Plaza Mayor |
La Spagna l'avevamo visitata quasi tutta ma a Madrid eravamo stati
solo all'aeroporto, per uno scalo ,andando in Galizia. Era da tempo
che desideravo farci un giro e così, quando ho scoperto che Ryanair
aveva creato il collegamento diretto da Bari, ho cominciato a fare delle
simulazioni di prenotazioni per controllare un po' i prezzi ma, visto
che erano piuttosto elevati, ho abbandonato l'idea diverse volte. Poi,
un giorno, ho riprovato e , quando ho visto che avremmo potuto viaggiare
in due, volo A/R, spendendo 44 € mi sono affrettata ad effettuare la
vera prenotazione.
Ed è così che inizia la nostra avventura a Madrid.....
Il volo è durato due ore e mezza e siamo arrivati al Terminal 1 dell'aeroporto di Barajas. Una volta scesi dall'aereo, ci siamo diretti verso il Terminal 2 per
poter prendere la metro e dirigerci al centro di Madrid ( il percorso
da un terminal all'altro dura circa 30 minuti) ed invece il tragitto in
metro circa un'ora.
Per viaggiare da e verso l'aeroporto bisogna acquistare un biglietto che costa 2 € e
non cercate di fare i furbi perchè altrimenti non potrete uscire dal
tornello. Il biglietto per una corsa costa 1€ ma io ho acquistato un
carnet per 10 viaggi al prezzo di 9.30 € .
Siamo scesi a Puerta del Sol perchè l' Hostal Castilla II
che avevo prenotato, questa volta direttamente sul suo sito ( non ho
dovuto versare nessun acconto ma ho saldato tutto al mio arrivo), si
trovava a pochi passi da questa fermata della metro.
Erano le 22 ma la città era in pieno fermento, sembrava che fosse
mezzogiorno. L'hotel è situato in antico palazzo, molto signorile, e le
camere sono moderne e pulite. Noi abbiamo speso 296 € per cinque
pernottamenti senza colazione.
Lasciate le valigie, siamo scesi ed abbiamo fatto un giro in Plaza de la Puerta del Sol che
mi è subito piaciuta per la sua grandezza, i palazzi che vi si
affacciano, le fontane e la folla che la riempie dalle prime ore del
mattino fino a notte inoltrata.
Ogni mattina abbiamo fatto colazione nella famosa pasticceria La Mallorquina situata in Plaza de la Puerta del Sol, proprio difronte alla fermata della metro omonima. Non sapevamo che dolci scegliere , tanti ce n'erano e tutti dall'aspetto alquanto invitante.
La mattina successiva al nostro arrivo, siamo andati subito verso il Convento della Descalzas Reales
perchè sapevamo che apriva alle 10:00. Ci siamo messi in coda e quando è
arrivato il nostro turno ci hanno detto che avremmo potuto visitare la
struttura solo a mezzogiorno. Abbiamo acquistato i biglietti al costo di
5 euro per due in quanto siamo pensionati, altrimenti il costo sarebbe
stato di 5 € a persona.
Nel frattempo siamo andati in giro e, a poca distanza ,abbiamo potuto visitare, in Calle del Arenal, la famosa Chiesa di San Gines, una delle più antiche della città. Al suo interno ci sono numerose cappelle con degli altari molto sfarzosi le cui statue, dedicate soprattutto alle Vergini, sono ricoperte da abiti tessuti e ricamati a mano.Qui è custodito anche il magnifico dipinto "La cacciata dei mercanti dal tempio" di El Greco.
Risalendo il Pasadizo di San Gines abbiamo trovato la famosa Chocolateria di San Gines, un locale molto elegante tutto ricoperto di azulejo cioè piastrelle di ceramica non molto spessa e con una superficie smaltata e decorata. Qui potete sorseggiare la tipica cioccolata madrilena: calda , densa, amara in cui vi consiglio di tuffare i churros, una pastella fritta dalla forma allungata, spolverizzata di zucchero.
Poi ci siamo spostati verso Puerta del Sol dove abbiamo ammirato il Palazzo delle Poste, oggi sede del Governo Provinciale di Madrid, il Km 0 di Madrid che si trova per terra proprio davanti alla porta principale di questa costruzione e che simbolicamente indica il punto da cui si dipartono tutte le strade di Spagna.
Sempre nella piazza due grandissime fontane, .la statua equestre di Carlo III ed il monumento con il simbolo di Madrid: L'orso arrampicato su un albero di corbezzolo ovvero l ’oso y el madroño.
Di là ci siamo diretti verso Calle de Alcalà, una strada ricca di palazzi monumentali tra i quali numerose Banche , il Casinò, la Chiesa de la Conception Real de Calatrava,l'Edificio Metropolis.
A mezzogiorno siamo ritornati al Monastero Descalzas Reales ed abbiamo iniziato la visita solo che abbiamo avuto la sfortuna di incontrare una guida che non parlava che spagnolo e ad una velocità tale che diversi di noi si sono innervositi. Gli abbiamo posto delle domande in inglese ma si è rifiutato di rispondere.Questo Monastero fu fondato da Giovanna d'Asburgo, figlia di Carlo V ed Isabella del Portogallo, nel Palazzo in cui lei nacque. Dopo la morte del marito decise di diventare monaca . Nel 1957 il Palazzo Reale divenne un convento di monache di clausura dell'ordine delle Clarisse. Abbiamo potuto ammirare opere di Tiziano, Coello e Rubens, le cappelle che circondano il chiostro, la bellissima Scala Reale e la Sala degli Arazzi.
