Eccomi....è trascorso già parecchio tempo da giugno ma ho deciso di pubblicare volutamente il diario del nostro viaggio alle isole Lofoten solo ora. Perchè? Beh...d'estate non ci sono molti lettori , quasi tutti i blogger rallentano la pubblicazione dei loro post e poi i consigli che darò potranno essere utili per coloro che vorranno intraprendere questa avventura magari l'anno prossimo.
I miei amici blogger sanno che sia io che mio marito amiamo il Grande Nord ed infatti siamo stati due volte in Norvegia, una volta in Finlandia, Svezia e paesi Baltici.
Avevo letto che le isole norvegesi Lofoten erano famose per la pesca del merluzzo e che erano ricche di panorami fiabeschi, disseminate di casette di legno dipinto di rosso o giallo, montagne dalle cime arrotondate, spesso a forma di cono, lunghissime e larghissime spiagge di sabbia bianca ( acque gelide naturalmente), cascate, fiordi, e profumo di stoccafisso ovunque.
Alcuni mesi prima ho cominciato a documentarmi in maniera più approfondita perchè già da qualche anno avevo inserito tra i "preferiti" alcuni siti da cui poter trarre consigli di viaggio.
Dovete sapere che notizie delle Lofoten in Italia si son avute tanti e tanti secoli fa grazie ad un certo messer Piero Querini, un mercante veneziano che il 6 gennaio 1432, a causa di una burrasca, andò a naufragare sulle coste di un arcipelago a Nord del Circolo Polare Artico ovvero le Lofoten . Faceva molto freddo, avevano fame ed un giorno l'equipaggio trovò un enorme pesce arenato sugli scogli. Decisero di cucinarlo accendendo un grande falò. Gli abitanti di un'isola che si trovava difronte, vedendo quel fumo, accorsero e dettero ospitalità ai naufraghi che, dopo qualche mese, riuscirono a riparare la nave e ripartire verso Venezia. E così scoprirono che in quelle isole si faceva essiccare il pesce che poi veniva preparato in diversi modi.Portarono in Italia lo stoccafisso e nel 1932 alle Lofoten fu eretto un monumento per ricordare il legame culturale e gastronomico tra l'Italia e queste isole.
L'arcipelago delle Lofoten si trova al di sopra del circolo polare artico, di fronte alle coste della Norvegia settentrionale. Il tratto di mare che separa le isole dalla terraferma si chiama Vestfjorden ma le temperature sono mitigate dalla Corrente del Golfo.
Se volete approfondire le vostre conoscenze su Querini potreste acquistare questo libro: Alla larga da Venezia. l'incredibile viaggio di Piero Querini oltre il circolo polare artico nel '400 oppure leggere questo articolo
Ma torniamo al nostro viaggio. Come arrivarci, che mezzi di trasporto utilizzare, quanti giorni soggiornare, dove alloggiare, dove far tappa, cosa visitare, dove prenotare. Quanti interrogativi mi son posta per l'organizzazione di questo tour...... Un giorno, mentre continuavo a fare delle ricerche, ho trovato un blog di una ragazza italiana che c'era stata nel 2011 e che decantava questi luoghi e che aveva scritto un diario di viaggio propinando tanti consigli. Mi son messa subito in contatto con Luana tramite mail e devo dire che è stata veramente gentilissima, disponibile e pronta a sollevare tutti i miei dubbi e a darmi una marea di consigli utili. Un sentito grazie, cara Luana!!!! Questo il suo blog:http://imieiviaggilowcost.blogspot.it/2011/08/avventura-alle-isole-lofoten.html
La prima cosa a cui ho pensato è stata di decidere le date di partenza e di ritorno. Volendo vedere il sole di mezzanotte, che non tramonta mai dal 27 maggio al 17 luglio, ho pensato di partire il 13 giugno e di ritornare il 25 in quanto Luana mi aveva detto che una settimana non sarebbe stata sufficiente per vedere tutto.
