Il 19 giugno scorso siamo partiti verso le Tre Repubbliche Baltiche. A me piace molto il Nord Europa e abbiamo deciso di acquistare questo pacchetto su invito di due nostri cari amici romani, Adriana e Tommaso, conosciuti due anni fa durante un viaggio in Finlandia e Norvegia, .
Il pacchetto è del tour operator Francorosso che adesso è stato assorbito da Alpitour. Il programmma non ha deluso le nostre aspettative a differenza dell'organizzazione che ha lasciato a desiderare.
Siamo partiti da Milano Malpensa dove noi eravamo arrivati la sera prima da Bari. Per essere vicini all'aeroporto la mattina dopo, abbiamo alloggiato presso
l'Holiday Inn Express , un hotel che consiglio perchè si trova a 5 minuti dall'aeroporto e vi offre la possibilità di essere prelevati e condotti all'aeroporto tramite una navetta gratuita.
La nostra prima destinazione era Vilnius dove siamo arrivati nel primo pomeriggio dopo uno scalo molto breve a Praga.
Al nostro arrivo veniva giù una pioggerella leggera. Sapete che cosa significa Vilnius? "Qui è l'acqua" e l'origine del suo nome viene dal fiume da cui è attraversata e cioè la Vilnia.
E di acqua ne abbiam presa veramente parecchia durante il nostro soggiorno.
Se osservate lo stemma cittadino vedrete che raffigura San Cristoforo che attraversa il fiume portando sulle spalle il Bambin Gesù e noi una sera per poter arrivare all'ingresso del nostro hotel abbiamo dovuto attraversare la strada dove scorreva una vero fiume d'acqua.
Vilnius si trova in Lituania, uno stato che ha subito numerosissime dominazioni e distruzioni (ha fatto parte della Lega Anseatica, è stata dominata dai Cavalieri Teutonici, dai Polacchi, dagli Zar) . Solo nell'agosto del 1991 l'Unione Sovietica ne riconobbe l'indipendenza. Fa parte dell'U.E dal 2004 e l' anno prossimo dovrebbe cominciare a circolare anche l'Euro. Ha circa 700.000 abitanti ed è molto vicina alla Polonia e alla Bielorussia. L'antica capitale era Trakai e qui troverete la leggenda che spiega come il suo fondatore, il granduca Gediminas, decise di trasferirla a Vilnius:
http://www.lituania.ws/index.php?option=com_content&task=view&id=2&Itemid=1
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Cattedrale di Vilnius |
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Campanile della Cattedrale |
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Tomba di San Casimiro |
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Mattonella miracolosa |
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Municipio |
Avendo il pomeriggio libero ci siamo diretti verso la Città Vecchia (Patrimonio Mondiale dell'Umanità dal 1994) ricca di monumenti gotici, barocchi e rinascimentali. Abbiamo percorso la piazza in cui si trova il Municipio in stile neo-classico e poi abbiamo proseguito per la via
Pilies ricca di pub, caffè, negozi. Dall'altro lato della strada si trova il simbolo di Vilnius: La
bianca Cattedrale in stile neo-classico, simbolo della cristianizzazione della Lituania. Fu
costruita da Ladislao Jagellon nel 1387 e poi fu rifatta nel XVIII secolo. All'interno, il giorno dopo, abbiamo visitato con la nostra guida la cappella in argento di
San Casimiro. Davanti alla chiesa si erge il campanile e per terra, tra uno e l'altra, si trova la
"mattonella del miracolo" dove c'è scritto appunto Stebuklas (miracolo) . Bisogna girarci intorno ed esprimere un desiderio ad occhi chiusi e poi attendere il miracolo. (io ho provato ma non è successo nulla...) E qui, nel 1989, passò la catena umana che collegò Vilnius a Tallin per rivendicare l'indipendenza delle tre Repubbliche.
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Chiesa di San Pietro e Paolo |
Il giorno successivo la nostra guida ci ha portati a visitare la
Chiesa di San Pietro e Paolo che è la più grande chiesa barocca della Lituania i cui soffitti sembrano essere stati ricamati ( ci sono ben 2000 decorazioni in stucco bianco).Qui nel 1993 Giovanni Paolo II celebrò una messa e la piazza antistante la Chiesa prende il suo nome.
