Ed ecco la continuazione del nostro bellissmo viaggio.
Ogni tanto io e mio marito ci guardiamo e ci diciamo che abbiam fatto proprio bene a decidere di trascorrerre le nostre vacanze in questi luoghi meravigliosi. Sembra di essere in un paradiso terrestre che trasmette tanta calma e serenità.....proprio quello di cui abbiamo bisogno. Le strade laterali attraversano boschi e tratti di costa dove si incontrano pochissime abitazioni. A proposito, se i norvegesi sono in casa vedrete sempre la bandiera issata sul pennone davanti alle loro abitazioni. Penso che bisogna aver molto coraggio per vivere in questi luoghi da soli. Ci siam chiesti come facciano durante i mesi invernali quando le temperature scendono al di sotto dello zero, le strade son tutte ricoperte di neve e, ci hanno confermato, a mezzogiorno il cielo è già buio.
Abbiamo impiegato parecchio tempo per raggiungere le varie località perchè la strada era piena di curve, per i limiti di velocità da rispettare ed anche perchè spesso bisognava passare da un'isola all'altra attraverso ponti o tunnel.Lasciamo l'isola di Flakstadoy ed attraversiamo il tunnel sottomarino di Nappstraumen che ci porterà nell'isola di Vesvagoy. E' lungo 1773 metri ed il punto più profondo è a 63 metri sotto il livello del mare. I paesaggi sono sempre più belli. Arriviamo a Leknes che è il centro urbano più popolato delle Lofoten ed è anche centro amministrativo dell'isola di Vestvagoy. Ci fermiamo per acquistare qualche dolce in una panetteria e visitiamo un centro commerciale sulla via principale. Riprendiamo il nostro viaggio e ad un certo punto vediamo un cartello che indica le spiagge di Haukland e Utakleiv. Facciamo inversione e mio marito mi fa notare un arcobaleno ad arco intero che non avevamo mai visto in vita nostra.
Parcheggio e scatto numerose foto e noto che i colori diventano sempre più accesi. Anche l'azzurro del cielo, quelle poche volte che abbiamo potuto vederlo, è intenso e diverso da quello italiano ed abbiamo notato che anche le nuvole hanno delle forme strane. Percorriamo la strada che ci porterà alla spiaggia di Haukland. Anche qui una distesa lunghissima e larghissima di sabbia bianca, mare verde smeraldo in alcuni punti e cristallino in altri, il tutto abbracciato da alte montagne. Scattate molte foto dall'alto perchè il sole andava e veniva. Abbiamo raggiunto la fine della strada, siam usciti dalla macchina e qualche minuto dopo una pioggia torrenziale si è riversata su di noi. Ci siam rifugiati nuovamente in macchina tutti inzuppati ed infreddoliti , abbiamo acceso il riscaldamento per asciugarci e siamo ripartiti. Siamo ritornati nuovamente sulla E10 e ci siam diretti verso Borg dove si trova il Lofotr Viking Museum in cui viene mostrato come vivevano i Vichinghi 1000 anni fa . Noi abbiam visitato un' esposizione interna e poi avremmo voluto fare una visita guidata ma c'erano troppi turisti per cui abbiamo rinunciato. Voi potete dare uno sguardo qui per farvi un'idea:http://www.lofotr.no/index.asp
Si prosegue e si devia per Eggum che non mi è piaciuta molto perchè l'acqua del fiordo che costeggiava la strada sembrava uno stagno.
Dall'isola di Austvagoy si passa a quella di Gimsøya attraverso il ponte Gimsøystraumen che ha sostituito il traghetto che si doveva prendere fino al 1981. Dopo un'ora siamo arrivati a Kabelvag dove avevo prenotato, tramite Booking.com, una stanza presso il Lofoten Vandrerhjem Kabelvåg, una struttura che viene definita ostello perchè durante l'inverno viene utilizzata dagli studenti. Noi abbiamo scelto una camera con bagno privato e ci hanno assegnato una stanza enorme con due finestre ad angolo luminosissime ( dormivamo anche se c'erano 24 ore di luce). Nel prezzo erano compresi una ricca e varia colazione, il parcheggio, connessione Wi-FI gratuita e la possibilità di utilizzare una cucina in comune con tutti i comfort. L'ostello distava solo 400m dal borgo di Kabelvag. . A Kabelvag si può ammirare la cattedrale delle Lofoten Vagan Kirke.E' una chiesa in
cui ci sono 1200 posti seduti ed è la più grande chiesa in legno della Norvegia del Nord aperta nel 1898. Al suo interno sono stata colpita da un angolo riservato ai bambini. C'erano un tappeto coloratissimo raffigurante degli eschimesi e due recipienti contenenti giocattoli.
In una bigia giornata piovosa siamo andati fino al centro del paese e, dopo aver parcheggiato la nostra auto, ci siamo recati a piedi , a Storvagan.Qui si possono visitare il Lofotmuseet dove si verrà catapultati nell'autentica atmosfera dei tempi antichi. Poi la Galleria Espolin in cui l'artista rappresenta la drammatica storia della regione e la vita ed il destino della popolazione costiera.