Alle Lofoten si può arrivare con diversi voli o con voli fino a Bodø e poi traghettando da qui fino a Moskenes o altri porti.Luana raccomandava sul suo diario di viaggio di prendere il treno da Oslo fino a Bodø. Io ho voluto seguire il suo consiglio solo per l'andata e devo confessare di esserne rimasta entusiasta nonostante il viaggio - con cambio di tre treni - sia durato circa 20 ore con le soste.
stazione Oslo Rygge |
verso Trondheim |
verso Bodo |
stazione Oslo centrale |
Tutto questo percorso in treno l'ho prenotato dall'Italia sul sito delle ferrovie norvegesi https://www.nsb.no/en/.
foto tratta dal sito delle ferrovie norvegesi
Durante la prenotazione, se lo fate per tempo, avrete la possibilità di scegliere la tariffa ridotta e così spenderete la metà. Per chi non potrà sfruttare questa opportunità ci sono sconti per persone adulte ed è sufficiente che uno dei coniugi sia un over 65 perchè anche l'altro abbia diritto alla riduzione ( ricordate che questi sconti in Norvegia sono previsti per tutti i mezzi di trasporto e noi ne abbiam beneficiato).
Arrivati alla stazione di Bodø bisogna andare diritti e proseguire verso destra e poi ancora a destra finchè, sulla propria sinistra, non si vede una costruzione. Bisogna attraversare la strada in direzione del porto d'imbarco dei traghetti che portano alle Lofoten.I biglietti si acquistano quando ci si imbarca e noi abbiam fruito dello sconto di cui parlavo prima. A proposito, alle Lofoten si paga tutto con carta di credito e bancomat ed infatti io non ho mai comprato corone norvegesi. Siam saliti sulla motonave ed abbiam fatto il percorso fino a Moskenes in circa tre ore e mezza partendo alle 10:30.
Il sito da cui avevo tratto info sugli orari dei traghetti è il seguente http://www.torghatten-nord.no/english/
Nel caso in cui doveste fare la traversata con un' auto è fortemente consigliato di effettuare una prenotazione dall'Italia sul sito di cui sopra.
La navigazione è stata tranquilla anche perchè la nave era molto moderna e dotata di sistema antirollio. Ad un certo momento abbiam visto una dorsale montuosa (190 km di montagne che cadono a strapiombo sul mare) ed abbiam capito che ormai la meta tanto ambita era prossima. Siam sbarcati e abbiam cercato di individuare il noleggiatore dell'Avis presso cui, sempre online, avevo prenotato un'auto. Tra gli automezzi che sbarcavano ed i camper che erano in fila indiana pronti per l'imbarco successivo , abbiamo avuto non poche difficoltà ad individuarlo....Dopo un giro abbiam visto un signore con in mano un cartello dell'AVIS.
Ci siam avvicinati ed abbiamo firmato il contratto. Io quando viaggio e noleggio un'auto chiedo sempre di aggiungere nella polizza l'esonero dalla responsabilità danni e furto (CDW):costa qualcosa in più ma si evitano spese maggiori in caso di danni o furto. La prenotazione l'avevo fatta su questo sito ma potete utilizzare anche questa mail: leknes@avis.no
Ci siam avvicinati ed abbiamo firmato il contratto. Io quando viaggio e noleggio un'auto chiedo sempre di aggiungere nella polizza l'esonero dalla responsabilità danni e furto (CDW):costa qualcosa in più ma si evitano spese maggiori in caso di danni o furto. La prenotazione l'avevo fatta su questo sito ma potete utilizzare anche questa mail: leknes@avis.no
Non ho potuto prenotare a Moskenes, dove eravamo sbarcati, perchè noi saremmo ripartiti da Svolvaer e quindi avremmo dovuto lasciare la macchina in un luogo diverso da quello del ritiro e l'autonoleggio di Moskenes non accettava questa soluzione. La vettura mi è stata consegnata a Moskenes e l'autonoleggio si trovava a Leknes per cui ho dovuto pagare un supplemento di 100 Corone norvegesi (NOK) , circa 12 euro.