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Zona universitaria |
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Palazzo Presidenziale |
Poi, a piedi, siamo giunti al Palazzo Presidenziale, in stile impero del XIX secolo, precedentemente occupato dal vescovo e durante l'epoca zarista residenza
del governatore russo.
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Biblioteca Università |
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Chiesa di San Giovanni Battista ed Evangelista |
Vicino sorge l'Università di Vilnius una delle più antiche università europee risalente al 1579. L'Università è formata da molti edifici in stili diversi . Al suo interno si
trova la Chiesa di San Giovanni Battista e San Giovanni Evangelista e la Biblioteca dell'Università risalente al XVI secolo dove si
conservano importanti testi antichi. La guida ci ha raccontato che l'istruzione in Lituania è gratuita ma bisogna avere la media del sette in tutte le materie. Il ciclo elementare dura nove anni e non si può accedere al liceo se non si ha una buona media, in caso contrario si viene indirizzati verso un Istituto Professionale. L'Università è a numero chiuso e nel test di ingresso bisogna riportare una buona media altrimenti non si viene ammessi. Ultimamente il governo ha deciso che l'Università non sarà più gratuita.
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Sinagoga |
A Vilnius resta una sola ( anch'essa fu distrutta ma poi ricostruita) delle quasi 100 sinagoghe che esistevano prima dell'arrivo dei nazisti. Vilnius veniva chiamata la Piccola Gerusalemme e vicino al ghetto di un tempo c'è una lapide che ricorda l'uccisione di 11000 Ebrei.
A questo punto della nostra passeggiata attraverso Vilnius il cielo è diventato plumbeo e dopo un po' ha iniziato a piovere a dirotto per circa un'ora. Siamo stati costretti a ritornare in hotel ma non vi dico in quali condizioni. Le strade si sono allagate in un batter d'occhio e per poter passare da un marciapiede all'altro siamo stati costretti a mettere i piedi nell'acqua per cui al nostro rientro abbiamo dovuto perdere più di un'ora per asciugare i vari indumenti.
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Chiesa S.Anna |
Peccato perchè avrei desiderato visitare la Chiesa gotica di
Sant'Anna che ho visto solo dall'esterno e poi
La Madonna della Porta dell'Aurora.
Dimenticavo di dire che vicino al nostro hotel c'era la scultura di un uovo in gesso del peso di 300 Kg posto su una colonna di granito
dai colori molto tenui che sta ad indicare la rinascita del centro storico.
Lo sapete che c'è un'affinità tra Vilnius e Roma? Entrambe sorgono su 7 colli ed hanno molte chiese barocche.
Di mattina invece ci eravamo recati, a circa 30 km da Vilnius, a
Trakai famosa per il
castello e per i paesaggi naturali, città che fu la capitale del
Granducato di Lituania e residenza del Granduca. Qui vive ancora una piccola comunità di
caraimi che sono popolazioni di origine turca.
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Castello di Trakai |
Le loro case, tutte di un piano, costruite in legno hannno la caratteristica di avere dal lato della strada tre finestre:una per Dio, una per la famiglia e una per il Granduca Gediminas. Tutta la zona è Parco nazionale storico caratterizzato dalla presenza di 32 laghi. In tutta Europa non esiste un castello costruito su un'isola. E' circondato dal lago Galve e vi si arriva attraverso un ponte. E' fatto di mattoni rossi e sembra di essere catapultati in un castello delle fiabe tipo Disneyland. Ci sono diverse sale a cui si accede attraverso un ponte levatoio e dove sono esposti monete, costumi dell'epoca, libri antichi, oggetti di ambra, vasellame e pipe antichissime. Nelle tre Repubbliche Baltiche ci sono ben 12000 laghi ed il più grande è il Mar Baltico che viene definito così perchè un litro della sua acqua contiene solo 0,002 g di sale.
Il giorno successivo siamo partiti alla volta di Nida , il più grande dei cinque villaggi della penisola di Neringa , una striscia di sabbia fine lunga 100 Km che divide il Mar Baltico dalla Laguna dei Curoni. Qui ci ha raccontato la guida che sono scomparsi circa 14 villaggi di pescatori a causa delle sabbie mobili e per fermare la sabbia sono stati piantati molti alberi per cui la zona è ricca di boschi dove vivono volpi, cervi, cinghiali ed uccelli migratori. La zona, proprio grazie alla presenza di questi boschi in cui crescono pini e betulle , è ricca di ambra. L'ambra nasce dalla resina che cola dai pini. Essa può assumere diverse colorazioni ( verde, giallo, color miele, rosso, grigio) e ciò dipende dalla zona in cui si trova la resina. Molte sono le leggende legate alla nascita dell'ambra.
