Continuo il mio diario percorrendo con voi l'ultima parte del mio viaggio. Questa volta vi porterò nella Patagonia argentina.
Questi i link delle quattro precedenti puntate: https://erikanapoletano.blogspot.com/2025/01/diario-di-viaggio-nella-patagonia_26.html
La mattina, alla frontiera argentina di Cancha Carrera, siamo stati raggiunti da un altro pullman ed un'altra guida locale parlante italiano e ci siamo diretti verso El Calafate, una bellissima cittadina all'interno del paesaggio patagonico della pre- cordigliera. Abbiamo impiegato diverse ore per raggiungerla.
Il giorno successivo abbiamo dedicato l'intera giornata alla navigazione in catamarano sul braccio nord del lago Argentino. Abbiamo potuto vedere da vicino, fino quasi a toccarli, i ghiacciai Upsala e Spegazzini. Icebergs enormi, dalle forme più strane (e la nostra fantasia ci ha fatto intravedere in essi, per esempio, dei visi, degli animali, degli oggetti) galleggiavano sull'acqua in un silenzio profondo interrotto, ogni tanto, dal rumore fragoroso di altri pezzi di ghiaccio che si staccavano dalle pareti dei ghiacciai circostanti. Dopo alcune ore di navigazione siamo scesi nella Base Spegazzini dove abbiamo raggiunto il Rifugio omonimo che ci ha permesso di osservare tutta la baia ed i ghiacciai che si trovano intorno. Dopo pranzo, prima di riprendere la navigazione, abbiamo fatto una passeggiata lungo la spiaggia per osservare, con la guida, le diverse specie arboree che vi crescono.
Il giorno dopo è stato dedicato completamente all'escursione al ghiacciao Perito Moreno che si trova nel Parco Nazionale Los Glaciares. E' formato da diversi ghiacciai che scendono da una distesa di ghiaccio di circa 300 chilometri quadrati in cima alla Ande e sboccano nei laghi Viedma e Argentino. La caratteristica di questo enorme ghiacciaio è la possibilità di vederlo da vicino. Perito Moreno è uno dei 48 ghiacciai alimentati dal Campo de Hielo Sur, la terza riserva d’acqua dolce al mondo dopo i Poli.
Esistono quattro percorsi divisi per colore e di diversa durata, comunicanti tra loro e intervallati da alcune terrazze panoramiche che danno sul ghiacciaio:
- Paseo Accesible (segnato in bianco sulla cartina del Parco);
- Paseo Central (giallo);
- Sendero del Bosque (verde);
- Circuito Inferior (rosso).
Io ho percorso il circuito rosso. Siamo anche saliti a bordo di un catamarano per una
rilassante gita in barca sul Rico Arm. Mentre navigavamo lungo le acque gelide, abbiamo potuto renderci conto delle
dimensioni del ghiacciaio scoprendo interessanti formazioni nel ghiacciaio, avvenute nel corso del
tempo, e guardare gli iceberg che si sono staccati dall'immenso
muro di ghiaccio. Il Perito Moreno avanza di
circa due metri al giorno ma perde una propria percentuale di
ghiaccio attraverso la rottura di grandi parti del suo fronte.
Il ghiacciaio prende il suo nome dall’esploratore Francisco Moreno, “El Perito” che giocò un ruolo importantissimo durante la delineazione dei confini internazionali tra Cile ed Argentina.
Lo si può anche attraversare in alcune sue parti con i ramponi grazie a dei tour di trekking guidati.
E' stato un viaggio emozionante, un tuffo nella natura, scoperta di paesaggi incontaminati, silenzi e tanta pace e serenità.
Lago argentino |
ghiacciao Upsala |
Ghiacciao Spegazzini |
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