All'uscita siamo andati a mangiare al Museo del Jamon: se ne trovano ben sette dislocati in diverse parti della città.
Si tratta di un locale dove si può consumare in piedi appoggiando la
consumazione su una mensola attorno al bancone centrale e spendendo
pochissimo.Noi abbiamo preso due panini con dell'ottimo prosciutto
iberico e due calici di birra a solo 4 €. Ma potete trovare anche
tapas, cornetti ripieni di prosciutto, calamari fritti, diversi
piatti di carne. Ci sono anche due sale , di cui una climatizzata, dove
potete mangiare seduti ed esssere serviti al tavolo, spendendo qualcosa
in più. E qui una sera abbiamo preso un piatto di formaggi, una
sperlunga con sette varietà di salumi , due birre, acqua ed abbiamo
speso solo 22 €.
Noi ne abbiamo scoperti tre di cui uno vicino a Plaza della Porta del
Sol, un altro in Plaza Mayor ed un altro sulla Gran Via. Nel pomeriggio
ci siamo diretti, a piedi, percorrendo Calle Mayor, verso il Palacio Real e la Cattedrale di Almudena. Strada facendo ci siamo fermati un attimo in Plaza de la Villa dominata
dalla statua di Don Alvaro de Bazan, grand'ammiraglio di Filippo II.
Sempre nella stessa Piazza sorge la Torre del Lujan, la costruzione più
vecchia della città, risalente all'inizio del XV secolo ed esempio di
arte Mudejar madrilena.
Piano piano siamo arrivati davanti alla Cattedrale di Almudena che
, con nostro grande rammarico, non abbiamo potuto visitare perchè erano
in corso dei lavori di restauro. Allora abbiamo deciso di visitare
subito il Palacio Real che
si trova a pochi passi dalla Cattedrale. Per accedervi mio marito ha
pagato 5 euro ed io 10 perchè " non ho ancora l'età, ovvero 65 anni".
Il mercoledì l'ingresso è gratuito per tutti i cittadini della U.E.Qui i
nostri occhi han potuto ammirare: la Scalinata, la Sala del Trono
alquanto sfarzosa, ricca di specchi e con il soffitto dipinto dal nostro
Tiepolo, la Sala delle Colonne, gli arazzi e i dipinti di Mengs, Goya e
Luca Giordano, 215 orologi e cinque violini Stradivari ancora utilizzati per balli e concerti.Terminata la visita , siamo andati verso l'enorme Plaza de Oriente voluta da Giuseppe I Bonaparte per mantenere la popolazione lontana dal Palazzo.
Nella parte settentrionale di questa Piazza si trova il Real Monasterio de la Encarnation (a
me piacciono molto i monasteri e Madrid ne è piena). Si affaccia
sulla piazza omonima e per visitarlo abbiamo speso 4 € in due. Non è
aperto il lunedì e lo si può visitare sia di mattina che di pomeriggio.
Qui siamo stati accompagnati, durante la nostra visita, da una Signora
che parlava spagnolo ma molto lentamente per cui mi è stato facile
capire tutto ed inoltre dava anche spiegazioni in inglese. Abbiamo
visitato la Sala del Re, il Coro, il Chiostro, la Sagrestia dove sono
esposti i dipinti di Ribera , Luca Giordano ed altri artisti.L'ambiente
più importante è La Sala delle Reliquie dove si trova l'ampolla con il sangue di San Pantaleone che , come avviene a Napoli per San Gennaro, ogni 27 luglio si liquefa.
Poi ci siamo spostati di nuovo verso Plaza d'Oriente per andare a vedere, presso la Galleria Eboli, l'VIII Mostra di Arte Naïf Europea di cui io ero venuta a conoscenza attraverso il blog dell''artista naïf Alessandra Placucci che ammiro molto per la sua straordinaria bravura. Lei ha partecipato con due opere che potrete visionare qui. L'esposizione è piaciuta molto sia a me che a mio marito. Abbiamo potuto votare un'opera italiana ed una straniera e noi abbiamo dato la nostra preferenza al dipinto ad olio su tela di Alessandra intitolato "Galeggiando nel blu". "Speriamo che vinci, Ale!!!" Non ho potuto scattare foto all'interno e mi è dispiaciuto molto ma era vietato.
Abbiamo passeggiato ancora un po' in Plaza de Oriente ricca di locali
molto eleganti tra cui il caffè omonimo e poi ci siamo diretti verso il
nostro hotel passando da Plaza Mayor
dove nei secoli scorsi si teneva il mercato, venivano letti i bandi, si
svolgevano le corride. E ' una piazza magnifica da cui si parte per
visitare tutta la città.Sono nove le porte attraverso le quali vi si
accede, è tutta circondata da portici dove si trovano negozi, caffè,
ristoranti alla moda.Mi sono piaciuti molto gli affreschi della Casa de la Panaderia ( vedi prima foto in alto).
Alessandro Dumas padre disse che questa piazza aveva "la cupola più bella e meglio dipinta di tutti i teatri e del mondo": il cielo di Madrid.
A cena siamo andati da Fresco, una catena di ristorazione che ho conosciuto a Valencia e molto diffusa in Spagna.Il buffet è libero perchè si può prendere ciò che si vuole e quante volte si desidera ed il prezzo è fisso. A pranzo si spende sui 9 euro mentre a cena 11€ compresa una bevanda a scelta tra vino, birra o acqua. La qualità dei cibi è molto buona e si va dalle insalate di tutti i tipi ai primi piatti, ai secondi di pesce o carne, ai tranci di pizza appena sfornati, alla frutta, al dolce e al caffè. A Valencia i locali erano più raffinati perchè sui tavoli c'erano delle belle tovaglie e tovaglioli in tessuto ma ad esempio le bevande non erano comprese nel prezzo fisso.
