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Ogni anno, durante la Settimana santa, mia mamma cominciava a preparare la pinza, un dolce pasquale triestino, che poi si mangiava la mattina di Pasqua a colazione accompagnato da una bella tazza di cioccolata calda.
Ricordo che la lievitazione richiedeva pazienza e molto tempo e che la cottura avveniva nel forno della nostra cucina economica. La mamma preparava molte dosi perchè poi era usanza regalarne una ai vari parenti.
Dopo che mia mamma aveva impastato i vari ingredienti, io staccavo dei pezzetti dalla massa che aveva ottenuto perchè mi piaceva tanto l'impasto. E' difficile scordare il profumo che si diffondeva nella nostra cucina durante la varie fasi della lievitazione e soprattutto durante la cottura.
Ho ancora molti foglietti, ormai ingialliti, con ricette scritte da lei ed ora voglio condividere con voi proprio questa.
Ingredienti: 1 chilo di farina, 20 tuorli, 280 g di burro, 280 g di zucchero, una bustina di orocrema (era un preparato per rendere più giallo l'impasto), 40 grammi di lievito di birra e 2 decilitri di latte.
Si scioglie il lievito nel latte e dopo un'ora lo si cola mescolando insieme la quarta parte della farina e lasciando riposare l'impasto per 3 o 4 ore. Poi si pone una pentola su dell'acqua non troppo calda e vi si mescolano per circa un'ora lo zucchero con i tuorli, versando poco alla volta il burro tiepido. Tutto questo liquido verrà unito, con l'aiuto di un coltello, poco alla volta, al resto della farina setacciata sulla tavola. Successivamente uniremo anche il lievito e manipoleremo l'impasto finchè non avrà raggiunto una certa consistenza. Si formeranno due grandi panetti ( o diversi piccoli) che verranno posti su della carta da forno in una stanza calda con sopra uno strofinaccio ed una coperta.
Il giorno dopo, prima di porli nel forno, si spalmeranno con l'uovo e si praticheranno , dal centro all'orlo, a distanza regolare, 3 leggere incisioni con le forbici. Infornare a 150° per un'ora in forno preriscaldato.
Buona Pasqua a tutti!
Deve essere sicuramente buona, le nostre tradizioni di cucina sono uniche al mondo,ciao Erika e auguri di Buona Pasqua, Angelo.
RispondiEliminaRicordo che anche mia madre preparava un dolce pasquale, ma io l'ho scordato. Bello che tu abbia condiviso con noi la ricetta di tua mamma.
RispondiEliminaQuesto dolce lo conosco ed è indimenticabile per tanti ragioni, c'è solo un fornaio che lo prepara a milano e domenica mattina sarà la Pinza a colazione, auguri di Buona Pasqua
RispondiEliminaSicuramente buona! Si assomiglia molto con la pagnotta pasquale romagnola. In Romagna mettono anche uvetta o anche semi di anice. un abbraccio
RispondiEliminaBUONAAAAAAAAAA
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