Secondo alcune l’ambra nasceva dai raggi del sole al
tramonto e si solidificava negli abissi marini. Secondo altre da lacrime
umane, solidificate, dopo un pianto di quaranta giorni. Secondo altre
ancora da una serie di fulmini che si sono abbattuti sulla terra.
La nostra guida ci ha raccontato questa:
I Lituani raccontano che l'ambra proviene dal palazzo tutto fatto di
ambra della regina del mare e Perkunas, il dio del tuono, lo mandò in
frantumi in un momento di ira per punirla perché lei si era innamorata
di un pescatore. Pezzettini di ambra si possono trovare dopo un brutto temporale sulla spiaggia soprattutto a Neringa e a Palanga.
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Banderuole a Nida |
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ambra |
Dal porto di
Klaipeda abbiamo preso un traghetto che ci ha portati, in meno di un quarto d'ora, nella
penisola di Neringa dove si trovano il
Bosco delle streghe, le dune di sabbia del Baltico e naturalmente i
giacimenti di ambra. A
Nida, il villaggio più grande, abbiamo visto delle dacie meravigliose, tutte in legno colorate che avevano nel giardino delle aste sulle cui cime giravano, spinte dal vento, delle bellissime banderuole.
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Case a Nida |
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Casa di Thomas Mann |
Dopo aver fatto una passeggiata nel piccolo centro, ricco di pub, ristoranti e negozi di souvenirs, ci siamo diretti verso una collina, in fondo al paese, in cui si trova la casa, ora
museo, in cui
Thomas Mann trascorse le estati dal 1929 al 1932. Qui ci sono libri, statue, oggetti, foto, dello scrittore tedesco.
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Dune di Neringa |
Poi, con il bus, ci siamo avviati verso le
dune di Neringa: una stretta lingua di sabbia che si snoda per circa 100 km e che da
Kaliningrad va nel Mar Baltico fino a
Klaipeda , formando la Laguna dei Curi. Non avrei mai pensato di vedere il Sahara trapiantato nel freddo nord. Dall'alto della dorsale si possono ammirare le onde del Baltico da un lato e la laguna dall'altro. Purtroppo oggi queste dune rischiano di scomparire a causa di un abbassamento annuo di circa un metro per cui nel 1991 è nato Il Parco Nazionale di Neringa che regola il turismo.
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Penisola di Neringa |
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Dune di Neringa |
Lasciata la penisola di Neringa e ci siamo diretti verso
Klaipeda dove abbiamo pernottato. Klaipeda è la terza città della Lituania che deve la sua notorietà alla penisola di Neringa che si raggiunge proprio dal suo porto , come ho detto più in su. La città vecchia si estende sulla riva sinistra del fiume Dané ed è ricca di viuzze, negozi e i resti della fortezza medievale.Qui ci sono i resti dei Magazzini del pesce. Famosi sono la Chiesa protestante di San Giorgio, le case dai tetti mansardati e il teatro Turgas Gatve. La sera noi ed i nostri amici abbiamo cenato in un locale in cui ci hanno servito un piatto tipico lituano:
I cepelinai (patata si dice pelinai) o
zeppelin( dal nome dei celebri dirigibili tedeschi gli Zeppelin) , degli gnocchi di patate ( che sono l'alimento base dei Lituani) con all'interno un ripieno di carne trita speziata, conditi con panna acida.
Le migliori birre locali sono: l'Utenos e la Kalnapilis. Non è consigliabile bere vino perchè non è locale ma importato e quindi molto caro mentre mezzo litro di birra non costa che 2 euro.
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Palazzo Tiszkiewicz | | | |
Il giorno successivo ci siamo diretti verso
Palanga, una delle località turistiche balneari più rinomate della costa baltica. E' anche un centro termale dove si curano diverse patologie legate all'apparato nervoso, alle malattie della pelle, ecc....Siamo andati a visitare il
Giardino Botanico ed Palazzo Tiszkiewicz dove si trova un parco meraviglio
so. Oggi il Palazzo neorinascimentale è sede del Museo dell'Ambra che espone reperti di ambra dalla preistoria ai nostri giorni.