Il secondo giorno abbiamo preso la metro per andare ad Atocha Renfe e
visitare il bellissimo giardino tropicale di 4000 mq creato all'interno
della stazione ferroviaria, resa famosa anche dal terribile attentato
del 11 marzo 2004 in cui persero la vita 191 persone e ne rimasero ferite 2057.
Di qui siamo andati al Museo del Prado ( solo io ho pagato il biglietto 8€, l'ingresso è gratuito tutti i giorni, chiuso il lunedì, dalle 18 alle 20) che è il museo più famoso di Madrid. Le opere più famose sono quelle di Goya, Velasquez, Tiziano, Rubens, Tiepolo, Rubens, Tintoretto, Raffaello, BeatoAngelico, Mantegna, El Greco.
Abbiamo trascorso qui un paio d'ore e poi ci siamo incamminati verso il Parco del Buen Retiro,
il vero polmone verde di Madrid. Le foglie degli alberi scintillavano
al sole, sui prati che, sembravano delle coperte di velluto, erano
sdraiate parecchie persone intente a prendere i primi raggi di sole
caldi perchè siamo capitati in una settimana con temperature fuori
dalla norma, alcuni bambini scorazzavano da una parte all'altra giocando
a palla. In questo parco, che ha una superficie di 118 ettari, c'è un
lago artificiale dove è possibile noleggiare delle barche.
Ci sono anche diversi monumenti proprio a ridosso del lago ed un po' più giù il Palacio de Cristal difronte a cui si trova un altro lago artificiale dove sono stati piantati dei cipressi calvi delle paludi le cui radici sono proprio sotto la superficie dell'acqua ed il Palacio de Velasquez.
Usciti, ci siamo diretti verso la Puerta de Alcalà e di lì verso il magnifico Palacio de Comunicationes di Madrid in Plaza de Cibeles. Di qui abbiamo percorso il Paseo di Recoletos fino alla statua dedicata a Colombo. Avremmo voluto raggiungere Plaza de Castilla per ammirare le torri Kio, due torri inclinate, ma la distanza era enorme ed abbiamo preferito andare a fare un giro sulla Gran Via, lunghissima strada famosa per shopping a prezzi modici.Siamo arrivati fino a Plaza de Espagna e di qui, con la metro, siamo ritornati in albergo e la sera siamo andati a cena in un locale facente parte di una catena famosa in tutta la Spagna: Cerveceria 100 Montaditos .
Abbiamo preso dei montaditos che sono dei panini farciti con
salumi, verdure, carne, formaggi ,pesce. Ce ne sono da 1€ o da 1.20€ o da
1,50€ o da 2 € e potete sceglierne fra 100 varietà. Oppure si può
consumare una bella terrina di insalata che costa solo 3.90€. Insieme
ai montaditos danno delle ottime olive verdi e delle patatine chips.
Noi abbiamo bevuto della birra alla spina (dovete ordinare cañas
e non cerveza): la piccola costa 1€, quella grande 2€.
Ogni mattina abbiamo fatto colazione nella famosa pasticceria La Mallorquina situata in Plaza de la Puerta del Sol, proprio difronte alla fermata della metro omonima. Non sapevamo che dolci scegliere , tanti ce n'erano e tutti dall'aspetto alquanto invitante.
Convento Descalzas Reales |
Nel frattempo siamo andati in giro e, a poca distanza ,abbiamo potuto visitare, in Calle del Arenal, la famosa Chiesa di San Gines, una delle più antiche della città. Al suo interno ci sono numerose cappelle con degli altari molto sfarzosi le cui statue, dedicate soprattutto alle Vergini, sono ricoperte da abiti tessuti e ricamati a mano.Qui è custodito anche il magnifico dipinto "La cacciata dei mercanti dal tempio" di El Greco.
San Gines |
Risalendo il Pasadizo di San Gines abbiamo trovato la famosa Chocolateria di San Gines, un locale molto elegante tutto ricoperto di azulejo cioè piastrelle di ceramica non molto spessa e con una superficie smaltata e decorata. Qui potete sorseggiare la tipica cioccolata madrilena: calda , densa, amara in cui vi consiglio di tuffare i churros, una pastella fritta dalla forma allungata, spolverizzata di zucchero.
Poi ci siamo spostati verso Puerta del Sol dove abbiamo ammirato il Palazzo delle Poste, oggi sede del Governo Provinciale di Madrid, il Km 0 di Madrid che si trova per terra proprio davanti alla porta principale di questa costruzione e che simbolicamente indica il punto da cui si dipartono tutte le strade di Spagna.
Sempre nella piazza due grandissime fontane, .la statua equestre di Carlo III ed il monumento con il simbolo di Madrid: L'orso arrampicato su un albero di corbezzolo ovvero l ’oso y el madroño.
Chiesa de la Conception Real de Calatrav |
A mezzogiorno siamo ritornati al Monastero Descalzas Reales ed abbiamo iniziato la visita solo che abbiamo avuto la sfortuna di incontrare una guida che non parlava che spagnolo e ad una velocità tale che diversi di noi si sono innervositi. Gli abbiamo posto delle domande in inglese ma si è rifiutato di rispondere.Questo Monastero fu fondato da Giovanna d'Asburgo, figlia di Carlo V ed Isabella del Portogallo, nel Palazzo in cui lei nacque. Dopo la morte del marito decise di diventare monaca . Nel 1957 il Palazzo Reale divenne un convento di monache di clausura dell'ordine delle Clarisse. Abbiamo potuto ammirare opere di Tiziano, Coello e Rubens, le cappelle che circondano il chiostro, la bellissima Scala Reale e la Sala degli Arazzi.
