Genzano di Lucania
|
Domenica siamo andati a fare un bellissimo tour a Genzano di Lucania e ad Acerenza. Orizzonti, associazione
culturale a cui siamo iscritti e di cui vi ho già parlato in altri
post, organizza periodicamente delle belle gite domenicali in località
che si trovano o nella nostra fantastica Puglia o, come in questo
caso, in una regione limitrofa la Lucania o Basilicata, anch'essa ricca
di storia e di bellezze naturali ed artistiche.
Genzano si trova in provincia di Potenza, sorge su una collina dell' alto Bradano,
uno dei principali fiumi di questa regione dove mio marito un tempo
andava a pescare, e si divide in paese vecchio e nuovo. La nostra prima
tappa è stata la collina di Monteserico dove si trova il
Castello omonimo. La giornata è stata splendida: sole caldo, cielo di
un bel bleu intenso, dolce venticello. Ma ciò che mi ha colpita di
più sono stati i paesaggi che ho potuto ammirare sia dal bus, durante
il nostro viaggio, che al nostro arrivo. Non servono le parole per
descrivervi l'emozione che ho provato quando davanti ai miei occhi si
sono presentati dei campi completamente ricoperti
da fiori di un giallo intenso. Sembrava un mare giallo in cui avrei
avuto voglia di tuffarmi. Ho cominciato a scattare tantissime foto
perchè ciò che vedevo era un panorama unico. Un paesaggio del genere lo
avevo potuto ammirare qualche anno fa in Finlandia. Mi sono ricordata
che lì mi avevano detto che si trattava della colza, pianta
dai cui semi si ricava un olio che viene utilizzato come lubrificante
per le macchine. Questa pianta viene coltivata soprattutto nei paesi
come Francia, Germania, Olanda, Norvegia, Canada e viene usata anche
come foraggio per il bestiame.
Guardate un po' queste foto e mi darete ragione
in alto Castello di Monteserico |
A bordo di alcune navette abbiamo raggiunto la vetta della collina su cui sorge il Castello di Monteserico la
cui ristrutturazione è durata parecchi anni ma ne è valsa la pena
perchè è stato riportato al suo antico splendore ed ora, grazie alle
visite guidate che vengono organizzate, si offre la possibilità a dei
giovani di poter lavorare e di non abbandonare la propria terra.
Giuseppe, la nostra guida, ci ha raccontato che in questo Castello aveva soggiornato per un breve periodo la bellissima moglie del conte Vittorio Cini. In realtà, si trattava di Lyda Borelli, la Divina del cinema muto italiano, che soggiornò per alcuni giorni nel Castello di Monteserico nel 1918. Il romanzo storico di Gianrocco Guerriero racconta questa avvincente presenza nel maniero federiciano in un romanzo storico intitolato La donna di rugiada
Per evitare alla moglie lo strapazzo di un viaggio troppo lungo, visto che era in attesa di un bimbo, il conte Cini la fece soggiornare nel Castello di Monteserico e, durante questa permanenza, la presenza della bellissima attrice non passò inosservata. Si racconta che amava camminare nuda fra le alte spighe di grano di buon mattino e cioè quando il grano era ancora bagnato di rugiada.
Ci sono diversi testi che potrebbe essere interessante leggere per approfondire la conoscenza su questi luoghi. La nostra guida ci ha parlato anche di Aquilina di Monteserico, una feudataria di Genzano. E su lei Michele Battaglino ha scritto:
Giuseppe, la nostra guida, ci ha raccontato che in questo Castello aveva soggiornato per un breve periodo la bellissima moglie del conte Vittorio Cini. In realtà, si trattava di Lyda Borelli, la Divina del cinema muto italiano, che soggiornò per alcuni giorni nel Castello di Monteserico nel 1918. Il romanzo storico di Gianrocco Guerriero racconta questa avvincente presenza nel maniero federiciano in un romanzo storico intitolato La donna di rugiada
Per evitare alla moglie lo strapazzo di un viaggio troppo lungo, visto che era in attesa di un bimbo, il conte Cini la fece soggiornare nel Castello di Monteserico e, durante questa permanenza, la presenza della bellissima attrice non passò inosservata. Si racconta che amava camminare nuda fra le alte spighe di grano di buon mattino e cioè quando il grano era ancora bagnato di rugiada.
Ci sono diversi testi che potrebbe essere interessante leggere per approfondire la conoscenza su questi luoghi. La nostra guida ci ha parlato anche di Aquilina di Monteserico, una feudataria di Genzano. E su lei Michele Battaglino ha scritto:
Aquilina di Monteserico è il frutto di una
pluriennale indagine condotta da Michele Battaglino negli archivi e
nelle biblioteche, tesa a ricostruire, l’enigmatica figura di una
feudataria, Aquilina, nota per aver fondato a Genzano di Lucania un
monastero di clarisse e per aver lasciato un testamento pieno di legati
al convento di S. Chiara e a tanti sudditi di Genzano e di Monteserico,
due feudi. (tratto dal web)
Sempre Battaglino ha scritto anche dei saggi su Genzano
Ed ora vi mostro alcune foto scattate a questa costruzione
come era negli anni '60 |
Dalla terrazza più alta, con un tele, ho potuto fotografare questa chiesetta, dei fazzoletti di terra colorati e una diga.
