Nella meravigliosa isola di Pantelleria la società Bonomo&Giglio ha deciso di trasformare un dammuso in un museo dedicato alla principale produzione agricola del luogo ovvero al signor "Cappero". Si tratta dell'unico museo al mondo.
Ci sono attrezzi utilizzati dai contadini di un tempo per la lavorazione dei terreni e la raccolta di questi boccioli di fiori non ancora sbocciati perchè il cappero non è un frutto. Il frutto si chiama cucuncio ed è molto più grande ed affusolato.
Il nome della pianta è Capparis Spinosa e sembra che i fiori si possano mangiare fritti.
Lo si può coltivare perfino sul balcone di casa, purchè sia esposto a sud, seguendo queste regole:
1) Servirà un grosso vaso, circa 25cm, per dare più autonomia di liquidi alla pianta in modo da non doverla annaffiare spesso.
2) Bisognerà aggiungere dell’argilla espansa al vaso per assicurare il drenaggio e lo si riempirà di terra/sabbia/calce nelle proporzioni di 70%, 15%, 15% da bagnare un po’.
3) Poi potremo sistemare la pianta nel vaso e la annaffieremo una volta alla settimana.
Cucunci sott’olio, ricetta eoliana:
https://blog.giallozafferano.it/amicincucina/cucunci-o-frutti-del-cappero-sottolio/
e qui la ricetta dei cucunci fritti nel cui sito potrete fare acquisti, online, delle specialità eoliane:
https://www.eolieshop.it/blog/curiosita/cucunci-fritti-ricetta-perfetta-per-stuzzicanti-aperitivi/
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