All'uscita siamo andati a mangiare al Museo del Jamon: se ne trovano ben sette dislocati in diverse parti della città.
Museo del Jamon |
Cattedrale di Almudena |
Palacio Real |
Monasterio de la Encarnation |
Poi ci siamo spostati di nuovo verso Plaza d'Oriente per andare a vedere, presso la Galleria Eboli, l'VIII Mostra di Arte Naïf Europea di cui io ero venuta a conoscenza attraverso il blog dell''artista naïf Alessandra Placucci che ammiro molto per la sua straordinaria bravura. Lei ha partecipato con due opere che potrete visionare qui. L'esposizione è piaciuta molto sia a me che a mio marito. Abbiamo potuto votare un'opera italiana ed una straniera e noi abbiamo dato la nostra preferenza al dipinto ad olio su tela di Alessandra intitolato "Galeggiando nel blu". "Speriamo che vinci, Ale!!!" Non ho potuto scattare foto all'interno e mi è dispiaciuto molto ma era vietato.
Plaza d'Oriente |
Alessandro Dumas padre disse che questa piazza aveva "la cupola più bella e meglio dipinta di tutti i teatri e del mondo": il cielo di Madrid.
A cena siamo andati da Fresco, una catena di ristorazione che ho conosciuto a Valencia e molto diffusa in Spagna.Il buffet è libero perchè si può prendere ciò che si vuole e quante volte si desidera ed il prezzo è fisso. A pranzo si spende sui 9 euro mentre a cena 11€ compresa una bevanda a scelta tra vino, birra o acqua. La qualità dei cibi è molto buona e si va dalle insalate di tutti i tipi ai primi piatti, ai secondi di pesce o carne, ai tranci di pizza appena sfornati, alla frutta, al dolce e al caffè. A Valencia i locali erano più raffinati perchè sui tavoli c'erano delle belle tovaglie e tovaglioli in tessuto ma ad esempio le bevande non erano comprese nel prezzo fisso.
Atocha renfe |
Di qui siamo andati al Museo del Prado ( solo io ho pagato il biglietto 8€, l'ingresso è gratuito tutti i giorni, chiuso il lunedì, dalle 18 alle 20) che è il museo più famoso di Madrid. Le opere più famose sono quelle di Goya, Velasquez, Tiziano, Rubens, Tiepolo, Rubens, Tintoretto, Raffaello, BeatoAngelico, Mantegna, El Greco.
Parco del Buen Retiro |
Palacio de Comunicationes |
Palacio de Cristal |
Usciti, ci siamo diretti verso la Puerta de Alcalà e di lì verso il magnifico Palacio de Comunicationes di Madrid in Plaza de Cibeles. Di qui abbiamo percorso il Paseo di Recoletos fino alla statua dedicata a Colombo. Avremmo voluto raggiungere Plaza de Castilla per ammirare le torri Kio, due torri inclinate, ma la distanza era enorme ed abbiamo preferito andare a fare un giro sulla Gran Via, lunghissima strada famosa per shopping a prezzi modici.Siamo arrivati fino a Plaza de Espagna e di qui, con la metro, siamo ritornati in albergo e la sera siamo andati a cena in un locale facente parte di una catena famosa in tutta la Spagna: Cerveceria 100 Montaditos .
Il mercoledì sera tutto viene venduto ad 1 € e così noi abbiamo speso in due solo 10 € per mangiare e bere.
A
,dimenticavo di dirvi come si ordina: sui tavolini ci sono dei fogli
sui quali sono stampati tutti i prodotti in vendita, bisogna indicare la
quantità in corrispondenza del montaditos o dell'insalata o della
bevanda scelta, scrivere il proprio nome sul foglio , consegnarlo alla
cassa, pagare. Vi verranno date le bevande e poi verrete chiamati non
appena ciò che avrete scelto sarà pronto. Carino, no?
Per il terzo giorno avevo programmato un'escursione al Monastero San Lorenzo de El Escorial, monumento Patrimonio dell'Umanità.
Si trova a circa 50 km da Madrid, lungo la strada statale A-6 verso Nor-Ovest, e noi l'abbiamo raggiunto con il pullman 664 che si prende al terminal 1 della stazione metro di Moncloa perchè la fermata dista solo 5 minuti dal Monastero. Se si va con il treno poi bisogna prendere un bus perchè la stazione è distante. Per il viaggio in pullman abbiamo speso 14 € A/R in due. Il mercoledì la visita è gratuita per i cittadini dell'U.E. Il Monastero è chiuso il lunedì. e le visite guidate durano 1 ora ma noi abbiamo preferito prendere le audio guide. Per l'ingresso abbiamo speso 10 € io e 5 mio marito . Abbiamo impiegato circa tre ore per visitarlo tutto. Il monastero è un enorme edificio in granito che viene definito "l'ottava meraviglia del mondo".
