A maggio scorso sono stata in Uzbekistan. Avevo visto diversi filmati sulle sue mitiche città: Samarcanda , Bukhara , Khiva, Shakrisabz e avevo il desiderio di visitarle.
Spesso ho pensato alla Via della Seta che indicava il cammino che veniva percorso dalla Cina all'Europa per trasportare le merci preziose come la seta e le spezie, la giada, la porcellana, il tè e, naturalmente, ricollegavo tutto con i nomi di grandi personaggi dell'epoca come Alessandro Magno , Marco Polo , Tamerlano.
Ho partecipato ad un tour di gruppo con partenza da Roma Fiumicino tramite la compagnia uzairways.com/.
E' un paese moderno, tranquillo, pulito, sicuro tant' è che consiglio anche a delle donne sole di affrontare il viaggio.
Ci sono quattro ore in più rispetto all'Italia quando è in vigore l'ora legale.
Siamo sbarcati a Urgench e, dopo le formalità doganali , abbiamo incontrato la guida locale e, a bordo di un bus, abbiamo raggiunto Khiva che dista pochissimi chilometri. Dopo aver fatto colazione, abbiamo iniziato la visita della città.
Kviva è la più antica e meglio conservata cittadina sulla via della seta. Abbiamo visitato: la Madrasa Mohammed Amin khan che fu costruita tra il 1852 ed il 1855 ma il progetto non fu portato a termine a causa della guerra. La scuola coranica poteva ospitare 260 studenti . La facciata principale è decorata con la tradizionale maiolica di Chorezm ed oggi è stata adibita ad albergo.
Poi il mausoleo di Pakhlavan Mahmud, eroe e patrono di Khiva, la Madrasa Islam Khoja, la moschea di Juma con le sue 213 colonne di legno alte 3,15 metri, in stile arabo.
Abbiamo assistito alla preparazione del tipico pane locale dalla forma circolare che viene cotto in dei forni particolari di argilla "Tandoor" dove viene attaccato alle pareti, precedentemente inumidite con acqua, tramite dei guantoni enormi per non scottarsi. Sono soprattutto le donne che svolgono questo mestiere. Sul pane rotondo, chiamato lepeshka, vengono applicati degli stampi tradizionali uzbeki per creare delle decorazioni floreali. Questi
timbri servono non solo a scopi estetici ma anche funzionali, poiché
aiutano a far uscire il vapore durante la cottura e a prevenire che il
pane si gonfi troppo al centro. timbro del pane che ho acquistato come souvenir
Una leggenda narra che molti secoli fa, nel punto in cui oggi sorge Khiva, c'era un piccolissimo villaggio senza nome abitato da gente cortese ed ospitale. Spesso qui giungevano delle carovane che, percorrendo la Via della Seta, facevano tappa per dissetarsi ad una sorgente di acqua fresca. Un giorno giunsero dei viaggiatori dall'Arabia e, uno di loro, dopo aver bevuto esclamò: "Kviva" che in arabo significa "com'è buona quest'acqua"e da qui derivò il nome della città.
Il minareto Kalta-Minor avrebbe dovuto essere il più alto dell'Oriente musulmano ma i lavori si fermarono a causa del mancato ritorno di Mohammed -Amin- Khan ( colui che ne aveva ordinato la costruzione) da una sfortunata spedizione militare.
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