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Collina delle Croci |
Nel pomeriggio ci hanno condotti su una bassa collina, vicino a Siauilai dove siamo rimasti sbalorditi perchè questa era tutta ricoperta da croci di tutte le dimensioni e forme, antiche e moderne, in legno , in argento, in ferro battuto, piantate a terra, appoggiate ad altre, appese a croci più grandi. Qui ci sono le sofferenze e le promesse di liberazione del popolo lituano ma oggi ci sono anche quelle dei turisti pellegrini che qui vengono a depositare quelle croci che ci accompagnano nella nostra vita terrena nella speranza che Dio possa aiutarci a portarle o ad allontanarle da noi. Le prime croci comparvero sulla collina quando, alla fine dell'ottocento, si lottava contro la dominazione russa.Molte volte i Russi spianarono quella collina ma le croci ricomparvero sempre più numerose. La croce più grande è quella lasciata da Papa Giovanni Paolo II Anch'io ho piantato la mia.
Che dire della Lituania.. E' una Repubblica dove si respira ancora l'influenza russa. La popolazione desidera liberarsene ma ci sono ancora i vecchi casermoni costruiti sotto la loro dominazione che si notano soprattutto quando l'aereo gira sopra la città prima di atterrare.Ci sono ancora monumenti da ristrutturare, pareti da imbiancare. La voglia di fare traspare dai volti della popolazione, gentile ma distante. La città brulica di turisti perchè qui si spende ancora bene, la vita non è costosa anche perchè l'euro non circola ancora. Mi è sembrata una città malinconica.
Ed ora passiamo alla
Lettonia, la cui capitale è
Riga,
una città che mi è apparsa subito moderna , molto europea, vivace. Tutto ciò è dovuto alla sua grandezza, al numero dei suoi abitanti che sono 1/4 più di quelli di Vilnius ed il doppio di quelli di Tallin, e al fatto di trovarsi su un grande Golfo che nel Medioevo le garantì un posto di prestigio nella Lega Anseatica e nei secoli XVIII e XIX la fece diventare uno tra i maggiori porti industriali del continente .
Riga è considerata la Parigi del Baltico per i suoi ampi viali e parchi e i palazzi Jugendstil (stile giovane in Germania) Art Nouveau in Francia e Liberty in Italia,
Siamo arrivati la sera del 23 giugno,la vigilia di San Giovanni, una festa molto importante al Nord perchè la chiamano la
Festa della luce, la festa dedicata al
dio Ligo ovvero al Sole ( c'è sempre una nota di paganesimo in queste feste perchè questi paesi in origine erano di religione pagana) La vigilia nelle piazze ci si prepara al giorno dopo quando la gente (è festa nazionale) si trasferirà nelle dacie vicine al Baltico in prossimità del quale verranno accese grandi cataste di legna per illuminare la notte anche se qui c'è sempre luce fino a dopo mezzanotte ed alle tre incomincia già ad albeggiare.
A Riga queste cataste le abbiamo viste in prossimità del lungofiume Daugava mentre per le strade venivano vendute delle coroncine fatte con rami di betulla ( un legno flessibile, proprio come dev'essere una donna), intrecciati ed ornati da fiori di fiordaliso, che vengono regalate alle donne mentre agli uomini vengono donati dalle compagne o mogli o fidanzate dei cappelli di rami e foglie di quercia , un legno molto duro che simboleggia il carattere dell' uomo. Questi oggetti vengono conservati e l'anno successivo, quando vengono indossati quelli nuovi, si va in prossimità del mare e i due innamorati li lanciano. Se la corrente li manterrà vicini vuol dire che il loro amore continuerà come prima se invece la corrente li separerà significa che il loro amore finirà.
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Macchina adorna di fiori per la Festa della luce |
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Cappello di foglie di quercia che si dona all'uomo |
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Ghirlanda di rami di betulla che si dona alla donne |
Questa notte viene chiamata anche
La notte delle streghe perchè nel 200/300 a Riga si soleva bruciare le streghe e c'è anche un'opera che viene rappresentata al Bolshoi che ha questa trama.
