“La
data si avvicina: il prossimo 8 ottobre , a Milano, secondo raduno Blogger
dell'anno!
Anna
T. - del gruppo "SenecaMilano"
ha preparato questo post a vantaggio di tutti i partecipanti alla festa.
Grazie Anna.
Risotto alla milanese |
Il
ristorante è ottimo, il menu è molto allettante, bisognerà solo stare attenti a
non mangiare proprio tutto, pena successivo abbiocco. Sarebbe un peccato,
perché dopo il pranzo, per chi lo desiderasse, è in programma una visita a
Milano, un giro in centro che si
prospetta vario e divertente.
Purtroppo
non ci sarò, causa imperdibile impegno familiare, il che non significa che non
mi stia a cuore il buon esito del raduno: Ambra ed io ne abbiamo parlato a
lungo, abbiamo valutato varie ipotesi, e dalla nostra chiacchierata è emersa
una proposta: eccola.
Lasciata
la macchina - chi abita a Milano sa bene che andare in centro con mezzi propri
al sabato pomeriggio è follia pura - si prende il metro fino a Piazza Duomo.
Raggiungere
il metro dal Tagiura è facile, basta attraversare piazza Tripoli e proseguire
lungo il viale Caterina da Forlì fino al Metro di piazza Bande Nere oppure, per
chi non avesse voglia di camminare, si può sempre attraversare a piedi piazza
Tripoli e prendere la 67 direzione Scanini per 3 fermate, scendere al metro
direzione Sesto San Giovanni, fermata Duomo.
Dal Tagiura alla Metro Bande Nere |
Oltre
al Duomo che, restaurato di recente, è
davvero affascinante, sulla piazza è aperto, dalla fine dello scorso anno il
Museo del Novecento.
Arengario |
Un edificio progettato negli anni Trenta, l’Arengario, opportunamente
ristrutturato, ospita alcune prestigiose raccolte dell’arte contemporanea, a
partire dal Quarto Stato di Pelizza da Volpedo, fino a opere del più noti
pittori e scultori del Novecento italiano. Dall’ultimo piano si può godere una
splendida vista della Piazza e dintorni, da non perdere assolutamente.
Per
chi poi conoscesse già il Museo, o fosse proprio allergico all’arte
contemporanea, a pochi passi, nelle sale di Palazzo Reale, si può visitare una
mostra che si sta aprendo in questi giorni e che si preannuncia interessante,
dedicata alla “pittora” del Seicento Artemisia Gentileschi.
Nutrito
lo spirito con l’ arte - ma chi non è interessato ne può fare a meno e passare
subito alla fase due - si può pensare a
qualcosa di più frivolo, un giro di shopping lungo corso Vittorio Emanuele.
La Rinascente Duomo |
Si può
iniziare dalla Rinascente, storico grande magazzino, che all’ultimo piano
ospita un ottimo bar con vista guglie del Duomo, per poi passeggiare tra negozi
modernissimi, soprattutto di abbigliamento, visto che Milano è la capitale
della moda: è recente la trasformazione in negozi, belli e costosi, del palazzo
in Galleria del Corso dove si aprivano i
cinema Excelsior e Mignon.
Tra
Piazza Duomo e Piazza San Babila
non c’è che l’imbarazzo della scelta, compreso, all’inizio di Via Matteotti un locale
buio e con musica assordante che piace molto ai giovani “Abercrombie”, ora a
Milano, dopo New York e Londra.
San
Babila è anche uno degli angoli del
mitico quadrilatero delle moda, che accoglie i negozi più belli e più cari del
mondo. Tra Via Montenapoleone, Via Manzoni, Via Spiga e Corso Venezia ci sono proprio tutti i nomi
più famosi del made in Italy e non solo: se non si è ricchi, anzi ricchissimi,
si può solo guardare, ma anche lustrarsi la vista può essere divertente.
Ma
questa è solo una traccia, volutamente ampia, le scelte spettano alla fantasia
e al gusto dei partecipanti: buon divertimento a tutti!
Erika, mia cara donzella nonché socia-organizzatrice, so che non potrai esserci questa volta...ti metto da parte la "schiscèta" con un po' di risotto!
RispondiElimina:0)
Anna si ricorda benissimo di te!
RispondiEliminaAncora una volta devo dire "ma che peccato che non ci sia anche tu" e sono sicura che durante il pranzo lo dirò a Sandra almeno tre volte, diventando noiosa ... ma così è ...
Senti Sandra, per favore, traduci. Prima di mettere da parte qualcosa dimmi il significato di "schiscèta".
RispondiEliminaAmbra, perchè proprio tre volte? Ti ricordo San Pietro? ihihih.....
RispondiEliminaAnch'io vi penserò tanto e mi mancherete, care amiche mie.....
Ma Erika, frequentando una milanese (non la cotoletta) e una semi-milanese ormai dovresti conoscere la schiscèta!... è la gavetta degli operai nella quale la madre, la moglie o la sorella sistemavano il pranzo... per il lavoratore. La gavetta era in alluminio con un coperchio a gancio. Non l'hai mai vista? La usavano anche i militari.
RispondiEliminaSì, ora capisco. Mia mamma la chiamava gamellino ed io lo portavo all'asilo. Ok, Ambra, preparatemene una, allora, quel giorno....
RispondiEliminaSarà fatto. Passo la voce anche a Sandra.
RispondiEliminaOk!
RispondiEliminacarissima Erika
RispondiEliminaspero che tu riesca a trovare questa cavigliera,se potessi ti aiuterei...
il problema secondo me è il dorato e il doppio filo....
bacioni
Eppure l'ho vista indossare....Lucia!!! Devo provare in un altro negozio qui a Bari. Ciaooo
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