorso Piotr, la nostra guida,  non ha voluto parlare ma ci ha fatto ascoltare , attraverso un audiolibro, alcuni brani tratti da Se questo è un uomo di Primo Levi. Penso che lo conosciate tutti questo scrittore di religione ebraica che fu arrestato e deportato in quel terribile luogo nel 1943. E così, prestando attenzione al racconto attraverso  la voce pacata della narratrice, e immedesimandoci negli animi di quei poveri prigionieri,  siamo giunti a destinazione.
Lì ci siamo incontrati con una bravissima ragazza polacca che ci ha guidati, dopo aver  varcato  il famoso cancello d'ingresso  su cui campeggia la  scritta   Arbeit Macht Frei (Il lavoro rende liberi (la scritta attuale non è più quella originale) , al campo in cui furono internati dapprima prigionieri politici polacchi e successivamente ebrei. Ci ha condotti attraverso i vari blocchi.Abbiamo provato tutti un crescendo continuo di emozioni: tristezza, paura, pietà, orrore, disapprovazione.....Siamo scesi a visitare il bunker  del blocco numero 13  in cui fu segregato Padre Kolbe, il numero 11 vicino al Muro della Morte dove furono fucilati 20000 prigionieri  e qui  abbiamo posato  dei fiori per onorare tutti quei caduti.  Poi un altro blocco dove, e questo mi ha impressionato moltissimo, c'erano delle  vetrate dietro a cui abbiamo potuto vedere tonnellate di capelli, valigie, scarpe, abiti, protesi, occhiali, vestitini di bimbi (molto commovente).....
Non ho scattato foto nè fatto riprese perchè era proibito ma anche e soprattutto per un senso di rispetto..... Nel blocco 10 invece furono fatti esperimenti di sterilizzazione, raggi X e castrazione chirurgica. Poi siamo andati a visitare i forni crematori e per finire ci siamo recati a Birkenau ( a tre km ) dove ci si muove liberamente senza guida e si  vede il binario morto in cui arrivavano i convogli carichi di Ebrei e le  baracche  di legno  con le cuccette formate da travi. Si dice che Auschwitz rispetto a Birkenau  fosse un hotel perchè  qui     faceva freddo e le condizioni igienico sanitarie erano pessime. Pensate all'immensità  di questo campo di concentramento: 28 blocchi ad Auschwitz e 300a Birkenau.
Siamo ripartiti  tristi, stanchi, addolorati... Sono cose che bisogna vedere.  Non bisogna viaggiare solo per divertimento, piacere, relax......
E bisogna ricordare!!!!

12 commenti:

  1. Bonjour Erika !
    En voyant ton nom, j'ai cru que tu etais japonaise (c'est un nom qu'on trouve aussi au Japon), mais tu es italienne, quelle surprise !
    Tu aimes voyager ?
    Bonne nuit en Italie !

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  2. Bonjour à toi, chère amie Flo! Au Japon il est déjà 8 heures.
    Je ne savais pas qu'au Japon il y avait ce prénom.
    J'ai lu que tu as vécu en France et que maintenant tu vis à Sendai.
    Oui, j'aime beaucoup voyager et j'ai été à Tokyo il y a 5 ans.
    Il est tard en Italie, je vais dormir.
    Merci d'avoir visité mon blog.
    Bisous
    erika

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  3. Ciao, sono stata quest'estate ad Auschwitz e mi ha travolta. All'ingresso c'era un affollamento da luna park e sono rimasta davvero sbalordita da tanto menefreghismo turistico. Non credo che molti vedano i campi come li hai visti tu, c'è chi va anche per curiosità, ma sono comunque posti in cui bisogna andare e sentirsi sulla pelle la realtà, mentre si pensa...è incredibile che tutto questo sia successo davvero. A presto!

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  4. Grazie del bel commento cara Valentina. La crudeltà umana non conosce limiti ancora oggi, purtoppo!
    A presto
    erika

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  5. Tutto passerà come inchiostro sui libri di storia e ricorderemo, solo su sottili linee di memoria, che una giorno l'europa visse i peggiori momenti della vita.
    Ciao Erika :-)

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  6. ricordo questo post...
    Anch'io sono convinta che per certe atrocità commesse dall'uomo,bisogna ricordare e non ricadere nello stesso errore.........Seguire un pazzo e le sue follie!
    lu

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  7. Hai ragione Maurizio.
    Un caro saluto
    Erika

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  8. Sì, è vero, si esce di là con una specie di spossatezza sia fisica che mentale.

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  9. Qualunque persona dotata di un minimo di sensibilità, visitando questi luoghi dovrebbe provare una profonda emozione e dimostrare grande rispetto in ricordo delle vittime di quell'orrore.
    E' impensabile, che ci sia gente che entra in questi luoghi di sofferenza con lo stesso spirito "turistico" con cui affronterebbe una visita a Gardaland.

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  10. Sì Sandra mi sentivo confusa, stordita, amareggiata.
    Buona notte.
    erika

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  11. Ciao Krilù, purtroppo queste persone esistono....
    Buona notte
    Erika

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Grazie