mercoledì 31 ottobre 2018

Una domenica a Ravello

Alcune settimane fa mi sono recata a Ravello, comune campano in provincia di Salerno,  con una gita organizzata da Ilia, titolare dell'agenzia di viaggi Viatius Tour.
E' una cittadina che si trova su una rupe che si affaccia sul mar Tirreno e sul Golfo di Salerno. La strada per raggiungerla è piuttosto stretta, bisogna procedere con cautela e si può viaggiare solo a bordo di bus con non più di 28 persone.
Giunti a destinazione abbiamo incontrato la nostra guida, un ragazzo molto preparato e simpatico di nome Alessio. Per prima cosa ci ha descritto la località e poi ci ha condotti all'interno di Villa  Rufolo.
Questa dimora si affaccia su Piazza Vescovado e fu costruita da una ricca famiglia di mercanti. Boccaccio  parla della villa e del suo proprietario  in una novella del Decamerone.
Wagner, quando la visitò, fu ispirato per comporre il secondo atto del suo Parsifal. E, proprio per ricordarlo, ogni estate si organizzano numerose manifestazioni musicali.
A mezzogiorno,  io e la mia amica  ci siamo recate a pranzo presso il ristorante Enotavola -Wine bar che si trova all'interno  di una dimora storica ovvero  Palazzo  della Marra.
Qui abbiamo assaggiato un tagliere di salumi e formaggi tipici del luogo, scialatielli alle vongole e funghi porcini, baccalà fritto condito con  un sughetto fresco  e delle pizzette con alici e pomodoro.
Nel pomeriggio ci siamo diretti verso Villa Cimbrone dove si trova anche l' hotel omonimo. Per raggiungerla bisogna percorrere una stradina, alternata da gradini,  a circa dieci minuti a piedi dal centro storico di Ravello.
Ciò che colpisce è la bellezza dei giardini, il pergolato del Viale dell'Immenso, il Terrazzo dell'Infinito.
Da quest'ultimo, tutto abbellito da busti marmorei, si ammira la costiera amalfitana.
Il biglietto d'ingresso costa 7 euro.
Vi faccio ammirare la zona attraverso alcune mie foto
Duomo Ravello


Piazza Vescovado


ingresso Villa Rufolo












Villa Cimbrone







Fuga d'amore in Italia













1 commento:

Grazie