Fu fatto costruire da Filippo II che da qui dominava il suo impero.Ci
sono ben 14 cortili, mille porte di cui alcune fabbricate da degli
artigiani tedeschi, duemila finestre, una Basilica, un Panteon dove si
trovano le tombe dei Re e Regine di Spagna da Carlo I fino ai nostri
giorni , un Panteon per gli infanti. La Basilica è meravigliosa e
termina con una cupola che è simile a quella di San Pietro, nel
Vaticano. Qui c'è un superbo Crocefisso di Cellini. La chiesa ha 43
altari e nei soffitti ci sono affreschi di Luca Giordano. Anche la
biblioteca è splendida e ricca di opere pregiate.Il monastero è il
simbolo del potere spagnolo nel XVI secolo ed in esso abbiamo potuto
ammirare numerosi dipinti e sculture di grandi artisti tra cui Tiziano,
Il Greco, Il Veronese, Luca Giordano ed arazzi disegnati da Goya,
Rubens. All'interno era vietato scattare foto ma io sono riuscita a
farne due, di sfuggita.
A destra dell'ingresso del Monastero si trovano i Giardini del Frate. Oltre ai giardini veri e propri si può ammirare un bel paesaggio campestre ed un laghetto. Di qui siamo andati a fare un giro attraverso il centro storico e poi ci siamo fermati a pranzare presso il ristorante Alaska in Plaza San L.orenzo, 4 . Abbiamo pranzato all'aperto , all'ombra di alcuni alberi , perchè anche qui , nonostante la località si trovi in collina, faceva caldo ed era piacevole sostare all'aperto.
Abbiamo optato per un menu a prezzo fisso che dava la possibilità di
scegliere un primo, un secondo ed un dolce tra 4 portate diverse. Noi
abbiamo preso un antipasto di gamberetti irrorati da una salsa
speciale, un cosciotto di maialino da latte al forno con contorno di
patate, un dolce di riso e da bere una bottiglia di vino bianco
ghiacciato. Sapete quanto abbiamo speso? 25 euro in due.
Nel pomeriggio siamo ritornati a Madrid e, dopo esserci riposati, siamo andati a visitare il Centro de Arte Reina Sofia dove il lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì si entra gratis dalle 19. Qui si può ammirare la celeberrima Guernica di Picasso.Anticamente questi erano i locali dell'Ospedale Generale di Madrid. I due ascensori esterni in vetro sono stati aggiunti nel 1992.
Cena al Museo de Jamon (ne ho già parlato un po' più in su).
Ultimo giorno un viaggetto ad Alcalà de Henares. Questa volta abbiamo voluto prendere il treno partendo dalla stazione di Atocha spendendo 10.60 € in due A/R.
Siamo arrivati dopo circa tre quarti d'ora di viaggio in quanto la cittadina dista 33 km da Madrid. E' stata dichiarata Patrimonio dell'Umanità nel 1998 per la sua Università fondata dal cardinale Cisneros. Questa località è famosa anche perchè è qui che nacque Cervantes, il famoso autore del Don Chisciotte della Mancia. Siamo andati a visitare la sua Casa Museo del XVI secolo (ingresso gratuito) ma non abbiamo potuto scattare foto. Il primo corso accademico dell'Università di Cisneros fu istituito nel 1499. Qui studiarono Calderon, Lope, Sant'Ignazio di Loyola ma non Cervantes. Anzi non si sa se e dove abbia frequentato l'Università.
Arrivati alla stazione di Alcalà, abbiamo percorso la strada principale e ci siamo diretti verso il centro storico. Lungo il cammino abbiamo notato una costruzione, Il Palacio de Laredo, che risale al 1884. La sua architettura è mista ma domina quella araba. Attualmente ospita il Centro Studi Cisneriani dell'Università di Alcalà ed è visitabile, con delle guide, sia la mattina che il pomeriggio.
Raggiunta la Plaza de Cervantes,dove un tempo si svolgeva il
mercato, ci siamo diretti verso l'Ufficio del Turismo dove ho chiesto
una piantina e mi hanno mostrato i luoghi più interessanti da visitare.
Esiste ancora l' Hosteria dell' Estediante che,
con il suo menu, ci riporta all'atmosfera che doveva esserci nella
Città Universitaria di Alcalà del XVI secolo, frequentata da più di
12000 studenti. Abbiamo dato uno sguardo al menu ma i prezzi erano un
po' proibitivi.
Alcalà de Henares fu distrutta da una guerra fratricida e fu qui che Bizet ambientò la sua Carmen.
Poi, percorrendo la Calle Mayor,caratterizzata da portici molto bassi, antico quariere ebraico,siamo andati a visitare la Cattedrale in stile tardo gotico. Non molto distante, e a noi è piaciuto molto, il Palazzo Arcivescovile, costruito dal XIII al XIX secolo,dove avvenne un evento importantissimo per la storia mondiale:
l'incontro tra Cristoforo Colombo e Isabella la Cattolica grazie ai finanziamenti della quale Colombo potè
scoprire l'America.
Poi abbiamo fatto un giro anche nel cortile del Colegio Mayor de San Ildefonso denominato Manzana Cisneriana. Fu anche sede dell'università dal 1499 al 1836 ed ora ospita il Rettorato dell'Università di Alcalà.Vi si accede da Plaza San Diego.
Abbiamo pranzato, sempre con menu a prezzo fisso ( in due 25 euro), presso La Casa Vieja in via San Flipe Neri, 3.
La cosa che ci ha colpiti di più ad Alcalà è stata quella di vedere sui tetti delle case e , soprattutto sui campanili, di cui la cittadina è piena, numerosissimi nidi di cicogne che ogni tanti si alzavano in volo e volteggiavano sopra le nostre teste, lasciandoci a bocca aperta.