Noi siamo andati a visitare il Lofoten Aquarium, aperto nel 1989. Comunque un primo acquario fu inaugurato già nel 1931 ma fu chiuso nel 1985 per motivi di sicurezza.Si trova in una zona molto bella e presenta anche un' architettura particolare. Qui abbiamo visto la vita marina di queste isole attraverso pesci e mammiferi provenienti dalle Lofoten e dalla coste della Norvegia del Nord.
A soli 5 km si trova Svolvaer, la capitale delle Lofoten. La città è dedita al commercio, alla pesca ed al turismo. Qui attracca il postale dei fiordi Hurtigruten. Nella piazza ci sono un mercato dei fiori, l'ufficio turistico, ed una casetta di legno in cui potrete prenotare le escursioni per l'avvistamento delle balene, aquile. Noi abbiamo scelto quella al Trollfjord: un fiordo largo, in un certo punto, solo 100 m e l'abbiamo fatta con una motonave in circa tre ore tra andata e ritorno. Questa escursione è stata veramente un'avventura perchè faceva molto freddo durante la navigazione ed io ad un certo punto son scesa in coperta ed ho visto che alcuni passeggeri stavano indossando delle tute termiche per proteggersi dal freddo e dal vento. Ho deciso anch'io di mettermene una e tutti non facevamo che ridere perchè eravamo impacciati nei movimenti ma caldi.... Anche durante quest'escursione i paesaggi sono stati unici: cascate, rocce , monti ricoperti di neve e la cosa che ci ha colpiti di più sono stati i gabbiani e le aquile marine che ci hanno accompagnati durante alcuni tratti di navigazione.
Svolvaer |
Ci sono hotel e ristoranti e caffè molto chic. Lungo la banchina si affacciano numerosi negozi e, dal ponte che porta al Rica hotel, ho potuto scattare delle foto alla famosa Svolvaergeita (capra di Svolvaer), una montagna rocciosa sulla cui cima ci sono come due corna che alcuni alpinisti norvegesi hanno raggiunto saltando da una parte all'altra nel vuoto.
A Svolvaer c'è una chiesa di legno bianca che domina la cittadina dall'alto.
In prossimità della banchina a cui attracca l'Hurtigruten si trova il Magic Ice,
un'esposizione di sculture di ghiaccio.All'interno la temperatura è di -6°. Si entra con delle mantelle nere ma non si riesce a rimanere che per pochi minuti. Io avevo visitato l' Artic Ice Bar di Honnisvag e devo dire che mi era piaciuto molto di più dal punto di vista artistico ed anche perchè nel prezzo era compresa la consumazione al bar in bicchieri realizzzati in ghiaccio che poi dovevano essere gettati,nelle gelide acque del mar di Barents, dietro alle spalle esprimendo un desiderio.
Da Kabelvag abbiamo fatto un giro a Henningsvaer, una località turistica che tutti decantano e definiscono la Venezia del Nord. Sinceramente, forse a causa delle avverse condizioni meteo di quel giorno, questo villaggio di pescatori non mi è piaciuto molto. Invece siamo rimasti colpiti dai panorami talvolta struggenti (montagne minacciose , rocce, fiordi con acque color smeraldo, spiagge di sabbia bianca) che costeggiano la strada che conduce a questo piccolo villaggio ed in modo particolare dallo stretto ponte a dorso d'asino che la collega al resto dell'arcipelago. Anche qui la principale attività è la pesca dei merluzzi e la loro essicazione. Mi son piaciute alcune esposizioni di foto scattate ai luoghi circostanti nelle varie stagioni ed alcuni dipinti
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che magnifico arcobaleno e che colori
RispondiEliminaOh! Bellissimo tutto, anche quello arcobaleno! Complimenti, Erika, sempre venire qui é un piacere visuale! Abbracci.
RispondiEliminaStupendo l'arcobaleno , anche questo e un miracolo della natura
RispondiEliminaciao Erika buon fine settimana
Erika bonjour je vais me reposer un moment puis je repasse te lire
RispondiEliminaj'adore tes oiseaux ces photos sont sublimes pour moi
je t'embrasse fort
Incredibile! L'angolo per i bambini con i giocattoli!
RispondiEliminaSono incantata da questi luoghi e i tuoi scatti sono una meraviglia. Dal tuo viso si vede quanta gioia hai provato in quel viaggio.
(•ิ‿•ิ)✿
RispondiEliminaQue c'est beau !!!! Un miracle de la nature !!!
MERCI chère Erika ! J'adore cette publication !!!
BISES D'ASIE pour toi !
Passe un bon dimanche
✿❀✿
☼ je t'envoie plein de douces pensées d'Asie.
RispondiElimina≧^◡^≦ GROS BISOUS ! ♥❤
ⒸⒾⒶⓄ chère Erika ❀
ERIKA coucou j'adore ton arc quel bonheur
RispondiEliminaje n'en vois jamais tu sais et alors je veux bien en voir un comme toi
la nature est très belle sur ton blog et ces oiseaux j'adore oui j'aime regarder les oiseaux
je vois une personne qui pêche je pense elle a l'air si heureuse
gros bisous