Genzano |
Qui potrete trovare un po' di storia sul Castello
Nel pomeriggio siamo andati a Genzano dove abbiamo visitato La Fontana Cavallina che si trova a ridosso del borgo antico. Ci sono diverse fontane e vasche. E' stata riconosciuta tra le 33 più belle fontane d'Italia ed è comparsa il 25 ottobre 1978 sul francobollo da 120 lire della serie "Fontane d'Italia".
Nel centro storico si possono ammirare il Convento delle Clarisse e la Chiesa dell'Annunziata
Poi ci siamo recati ad Acerenza che è stata inserita tra i Borgi più belli d'Italia ed è anche Città del Vino per la produzione dell' ottimo Aglianico del Vulture.
rupe su cui sorge Acerenza |
Altare dedicato a San Canio |
Questo bastone fenomeno mai spiegato, si muove spontaneamente per cui a volte è vicino all’apertura altre, invece, è a metà o in fondo all’abitacolo. Ancora più miracoloso è il fatto, attestato in diversi tempi, che il bastone leviti.
A tal proposito esiste addirittura un atto notarile, stilato dal notaio Francesco Paolo Saluzzi, dal quale si evince che il 30 maggio 1779, e negli otto giorni seguenti della festa del Santo, nella cattedrale di Acerenza si verificarono eventi prodigiosi. E precisamente nella notte fra il 30 e il 31, dopo aver aperto lo sportellino posto a protezione del luogo nel quale era custodito il sacro bastone, al lume di una candela si potè osservare la venerata reliquia sospesa a mezz’aria. (tratto dal web)
affreschi nella cripta |
Cattedrale di Acerenza |
Abbiamo pranzato all'Agriturismo la Loggia del Monaco ad Acerenza dove ci sono stati serviti:
Salumi formaggi e sottoli locali
Cavatelli con ceci
Orecchiette con funghi e salsiccia a punta di coltello
Vitello al forno con patate
Frutta e torta
Vino locale
tutte le foto sono state scattate da me |
Ciao Erika sono rimasto a bocca aperta sia nel vedere le foto, bellissime, sia nel leggere questo tuo post dove ci fai da "cicerone", una guida perfetta. Infatti mi è sembrato di essere lì con voi. Purtroppo io sono una rapa in fatto di foto ed anche per quanto riguarda scritti così dettagliati.
RispondiEliminaMi unisco tra i tuoi sostenitori e ti inserisco nel mio elenco blog personale.
So chi sei perchè fai parte del trio che organizza il futuro 6° incontro tra blogger a Bari. Come già detto ad Ambra e Sandra per tanti motivi non posso partecipare.
Grazie per il tuo gentile commento.
aldo.
Benvenuto caro Aldo! Anch'io mi sono unita ai tuoi sostenitori e ti seguirò. Mi dispiace che tu non possa venire a Bari ma Ambra e Sandra mi hanno spiegato le ragioni. Grazie per i complimenti.
RispondiEliminaA presto.
Ecco dove avevi scattato quelle splendide foto dei campi di colza che avevo visto anche nell'altro blog! Mi avevano colpito e mi colpiscono ancora per quella gioia solare che trasmettono.
RispondiEliminaDavvero un tour oltremodo interessante, ricco di natura e di storia. Luoghi proprio stupendi, tu poi riesci a interpretare quello che vedi con gli occhi dell'anima come dice Cartier-Besson, per questo le tue foto sono incantevoli.
Sempre tanto gentile, Ambra!
EliminaCosì vicina a me questa terra.. eppure non ci sono mai stata! Con le tue foto mi hai fatto venir voglia di andarci!
RispondiEliminaUn abbraccio Erika! :)
Manuela
pensierinviaggioo.blogspot.it
Son contenta di aver suscitato in te, cara Manuela, questo desiderio.
EliminaA presto!!
♡✿♡ ♡✿♡ ♡✿♡
RispondiEliminaMerci à toi Chère Erika
pour ces SUPERBES PHOTOS !!!!
et merci aussi pour ta visite sur mon petit blog ! :o)
GROSSES BISES de Thaïlande
et bonne journée !
♡✿♡ ♡✿♡ ♡✿♡
Merci chère NancY! Bisou.
EliminaUn posto meraviglioso, colmo di energia con questo luminoso giallo.
RispondiEliminaCiao Gabriella
Grazie, cara Gabriella. Ciaooo
EliminaBellissimi panorami ,bellissime Foto ,queste grandi distese di kolza,il giallo è il colore del sole e da energia nel pensare ,nei miei quadri metto sempre un pÒ di colore giallo,da chiarezza .I tuoi viaggi sono sempre belli ed interessanti ,anche per come tu li descrivi ,complimenti!
RispondiEliminaTi ringrazio che sei passata da me ,il mio compu non mi lascia scrivere commenti .
Per il vostro incontro a Bari ,vi auguro di trascorrere belle e divertenti giornate , Ciao Bianca
Grazie cara Bianca, sei sempre tanto gentile. Ho notato che nei tuoi quadri c'è del giallo. Buon fine settimana.
RispondiEliminaMamma mia Erika che meravigliosa anticipazione. Con il tuo post mi fai venire la voglia di aggiungerla al percorso... ;)
RispondiEliminaCerto Tiziana!
Eliminama che posti splendidi!!! Il giallo dei campi di kolza rende il panorama ancora più pittoresco. un abbraccio
RispondiEliminaUn abbracCio anche a te cara MaRTA
Elimina