Guanda
192 pagine – 13,50 €
In tutte le librerie dal 21 aprile 2011.
Andrea Bocconi
ha fatto dell’arte del viaggio la materia dei suoi libri. Questa volta,
però, ne ha voluto compiere uno diverso dagli altri: un viaggio, come
dice il titolo, «formato famiglia». Dopo avere visitato molte volte
l’India, in coppia, con un amico, da solo, Bocconi ha pensato, con la
moglie Francesca, di farla conoscere ai figli Martina e Tommaso, di
dieci e sei anni. E il viaggio in quattro con i bambini si è trasformato
subito in un’occasione importante. Ha permesso di rivedere l’India con i
loro occhi, di capire cosa guardano i bambini e cosa vedono gli adulti
in quello sguardo, di godere dei loro commenti sempre imprevedibili
battendo sentieri antichi e sentieri mai percorsi prima: la ricerca
delle tigri nel Tiger Park, l’incontro con i grandi eremiti delle
montagne, l’impatto con la ricchezza delle religioni e con la povertà di
sempre, le soste in comodi alberghi fino a quel momento evitati e gli
ozi sulle spiagge di Goa. «È stato per me come presentare una fidanzata
in famiglia: vorremmo fortemente che piacesse a tutti, anche se noi
stessi non sappiamo cosa ci lega a lei» scrive Bocconi, che ha
prolungato il viaggio di una settimana per incontrare vecchi amici,
insegnare in un villaggio e riflettere sulla nuova esperienza. «Quando
Francesca e i bambini sono tornati a casa anche l’India che ho ritrovato
da solo era impregnata della loro presenza. Ma noi, saremo piaciuti
all’India? È una terra accogliente, penso che ci abbia accolto anche
stavolta. E sono sicuro che ha fatto amicizia con Tommaso e Martina».
Di certo, viaggiare coi bambini dà a tutto un sapore particolare ed i loro entusiasmi rendono il viaggio più vivo..ricordo come i nostri bimbi osservavano tutto e le loro mille domande.. Un lettura indubbiamente piacevole. Ciao ciao, a presto
RispondiEliminaAnch'io ricordo con piacere e con un po' di nostalgia , cara Paola, quando si viaggiava con i figli piccoli, che erano sempre curiosi di sapere tutto.
RispondiEliminaGrazie di essere passata da me.
Io ricordo anche il piacere di far conoscere loro posti nuovi, di allargare la loro visione del mondo. Ho portato a turno i miei figli con qualche loro amico nei miei viaggi di lavoro e sempre mi sono ritagliata qualche giorno per girare con i miei figli e "godre" della loro giaia e del loro entusiasmo. L'ho fatto fino a che loro hanno avuto 16-17 anni.
RispondiEliminaCerto Ambra, non ti seguono più dopo quella età.....
RispondiEliminaBellissima recensione cara.
RispondiEliminaGrazie della visita , cara Tiziana!
RispondiEliminaE' bellissimo viaggiare con i bambini! Complimenti per questo post!
RispondiEliminaUn bacione.
Certo Mariabei e grazie!
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