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Donna lettone in costume |
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Monumento al dio Ligo |
La mattina successiva sotto una pioggia insistente ci siamo diretti verso la
Riga moderna a visitare il trionfo dello
Jugendstil .C'è un quartiere compreso tra la
Elizabetes iela e Alberta iela dove palazzo dopo palazzo, si possono ammirare maschere grottesche, draghi, bocche urlanti, sfingi. Circa un terzo degli edifici sono in questo stile.
Ecco alcune foto che sono riuscita a scattare con non poche difficoltà a causa della pioggia incessante.
Dopo che i nostri occhi sono stati estasiati da simili meraviglie ci siamo diretti verso la
Vecriga ovvero la
Vecchia Riga. Il centro storico è un vero labirinto e molte facciate delle case hanno delle decorazioni in legno.
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Campanile di legno chiesa di San Pietro |
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Casa del gatto |
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Piccola Gilda |
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Grande Gilda |
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Casa di Wagner |
Abbiamo visitato dall'esterno (causa ristrutturazione) la
Cattedrale che è la chiesa più grande del Baltico e che custodisce uno degli organi più grandi del mondo, la
Chiesa di San Pietro con il campanile di legno sulla cui cima c'è una banderuola a forma di gallo tutto di oro che pesa circa 500 kg, la Casa del Gatto, la
Grande Gilda e la Piccola Gilda dei commercianti, la
via di Richard Wagner con la sua casa natia, Il
Parlamento lettone, le
Case dei tre fratelli, la Casa della
Confraternita delle Teste Nere di cui facevano parte i mercanti scapoli della città ( è uno dei più bei monumenti di Riga).
Case dei tre fratelli
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Casa della Confraternita delleTeste Nere |
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Chiesetta Museo Etnografico |
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Museo etnografico |
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Mulino a vento |
Nel pomeriggio siamo andati a fare un'escursione al Museo etnografico all'aperto che si trova non molto lontano dalla città di Riga, sulle rive del lago Jugla dove sono stati ricostruiti fattorie, mulini a vento, abitazioni tradizionali della campagna lettone.
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Arnia Museo Etnografico |
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Monumento alla Libertà |
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Giardini |
La sera io e mio marito abbiamo fatto una bella passeggiata fino allla città vecchia per veder un po' la festa e, strada facendo, abbiamo visto i
l Monumento alla Libertà costituito da un piedistallo che sorregge la statua di una donna che i Lettoni chiamano Milda e che rappresenta la libertà conquistata mentre le tre stelle che regge nelle mani simboleggiano le tre regioni storiche della Lettonia. Ai due lati del monumento si estendono i
giardini Bastejkalns.
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Mar Baltico |
Il giorno successivo siamo andati verso
Paernu che per diversi anni, in passato, fece concorrenza col suo porto a Tallin e a Riga. Oggi è un raffinato centro termale e balneare Siamo andati a fare una passeggiata lungo le rive del Mar Baltico che ha un colore diverso dai nostri mari. Paernu è famosa per i suoi dentisti e qui dalla farina di ambra si ottiene un fango che serve per curare gli eczemi e la tiroide.
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Paernu |
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Municipio |
Poi abbiam percorso la via Ruutli ricca di fioriere colme di fiori multicolori. Immediatamente dopo siamo andati a pranzare in un ristorante tipico russo molto carino:
Trahter Postipoiss che un tempo era stato una locanda dove i Romanov sostavano per far riposare i cavalli.
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Ristorante Trahter Postipoiss |
Nel tardo pomeriggio abbiamo raggiunto
Tallin, la capitale della nostra ultima Repubblica Baltica : l'Estonia. Tallin si trova difronte ad Helsinki capitale della Finlandia, con cui ha dei forti legami ed il suo nome significa la città dei Danesi.
Nella bandiera di questo paese
l'azzurro rappresenta il colore del cielo e del mare, il
bianco sta a d indicare la speranza ed i
l nero i brutti tempi trascorsi sotto la dominazione straniera.