Ho scattato delle foto ma non sono riuscita, nonostante lo zoom, ad ottenere degli scatti ravvicinati di questi magnifici uccelli .
La sera, rientrati a Madrid, siamo andati a cenare al famoso Mercado San Miguel che si trova nella Piazza omonima , proprio uscendo dalla parte ovest di Plaza Mayor.Si tratta di un antico mercato che è stato ristrutturato e dove oggi, più che comprare roba da portare a casa , si mangia e si beve. Ci sono 75 box. C'è chi vende salumi, chi formaggi, chi tapas, chi stuzzichini, chi ostriche, chi baccalà, chi gamberi, gamberoni chi bocadillos, dolci, e vini, tanti vini. Ci sono anche i fruttivendoli, macellai, fiorai.
Qui abbiamo speso 50 € perchè abbiamo voluto assaggiare un po' di tutto;comunque i prezzi sono altini per essere un mercato ma la qualità ed il servizio sono ottimi.Io ho preso del baccalà, delle tapas ai formaggi, dei salamini, della frutta. Mio marito delle ostriche, delle tapas al formaggio, degli spiedini di olive saporitissime. Il tutto anaffiato da del freddissimo vino bianco (il mio fruttato).
Qui finisce la nostra magnifica vacanza a Madrid. Posso dire che è una città che mi ha stupita,, una capitale low cost che offre sempre cose nuove da vedere e dove la gente non dorme molto perchè il loro sport preferito è "madrugar" (ovvero tirare l'alba) passando di locale in locale fino al sorgere del sole.
Le foto sono state tutte scattate da me.
Raggiungerla dall'Italia è facile perchè oggi i collegamenti sono numerosi e garantiti da compagnie low cost Vueling da: Roma e Venezia
Ryanair da: Alghero, Ancona, Bari, Bologna, Cagliari, Milano, Pisa, Roma (Ciampino), Torino, Trapani, Verona.
Per gli hotel, oltre al mio,vi consiglio gli alberghi battezzati con i nomi di persona, arredati con coloratissimi pezzi da design:
http://www.room-matehotels.com/eng/madridhotel/mariohotel/marioubicacion.php
oppure:
http://www.invisahoteles.com/es/hoteles-en-ibiza-y-madrid/es.html
http://www.chicandbasic.com/ita/hostal_colors_madrid/
e B&B:
http://www.homelidays.com/IT-Case-Vacanze/es_madrid_es/hote_list_r12.htm
Se volete vedere altre foto potete curiosare qui:
http://erikanapoletano.blogspot.com/2011/04/oggi-vi-porto-con-me-madrid-e-dintorni.html
Per il terzo giorno avevo programmato un'escursione al Monastero San Lorenzo de El Escorial, monumento Patrimonio dell'Umanità.
Si trova a circa 50 km da Madrid, lungo la strada statale A-6 verso Nor-Ovest, e noi l'abbiamo raggiunto con il pullman 664 che si prende al terminal 1 della stazione metro di Moncloa perchè la fermata dista solo 5 minuti dal Monastero. Se si va con il treno poi bisogna prendere un bus perchè la stazione è distante. Per il viaggio in pullman abbiamo speso 14 € A/R in due. Il mercoledì la visita è gratuita per i cittadini dell'U.E. Il Monastero è chiuso il lunedì. e le visite guidate durano 1 ora ma noi abbiamo preferito prendere le audio guide. Per l'ingresso abbiamo speso 10 € io e 5 mio marito . Abbiamo impiegato circa tre ore per visitarlo tutto. Il monastero è un enorme edificio in granito che viene definito "l'ottava meraviglia del mondo".
Monastero San Lorenzo de El Escorial |
A destra dell'ingresso del Monastero si trovano i Giardini del Frate. Oltre ai giardini veri e propri si può ammirare un bel paesaggio campestre ed un laghetto. Di qui siamo andati a fare un giro attraverso il centro storico e poi ci siamo fermati a pranzare presso il ristorante Alaska in Plaza San L.orenzo, 4 . Abbiamo pranzato all'aperto , all'ombra di alcuni alberi , perchè anche qui , nonostante la località si trovi in collina, faceva caldo ed era piacevole sostare all'aperto.
ristorante Alaska |
Nel pomeriggio siamo ritornati a Madrid e, dopo esserci riposati, siamo andati a visitare il Centro de Arte Reina Sofia dove il lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì si entra gratis dalle 19. Qui si può ammirare la celeberrima Guernica di Picasso.Anticamente questi erano i locali dell'Ospedale Generale di Madrid. I due ascensori esterni in vetro sono stati aggiunti nel 1992.
Cena al Museo de Jamon (ne ho già parlato un po' più in su).
Ultimo giorno un viaggetto ad Alcalà de Henares. Questa volta abbiamo voluto prendere il treno partendo dalla stazione di Atocha spendendo 10.60 € in due A/R.
Siamo arrivati dopo circa tre quarti d'ora di viaggio in quanto la cittadina dista 33 km da Madrid. E' stata dichiarata Patrimonio dell'Umanità nel 1998 per la sua Università fondata dal cardinale Cisneros. Questa località è famosa anche perchè è qui che nacque Cervantes, il famoso autore del Don Chisciotte della Mancia. Siamo andati a visitare la sua Casa Museo del XVI secolo (ingresso gratuito) ma non abbiamo potuto scattare foto. Il primo corso accademico dell'Università di Cisneros fu istituito nel 1499. Qui studiarono Calderon, Lope, Sant'Ignazio di Loyola ma non Cervantes. Anzi non si sa se e dove abbia frequentato l'Università.
