Il Commentario è un'opera curiosa di Ortensio Lando, autore erudito nato a Milano forse nel 1510 e morto a Napoli, sembra, nel 1558.
Fu stampata a Venezia in prima edizione nel 1548. Si tratta di un elenco di piatti tipici, di vini pregiati, di usanze e proverbi locali; e anche di un percorso geografico e storico che prende il via dalla misteriosa Isola di Utopia (la Sicilia) per giungere alla scoperta delle terre e dei popoli d’Italia. L'autore immagina l’opera come il racconto di un viaggiatore originario del Regno de’ Sperduti e desideroso di visitare l’Italia dopo aver appreso dal nonno “esser l’Italia la più bella parte, la più ricca e la più civile che ritrovar si possi”.
L'autore offre preziose raccomandazioni per il “turista” sulle avversità climatiche, indica le bellezze caratteristiche di ogni città visitata, consiglia di prestare attenzione ai ladri a Roma, Napoli e Venezia. E ancora di non fidarsi degli albergatori che bisognerebbe pagare solo alla fine del soggiorno.
Della Sicilia menziona i maccheroni conditi con carne di capone, burro, latte mentre per Taranto parla dei piatti di pesce. Napoli la collega con il pane di puccia bianca mentre a Bologna ricorda che si mangiano i salsicciotti. A Ferrara gli insaccati, a Modena, Reggio e Piacenza favolosi formaggi. Como è famosa per le sue torte mentre Padova e Venezia celebri per le specialità ittiche ed ancora la riviera ligure per i suoi vini leggeri.
L'opera è pervasa da sdegno politico e satira che si mescolano a ricette culinarie. Personaggi fantastici, mitologici e storici vengono presentati come inventori di piatti prelibati. E' uno straordinario libro di cucina in cui compaiono per la prima volta i nomi di molte preparazioni gastronomiche di uso quotidiano e popolare.
Lo scrittore mette in evidenza la mancanza di unità politica compensata dall'unità sotto il segno della buona cucina e del buon bere.
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