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Menu |
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Castello Minore |
Quella sera avevamo la cena libera ed io, avendo letto prima di partire che nella città vecchia c'era un ristorante tipico medievale in cui si cenava a lume di candela, avevo prenotato via internet per noi ed i nostri due amici romani. Si tratta dell'
Olde Hansa, un ristorante sempre affollato per cui si consigliava di effettuare la prenotazione online.Così quando siamo arrivati abbiamo consegnato la nostra prenotazione e ci hanno condotti al piano superiore del locale attraverso una scala di legno. I tavoli erano anch'essi di legno massiccio e la sala era illuminata da tanti candelabri , sui tavoli dei grossi ceri bianchi, i camerieri in costume medievale, i piatti in terracotta, al posto dei bicchieri delle originali brocche di terracotta: è stato ricreato alla perfezione l'ambiente di una città anseatica del Medioevo. Una deliziosa ragazza ci ha portato il menu. Scorrendo le sue pagine avevamo deciso di scegliere un piatto ma ci è stato detto che dovevamo scegliere tutto il menu di quella pagina per cui ogni commensale aveva diritto a ben
16 portate accompagnate da contorni di verdure e due dessert. Come bevande abbiamo optato per della birra scura al miele.Durante la cena tre belle ragazze in costume si sono sistemate su un soppalco ed hanno cominciato ad allietarci, accompagnandosi con flauti ed uno strumento a percussione, con dei leggiadri brani musicali medievali. Questi i vari piatti, appartenenti alla tradizione medievale europea, che ci hanno portato: pane alle erbe con nocciole, pane di segale, marmellata di cipolle, uova di quaglia, formaggi locali, carne di lepre, , salmone affumicato in salsa di caviale, salsicce preparate con carne di orso, cinghiale, alce, piatto di cinghiale, arrosto di lepre con funghi di bosco, giardiniera di mele in salamoia con zafferano, cetrioli in agrodolce della Livonia, olive, bacche di bosco macerate e per finire una delicata crema alle rose. Alla fine eravamo tanto
satolli che non riuscivamo ad alzarci.....
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Cattedrale San Alessandro Nevskij |
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Interno del Duomo |
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Le tre sorelle |
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Grondaia |
Il giorno successivo, in compagnia della nostra guida, ci siamo subito diretti verso
Toompea, la parte alta della città, con il
Castello famoso per il suo giardino ed i suoi torrioni, il
Duomo dedicato a Santa Maria, la cui costruzione originariamente era in legno e al cui interno si può ammirare una collezione di blasoni appartenenti alla nobiltà tedesca del Baltico, la
Cattedrale San Alessandro Nevskij che fu voluta dagli Zar come simbolo della dominazione politica e religiosa dell'Impero Sovietico. Da due grandi terrazze abbiamo potuto ammirare lo splendido panorama dei tetti rossi e dei campanili aguzzi di Tallin con in fondo la vista del porto.Per scendere abbiamo percorso la
Pikk Jalg o
Gamba lunga, ( c' anche la Pikk o gamba corta) una strada che conduce alla parte bassa della città, alla città vecchia.Per identificarla c'è una
grondaia che ha la forma di uno stivale molto alto. Poi abbiamo raggiunto la piazza del Municipio che è proprio al centro della città vecchia. Intorno ci sono le tipiche case colorate anseatiche. Abbiamo visto anche
tre abitazioni contigue che formano un unico edificio chiamato
Tre Sorelle risalenti ai primi del quattrocento e che vennero originariamente adibite a
luoghi di contrattazione commerciale. Oggi ospitano uno dei
più caratteristici ed eleganti alberghi di Tallinn.
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Casa delle Teste Nere |
La Casa delle Teste Nere, che deve il suo nome a San Maurizio
le cui origini africane sono ben visibili dalle decorazioni, era il
punto d’incontro della Congregazione delle Teste Nere il cui compito era
quello di difendere la città da invasioni o aggressioni nemiche.
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Municipio |
Nel pomeriggio ci siamo spostati verso il Parco Kadriorg dove si erge il Palazzo omonimo, in stile barocco, che fu costruito per
volere di Pietro il Grande in onore della moglie Caterina e progettato
dall’architetto italiano Nicolò Michetti. Al suo interno, nelle sue
importanti sale si trovano dipinti di artisti italiani, tedeschi e
olandesi, porcellane e sculture per un totale di quasi mille opere. Era sabato ,giorno di matrimoni, e nel parco abbiamo visto diverse coppie di sposi che venivano per farsi scattare le foto di rito ed anche noi abbiamo voluto portare con noi un loro ricordo.