Arrivati alla stazione di Alcalà, abbiamo percorso la strada principale e ci siamo diretti verso il centro storico. Lungo il cammino abbiamo notato una costruzione, Il Palacio de Laredo, che risale al 1884. La sua architettura è mista ma domina quella araba. Attualmente ospita il Centro Studi Cisneriani dell'Università di Alcalà ed è visitabile, con delle guide, sia la mattina che il pomeriggio.
Palacio de Laredo |
Hosteria dell'Estediante |
Alcalà de Henares fu distrutta da una guerra fratricida e fu qui che Bizet ambientò la sua Carmen.
Palazzo Arcivescovile |
Cattedrale |
Colegio de San Ildefonso |
Abbiamo pranzato, sempre con menu a prezzo fisso ( in due 25 euro), presso La Casa Vieja in via San Flipe Neri, 3.
La cosa che ci ha colpiti di più ad Alcalà è stata quella di vedere sui tetti delle case e , soprattutto sui campanili, di cui la cittadina è piena, numerosissimi nidi di cicogne che ogni tanti si alzavano in volo e volteggiavano sopra le nostre teste, lasciandoci a bocca aperta.
Ho scattato delle foto ma non sono riuscita, nonostante lo zoom, ad ottenere degli scatti ravvicinati di questi magnifici uccelli .
La sera, rientrati a Madrid, siamo andati a cenare al famoso Mercado San Miguel che si trova nella Piazza omonima , proprio uscendo dalla parte ovest di Plaza Mayor.Si tratta di un antico mercato che è stato ristrutturato e dove oggi, più che comprare roba da portare a casa , si mangia e si beve. Ci sono 75 box. C'è chi vende salumi, chi formaggi, chi tapas, chi stuzzichini, chi ostriche, chi baccalà, chi gamberi, gamberoni chi bocadillos, dolci, e vini, tanti vini. Ci sono anche i fruttivendoli, macellai, fiorai.
Qui abbiamo speso 50 € perchè abbiamo voluto assaggiare un po' di tutto;comunque i prezzi sono altini per essere un mercato ma la qualità ed il servizio sono ottimi.Io ho preso del baccalà, delle tapas ai formaggi, dei salamini, della frutta. Mio marito delle ostriche, delle tapas al formaggio, degli spiedini di olive saporitissime. Il tutto anaffiato da del freddissimo vino bianco (il mio fruttato).
Qui finisce la nostra magnifica vacanza a Madrid. Posso dire che è una città che mi ha stupita,, una capitale low cost che offre sempre cose nuove da vedere e dove la gente non dorme molto perchè il loro sport preferito è "madrugar" (ovvero tirare l'alba) passando di locale in locale fino al sorgere del sole.
Le foto sono state tutte scattate da me.
Raggiungerla dall'Italia è facile perchè oggi i collegamenti sono numerosi e garantiti da compagnie low cost Vueling da: Roma e Venezia
Ryanair da: Alghero, Ancona, Bari, Bologna, Cagliari, Milano, Pisa, Roma (Ciampino), Torino, Trapani, Verona.
Per gli hotel, oltre al mio,vi consiglio gli alberghi battezzati con i nomi di persona, arredati con coloratissimi pezzi da design:
http://www.room-matehotels.com/eng/madridhotel/mariohotel/marioubicacion.php
oppure:
http://www.invisahoteles.com/es/hoteles-en-ibiza-y-madrid/es.html
http://www.chicandbasic.com/ita/hostal_colors_madrid/
e B&B:
http://www.homelidays.com/IT-Case-Vacanze/es_madrid_es/hote_list_r12.htm
Se volete vedere altre foto potete curiosare qui:
http://erikanapoletano.blogspot.com/2011/04/oggi-vi-porto-con-me-madrid-e-dintorni.html
o sull'altro mio blog:
http://erikafotoviaggiando.blogspot.com/2011/04/in-giro-per-madrid-aprile-2011.html
Hola
post ricchissimo di dettagli, interessante
RispondiEliminaciao Michele pianetatempolibero
Grazie Michele e buona giornata.
RispondiEliminaCiao Erika, sono Stefano de ilviaggiolastminute.it ... complimenti davvero per il post, ho trovato molte informazioni utili tant'è che l'ho segnalato sul mio account twitter :) .
RispondiEliminaSe ti va e se pensi che possa essere di interesse per i tuoi lettori aggiungi pure il mio blog al tuo "elenco blog personale"!
Un saluto e grazie :)
Stefano
Ci son stata a fine marzo per un fine settimana,ci siamo dedicati al Prado e al Reina Sofia alla Cattedrale ( che non m'è tanto piaciuta) e al Palazzo reale.
RispondiEliminaIl tempo era proprio poco quindi abbiamo preferito gironzolare per la città sbafare al Museo de Jamon( incredibile 5 euro:3 panini e 2 bicchieri di sangria), al Mercato di San Miguel.
Ci torneremo...ci siamo proprio innamorati di questa città per tanti versi simile e diversa dalla nostra.
Bellissimo post lo salvo tra ipreferiti e vi farò riferimento la prossima volta di Madrid!
Davvero una bella città Madrid!
