sabato 18 ottobre 2025

Diario di viaggio in Uzbekistan (maggio 2025 - IV parte)

Da Shakhrisabz  ci siamo diretti verso Samarkanda dove siamo giunti nel tardo pomeriggio. La città si trova nella valle del fiume Zeravshan ed è una delle città più antiche del mondo. Era stata già menzionata all'epoca delle spedizioni di Alessandro il Macedone ed ha vissuto un alternarsi di splendore e decadenza. Attualmente è una città moderna, in cui si conservano magnifici edifici del passato  che creano un'atmosfera da "Mille e una notte". 

Abbiamo visitato  il Mausoleo Gur-e-Amir (qui è sepolto Tamerlano assieme ai suoi due figli e due dei suoi nipoti).

Il giorno successivo  siamo andati nella piazza centrale dell'antica Samarkanda dove si trova il Reghistan. Si tratta di un magnifico complesso architettonico rivestito di mattonelle policrome, comprendente le madrasa Ulugh Beg,  Sher-Dor e Tilla-Kari. 

Registan significa piazza di sabbia ed in questo luogo un tempo, prima che all'inizio del Quattrocento fosse edificata la prima madrasa, scorreva un fiume che poi si prosciugò.  La piazza era riservata alle parate militari e alle esecuzioni capitali. 

La madrasa è la più antica istituzione scolastica musulmana che era frequentata solo da ragazzi di famiglie ricche. Gli studi duravano 10,12,20 anni a seconda delle materie scelte dallo studente e la principale  ed obbligatoria era il Corano. La prima madrasa fu edificata  tra il 1417 ed il 1420 sul lato ovest della piazza per ordine di Ulugh Beg (nipote di Tamerlano) che vi teneva lezioni di astronomia.

A differenza del nonno Tamerlano, grande costruttore di moschee, questo sovrano scienziato riservava maggiore attenzione  all'educazione ed investì molto  nelle scuole e nell'insegnamento. Il portico è decorato da stelle, con riferimento all'astronomia,  e poi c'è una scritta in cui si legge che la facciata è due volte più alta del cielo e così pesante da spezzare la spina dorsale della terra. I minareti alti 33 metri hanno sulla parte superiore delle cornici decorate a nido d'ape. 

Da dove deriva il nome di Samarkanda? Tanto tempo fa, in Asia Centrale,  un re malvagio viveva in un bellissimo palazzo. Aveva una figlia  di nome Kand (zucchero in uzbeko). In una famiglia povera era nato un bambino chiamato Samar perchè era bello e forte. Quando diventarono adolescenti si incontrarono  e si innamorarono ma,  quando il sovrano lo venne a sapere, fece uccidere Samar e Kand, per il dolore, si lanciò dall'alto del palazzo. E così gli abitanti, per ricordare questi due giovani, decisero di chiamare la città Samarkanda.

Tra il 1619  ed il 1636, Yalangtush Bahadur  fece costruire una copia della madrasa di Ulugh Beg e così la Sher -Dor fu eretta difronte all'altra. Lo stesso sovrano, parecchi anni dopo, fece erigere la madrasa Tilla-Kari (rivestita d'oro) che chiude la piazza. 

Durante l'estate la piazza Registan diventa lo scenario di uno spettacolo "Suoni e luci".

Ho già parlato del pane ma ora voglio raccontare una storia legata a Tamerlano. Tamerlano aveva l'abitudibe di portare con sè,  durante le campagne militari, i migliori panettieri di Samarkanda insieme a provviste di farina, sale, acqua, legna ma il pane che veniva preparato non aveva mai il sapore che lui conosceva e, a  molti panificatori, per questo motivo, fu tagliata la testa. Alla fine, Tamerlano capì che a mancare era l'aria buona della sua capitale e da quel momento mangiò il pane del luogo in cui si trovava. 

Proprio nei giorni del nostro soggiorno si  celebrava la festa del pane. Ovunque erano stati  sistemati i forni di cui ho parlato nella prima puntata e, nel tardo pomeriggio, si potevano  vedere i fuochi che li alimentavano e si poteva sentire il profumo del pane.

I colori dominanti delle antiche costruzioni di Samarkanda sono il turchese e l'azzurro cielo, come nel Mausoleo Gur-Emir (tomba dell'emiro)   di cui è stato scritto: "Se scomparirà il cielo, la cupola di Gur-Emir lo sostituirà. 

Poi abbiamo fatto un giro  in un grande  bazar  alimentare, il Siyob Bazaar,  dove si vendevano:  pane, frutta secca, frutta fresca, spezie. Non vi dico i profumi ed i colori.....  

Ci siamo recati  allo Shai-i-Zinda (la Tomba del re vivente), un viale di mausolei con una delle più ricche opere di maioliche; all'Afrosiab Museum; alla Bibi Khanim Moschea che nel XV secolo era una delle moschee più belle del mondo.

Alla prossima! 

E qui i link delle puntate precedenti:

https://erikanapoletano.blogspot.com/2025/10/diario-di-viaggio-in-uzbekistan-maggio.html

https://erikanapoletano.blogspot.com/2025/10/diario-di-viaggio-in-uzbekistan-maggio_14.html

https://erikanapoletano.blogspot.com/2025/10/diario-di-viaggio-in-uzbekistan-maggio_15.html

 
mausoleo Gur-e-Amir




























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