Moskenes |
Proseguiamo con il racconto ......
La nostra auto era una Mazda. Abbiam sistemato i bagagli ed abbiam cominciato a percorrere la E10 in direzione di Å. Sì, si chiama proprio così il villaggio di pescatori in fondo alla strada principale in cui abbiam deciso di far tappa per una settimana. Questa è l'ultima lettera dell'alfabeto norvegese: è una A con un pallino sopra e si legge come il dittongo eu in francese.
Quasi sempre la E10 è piuttosto stretta e piena di curve per cui bisogna procedere a 30, 40 km orari. Dopo circa 20 minuti siam arrivati alla meta. Qui avevo prenotato un rorbu che è una tipica casetta in legno rosso che un tempo veniva utilizzata dai pescatori e che ora viene affittata ai turisti. Avevo effettuato la prenotazione online presso http://www.lofotenferie.com/.
Il nostro alloggio Perbua lo potete vedere qui:http://www.lofotenferie.com/index.php/en/cabins-in-a/59-perbua.html
il nostro rorbu Perbua |
Nel villaggio abbiamo fatto una prima passeggiata nel pomeriggio. I rorbu sono costruiti su palafitte o su rocce di granito e in questo villaggio dal nome più corto del mondo si trovano due musei importanti:il Norsk Fiskevaersmuseum che è il Museo dei villaggi dei pescatori e il Torrfiskmuseum
dove si apprende tutto sulla preparazione dello stoccafisso. Mentre si passeggia, un forte odore di merluzo messo ad essiccare penetra nelle narici ed infatti in tutte le isole si possono vedere dei tralicci chiamati Fiskehjell dove vengono appesi i merluzzi.
I migliori vengono esportati soprattutto in Italia: Veneto, Liguria e Campania.I Norvegesi utilizzano tutte le parti di questo pesce ed infatti su alcuni tralicci abbiamo visto appese le teste. Tocca ai bambini togliere la lingua ai merluzzi.
Non perdete le altre puntate......ce ne saranno parecchie.
Tutte le foto sono state scattate da me |
Non perdete le altre puntate......ce ne saranno parecchie.
A presto!!!!!!
Splendidi luoghi, splendido viaggio, splendide foto, splendidi ricordi, ottimo racconto. Bravissima Erika.
RispondiEliminaUn caro saluto,
aldo.
Bellissimo! Sono stata anche io in Norvegia quest'estate e inizialmente pensavamo di andare su al nord e visitare anche le Lofoten, ma alla fine abbiamo cambiato programma.. ora un po' me ne pento perché so che sono davvero incredibili e le tue foto lo dimostrano! Tutta la Norvegia è splendida, ma le Lofoten... wow! :)
RispondiElimina✿✿º°。 MERCI chère Erika de nous faire voyager avec toi !!!
RispondiEliminaC'est MAGNIFIQUE ! Tes photos sont si belles !!!!
BISOUS et bon début de semaine !!! ☆ ★ ☆ ★
Uno splendido viaggio. Ciao, buona settimana.
RispondiEliminagran belle immagini
RispondiEliminaErika sei un portento...la tua è una vera passione. bacione
RispondiEliminauna meraviglia!
RispondiEliminalu
Non potevano mancare le isole Lofoten, grande EriKa.
RispondiEliminaIl mio abbraccio
Maurizio
Ciao Erika. Questo tuo viaggio è stato di una bellezza mozzafiato!
RispondiEliminaBellissimo viaggiare con te virtualmente!!! Le foto sono stupende. Vado a leggere anche la seconda parte. un abbraccio e buon weekend!
RispondiEliminaEcco, dato che manco da un po' nel mondo blogger, son venuta a leggere anche la prima parte. Credo che tu sia davvero unica come organizzatrice di viaggi da sogno!
RispondiElimina