RispondiEliminaAspetto il tuo prossimo viaggio ...per viaggiare anch'io. ;-)
buona giornata!
ciao Erika
RispondiEliminaquesto tuo post lo prenderò come punto di riferimento, poiché sto programmando un viaggio a Madrid e hai dato tanti utili suggerimenti.
penso che seguirò il tuo percorso.
spero di poterci andare fra qualche mese
^_________^
buon dopo vacanze
Sai cara che eravamo indecisi tra Madrid o Barcellona. Abbiamo scelto la seconda con la promessa di vedere anche la capitale, prima o poi. Grazie di tutti i tuoi suggerimenti preziosi. Ciao
RispondiEliminaHola Erika.
RispondiEliminaUn fantastico diario di viaggio, belle foto, belle descrizioni, appassionante come un romanzo. Praticamente avete visto tutto quello che c'è da vedere a Madrid. Bravissimi!
Hasta luego.
Se non sei te Erika per precisione altro che Lonely Planet...mmm... bodacillo Omelette frittata e prosciutto crudo (Pans § C.) da favola..
RispondiEliminaCiao Maurizio, grazie del consiglio ma Pans non mi ha mai attirato tanto....
RispondiEliminaBuon lavoro!
Grazie, cara Mirella. Un abbraccio!
RispondiEliminaGrazie Stefano .Fra poco passo da te e copio il link.
RispondiEliminaBuona giornata.
Grazie Pupottina e ti auguro di andarci quando tu desideri.
RispondiEliminaCara Tiziana, come sai io sono stata anche a Barcellona ma Madrid mi è piaciuta di più, così come Valencia più di Barcellona.
RispondiEliminaSerena giornata!
Hola cara Ambra! E grazie dei complimenti. Un abbraccio.
RispondiEliminaERIKA !! CIAOO!!
RispondiEliminaBuone fatte feste .
Come sono andate a te le feste Pasquali ! A me benissimo ,Questo è il primo anno che davvero non mi posso lamentare anche se non ho fatto niente di straordinario che di passarlo in famiglia .Anzi , ti devo dire che ieri siamo andati al mare e abbiamo pranzato in campeggio . Il tempo non era bello e nel pomeriggio ha anche piovuto, e mi sentivo felice . Ecco! questo vuol dire quando si stà bene con se stessi . UN BACIO E UN ABBRACCIO LINA
Ciao carissima Lina. Noi siamo rimasti a casa per due giorni ma anche noi, devo confessarti, siamo stati bene.
RispondiEliminaUn bacione
che meraviglia, Erika: i churros, ne ho mangiati da stare male! La stazione di Atocha: straordinariamente originale con quel giardino tropicale ma a pensare a quel che vi è successo...Il prosciutto: io mi fermavo a mangiare boccadillos ogni mezz'ora (mi sa che un paio di chili li ho presi a Madrid!). Al Prado non sono andata perché non avrei fatto in tempo: però sono andata al Reina Sofia (ce l'avevo a 2 minuti dall'hotel ed era più piccolo da visitare): ho sfruttato l'ingresso gratuito pomeridiano :D!!! Che ricordi!!!!
RispondiEliminaBei ricordi anche per me , Turista!
RispondiEliminaUn diario di viaggio perfetto! Sei molto brava, Erika! Ringrazio di cuore te e tuo marito per aver visitato l'esposizione naif della Galleria Eboli, per i complimenti nei miei confronti e per avermi votatoooo!!! Sono contenta che vi sia piaciuta. Se vi capiterà, una prossima volta, andate all'inaugurazione... merita!!! Una cosa che, in particolare,mi ha colpito favorevolmente di Madrid, a parte che è una città stupenda con tante cose da vedere, è il fatto, come dici tu, che a mezzanotte pare sia mezzogiorno: negozi aperti, gente che passeggia o seduta ai tavolini dei bar a sorseggiare una bibita... si respira un'aria di grande vivacità!
RispondiEliminaGrazie ancora e buona serata!
Grazie a te, Alessandra, per averci dato l'opportunità di ammirare le tue opere dal vivo e questa interessantissima mostra.
RispondiEliminaUn abbraccio.
Ecco fatto. Uno passa di qui, stampa il post che gli interessa ... E PARTE! Tutto a posto.
RispondiEliminaBravissima , Erika!
Grazieee Sandra!!!
RispondiEliminabellissima madrid...e se è come La Palma dev'essere spetaacolare.
RispondiEliminala paiella l'adoro!
Un abbraccio
lu
Io adoro Madrid non la paella...
RispondiEliminaUn bacione, cara Lu!
Ah, Madrid!.. Che bella città, piena di fascino e di storia! E come si mangia bene! :-))Prima o poi tornerò.
RispondiEliminaUn bacione
Benvenuta Giulia! Sì, si mangia bene... e chi meglio di te lo può sapere?
RispondiEliminaGrazie della visita.
Grazie Erika,
RispondiEliminaUn post tanto interessante!
Brava!
Baccioni
Elisa, nell´Argentina
Grazie a te della visita, cara Elisa-
EliminaGrazie per il tuo blog! La visita a Madrid non sempre deve essere costosa! Se volete sapere piu di Madrid visitare il nostro blog sul sito web http://citymadridtour.wordpress.com/author/citymadridtour/ e stare informati di tutto quello che succede qui!
RispondiEliminaCi vediamo a Madrid!
Grazie per il tuo blog! La visita a Madrid non sempre deve essere costosa! Se volete sapere piu di Madrid visitare il nostro blog sul sito web http://citymadridtour.wordpress.com/author/citymadridtour/ e stare informati di tutto quello che succede qui!
RispondiEliminaCi vediamo a Madrid!
Grazie a voi MadridEasy.
RispondiEliminaHa fatto una buona impressione Madrid su di me :) // Amo viaggiare ...
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