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Parco Kadriorg |
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Panorama di Tallin dalla Città Alta |
Verso le 22 del nostro ultimo giorno di permanenza a Tallin , io e mio marito siamo risaliti verso la Città Alta dove abbiamo potuto passeggiare tranquillamente tra i suoi vicoli, le sue belle stradine acciottolate perchè tutti i croceristi che l' avevano invasa la mattina se ne erano andati. Il silenzio era interrotto solo dal volo e dal cinguettio di qualche uccello, dai passi cadenzati di uno o due turisti curiosi come noi. Abbiamo raggiunto le tre terrazze panoramiche ed abbiamo contemplato le varie fasi del tramonto. Il sole era alto nel cielo e così ho potuto scattare delle foto che la mattina non erano venute tanto bene a causa del cielo coperto..
Durante i miei viaggi acquisto sempre una bambolina che mi ricordi i luoghi da me visitati e questa è il mio souvenir di Tallin.
Dimenticavo di dire che qui le ragazze sono bellissime
Tallin è la città che mi è piaciuta più di tutte. Piccola ma accogliente, medievale ma anche moderna, ricca nonostante abbia lottato contro tanti dominatori, colorata, capace di accogliere i turisti di tutto il mondo (c'erano molti giapponesi) dagli abitanti molto aperti e cordiali. Qui circola l'euro già dalla fine dell'anno scorso e la crisi sembra non essserci.
Questa la mappa delle nostre tappe . Manca la visita alla penisola di Neringa perchè Google map per raggiungerla attraversava una parte di territorio russo in cui noi non siamo entrati. Noi invece da Klaipeda abbiamo traghettato fino alla penisola e poi siamo ritornati a Klaipeda.
Visualizza Le Tre Repubbliche Baltiche in una mappa di dimensioni maggiori
Tutte le foto del diario sono state scattate da me
Per il video delle foto potete clicacre qui:
http://erikanapoletano.blogspot.com/2011/07/foto-delle-tre-repubbliche-baltiche.html
sicuramente un viaggio ricco,colori e bellezze bellissime.
RispondiEliminaScommetto che non ti sarai annoiata neanche un minuto.
Complimenti anche per le foto ed il racconto molto dettagliato!
Non mi annoio mai , durante i viaggi, cara Lu e non sono mai stanca di vedere, scoprire, imparare.
RispondiEliminaGrazie di complimenti. Un abbraccio.
Erika! Quante foto magnifiche hai fatto! Che belle! Alcune di una grandiosa architettura, altre della vita di ogni giorno e molto curiose. In più una ricca documentazione sulle tre Repubbliche baltiche. Un vero e proprio diario di viaggio di una grande viaggiatrice ... quasi stile Marco Polo:)
RispondiEliminaChe nostalgia mi hai fatto venire! Che voglia di ritornarci! Come te, io adoro il Nord e mi ci trovo proprio bene, a mio agio completamente.
Ambra, non esagerare, ma che Marco Polo!
RispondiEliminaSono contenta di aver rsvegliato in te il desiderio di rivedere questi luoghi.
Aloha from Waikiki;
RispondiEliminaMy new blog posts are not updating in blogger/reader OR links on others' blogs
Please come and visit!!
Comfort Spiral
><}}(°>
Sure, dear Cloudia! I'm coming.....to Honolulu...Aloha from Italy
RispondiEliminaUn sorriso per augurarti una buona giornata
RispondiEliminaGio'
http://remenberphoto.blogspot.com/
Un diario utile ed esauriente, come tutti i tui del resto. Ho visto il video su youtube: bellissimi scatti, Erika!
RispondiEliminaBacio.
Sandra
Che bei posti! Sei fortunata..viaggi sempre!
RispondiEliminaun abbraccio..buona giornata!
Serena giornata anche a te, Giò!
RispondiEliminaCiao Sandra, ho ricevuto il messaggio del commento che hai lasciato su YouTube e ti ho risposto. Proprio in questo momento sto caricando su Youtube un filmato girato con la videocamera.
RispondiEliminaBacio a te!
Sì, sono forunata sotto questo punto di vista, cara Nicoleta, ma abbaimo lavorato tutta una vita io e mio marito ed ora viaggiamo perchè la vita riserva sempre sorprese.....
RispondiEliminaUn abbraccio
Un viaggio inusuale,ma,vede,estremamente interessante.
RispondiEliminaGrandioso reportage! Complimenti e buon inizio settimana, Arianna!
RispondiEliminaGrazie Arianna.
RispondiEliminaRicambio!!!!
Hello. And Bye.
RispondiEliminaBye anonimo. You could write something and sign yourself.
RispondiElimina